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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 4

Esistono intarsi da fare in seduta?

Scritto da MARIA CRISTINA / Pubblicato il
Ho un molare arcata inf. dx 5° devitalizzato da tanti anni, che ora si è rotto, lasciando le pareti frontale ed interna. Preferirei non fare capsula e vorrei cercare di salvarlo facendo un intarsio. Il dentista ha subito proposto la capsula, ma su mia richiesta vuole provare a fare un'otturazione con perno o intarsio. Lui è più propenso all'otturazione che all'intarsio, ma mi ha detto che deciderà al momento, dopo aver valutato la compromissione sottogengivale. Mi ha parlato di un unica seduta di circa un'ora e mezzo per l'intarsio, ma non mi ha parlato di prendere l'impronta e di invio al laboratorio. Sono rimasta un po' interdetta perchè sapevo che l'intarsio prevede una impronta e lavoro di laboratorio. Esistono intarsi da fare in seduta? E se si, che differenza c'è fra loro? Grazie
Esistono sistemi di realizzazione in office di intarsi e corone con macchine computerizzate. Non tutti gli studi le possiedono evidentemente questo collega sì

Scritto da Dott. Paolo Gilardini
Ivrea (TO)

Ormai esiste di tutto e di più nel nostro settore, dal dente completo in un'ora alla bocca completa in un giorno. Se ha qualche dubbio sulla metodica, ne parli con il suo dentista che sicuramente sarà ben lieto di illustrarle i vari passaggi.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Sig. Maria Cristina, dove stiamo andando, lei da incompetente dire a un cardiochirurgo che tipo di valvola applicare al suo cuore? Si rende conto di quali responsabilità vi state prendendo? Lei con delle richieste senza fondamenta scientifiche e il suo odontoiatria che la sta assecondando. Come potrà rendere responsabile il suo odontoiatria, se tra un mese perderà questo dente, per frattura verticale dato dall'effetto cuneo di un intarsio? Lasci le responsabilità a chi ha le competenze, senza preoccuparsi minimamente se ci sono impronte o altri metodi di rivelazione.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara Signora Maria Cristina, buongiorno. Non è Lei che deve decidere ma solo il suo Dentista Curante! L'importante è che, qualsiasi fosse la terapia, se la "distruzione coronale si estendesse sotto gengiva o addirittura alla cresta ossea, bisognerebbe prima fare un allungamento della corona clinica del dente (la parte di corona che emerge dalla gengiva) con una Gengivectomia se in presenza di sufficiente banda di Gengiva Aderente o con un Lembo riposizionato apicalmente ed osteotomia-osteoplastica se in assenza di tale banda! Riguardo al perno, bisogna valutare l'estensione della ricostruzione conservativa che, se troppo estesa, non garantirebbe la solidità della struttura! Bisogna valutare allora se fosse necessario costruire un perno moncone con sopra una corona protesica in materiale adeguato a seconda della situazione clinica! Le lascio un poster fotografico di un mio perno-moncone con corona in Oroplatinoporcellana per ricostruire una radice, dopo avere attuato l'allungamento della corona clinica come su spiegato (terapia eseguita da mia Figlia Claudia Petti. Cari Saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)