Ho 38 anni ed una settimana fa mi è stata diagnosticata una pulpite.
Scritto da Valentina / Pubblicato il
Buonasera, ho 38 anni ed una settimana fa mi e' stata diagnosticata una pulpite. Ho il settimo dente completamente scoronato. Le gengive circostanti sono gonfie ed infiammate ed il dolore e' stato insopportabile. Ho fatto un ciclo di 5 iniezioni di Cefodie da 1 gr ed assunto il Surgamyl come antidolorifico. Il mio odontoiatra ha deciso di estrarre il dente. Ed il problema e' proprio qui'. Per ben due volte, in due sedute diverse, mi ha praticato l'anestesia (5 iniezioni), ma sembra che su di me non abbia alcun effetto. Sento la lingua, le gengive ed il labbro addormentarsi, ma quando comincia a scavare, anche in maniera non forte, avverto un dolore insopportabile che mi porta alle lacrime. Il mio odontoiatra mi ha sospeso la cura antibiotica e mi ha detto di assumere l'antidolorifico (intanto il dolore e' "quasi" scomparso, ma il gonfiore al viso ed alle gengive resta) solo in caso di stretta necessita'. Ha deciso di rivederci fra due settimane per fare l'ultimo tentativo (ma si e' dichiarato molto scettico al riguardo, visto che l'anestetico che mi ha iniettato e', a suo dire, potentissimo), altrimenti mi ha detto che non mi rimane che ricorrere all'anestesia generale. Vi prego di darmi dei pareri a riguardo. Sono terrorizzata al solo pensiero di ricorrere alla narcosi totale. Ho sentito parlare di sedazione cosciente. Ha gli stessi effetti dell'anestesia generale in fatto di annullamento del dolore? Ci sono dei rischi? Tutte le informazioni che vorrete darmi saranno enormemnte apprezzate. Grazie in anticipo. Valentina
Pubblicato il 26-01-2010
Cara Signora Valentina...no!!!!! ... se le radici sono trattabili...il dente non va estratto, ma curato...questo è il "compito del Dentista= essere Medico= curare= prendersi cura dei propri pazienti...le lascio una foto di un dente molto compromesso e il link al caso clinico ... Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente. http://www.dentisti-italia.it/casi_clinici/parodontologia/246_riabilitazione-orale-parodontale-e-protesica-compl.html ... nonostante tutti i problemi e le complessità questo dente è stato da me salvato 30 anni fa ed è tutt'ora in bocca, cara signora!...quindi prima di fare estrarre consulti un bravo Dentista ... almeno per un consulto!...poi se ha una pulpite...bene, si sarebbe dovuto curare endodonticamente il dente subito...non far passare tempo come è stato fatto facendola soffrire ed imbottendola di antibiotici...subito si sarebbe e si può ancora intervenire..."...SI DEVE PRIMA FARE UNA DIAGNOSI..POI SI IMPOSTA LA TERAPIA...COME TUTTO IN MEDICINA!..."...basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi...le spiego: ...si sarebbe dovuto fare prima una semplicissima diagnosi...poi la terapia...non si procede per tentativi...la diagnosi...si fa così..:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre...il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea...le spiego: ...Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi ... tolti i microbi con la terapia nuova endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più fistolizzati (alcuni)...sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso...le gengive...ma anche per l'Organismo intero...dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...quindi un granuloma va eliminato...se poi sono più di uno come nel suo caso ...motivo in più per eliminarlo e soprattutto se sono fistolizzati...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!... Le spiego cos'è un Granuloma: I granulomi si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici...il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! Ciò detto, le possibilità di dovere estrarre il dente sono molto ma molto remote...quindi con una buona terapia endodontica o di chirurgia endodontica...lei mantiene il suo dente ...queste lesioni sono importanti oltre che localmente anche per l’organismo intero perché possono essere causa se non curate, di malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso l'osteolisi periapicale co0sì come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! se per disgrazia ci fossero problemi veramente insormontabili per una terapia canalare quasi impossibile...però possibile)...allora si curerebbero le radici per via retrograda ossia entrando nel dente dagli apici per via chirurgica e poi sigillando gli stessi con vari materiali chi preferisce l'amalgama chirurgica priva di zinco chi altri particolari cementi chirurgici o altre sostanze...ottimo è l'MTA... stia certo! basta essere esperti endodontisti e chirurghi endodontici ... o più generalmente basta essere eccellenti Dentisti!!!!!le lascio una foto esplicativa ed il link al caso completo...che è in bocca da una trentina d'anni!!! ...Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente...Il suo DENTE NON VA ASSOLUTAMENTE ESTRATTO (ovviamente lo dico solo in linea di massima...ma l'esperienza ...mi creda ... è veramente tanta per dirlo...ovvio che dovrei confermarlo con una visita clinica...ma tant'è... ..vediamo di mettere un pò di ordine nei suoi problemi: A- Per il dente devitalizzato e riaperto ... non capisco ... con una Rx Endorale, una Visita accurata, si deve arrivare ad una diagnosi sulla patologia di cui è eventualmente affetto il suo dente dolente ... se come sembra c'è un quarto canale a quanto pare in necrosi ... dato che si sono pianificate più sedute...bisogna procedere così: 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intra muscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì...la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana osmotica per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi dolore! E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana osmotica... 5-infine in terza seduta si chiude il dente. ... se per disgrazia ci fossero problemi veramente insormontabili per una terapia canalare quasi impossibile...però possibile)...allora si curerebbero le radici per via retrograda ossia entrando nel dente dagli apici per via chirurgica e poi sigillando gli stessi con vari materiali chi preferisce l'amalgama chirurgica priva di zinco chi altri particolari cementi chirurgici...curato così...il dente si salva ne stia certo! basta essere esperti endodontisti e chirurghi endodontici ... o più generalmente basta essere eccellenti Dentisti!!!!! RIPETO NON FACCIA ESTRARRE IL DENTE...è un crimine! ...metaforicamente parlando...i denti si curano...non si estraggono...concetto apparentemente banale...ma REALE!!!...Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Gnatologia e Riabilitazioni Orali Complete in Casi Clinici Complessi
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Pubblicato il 26-01-2010
E' ovvio che mi sento d'accordo con il collega Petti, i denti vanno certamente curati e non estratti, cercare di fare tutto il possibile per lo scopo ritengo sia un dovere da parte del medico odontoiatra. Per quanto riguarda l'anestesia la sedazione cosciente è un buon sisteva coadiuvante, nel senso che non funziona come un anestetico a tutti gli effetti, ma procura uno stato di sedazione appunto, che predispone il paziente per ottenere i migliori benefici dalla anestesia. Per il resto credo che valga la pena cercare di devitalizzare e salvare l'elemento in questione. Cordialità gustavo de felice sapri (sa)
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Pubblicato il 26-01-2010
Sig.ra Valentina, di settimi denti ne ha 4, identificare se superiore o inferiore ci avrebbe consentito di darle una più precisa risposta. Non mi permetto di giudicare se quel dente è da togliere o da curare, perché mi manca una conoscenza clinica, radiografica di quel dente e un colloquio con il collega. In alcuni rari casi non sempre si riesce ad ottenere un effetto anestetico al 100%, se il dente da estrarre è un secondo molare inferiore, occorre un’anestesia particolare detta tronculare che agisce sul nervo mandibolare rendendo insensibili i nervi alveolari, se questo blocco è ben fatto di norma, non si percepisce dolore durante l'avulsione. Se si tratta di un secondo molare superiore, è possibile instaurare un’anestesia simile a quella utilizzata per l'inferiore ottenendo gli stessi effetti, in alcuni casi dove può esserci poca esperienza, si cerca di infiltrare anestetico nel legamento, ma non sempre si ottiene l'effetto desiderato. Consiglio un colloquio con il suo dentista qualche giorno prima dell'avulsione, in modo di poter trattare il dente al meglio prima della futura estrazione.
