Dolora nell'aprire la bocca - Disodontiasi
Scritto da graziella / Pubblicato il
Ho fatto una panoramica a mia figlia che ha 23 anni e da tempo lamenta dolore ad aprire la bocca dalla parte dei molari. Il dolore si protrae anche all’orecchio sinistro. Il risultato dell’esame dice che c'é una Disodontiasi 38. Vorrei sapere di cosa si tratta e come si cura, grazie. Cordiali saluti Gaglian Graziella
Pubblicato il 25-02-2008
Buongiorno, Molto semplicemente trattasi di un problema legato all'eruzione del dente del giudizio(malposizione,difficoltà di eruzione in arcata,mancanza di spazio).La terapia è solitamente chirurgica di tipo estrattivo. Cordiali saluti, Dr. Massimo Rota
Pubblicato il 25-02-2008
Signora Graziella, disodontiasi del 38 significa eruzione anomala dell'ultimo molare inferiore di sinistra. Spesso le cause sono dovute all'orientamento scorretto del dente e/o alla mancanza di spazio nell'arcata dentaria. Tutto ciò causa infiammazione dei tessuti circostanti e quindi dolore.. Non avendo visto la panoramica, posso intuire solo la situazione. Volgarmente è probabile che la posizione di quel dente stia determinando una compressione dei tessuti e verosimilmente del dente vicino. Talvolta è richiesta anche una TAC per verificare l'esatta posizione del dente. Comunque sia, è probebile che si renda necessaria l'estrazione dell'elemento.. Nella speranza di esser stato abbastanza chiaro, le porgo cordiali saluti. Filippo Gaslini
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Pubblicato il 25-02-2008
Gentile signora,la disodontiasi è la difficoltà nella eruzione di alcuni denti, legata a mancanza di spazio o alla loro anomala posizione ed inclinazione. È tipico dei terzi molari o denti del senno (ottavi). Si manifesta con un dolore persistente alle arcate dentali in genere durante l'età dello sviluppo scheletrico del cranio. Esso è dovuto generalmente all'infezione della mucosa gengivale e del tessuto fibromucoso che riveste il dente. La cura consiste in terapia antibiotica ed antinfiammatoria e nella successiva estrazione del dente del senno. Senza poter vedere le rxgrafie non è possibile, comunque, effettuare una corretta diagnosi. Il suo dentista saprà darle ulteriori consigli. Cordiali saluti. Vito A. Tomasicchio
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Pubblicato il 25-02-2008
E' la conseguenza della difficoltosa eruzione del dente del giudizio in basso a sinistra. Probabilmente sarà da togliere se il problema si ripeterà e,comunque,dopo aver sottoposto la radiografia all'esame di uno specialista. Dott. Giovanni Ghio
Pubblicato il 25-02-2008
Significa che c'è un dente del giudizio, nel suo caso quello inferiore sinistro, che nel tentativo di erompere (uscire fuori) sta infiammando la gengiva e i tessuti adiacenti. Il suo dentista dovrà valutare in base alla posizione del dente, allo spazio presente in bocca per accoglierlo, a future possibili cure ortodontiche e altri parametri che per brevità non le cito se è il caso di tenerlo o estrarlo. Le cure possono essere la semplice ulotomia (scappucciamento del dente)se si decide di conservarlo, o l'estrazione. Per eventuali cure farmacologiche con collutori, antinfiammatori, antibiotici, miorilassanti (in caso di trisma, cioè il blocco dell'apertura della bocca) è più opportuno che sia il suo dentista, dopo averla visitata, a prescriverglieli. Saluti Roberto Robba Cagliari
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Pubblicato il 25-02-2008
La disotontiasi è una eruzione difficoltosa del dente del giudizio. che, nel tentativo di uscire , sia per mancanza di fisiologico spazio che per un diverso orientamento del dente, dà una sintomatologia caratterizzata da dolore e gonfiore per un processo infiammatorio della gengiva stessa. Una opportuna terapia antiinfiammatoria e/o antibiotica risolverà in breve tempo il problema. Cordiali Saluti Dott. Elio Chello
Pubblicato il 25-02-2008
Quando si parla di disodontiasi ci si riferisce a disturbi provocati dall'eruzione anormale di un dente: questa patologia può interessare sia i tessuti che sono attorno al dente medesimo e lo sostengono, sia organi o tessuti lontani. L'orientamento scorretto del dente e l'insufficienza di spazio sull'arcata dentale sono le cause più frequenti di tale condizione: l'infiammazione della gengiva che copre o comunque è attorno all'elemento dentale determina la sintomatologia, caratterizzata da un dolore continuo e sordo e dalle complicanze infettive di cui cadono vittime prima le zone attorno alla corona e poi il dente nella sua totalità, se esiste una condizione che favorisce lo sviluppo dei germi. Il proliferare dei germi porta all'infezione dei tessuti fibromucosi attorno alla corona. Il dente che più spesso si presenta all'osservazione del medico odontoiatra in uno stato di disodontiasi è l'ottavo inferiore, o "dente del giudizio" inferiore, ma anche il canino o l'ultimo molare superiore possono essere coinvolti. I denti da latte sono anch'essi esposti a questo problema. Là dove sia coinvolto il dente del giudizio inferiore, si pensa che esistano fattori predisponenti, ma è importante ricordare come la branca ascendente della mandibola possa costituire un ostacolo nei confronti dell'eruzione; può succedere anche che l'ultimo molare conosca un blocco o un non normale raddrizzamento nel su "uscire", di cui si renda responsabile il secondo