Ho assenza di monconi sul 15,16,12 e 24
Scritto da GIOVANNI / Pubblicato il
Salve. Negli ultimi anni ho effettuato varie visite da nord a sud presso vari specialisti, facendo tanti esami tac cone beam, full endorale,t-scan, panoramiche e rx latero laterale. Una buona parte di questi esami li ho voluti fare io ma anche in presenza di problemi evidenti quali otturazioni debordanti, carie, sensibilita' dentinale dovute a recessioni o malposizioni dentali ma nessun ha saputo darmi una cura. Le visite le ho scelte tutte presso studi abbastanza noti e non low cost ma il risultato e' che ho perso tanti soldi ma non ho risolto nulla. Attualmente ho assenza di monconi sul 15,16,12 e 24, ormai da agosto manca la protesi sul 25 poiche ho litigato con il dentista poiche' il suo protesista mia ha sbagliato i lavori ma anche con il passaporto implantare faccio fatica a trovare un dentista che mi inserisca la protesi li. Dalle visite e' risultata una malocclusione, morso aperto laterale destro, assenza di guida canina, riassorbimento orizzontale di 1.5 mm su premolare inferiore sinistro e infiammazione gengivale sul canino inferiore destro, inoltre percepisco il canino superiore sinistro troppo vicino all'incisivo destro (probabilmente l'incisivo si e' storto leggermente o e' presente una leggera otturazione debordante) e ho una otturazione debordante tra canino superiore destro e premolare e alcuni medici mi hanno detto che e' storto il dente (lo scovolino non passa). Ora io sarei pure stanco sia di continuare a girare dentisti sia di perdere soldi ma non so come venirne fuori. Alcuni dicono che devo fare necessariamente ortodonzia,alcuni dicono che non si puo piu fare perche' e' un problema scheletrico,alcuni quella e' la mia occlusione quindi vogliono procedere alle protesi definitive costosissime senza pero' risolvermi quei problemi gengivali magari causati dalla malocclusione. Io i provvisori li vorrei sia per un fatto estetico e funzionale, per non far spostare i denti adiacenti ma tutti mi fanno preventivi che comprendono le protesi definitive o mi propongono detartrasi quando non ne ho bisogno perche' le ho fatte altrove 1 mese prima. Tasche parodontali intese come tartaro sotto gengiva non dovrei averne ma problemi ossei si ma nessuno ha saputo dirmi la causa, alcuni parlano dell'eta' alcuni malocclusione, come se fosse normale avere la dentina continuamente esposta sapendo che e' collegata tramite tubuli dentinali alla polpa quindi con caldo,freddo o zuccheri ho dolori. Nessun parodontologo o dentista mi ha parlato di interventi per ripristinare la posizione della gengiva o innesti ossei o uso di laser per eliminare la sensibilita' dentinale. Ho provato ad andare a Milano ma mi hanno consigliato di trovare un dentista dove abito (in Basilicata) ma nella mia regione non riesco a trovare un medico talmente colto o coraggioso da risolvermi definitivamente tutti i problemi. Cosa potrei fare nel mio caso? Io vorrei effettuare una serie di bite- wigs complete della bocca per controllare queste otturazioni, eventuali carie ancora nascoste o perdita ossea o anche rx endoorali in punti particolari poiche' il full endorale che ho secondo me non e' di qualita' poiche' realizzato presso un centro di radiologia da un radiologo, e vorrei una almeno dei provvisori, eliminare questa sensibilita' dentinale e una visita ortodontica compresa di impronte modelli di studio su articolatore ecc ecce magari un referto scritto che pochi medici privati rilasciano. Potrei arrivare fino a Bari se avessi la certezza di guarire completamente. Grazie
Pubblicato il 12-04-2019
Deve trovare un collega ed uno studio di cui possa fidarsi per gestire il suo caso clinico, sicuramente complesso ma altrettanto sicuramente non irrisolvibile. E forse qualche bravo collega della sua zona di residenza o simile può trovarlo anche qui sul nostro sito.