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Pubblicato il 27-01-2010
Prima di decidere di estrarlo, è stata fatta almeno una radiografia? A questo punto mi sembrerebbe saggio chiedere il parere ad un altro Odontoiatra.
Pubblicato il 27-01-2010
Non entro in merito alla discussione di estrarlo o non estrarlo, perchè senza un analisi clinica non si può valutare nulla, si può solo immaginare e sempre con il beneficio del dubbio su quello che riferisce la signora. Cmq il collega Ruffoni ha centrato il tutto, di settimi ne abbiamo tutti 4 , 2 superiori e 2 inferiori. La signora si dimentica di scrivere quale di questi la interessa. Lavorando anche in una Maxillo facciale, non mi è mai capitato che l'anestesia non prendesse per una pulpite. Solo con ascessi purolenti di solito si ha difficoltà nel far prendere l'anestesia, ( perchè iniettiamo una Base e sotto trova dell'acido e il tutto viene annullato ) e credo che i colleghi non mi potranno dare torto. Cari Saluti Dott. Vincenzo Polito.
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Pubblicato il 27-01-2010
Da come descrive gli effetti dell'anestesia, si deduce che sia un molare inferiore. E ben difficile dare valutazioni precise sulla terapia da intraprendere senza ulteriori elementi a disposizione. Concordo con i colleghi sull'eventuale anestesia per infiltrazione nel legamento, l'anestesia generale è un pò esagerata per un intervento simile, diversamente la sedazione cosciente potrebbe essere una buona alternativa. Comunque sia la situazione che descrive dei suoi denti, è una situazione che si è trascurata, e nel tempo ha determinato una sofferenza che necessita di un po di pazienza e strategia clinica da parte del collega.
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Pubblicato il 27-01-2010
Sig.ra Valentina, non avendola visitata e non avendo visto un esame radiologico non sono certo che questo dente sia da estrarre, supponiamo che lo sia; quando un paziente si presenta con un gonfiore difficilmente si tratta di una pulpite ma il più delle volte di una necrosi"morte" del dente interessato. Considerato il fatto che il suo medico ha praticato l'anestesia senza risultato deduco che vi è uno stato infiammatorio non della polpa"pulpite" ma di tutto quello che sta attorno al dente"periodonto". Le consiglio di fare una terapia antibiotica, se si è già sottoposta ad una terapia antibatterica senza risultati le consiglio di cambiare molecola e relativa posologia"quantità"e risottoporsi a visita odontoiatrica per praticare l'avulsione. Se mai questo dente sia da estrarre. Saluti.
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Pubblicato il 27-01-2010
Credo sia chiaro che si tratti di un settimo inferiore, perchè ci dice che "sente addormentata anche la lingua", e credo che il suo dente sia molto infiammato.. sono daccordo coi colleghi sulla necessità di salvare i denti piuttosto che estrarli.. solo che come giustamente dice il dott. Ruffoni, non sappiamo quale sia veramente il quadro clinico del suo dente. Ad ogni modo se deve estrarlo, non ricorra alla totale. La plessica , l'intraligamentosa, l'intrapulare sembrano essere sufficienti per risolvere il suo problema. Cordialmente, Gianluigi Renda
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Pubblicato il 27-01-2010
Signora non ho letto le risposte dei colleghi, quindi non so se ripeto la cosa, sappia che esiste la anestesia intraossea x-tip un sistema efficace ed assolutamente poco invasivo. Il suo problema è dovuto alla impossibilità dell'anestetico che è iniettato sotto forma di sale di dissociarsi nella sua forma attiva, questo per il meccanismo competitivo innescato dall'ambiente acido dell'infiammazione, se si inietta una quantità adeguata di anestetico direttamente nel sito dell'infiammazione allora si risolve. Cordialmente
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Pubblicato il 28-01-2010
Anche io come gli altri colleghi non mi esprimo se il dente è da togliere o no, però non sono d'accordo per l'anestesia totale ...anche togliendolo prima deve far passare l'infiammazione, altrimenti l'anestetico non fa il suo effetto ...
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