Denti sensibili
Scritto da Marco / Pubblicato il
Buongiorno dentisti,
ho un bel caso da proporvi. Circa un anno e mezzo fa mi è stato otturato il N°16 per una carie di medie dimensioni, e il dentista è stato abile a non devitalizzarlo lasciandomi un dente ancora vivo. Successivamente alla otturazione tale dente è diventato ipersensibile, anche se col passare del tempo la sensibilità è quasi cessata. Solo al contatto con acqua veramente molto fredda mi dà fastidio. Circa 2 settimane fa ho fatto l'ablazione del tartaro, e durante la pulizia lo stesso dente mi ha fatto malissimo, e dopo una radiografia endorale è stata scoperta una carie, nata forse a causa di deposito di cibo fra il 16 e il 17. Il dentista mi ha detto che facendo questa otturazione però potrebbe peggiorare la sensibilità e forse si dovrebbe devitalizzare.
Io non mi intendo di odontoiatria, ma il dente non mi dà fastidio in condizioni normali, è solo sensibile. a quanto pare la carie non sembra nemmeno aver intaccato il nervo del dente (credo) e soprattutto la devitalizzazione non mi convince.
Lo ammetto, ho paura. Però voglio solo avere una opinione al riguardo, perché sto davvero diventando paranoico...
Pubblicato il 09-11-2017
Quello che le ha detto il collega e logico e corretto, la terapia canalare (devitalizzazione) non viene decisa dal dentista ma dal dente (nel senso, a seconda di dove arriva la carie, a che profondità, si valuta se appunto necessario devitalizzare oppure no), quindi stia tranquillo che verrà scelta la strada clinica logica per la sua situazione.
Pubblicato il 09-11-2017
Sig. Marco, il suo odontoiatra è in buona fede, non può sapere dalle sole RX se occorrerà un trattamento canalare, questa decisione la prenderà durante l'intervento. Stia tranquillo che la stessa anestesia non le farà sentire dolore anche in caso di devitalizzazione.
Pubblicato il 09-11-2017
Caro signor marco, buongiorno. "è stato abile a non devitalizzarlo lasciandomi un dente ancora vivo." E' un "concetto sbagliato e fuorviante" perché come dice giustamente il caro Collega Dottor Sbarbaro, "la terapia canalare (devitalizzazione) non viene decisa dal dentista ma dal dente"! In altre parole più "crude", un dente deve essere o non essere devitalizzato a seconda della situazione clinica che le spiegherò tra breve; quindi che un Dentista sia abile a non devitalizzare un dente non se ne parla neanche :) dato che l'abilità non è rivolta a non devitalizzare un dente che un non abile avrebbe devitalizzato. O c'è una patologia che rende necessaria la devitalizzazione o non c'è: l'abilità sta nel fare la Diagnosi, non in quello che dice Lei, con tutto il rispetto anche se "perdonato" per la sua giovanissima età! La Sofferenza Pulpare va valutata clinicamente e con Rx Endorale (la panoramica non serve a niente), con stimoli termici con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare! Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante: "l'abilità" è nel fare la giusta Diagnosi e non nell'evitare di devitalizzare un dente che si sarebbe dovuto magari devitalizzare. Chiaro? :) Anche il discorso "mi ha detto che facendo questa otturazione però potrebbe peggiorare la sensibilità e forse si dovrebbe devitalizzare" non ha nessun valore, perché anche qui vale quanto detto sopra: Si fa la Diagnosi prima e si decide la terapia necessaria! Poi altro concetto errato è il suo dire: "lasciandomi un dente ancora vivo"! Guardi che un Dente "devitalizzato" e più correttamente detto curato endodonticamente, non è mica morto come crede Lei. Un Dente sano è Vivo e Vitale. Un Dente "Devitalizzato" è sempre Vivo ma non vitale perché gli scambi biologici tra endodonto e parodonto (tra interno ed esterno) e la dinamica dei micromovimenti dovuti al ligamento parodontale nell'alveolo e quelli di mesializzazione per mantenere negli anni i punti di contatto con i denti prossimali e di estrusione per mantenere i contatti gnatologici con l'antagonista (il dente opposto nell'altra arcata), continuano, quindi non è "morto" è solo non "Vitale", come