Pubblicato il 12-04-2019
Gentile Giovanni, capisco il suo sconforto, ma capisco anche che in assenza di una accurata visita, e ripeto accurata, darle dei consigli è come chiacchierare davanti ad una tazza di caffè al bar. I problemi che lei manifesta sono diversi, di diversa natura e specialistica, pertanto è assolutamente necessario avere piena cognizione di causa su quanto Lei lamenta. Andrebbe controllato da punto di vista parodontale, gnatologico, ortodontico, protesico ecc ecc. Altrimenti nessun consiglio sarebbe sensato. Per l'esperienza che mi accompagna, 30 anni, le posso dire che certamente la soluzione c'è, va cercata con pazienza ed attenzione in relazione a ciò che è più opportuno nel Suo caso. Cordialmente
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Pubblicato il 12-04-2019
La situazione sembra davvero molto complessa per poter dare consigli online. Se ci manda foto e rx forse qualcosa in più si potrebbe dire.. Il migliore consiglio per ora è di smettere di documentarsi così tanto via web. E di cercare forse proprio qui in questo sito un dentista non troppo lontano da lei, per potersi affidare, fidandosi, alle sue cure. In ogni caso per prima cosa bisogna curare se c'è da curare denti e carie. Contemporaneamente curare la parte parodontale gengivale. Poi si pensa a rimpiazzare i denti mancanti, preceduto o no da ortodonzia, se ortodonzia si può fare. Infatti in un adulto non sempre si riesce a correggere una malocclusione complessa come sembra la sua. Semmai, se è utile si può pensare ad ortodonzia preprotesica, che può servire a fare protesi migliori.
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Pubblicato il 12-04-2019
Sig. Giovanni buonasera, le cose che ha descritto sembrano abbastanza complesse, ma questo non vuol dire che non ci sia una soluzione. I casi irrisolvibili sono per lo più rari, ma non mi sembra che lei rientri tra questi. Però via web è difficile dare delle risposte, soprattutto se non allega qualche foto o radiografia. Provi a postare delle immagini in suo possesso, non sarebbero certo sufficienti a formulare una diagnosi, ma almeno potremmo esprimere qualche opinione. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 13-04-2019
Capisco perché non ha risolto tutti i suoi problemi
Non è facile trovare un dentista che ne sa più di lei.
A mio avviso deve trovare un professionista più colto e preparato di lei, affidarsi alle sue cure non dettate dal paziente e vedrà che i suoi problemi saranno risolti.
Non è facile trovare un dentista che ne sa più di lei.
A mio avviso deve trovare un professionista più colto e preparato di lei, affidarsi alle sue cure non dettate dal paziente e vedrà che i suoi problemi saranno risolti.
Pubblicato il 14-04-2019
Buongiorno Gentile signor Giovanni. La sua costernazione è palpabile quanto il suo sconforto. Lei chiede a noi via etere risposte pratiche al suo complesso caso clinico. Non credo che otterrá niente più che generici consigli, il primo dei quali è non cercare di affiancare il dentista nella sua diagnosi perché finirá nella trappola ( come già sta accadendo ) di non percepirere più nè la professionalità del Dentista nè il suo operato e nemmeno se egli meriti credibilità e fiducia. Mi perdoni ma per quanto si sforzi non arriverà mai a porsi al livello di competenza di un esperto della materia.
Le dico anche che la materia complessa della Odontoiatria contempla SEMPRE molteplici soluzioni allo stesso quesito clinico, cosa che spiega le differenti risposte ricevute nelle varie sedi presso cui si è recato. Il fatto che siano poi anche organicamente dissimili nella filosofia terapeutica non la deve stupire, la nostra è una professione intellettuale e risente in modo determinante del fattore culturale, umano, etico, della destrezza dell'operatore, della Scuola di provenienza ecc.
Avrá anche capito che un caso complesso e multidisciplinare come il suo potrebbe aver bisogno di più figure professionali che affrontino, ciascuno per sè ma in armonia tra loro, le differenti patologie presenti nella sua bocca.
