Menu

Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 7

Sono un utente diversamente abile e vi porgo il mio problema dentale

Scritto da silvia / Pubblicato il
Gentili dottori, sono utente diversamente abile e vi porgo il problema, ho 38 anni e spero non vi mettiate le mani nei capelli! a causa di una violentissima depressione ho trascurato l'igiene fino ad arrivare alla paradontite, ho tolto lo scorso anno due dentini davanti (marci) sotto e me ne dondola uno sulla sinistra il terzo che uso esclusivamente per la masticazione, l'altro giorno mi è arrivato un violentissimo dolore con formicolio durato due giorni adesso mi si è leggermente gonfiata la guancia, ho tentato di sfiorarlo a mani pulite e dondola un pò, l'assistente del mio dentista mi ha detto di fare sciacqui con colluttorio e tamponare intorno al dente cottonfioc imbevuto di colluttorio per fare passare il fastidio..... di sicuro dovrò levarlo ma adesso con la guancia sinistra leggermente gonfia non devono fare nulla? Di sicuro sto facendo una terapia con augmentin pediatrico peso 38 chili e ho poca massa ossea ma è vero che i collutori e gli antidepressivi fanno questi scherzi? Io uso laroxyl gocce 4 ai pasti antidepressivo Attendo consigli confortevoli Silvia-Milano-
Sig.ra Silvia, non capisco cosa intende per scherzi, gli antidepressivi con collutori a base alcolica possono dare qualche complicanza. Le consiglio di non trascurare la sua bocca, esegua tutte le cure possibili, cosi potrà ritornare a sorridere e mantenere in futuro una bocca sana.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara Silvia...pesa 38 Kg..è disabile...sarebbe importante sapere di quale malattia o stato patologico soffre...perchè la parodontite deve essere valutata...in relazione al suo essere disabile...e curata...se possibile...ma è sempre possibile curare...La Parodontite che si manifesta con mobilità dei denti e tasche parodontali e riassorbimento osseo è una malattia curabilissima ... ovviamente come detto prima dopo DIAGNOSI ACCURATA E PROGNOSI...la Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia ecco: “ Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l’osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all’osso e l’Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di “Piorrea” dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando “questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama “Tasca Parodontale”. In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo “granuleggiare” un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto “anarchico”. Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d’ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all’ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell’95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per “guarire” ma anche per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza “in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno”, in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°, pianificazione della risoluzione di eventuali disgnazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico), pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale, Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la “parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale!...Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi, possibilità di recidive etc.). la “terapia parodontale”, spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l’Odontoiatria. Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la ..TERAPIA PARODONTALE . Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso, nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo nel primo caso si ha una rigenerazione .quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment, nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più “fragile” e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell’avvento dell’HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l’avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali le lascio un paio di links a dei miei casi clinici che comunque può trovare in abbondanza in questo stesso portale di Dentisti Italia e nel mio sito personale: ..in questo primo link è descritta la tecnica della rigenerazione parodontale profonda in era pre HIV quindi con colla di fibrina e membrana amniotica..(ora si usa il PRP-PRF e la membrana artificiale riassorbibile .è interessante però leggerlo per capire i principi della terapia rigenerativa è diviso in 4 parti le lascio la prima e poi vada avanti nel leggere le altre ed avrà un quadro completissimo . LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE RIABILITAZIORE PARODONTALE E PROTESICA COMPLETA Mio Sito Web di Parodontologia  www.gustavopetti.it . Le lascio una foto di una riabilitazione Parodontale completa in un caso molto complesso e grave di Parodontite, prima, durante e dopo la terapia . Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologo in Cagliari, Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi
CONTINUA A LEGGERE
Tasca-Parodontale-Ossea-prima-di-terapia-sopra-e-dopo-sotto.JPG

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Anzitutto è necessario che lei non aggiunga ansie al suo stato d'animo già debilitato. Poi, come dice il collega Ruffoni, affronti la terapia odontoiatrica come necessità per riacquisire quel sorriso che le garantirà anche la ripresa di un buon umore. Non si ponga quindi domande.. si fidi dell'operato del suo odontoiatra (e non di quello dell'assistente!)e stia tranquilla: lui saprà cosa è meglio per lei. Cordialmente, Gianluigi Renda

Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)

Non chieda consiglio all'assistente, bensì al dentista in persona il quale le darà la terapia adatta a risolvere il problema e programmerà un efficace piano d'interventi per la sua bocca. Nel frattempo non trascuri l'igiene orale, e lasci stare tutte quelle storie sull'interazione antidepressivi/collutori, mi creda...sono tutte sciocchezze! Firmato: un amico!

Scritto da Dott. Alberto Ricciardi
Trebisacce (CS)
Torino (TO)

Nella sua descrizione oltre a lei ho sentito menzionare: l'assistente mi ha detto... c'e' qualcosa che non quadra. La sua trascuratezza accompagnata dalla sua malattia non le devono far perdere la volonta di fare qualcosa per se stessa. Quindi consulti il suo dentista e si faccia fare un piano di trattamento da lui per cercare di risolvere in parte i suoi problemi odontoiatrici

Scritto da Dott. Alessandro Sanna
Lucca (LU)

Signora si metta nelle mani di un dentista che sappia curarla nel modo corretto, la invito ad avere una scrupolosa igiene orale.

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

Signora Silvia, per quel che è possibile fare, un dentista è prima di tutto un medico, che sa che attaccata ad un dente c'è una persona. Il suo dentista non fa eccezione, la deve consigliare per il meglio. Cordialmente Orazio Ischia

Scritto da Dott. Orazio Ischia
Lipari (ME)