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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 14

Due settimane fa sono stata dal mio dentista per curare una carie

Scritto da roberta / Pubblicato il
Buonasera, due settimane fa sono stata dal mio dentista per curare una carie. Mi è stato detto che il mio dente era quasi svuotato e per il momento è stato riempito con una sostanza provvisoria (questo è ciò che ho capito). Da subito, praticamente dopo un'ora ho iniziato ad avvertire dolori fortissimi ad intermittenza, e ho pensato fosse solo l'effetto passato dell'anestesia e ho preso un antinfiammatorio per il dolore. I giorni passano e il dolore persiste, aumenta e diventa insopportabile..Faccio ricerche su internet e chiamo il mio dentista, mi dice che si tratta di pulpite ed effettivamente tutti i sintomi coincidono. Prendo un antibiotico e degli antinfiammatori da 2 settimane, ma il mio prossimo appuntamento è a fine giungo e manca più di un mese. Come posso fare? Sono preoccupata sia per il mio dente e sia per lo stomaco che non ne può più. Cosa succederebbe se aspettassi tutto questo tempo prima di curarmi?
Cara Roberta. Se a Catanzaro i dentisti hanno così tanto lavoro da non poter ricevere un paziente in emergenza come te -immediatamente- fammelo sapere bene per favore, che così apro uno studio lì da voi, che qui c'è sempre un po' di crisi.. Così me ne vado a fare il bagno a Soverato e mangio tutte le mattine quello squisito maritozzo col gelato che mangiavo quando stavo in quel camping con la tenda con la mia fidanzata.. E' inconcepibile che il tuo dentista ti faccia aspettare così tanto. Infatti la tua situazione non si risolve con gli antibiotici e le medicine, ma con una cura appropriata del dente, che non è stata fatta quando sei stata da lui. Infatti si sarebbe dovuto accorgere che il dente sarebbe di lì a poco entrato in pulpite e applicare subito le opportune cure. Queste cose mi fanno pensare (la somaraggine e la attesa così lunga) in maniera approssimativamente certa che si tratta di un ABUSIVO, ovvero uno di quelli senza laurea che fanno i pirati. A Catanzaro ci sono fior di seri professionisti, molto preparati e dalla dignità umana intatta. Trovane uno oggi stesso e smetti di soffrire!
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Cara Roberta, penso che nessuno voglia soffrire gratuitamente ed imbottirsi di farmaci che alla lunga fanno male per rispettare un appuntamento datoti dal tuo dentista a fine giugno, per una pulpite in atto. Cambia immediatamente dentista e poni fine alla tua sofferenza. Tanti auguri.

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Gentile Roberta, è inconcepibile che il tuo dentista ti lasci a soffrire tutto questo tempo fino alla fine di giugno. Per effettuare una terapia d'urgenza ci vogliono solo 10-15 minuti; inoltre avrebbe dovuto accorgersi che la carie era di tipo penetrante tanto da arrivare sino alla polpa. Lasci stare questi pseudo-dentisti e vada da qualche professionista serio e attento, sicuramente ne troverà e porrà fine alle inutili sofferenze. Cordialmente

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Gentile Roberta, Lei è inequivocabilmente dinanzi ad una "emergenza" odontoiatrica. Qualsiasi professionista di buon senso ha il dovere di riceverLa immediatamente e porre fine alla sua sofferenza. Il miglio consiglio che credo si possa darLe è quello di rivolgersi ad un altro dentista. Saluti.

Scritto da Dott. Riccardo Asero
Catania (CT)

Gentile Roberta, io lavoro a Milano e vicino a Lodi, e francamente non posso proprio permettermi di dare una appuntamento in urgenza ad oltre un mese e mezzo di distanza. Per quanto io sappia e sono circa 21 anni che svolgo la professione odontoiatrica all'urgenza si risponde con immediatezza anche perchè se così non fosse lo studio chiuderebbe. Cordialmente dott. D.Cianci.

Scritto da Dott. Dario Cianci
Milano (MI)

Cara Roberta mi domando come possa aver tollerato un dolore per due settimane con la prospettiva di doversi recare dal dentista a fine giugno. Trovi un collega serio che l'accetti con urgenza per poter intervenire al più presto, non deve attendere oltre non ci sono le motivazioni

Scritto da Dott. Angelo Raffaele Izzi
Lainate (MI)

La pulpite, nel nostro lavoro, è un'urgenza e come tale va trattata...è impensabile aspettare più di un mese!

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

Cara Roberta, è stata oltremodo paziente... si rivolga ad un medico più "umano".

Scritto da Dott.ssa Elisabetta Farnararo
Fiesole (FI)