E non creda di trovarle facilmente in un unico professionista nè in un " centro" o " clinica" di quelli che si fanno tanta pubblicità...
Così come son certo che occorrerà molto tempo per arrivare in fondo all'iter terapeutico. Le servirà pazienza, tempo e dialogo franco col Dentista/i che sia chiaro dettagliato e serio. La fiducia prima di cominciare! E magari quali prospettive reali otterrà e quale percorso di mantenimento dei risultati nel tempo. Poi deciderà il da farsi.
In quanto al fattore geografico si possono programmare sedute ad intervalli regolari tali da, minimizzare disagi lavorativi o familiari.
Insomma non sia lei ad influenzare il Clinico ma al contrario deve essere lui a conquistarla!.
Dentista fai da te...? Ahi ahi...
Cordiali saluti.
Le dico anche che la materia complessa della Odontoiatria contempla SEMPRE molteplici soluzioni allo stesso quesito clinico, cosa che spiega le differenti risposte ricevute nelle varie sedi presso cui si è recato. Il fatto che siano poi anche organicamente dissimili nella filosofia terapeutica non la deve stupire, la nostra è una professione intellettuale e risente in modo determinante del fattore culturale, umano, etico, della destrezza dell'operatore, della Scuola di provenienza ecc.
Avrá anche capito che un caso complesso e multidisciplinare come il suo potrebbe aver bisogno di più figure professionali che affrontino, ciascuno per sè ma in armonia tra loro, le differenti patologie presenti nella sua bocca.
E non creda di trovarle facilmente in un unico professionista nè in un " centro" o " clinica" di quelli che si fanno tanta pubblicità...
Così come son certo che occorrerà molto tempo per arrivare in fondo all'iter terapeutico. Le servirà pazienza, tempo e dialogo franco col Dentista/i che sia chiaro dettagliato e serio. La fiducia prima di cominciare! E magari quali prospettive reali otterrà e quale percorso di mantenimento dei risultati nel tempo. Poi deciderà il da farsi.
In quanto al fattore geografico si possono programmare sedute ad intervalli regolari tali da, minimizzare disagi lavorativi o familiari.
Insomma non sia lei ad influenzare il Clinico ma al contrario deve essere lui a conquistarla!.
Dentista fai da te...? Ahi ahi...
Cordiali saluti.
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Pubblicato il 14-04-2019
Caro Signor Giovanni, buongiorno. Dividiamo questa apparentemente complessa domanda di questo "apparentemente complesso caso", per comodità e più facile comprensione in 5 parti numerandole ed arrivando poi ad una conclusione mi auguro esaustiva per Lei Gentole Paziente:
1- malocclusione, morso aperto laterale destro, assenza di guida canina, riassorbimento orizzontale di 1.5 mm su premolare inferiore sinistro e infiammazione gengivale = è presente evidentemente una disgnazia e sospette patologie Gnatologiche e sono stupito che in simili condizioni sia stata fatta implantologia e siano stati trascurati denti che poi ha perso anche se non dice come (15,16,12 e 24)
2- Tasche parodontali intese come tartaro sotto gengiva non dovrei averne ma problemi ossei si = in presenza di difetti osei ci sono indubbiamente tasche parodontali che li "alimentano", per così dire. Motivo in più per non fare implantologia prima di aver curato la Parodontite evidentemente presente.
3- dentina continuamente esposta = è palese che esistono recessioni gengivali, da quanto dice, che non sono neanche state prese in considerazione né diagnostica né terapeutica.
4- Io vorrei effettuare una serie di bite- wigs complete della bocca per controllare queste otturazioni, eventuali carie ancora nascoste o perdita ossea o anche rx endoorali in punti particolari = bite- wigs non servono a niente per le diagnosi che ritiene giustamente che debbano essere fatte. Queste lastre evidenziano contemporaneamente le corone dei denti superiori e di quelli inferiori ma non servono certamente per fare le diagnosi che vorrebbe Lei. La diagnosi di carie è clinica, soggettiva, con la vista, il tatto, lo specillo, le prove termiche al caldo ed al freddo ed eventualmente le Rx Endorali!
