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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 3

Da cosa deriva questo rigonfiamento della gengiva?

Scritto da Ilaria / Pubblicato il
Buon pomeriggio, premetto che non sono certa di aver individuato la corretta sezione/argomento, ad ogni modo vorrei porre alla vostra cortese attenzione questo problema: per curiosità, dato che è la seconda volta che mi accade, vorrei capire da cosa deriva questo rigonfiamento della gengiva nella parte alta a sinistra dell'arcata dentale. In prossimità ho un dente devitalizzato e sul fondo il dente del giudizio spuntato ma male... Ho già prenotato una visita ma volevo approfondire meglio e avere delucidazioni anche qui se è possibile. Inoltre sento i linfonodi del collo ingrossati. Grazie anticipatamente

Cara Signora Ilaria, buongiorno. E' un ascesso (raccolta di pus per infezione locale) dovuto o a patologie endodontiche (della radice del dente dovute anche a carie dentali penetranti nella polpa e necrotizzandola che è la cosa più probabile) o a patologie Parodontali (osso, gengiva, ligamento alveolo dentale, ossia il parodonto che è il tessuto che sostiene il dente! Il primo molare superiore destro (16) sembrerebbe avere una severa carie mesiale (parte anteriore interprossimale del dente che si estende sotto gengiva. Se così fosse bisognerebbe fare per prima cosa, sotto copertura antibiotica anche per far riassorbire sia pur temporaneamente l'ascesso, un allungamento della corona clinica (la parte di dente che emerge dalla gengiva). Questo lo si fa con una Gengivectomia o un Lembo riposizionato apicalmente dopo osteotomia-osteoplastica. La prima se si fosse in presenza di adeguata banda di gengiva aderente e la seconda se questa non fosse sufficiente ma ci fosse solo mucosa alveolare o problemi di estetica! Questo perchè la gengiva dopo la riabilitazione conservativa o protesica che fosse della corona dentale, deve poter inviare nella radice le fibre epiteliali e connettivali che costituiscono l'attacco al dente e che ad una struttura artificiale fatta sottogengiva non si potrebbe inserire causando la perdita del sigillo gengivale e la formazione di una tasca parodontale iatrogena! Stia tranquilla, così facendo, la terapia sarebbe eccellente! Per fare la diagnosi differenziale bisogna palpare l'ascesso e le stazioni linfatiche, sapere se ha febbre o altro, sondare le eventuali tasche parodontali, fare una prova termica per valutare se il dente sia in necrosi o no e valutare i suoi rapporti gnatologici con gli altri denti.

E' routine di tutti i giorni. Stia serena ma non trascuri. L'ascesso non va trascurato assolutamente, deve essere valutata la sua maturazione e soprattutto la tendenza a involvere in Flemmone tra le fasce muscolari.Dato che è a partenza dell'arcata superiore,bisogna tenere sotto controllo il possibile coinvolgimento della regione infraorbitaria, il sollevamento della palpebra e l'estensione alla Rocca Petrosa,alle cavità della Mastoide pericolosissime per il Sistema Nervoso Centrale oltre che per l'orecchio interno e medio, date le vie vascolari presenti! SE fosse stato della arcata inferiore si sarebbe dovuta valutare la mobilità della lingua e del pavimento della bocca che se avesse problemi sarebbe il primo segno di una possibile pericolosa Angina di Ludwig fino all'Edema della Glottide pericolosa per una insufficienza Respiratiria Acuta!

Bisogna curare la causa della formazione dell'ascesso! Come ho spiegato, Lei ha bisogno di Bisogna visitarla clinicamente e semeiologicamente (due visite intervallate da una preparazione iniziale. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perchè è stato escisso il tessuto di granulazione presente)! . È stato inoltre dimostrato da Ebersole che la progressione della distruzione tessutale progredisce con la velocità di 1/2, 1/3, 1/5 di mm. all'anno fino alla cresta ossea e poi, dalla cresta ossea in giù la velocità aumenta paurosamente a circa ½ mm. l'anno. Se consideriamo che la lunghezza della radice è in media 14 mm, in relativamente pochi anni, la distruzione ossea diventa totale. Si guarisce. E' un discorso difficile da fare via web! Sì si guarisce se intendiamo per guarigione, la ricostruzione o rigenerazione dei difetti ossei, la eliminazione delle tasche e quindi il riattacco della gengiva al dente, la immobilizzazione di denti con mobilità di 1°, 2°, 3° grado spesso col l'ausilio di Legature Parodontali o addirittura Protesi Parodontale e se si fa poi per tutta la vita una terapia di mantenimento con Curettage e Scaling di regola ogni Tre mesi nei primi due anni (tempo di rigenerazione ossea) poi se la situazione lo consentisse diradandole ad una ogni 4 mesi e poi col tempo ad una ogni 6 mesi salvo riprendere ogni tre mesi al primo segno di "recrudescenza della malattia"! Questo perché il sistema immunitario non lo possiamo controllare sempre.


La parodontite viene codificata dall'American Academy of Periodontology che descrive descrive 4 stadi in relazione alla "Salute Parodontale" e tre categorie in relazione all'andamento e progressione della Parodontite: Per gli Stadi si va dallo Stadio 1 (il meno grave) allo Stadio 4 (il più grave). Per l'andamento e la progressione si va dal Grado A (col minor pericolo di progressione) al Grado C (col maggior pericolo di progressione). I pazienti con parodontite presentano non solo un aumento dell"infiammazione Parodontale ma anche un aumento dell"infiammazione riscontrabile a livello ematico Proteina C reattiva
IN CONCLUSIONE: la parodontite può avere effetti sistemici diretti (tramite la disseminazione dei batteri patogeni) o indiretti tramite il suo contributo all'infiammazione sistemica Proteica C reattiva ad alta sensitività (hsC-rp).

Tuttavia per la forma dell'ascesso e la presenza della carie, la diagnosi più probabile e quindi la causa dovrebbe essere una osteolisi periapicale da necrosi endodontica per cui bisognerà "devitalizzare" il dente (terapia endodontica) non tralasciando quanto ho detto sull'allungamento della corona clinica del dente stesso!! Spero di essere stato esaustivo e chiaro.
Cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Ilaria, difficile poterla aiutare basandosi solo su di una foto. E' necessario giungere ad una diagnosi corretta per una terapia giusta. La diagnosi si fa con una VISITA accurata perché solo attraverso la sensibilità tattile si riesce a comprendere e definire la consistenza, i margini della tumefazione e tutte le eventuali caratteristiche che ovviamente non si possono rilevare tramite internet. Sicuramente sarà necessario effettuare delle radiografie per completare l'accertamento. A mio parere sembrerebbe un ascesso che potrebbe essere causato proprio dal dente devitalizzato considerando che il rigonfiamento si trova proprio in prossimità di questo. Oppure potrebbe essere causato anche da un dente del giudizio in disodontiasi oppure da una tasca gengivale profonda . Per questo le dicevo che è assolutamente necessaria una visita accurata. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Sig.ra Ilaria, non perda tempo occorre al più presto una visita con accertamenti diagnostici........

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)