molare, cioè il dente che lo precede. Ecco allora l'ultimo dente dell'arcata resta in posizione obliqua, provocando lesioni di decubito sui tessuti molli. Ci si può trovare davanti ad un dente spuntato in modo regolare, ma contornato da tessuti molli scarsamente riassorbiti, cosicché il solco gengivale ha una morfologia anomala, la gengiva raggiunge la parte masticante del dente e si costituisce una "tasca" in cui si raccolgono placca batterica e residui alimentari. Una conseguenza è il propagarsi del processo di infiammazione anche a tutta la bocca, e si può arrivare alla formazione di una raccolta di pus che crea un orifizio chiamato "fistola", o al cosiddetto "ascesso migrante". L'esame radiologico è fondamentale. Se il dente ha una posizione favorevole ad una eruzione corretta e totale si cerca di asportare chirurgicamente i tessuti fibromucosi che circondano o coprono la corona, altrimenti si valuta l'estrazione, e comunque sempre una terapia antibiotica iniziata prima dell'intervento e portata avanti dopo è consigliabile. Prima dell'intervento, soprattutto se il paziente è anziano o portatore di malattie croniche o cardiovascolari, è utile un elettrocardiogramma accompagnato dalla misurazione della pressione arteriosa, nonché dell'analisi dell'azotemia, della glicemia, e delle prove emogeniche. Il dente può essere estratto intero o sezionato in due o più parti dall'odontoiatra o chirurgo maxillo facciale. dr.luca bolzoni
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Pubblicato il 25-02-2008
Salve, la disodontiasi è una malposizione dell'elemento dentario. Nel caso di sua figlia, la disodontiasi riguarda il molare del giudizio inferiore sinistro. Se l'elemento provoca dolore è facile che sia infiammato e/o che abbia procurato infiammazione ai tessuti circostanti, o addirittura carie algi elementi adiacenti, anche se questo potrei confermarlo solo vedendo la panoramica. La terapia di elezione in tal caso, è l'estrazione dell'elemento stesso. Per qualunque altro quesito sono a disposizione.
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Pubblicato il 25-02-2008
Cara Graziella, la difficoltà ad aprire e chiudere la bocca è dovuta al trisma dei muscoli masticatori di sinistra per l' infiammazione del sacco pericoronarico del dente ossia un cappuccio che ricopre ogni dente dente prima della sua eruzione. Quest' infiammazione può svanire dopo una buona terapia antibiotica ed antinfiammatoria, ma può anche andare incontro a suppurazione(pus) ed invadere i tessuti adiacenti aggravando la sintomatologia, con ulteriori complicanze. Nel caso l'infiammazione non dovesse risolversi il mio consiglio è quello di rimuovere la causa, estraendo il dente. Distinti Saluti Dr.Vincenzo Bifaro
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Pubblicato il 25-02-2008
Penso che i colleghi siamo stati già abbastanza esaustivi e mi trovo in accordo con le loro affermazioni . Cordiali saluti Dott. Pietro Meringolo
Pubblicato il 25-02-2008
La Disodontiasi del terzo molare inferiore si riferisce alla difficile eruzione, cioè "l'uscita", del dente del giudizio ( nello specifico, il molare inferiore sinistro). Il trattamento si avvale di anti-infiammatori ( ad es. Numesilide compr. ) assunti fino alla risoluzione del dolore, alcune volte di amoxicillina o macrolidi ( indispensabile una visita) ed una benzodiazepina ( Valium gocce) per ridurre l'eventuale contrattura muscolare ( trisma). L'opportunità dell'estrazione va valutata visionando una radiografia "panoramica" (OPTG). Dott. Colussi Stefano
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Pubblicato il 25-02-2008
Concordo con l'ottima risposta del Dott.Bolzoni Luca. Cordiali saluti Dott.Ruffoni Diego.
Pubblicato il 25-02-2008
Gentile signora, la disodontiasi è un problema legato ad una malposizione del dente del giudizio. Spesso questa malposizione provoca fenomeni infettivi quali ascessi che si ripercuotono a carico della zona interessata e di zone vicine, vedi orecchio o gola. La soluzione è sicuramente chirurgica e consiste nella estrazione del dente in questione. Tale estrazione può essere più o meno complessa ma un odontoiatra competente sa sicuramente affrontare il caso. Buone cose
Pubblicato il 25-02-2008
Cara paziente, il dente va tolto, senza aspettare troppo tempo. Consulti al più presto il suo dentista, che saprà darle la terapia pre-estrattiva necessaria. Come automedicazione nell'attesa, si limiti a delgi antidolorifici/antiinfiammatori da banco, non superando le dosi indicate, e a degli sciacqui disinfettanti; NON PRENDA ASSOLUTAMENTE ANTIBIOTICI senza aver consultato il suo dentista. L'estrazione si fa comunemente in ambulatorio con una normale anestesia locale, e solo in casi particolarmente complessi può essere necessario l'intervento in sede ospedaliera; ma dipende tutto dalla "mano chirurgica" del dentista.
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Pubblicato il 26-02-2008
La disodontiasi, in questo caso del 38, è la mancata eruzione dell'elemeto dentario, le cui cause Le sono state spiegate in modo ineccepibile già dai colleghi. La soluzione a tali problemi è sicuramente l'estrazione del molare, nel frattempo Le consiglio di fare una cura antibiotica e antifiammatoria, dopo essersi, ovviamente, consultata con il suo dentista. Distinti Saluti Dr Gerardo Cafaro
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