E veniamo alla conclusione. Lei ha bisogno di una Visita completa Odonto-Parodonto-Gnatologica completa che è quella che almeno io e mia figlia Claudia, facciamo sempre per qualsiasi motivo il paziente venga da noi, anche solo per una carie, altrimenti che visita sarebbe mai? Chiamiamola Visita Odontiatrica completa! Una normalissima visita Completa! Ma Completa! Completa e che porti ad una Diagnosi di tutte le patologie che sono presenti in bocca e che, sempre almeno io, presento e spiego al paziente e poi lui deciderà le sue esigenze sentiti i miei consigli e segnalazioni di priorità terapeutiche! Legga nel mio profilo "VISITA PARODONTALE" ! Ma tolga pure dalla mente "PARODONTALE" e ci metta Odontoiatrica completa", è la stessa cosa! Si faccia visitare da un Parodontologo esperto in riabilitazioni orali complete in casi clinici complessi (Le lascio un poster affinché comprenda meglio e la invito a visitare il mio profilo dove troverà proprio queste casistiche "complesse"). Le spiego qualcosa:
La Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto.le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia.ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente
mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al
dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano
dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente,Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente
all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma
non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la
visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Se la
malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling e Root Planing, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi (già nel 1996 l'American Academy of Periodontology raccomandava la somministrazione dell'antibioticoterapia adiuvante secondo i criteri della "good medical practice")! IL Curettage e Scaling e Root Planing è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta,molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Ovviamente dipende anche dalla situazione Clinica come più volte detto. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica fino al 99,8% % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm,può bastare il Curettage e Scalinge Root Planing , magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! (ma non certo la reale misura falsata dal tessuto di granulazione può "passare da 9 mm a 2 e le ho siegato perchè);
Oltre alle malattie Focali è stata dimostrata una strettissima relazione tra le tasche parodontali e l'infarto del miocardio (in particolare nel sesso femminile è stata dimostrata una relazione inconfutabile tra presenza di tasche parodontali e infarto del miocardio con incidenza maggiore che nel sesso maschile) non trascurando l'Organismo Sistemico con Anamnesi Clinica e Visita semeiologica(malattie autoimmuni, Diabete etc)
La "terapia parodontale", spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l'Odontoiatria.
Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la:
TERAPIA PARODONTALE. Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una
rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso,nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovocemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo.nel primo
caso si ha una rigenerazione..quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi
indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa
terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors =
fattori di crescita, nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mò di membrana), amelogenine,Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno,osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali. Ora spiego più dettagliatamente la Visita Parodontale: Il Parodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell'Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un'ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente. Le consiglio di farsi Visitare per un Consulto che nulla Toglie Deontologicamente al Suo Dentista (essendo un semplice ma importante consulto che ha motivazioni nella "seria" perplessità espressa. Le terapie descritte sono solo una parte e sono da "prendere in linea di massima e non letteralmente...mi raccomando...magari a Lei necessitano terapie molto più blande.