spiegato! E continuiamo ad analizzare quanto da Lei scritto: "dopo una radiografia endorale è stata scoperta una carie, nata forse a causa di deposito di cibo fra il 16 e il 17"! La carie o c'era già o si è formata per la mancanza del punto di contatto palesata dal suo dire che c'era deposito di cibo tra il 16 e il 17. Cosa che non ci sarebbe stata se fosse stato disegnato un punto di contatto razionale o forse era proprio una carie interprossimale distale (nella parete posteriore) che, non vista, faceva depositare il cibo. L'abilità, che poi abilità non è perché è normalissima e semplice routine odontoiatrica stava proprio nel fare la diagnosi giusta e non certo nell'evitare di devitalizzare un dente che a quanto sembrerebbe fosse già in iperemia passiva (dolore descritto da lei) e avesse una carie più vasta! Ho voluto spiegare tutto questo perché lei ha 16 anni e trovo giusto, anche per gli altri pazienti che leggono, spiegare e precisare queste dinamiche cliniche e semeiologiche che non sono affatto da sottovalutare e per "correggere" concetti sbagliati che detti nel Web, non vanno assolutamente bene perché darebbero informazioni errate! Cari saluti e, se si dovesse procedere alla terapia endodontica (devitalizzazione), non abbia assolutamente paura, non c'è motivo ed il dente continua ad essere Vivo, anche se non vitale! Non succede niente, non si indebolisce come "volgarmente" (in senso di Volgo" si crede)! E' il dentista che deve decidere se rendere più solida una corona debole per la vastità della carie con un perno-moncone o altro: qui sì che occorre abilità nel fare una corretta diagnosi e pianificazione terapeutica!!! Ancora cari saluti e non abbia nessuna paura!
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Pubblicato il 09-11-2017
Buongiorno Marco, da una semplice radiografia non si può essere certi che la polpa dentaria sia intaccata o meno. Sarà il suo odontoiatra al momento della rimozione del tessuto cariato a stabilire se è il caso di eseguire una terapia canalare o meno. Le consiglio comunque di non avere troppa paura della devitalizzazione, meglio un dente con una buona cura canalare che un dente con una polpa sofferente.
Pubblicato il 09-11-2017
Infatti, la decisione se devitalizzare o no viene presa all'atto pratico, mentre lo si cura. La rx può dare indicazioni certe solo in alcuni casi. Si faccia curare e si affidi. Può darsi che basti la cura e la otturazione. ma dai sintomi non promette molto bene, forse andrà devitalizzato.
Pubblicato il 09-11-2017
Sig. Marco da quanto scrive si è formata una carie secondaria a carico di quel dente (1.6) che già in precedenza nel periodo successivo al primo intervento di conservativa ha dato qualche problema riferibile a irritazione pulpare, non vedo in effetti oggi, considerata la nuova evidenza alternative ad una buona endodonzia. Cordiali saluti
Pubblicato il 09-11-2017
Gentile Sig. Marco, tutte le radiografie sottostimano la profondità del tessuto carioso, pertanto solo dopo aver eliminato tutta la dentina rammollita si può decidere cosa fare. Comunque in endodonzia non vi sono alternative. Si deve fare o no. Non vi è abilità o tecniche speciali che possono cambiare questo stato di fatto. Cordiali saluti
Pubblicato il 10-11-2017
Buongiorno. Dalla sua scrittura, ritengo che il collega abbia eseguito tutte le operazioni aL MIGLIOR modo. La possibilità che si sia cariato e che anche se apparentemente non le dà note fastidiose il dente a volte può subire traumi di ordine batterica dovuta alla carie formatasi per infiltrazione e quindi in un secondo tempo causarLe la necrosi dovuta a pulpite.
Le ho riassunto quello che a volte può succedere. Il collega a mii avviso ha eseguito quello che anch'io farei, quindi valuti Lei come procedere affidandosi al parere di un esperto
Buona giornata
Le ho riassunto quello che a volte può succedere. Il collega a mii avviso ha eseguito quello che anch'io farei, quindi valuti Lei come procedere affidandosi al parere di un esperto
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