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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 3

Da ormai due anni, avverto un continuo fastidio generalizzato nella zona dell'estrazione.

Scritto da Sara / Pubblicato il
Buongiorno, avrei bisogno di un vostro gentile consiglio. Quattro anni fa, ho devitalizzato il molare inferiore destro a causa di una carie profonda. Il fastidio avvertito sopratutto a livello gengivale, non è cessato, per cui due anni fa', il dentista ha estratto il dente. Purtroppo però, tolto il dente non è stato tolto il dolore: in effetti, da ormai due anni, avverto un continuo fastidio generalizzato nella zona dell'estrazione. (Non ho fatto ricorso ad un impianto, quindi attualmente c'è un vuoto). Mi sono quindi recentemente recata da un nuovo dentista, che dopo aver effettuato una panoramica e scoperto una carie al molare destro superiore, mi ha rassicurata sulla situazione, affermando che al fastidio avvertito, non corrisponderebbe nessuna patologia visibile. Per questo mi rivolgo a voi: c'è qualche controllo specifico che potrei fare per individuare la causa di questo fastidio che a volte, (sopratutto durante il periodo mestruale), è insopportabile. La sensazione avvertita, è come quella di una pressione o quella di un'irritazione del bordo gengivale: se schiaccio la gengiva o premendo vicino alla base del premolare, questa pressione si intensifica ma nello stesso tempo si attenua. Mi rendo conto che la descrizione non semplifica la comprensione ma, vorrei solo sapere quale esame potrei richiedere per identificare la causa di questo malessere. Vi ringrazio anticipatamente per ogni vostro suggerimento.
Nessun esame specifico, se non una visita clinica approfondita da parte del collega, con relativo ausilio radiografico (endorali mirate e radiografia panoramica), in modo tale da poter effettuare una diagnosi certa e definire la natura del problema (e quindi la causa della sintomatologia riferita).

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Cara Signora Sara, buongiorno. Diagnosticare una carie dalla valutazione di una OPT (panoramica)? Sono molto perplesso. La diagnosi di carie è Clinica. Basta avere l'occhio esercitato per riconoscere e valutare cambiamenti di traslucentezza o di opalescenza in corrispondenza proprio delle creste marginali mesiali e distali che sono l'espressione appunto di carie interprossimali (che sembra che non si vedano)! Qualsiasi Dentista che faccia Odontoiatria di Qualità sa riconoscere queste carie, ci mancherebbe anche! Occorre una visita Clinica e Semeiologica per fare una Diagnosi! Una causa etiopatogenetica ci deve essere per forza! Non dice se sia stato fatto a suo tempo un sondaggio parodontale per valutare la presenza di tasche parodontali e soprattutto la presenza nel molare che poi è stato estratto di una endoparodontite o altra patologia, da cercare anche altrove! Deve sapere infatti che esistono sintomi che possono riconoscersi in Sinalgie ossia dolori a partenza da altre zone della metà omolaterale della bocca o del massiccio facciale e quindi di altri organi, dolori che si chiamano appunto Sinalgie , ossia una serie di Sintomi che sembra che ora partano da un punto ora da un altri e così via. Le Sinalgie sono sintomi che, praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca e del massiccio cranio-facciale, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o da altri organi. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certa che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Legga, ripeto,nel mio Profilo "Visita Parodontale" che poi è la Visita Odontoiatrica che io Parodontologo ma anche Odontoiatra ed anche Medico faccio sempre, così come mia figlia Claudia, per qualsiasi motivo un paziente venga da noi! Quindi, ripeto per l'ennesima volta, deve solo fare una doppia visita Clinica. Ossia, bisogna visitarla clinicamente con due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente!Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. Deve sapere allora che La gengiva sana ha un aspetto roseo a buccia d'arancio dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo, dall'interno all'esterno dello spessore della gengiva aderente. Quando si ha una infiammazione di questi tessuti, questa compenetrazione viene meno per la distruzione delle fibre connettivali e l'aspetto a "buccia d'arancia per l'alternarsi delle concavità epiteliali e delle convessità connettivali, vengono meno e si ha un aspetto lucido che indica patologia gengivale. (Le allego un Poster di quanto detto). La distruzione delle fibre connettivali, spiegata, apre la porta al distacco della Gengiva dal Dente, alla formazione della Tasca Parodontale per l'ingresso di batteri e alla formazione di difetto ossei parodontali per l'interazione dei batteri che da aerobi gram positivi, prima e da aerobi facoltativi poi, diventano infine anaerobi gram negativi che interagiscono col suo sistema immunitario in particolare delle cellule T e avviano la distruzione del ligamento parodontale, dell'osso, della gengiva connettivale ed epiteliale e del cemento radicolare che si necrotizza: è iniziata la Parodontite! Come vede è importante la funzione del sistema immunitario.E' sempre più prudente che la visiti un Dentista, meglio se Parodontologo ed in questo caso esperto anche in Gnatologia, dato che l'eventuale patologia può anche doversi ricercare nella Gnatologia dell'apparato stomatognatico con palpazione delle ATM per saggiarne e valutarne i rumori e i movimenti dei condili e palpazione dei muscoli Masseteri e Pterigoidei che sono i primi ad andare in contrattura, specialmente gli Pterigoidei, in caso di Patologia della ATM e valutare le tre disclusioni incisiva o protrusiva, laterale sin e dx o canina e massimamente retrusa coi denti posteriori a contatto o Relazione Centrica con valutazione di Over Jet ed Over Bite e delle tre curve di compensazione, di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale. La terza curva di Compensazione da valutare e quella di Monson che non è altro che una sfera immaginaria che serve per allineare le cuspidi dei denti posteriori con i margini incisali degli incisivi frontali. Sarebbe eventualmente, ma lo deciderebbe solo il Dentista, opportuno anche uno studio con un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Cari saluti e si "rilassi", non si studi troppo, si risolve tutto, in mani "buone"! Le consiglio nel frattempo, in attesa di una Diagnosi certa e relativa terapia, di far progettare una protesina rimovibile, un parzialino provvisoria, ribasato in materiali particolari morbidi che hanno la capacità di mutare la propria forma adattandola alle variazioni di quelle della gengiva ed osso su cui appoggia,con ganci a filo, per mantenere inalterato lo spazio edentulo ed impedire l'estrusione dell'antagonista che creerebbe così patologie Gnatologiche anche serie! Cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig.ra Sara Buongiorno
Se è stato escluso un problema parodontale che è diagnosticabile con una visita approfondita ed un indagine radiografica, le consiglio una visita gnatologia. Qualche volta lo spasmo di muscoli masticatori può dare dolore riferito ai denti o comunque in aree dentali.
Cordiali saluti

 

Scritto da Dott.ssa Marina Fiocca
Cremella (LC)
Renate (MB)