Si prosegue anche con una Diagnosi Gnatologica che non la si fa con una sola Visita Clinica ma con diverse Visite e strumenti idonei come l'arco Facciale di Trasferimento che rileva la posizione spaziale delle sue arcate rispetto alla base cranica ed il movimento di Bennet.Per fare una Diagnosi e programmare una Terapia, bisognerebbe vederla Clinicamente, questo discorso che spero non la tedi, è per spiegarle e farle capire che le patologie dell'apparato stomatognatico (La bocca nel suo intero) sono complesse e richiedono Cultura, Intelligenza e Capacità Clinica oltre che Terapeutica!L'eventuale patologia può anche doversi ricercare nella Gnatologia dell'apparato stomatognatico con palpazione delle ATM per saggiarne e valutarne i rumori e i movimenti dei condili e palpazione dei muscoli Masseteri e Pterigoidei che sono i primi ad andare in contrattura, specialmente gli Pterigoidei, in caso di Patologia della ATM e valutare le tre disclusioni incisiva o protrusiva, laterale sin e dx o canina e massimamente retrusa coi denti posteriori a contatto o Relazione Centrica con valutazione di Over Jet ed Over Bite e delle tre curve di compensazione, di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monson che non è altro che una sfera immaginaria che serve per allineare le cuspidi dei denti posteriori con i margini incisali degli incisivi frontali.Sarebbe eventualmente, ma lo deciderebbe solo il Dentista, opportuno anche uno studio con un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente! Come vede la Visita Odontoiatrica è molto più profonda e seria di quanto si pensi! Ha bisogno di tutto questo, concentrato in un Dentista solo, molto Esperto e Colto e il suo "problema" diventa semplice Routine Odontoiatrica Riabilitativa normalissima, di tutti i giorni!
Cari Saluti e mi contatti pure per maggiori spiegazioni perché lo spazio è "tiranno" per motivi contingenti ed ovvi!
1- malocclusione, morso aperto laterale destro, assenza di guida canina, riassorbimento orizzontale di 1.5 mm su premolare inferiore sinistro e infiammazione gengivale = è presente evidentemente una disgnazia e sospette patologie Gnatologiche e sono stupito che in simili condizioni sia stata fatta implantologia e siano stati trascurati denti che poi ha perso anche se non dice come (15,16,12 e 24)
2- Tasche parodontali intese come tartaro sotto gengiva non dovrei averne ma problemi ossei si = in presenza di difetti osei ci sono indubbiamente tasche parodontali che li "alimentano", per così dire. Motivo in più per non fare implantologia prima di aver curato la Parodontite evidentemente presente.
3- dentina continuamente esposta = è palese che esistono recessioni gengivali, da quanto dice, che non sono neanche state prese in considerazione né diagnostica né terapeutica.
4- Io vorrei effettuare una serie di bite- wigs complete della bocca per controllare queste otturazioni, eventuali carie ancora nascoste o perdita ossea o anche rx endoorali in punti particolari = bite- wigs non servono a niente per le diagnosi che ritiene giustamente che debbano essere fatte. Queste lastre evidenziano contemporaneamente le corone dei denti superiori e di quelli inferiori ma non servono certamente per fare le diagnosi che vorrebbe Lei. La diagnosi di carie è clinica, soggettiva, con la vista, il tatto, lo specillo, le prove termiche al caldo ed al freddo ed eventualmente le Rx Endorali!
E veniamo alla conclusione. Lei ha bisogno di una Visita completa Odonto-Parodonto-Gnatologica completa che è quella che almeno io e mia figlia Claudia, facciamo sempre per qualsiasi motivo il paziente venga da noi, anche solo per una carie, altrimenti che visita sarebbe mai? Chiamiamola Visita Odontiatrica completa! Una normalissima visita Completa! Ma Completa! Completa e che porti ad una Diagnosi di tutte le patologie che sono presenti in bocca e che, sempre almeno io, presento e spiego al paziente e poi lui deciderà le sue esigenze sentiti i miei consigli e segnalazioni di priorità terapeutiche! Legga nel mio profilo "VISITA PARODONTALE" ! Ma tolga pure dalla mente "PARODONTALE" e ci metta Odontoiatrica completa", è la stessa cosa! Si faccia visitare da un Parodontologo esperto in riabilitazioni orali complete in casi clinici complessi (Le lascio un poster affinché comprenda meglio e la invito a visitare il mio profilo dove troverà proprio queste casistiche "complesse"). Le spiego qualcosa:
La Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto.le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia.ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente
mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al
dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano
dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente,Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente
all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma
non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la
visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Se la
malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling e Root Planing, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi (già nel 1996 l'American Academy of Periodontology raccomandava la somministrazione dell'antibioticoterapia adiuvante secondo i criteri della "good medical practice")! IL Curettage e Scaling e Root Planing è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta,molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Ovviamente dipende anche dalla situazione Clinica come più volte detto. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica fino al 99,8% % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm,può bastare il Curettage e Scalinge Root Planing , magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! (ma non certo la reale misura falsata dal tessuto di granulazione può "passare da 9 mm a 2 e le ho siegato perchè);
Oltre alle malattie Focali è stata dimostrata una strettissima relazione tra le tasche parodontali e l'infarto del miocardio (in particolare nel sesso femminile è stata dimostrata una relazione inconfutabile tra presenza di tasche parodontali e infarto del miocardio con incidenza maggiore che nel sesso maschile) non trascurando l'Organismo Sistemico con Anamnesi Clinica e Visita semeiologica(malattie autoimmuni, Diabete etc)
La "terapia parodontale", spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l'Odontoiatria.
Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la:
TERAPIA PARODONTALE. Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una
rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso,nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovocemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo.nel primo
caso si ha una rigenerazione..quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi
indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa
terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell'avvento dell'HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l'avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors =
fattori di crescita, nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mò di membrana), amelogenine,Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno,osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali. Ora spiego più dettagliatamente la Visita Parodontale: Il Parodontologo deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell'Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un'ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente. Le consiglio di farsi Visitare per un Consulto che nulla Toglie Deontologicamente al Suo Dentista (essendo un semplice ma importante consulto che ha motivazioni nella "seria" perplessità espressa. Le terapie descritte sono solo una parte e sono da "prendere in linea di massima e non letteralmente...mi raccomando...magari a Lei necessitano terapie molto più blande.
Si prosegue anche con una Diagnosi Gnatologica che non la si fa con una sola Visita Clinica ma con diverse Visite e strumenti idonei come l'arco Facciale di Trasferimento che rileva la posizione spaziale delle sue arcate rispetto alla base cranica ed il movimento di Bennet.Per fare una Diagnosi e programmare una Terapia, bisognerebbe vederla Clinicamente, questo discorso che spero non la tedi, è per spiegarle e farle capire che le patologie dell'apparato stomatognatico (La bocca nel suo intero) sono complesse e richiedono Cultura, Intelligenza e Capacità Clinica oltre che Terapeutica!L'eventuale patologia può anche doversi ricercare nella Gnatologia dell'apparato stomatognatico con palpazione delle ATM per saggiarne e valutarne i rumori e i movimenti dei condili e palpazione dei muscoli Masseteri e Pterigoidei che sono i primi ad andare in contrattura, specialmente gli Pterigoidei, in caso di Patologia della ATM e valutare le tre disclusioni incisiva o protrusiva, laterale sin e dx o canina e massimamente retrusa coi denti posteriori a contatto o Relazione Centrica con valutazione di Over Jet ed Over Bite e delle tre curve di compensazione, di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monson che non è altro che una sfera immaginaria che serve per allineare le cuspidi dei denti posteriori con i margini incisali degli incisivi frontali.Sarebbe eventualmente, ma lo deciderebbe solo il Dentista, opportuno anche uno studio con un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente! Come vede la Visita Odontoiatrica è molto più profonda e seria di quanto si pensi! Ha bisogno di tutto questo, concentrato in un Dentista solo, molto Esperto e Colto e il suo "problema" diventa semplice Routine Odontoiatrica Riabilitativa normalissima, di tutti i giorni!
Cari Saluti e mi contatti pure per maggiori spiegazioni perché lo spazio è "tiranno" per motivi contingenti ed ovvi!
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Pubblicato il 18-04-2019
Sig. Giovanni, non penso che lei sia un caso da letteratura. Con probabilità lei è un caso che rientra nella routine di tutti i giorni, che nessuno vuole curare, perché ci troviamo di fronte un paziente difficile, che crede di saperne più di chi ha studiato la materia.
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