Cara Signora Roberta, se il suo dentista le ha fatto diagnosi di pulpite e non la vede subito almeno per l'urgenza = togliere il dolore, lo lasci ...non la merita come paziente...e cerchi un altro dentista più professionale ed umano verso il dolore altrui...IO MAI mi permetterei di non accogliere anche fuori orario o spostando altri pazienti un mio o non mio paziente con un dente in pulpite che provoca uno dei dolori più "forti" intensi e brutti che esistano in natura...anche perchè trascurandolo il dente va in necrosi peggiorando il quadro infettivo e clinico e le spiego perchè e come fare la diagnosi e la terapia:....:........:.....il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti...o dal "picchiettarvi sopra"...o dagli stimoli termici...in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile...la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!......se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata...si ha pressione che può anche scatenare dolori forti...o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta..le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono= necrosi...e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti...IL DOLORE DA NECROSI O DA FRATTURA MICROSCOPICA DI UN DENTE DEVITALIZZATO è invece sordo profondo e non pulsante.......... completo la spiegazione sull'azione di eventuali microbi che fossero presenti nella polpa !..........:.......se va in necrosi = Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso che si fa strada tra le fasce muscolari dove trovano meno resistenza...ecco che un ascesso può "emergere" anche abbastanza lontano dal dente di origine.... ... tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo … ossia una accurata "devitalizzazione o ridevitalizzazione se era già stata fatta"….una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più se fistolizzati...sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso....le gengive...ma anche per l'Organismo intero....dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...queste infezioni si chiamano malattie focali, ossia che hanno il loro Focus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", come si dice per DEFINIZIONE MEDICA, in questo caso l'osteolisi periapicale, così come le Tasche Parodontali (altra causa comune ed importante)! Quindi un granuloma va eliminato...soprattutto se è fistolizzato...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!... Le spiego cos'è un Granuloma in parole "povere": I granulomi si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici....il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! .....................Per fare DIAGNOSI si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...........ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea........................a questo punto mi permetto di spiegare come procedo io in caso di terapia di un Granuloma con fistola (che può esserci o non esserci…) e dente naturalmente in necrosi: si deve procedere così, almeno io procedo così (altri procedono in una unica seduta): 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì....la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari se ci sono(fatta prima la diagnosi però!!!) e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi DOLORE!..... E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile... 5-infine in terza seduta si chiude il dente....questo faccio io...poi ci sono altri dentisti che chiudono in una sola seduta...ognuno agisce come meglio crede...esistono delle linee guida dettate dalla società italiana di endodonzia...ma la creatività di ognuno è libera di agire come meglio ritiene per quella situazione e per quel paziente...io mi comporto così da 32 anni...con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene...e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana semipermeabile affinchè non avesse DOLORE...!..........Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di una corona (capsula)...difficile perchè di regola si può forare la corona per procedere alla terapia e poi chiuderla con amalgama d'argento lucidata.... o di impedimenti, tipo calcoli di dentina nella radice.... si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice agli apici con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: quindi il dente, in linea di massima, perché non la vedo clinicamente…ma il mio parlare è supportato dal fatto che il suo dentista avesse fatto la terapia e quindi ciò dimostrerebbe che il dente è stato giudicato salvabile…ecco perché le ho fatto tutto questo discorso. Inoltre guarire un granuloma (che è molto probabile che lei abbia...o possiamo chiamarla più genericamente area di osteolisi periapicale, espressione dell'infezione) è importante per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso la zona di osteolisi periapicale, granuloma o anche cisti che siano o parodontite acuta periapicale o tasche parodontali o altre infezioni presenti in bocca…appunto in una cavità del corpo umano, comunicante con l’esterno.... le lascio una foto di un caso di frattura, con sfondamento del pavimento della camera pulpare e difetti ossei complessi e misti a più pareti con gravi problemi parodontali ed endodontici......CURATO ed in bocca da 30 anni!!!.... legga tra le mie pubblicazioni cliccando il nome: Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente...........e veniamo alla Parulide = ascesso parodontale...esso proviene da una tasca parodontale che accompagna la distruzione ossea e a volte gengivale ad opera di microbo anaerobi e gram negativi, i più cattivi che interagiscono col suo sistema immunitario e il sinergismo di questi due fattori, provocano la distruzione ossea e la tasca parodontale infraossea e gengivale ...legga nel mio profilo il mio articolo (cliccando sul mio nome "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!".... le lascio ripeto una foto in cui sono presenti entrambe le patologie così si fa un'idea = infezione endoparodontale (terza possibilità).........Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Gnatologia, Implantologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Cara Roberta, il tuo dentista ti ha scatenato una pulpite e poi non ti riceve... E' inconcepibile!!!

Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Sig. Roberta, si presenti allo studio del suo odontoiatra con le risposte dei colleghi che mi hanno preceduto, stampi il tutto e si faccia ricevere.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Salve signora Roberta, ha detto al suo dentista di questo dolore così forte da non farla dormire, mangiare ecc ecc?? a volte la non comunicazione diventa un vero problema.. se lei ha comunicato queste sue sensazioni e non riesce a farsi ricevere, allora faccia come le hanno detto saggiamente i colleghi. Cordialmente, Gianluigi Renda

Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)

Cara Roberta, i pazienti affetti da pulpite vanno ricevuti come emergenze odontoiatriche e trattate come emergenze odontoiatriche. Mentre eventualmente il dentista lavora sul paziente che ha il suo regolare appuntamento, si fa accomodare l'urgenza nella seconda poltrona e si esegue l'anestesia. Dopo qualche minuto, si isola il dente con la diga di gomma (se il suo dentista non usa la DIGA le consiglio di alzarsi dalla poltrona e fuggire da quello studio perché il dentista sta mettendo a serio rischio la sua stessa vita: lei potrebbe ingoiare o peggio ancora inalare uno strumento canalare e così potrebbe andarsene al Creatore...!), si prepara la corretta cavità d'accesso, si asporta la polpa camerale (pulpotomia), si controlla il sanguinamento, se fa una medicazione con un blando disinfettante tipo Cresatin e si ottura il dente con cemento provvisorio. Ora il paziente è in grado di aspettare anche un mese. Solo ora! E per fare tutto questo al dentista viene richiesto un lavoro (a dire tanto) di 10-15 minuti. Auguri, e nel frattempo cambi dentista, ma di corsa...!!!
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Scritto da Dott.ssa Biancamaria Castellucci
Firenze (FI)