Ho iniziato ad avere dei fastidi agli incisivi dell'arcata superiore
Scritto da Giacinto / Pubblicato il
Dal mese di aprile 2010 ho iniziato ad avere dei fastidi agli incisivi superiori. Il mio dentista mi ha diagnosticato una malocclusione dovuta al contatto di alcuni denti inferiori che inducevano ad una pressione su quelli superiori. Dopo diverse sedute effettuate nei mesi successivi tese a limare i denti oggetto della malocclusione mi ha fatto fare un "bite" su misura, dicendo che la causa era legata al fenomeno del "bruxismo". Risultati: durante le sedute di "limatura" il fastidio per alcuni giorni spariva per poi ripresentarsi nuovamente (in questi casi il dentista riscontrava sempre un irregolare contatto dei denti posteriori dietro quelli superiori); con il bite non ho riscontrato particolari benefici, in quanto il fastidio è ancora persistente. Precisazioni: non mi è stata riscontrata alcuna carie, infezione gengivale o colletti scoperti tali da comportarmi problemi di masticazione. Ho chiesto al dentista se era il caso di fare una ortopanoramica dentale. Questi ha risposto che non era il caso. Conclusione: dopo l'ultima seduta (prima settimana di luglio) dal mio dentista, questi mi ha prospettato l'eventualità di estrarre alcuni denti del giudizio che a suo dire provocano un pressione dentale. A tal proposito preciso che i denti del giudizio da quando mi sono usciti (non ricordo bene l'età) non mi hanno mai dato fastidio (oggi ho l'età di 38 anni). In alcuni casi ho assunto dello xanax e ho notato che il fastidio spariva o si affievolima notevolmente anche se momentaneamente. La notte non sento alcun fastidio e quindi dormo tranquillamente. Vorrei avere un consiglio su cosa fare per risolvere il mio problema. Grazie
Pubblicato il 12-07-2010
Gentile Giacinto, il bruxismo è una parafunzione che ha una eziologia multifattoriale e particolare rilievo presenta lo stress sia fisico che psichico. Probabilmente l'assunzione di ansiolitici interviene temporaneamente riducendo ed attenuando quest'ultimo fattore prova lo è una temporanea scomparsa o attenuazione della sintomatologia. Sicuramente un consulto da una gnatologo può essere utile. Le consiglio di consultare anche il suo medico di base che sicuramente conosce la sua situazione meglio di chiunque altro e potrà aiutarla nella ricerca di un neurologo in quanto la sua patologia ha interesse polispecialistico. Cordialmente
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Pubblicato il 12-07-2010
Caro Signor Giacinto.... lei parla di limatura, le auguro che non sia stato fatto così..ma sia stata fatto un molaggio selettivo previo studio di modelli in gesso su articolatore a valore medio (almeno) e da uno Gnatologo esperto...il molaggio selettivo è una "sciocchezza" se lo si sa fare e non lascia assolutamente sensibilità!....per quanto riguarda la nostra specialità, lo materia che si occupa di queste patologie e delle loro relazioni con l'apparato stomatognatico è la Gnatolopgia e il Medico è il Dentista Gnatologo....:...... La GNATOLOGIA: essa studia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione"....precontatti nelle varie disclusioni delle arcate con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione.....(tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura!!!): aggiungo solo che i fattori che determinano la Postura di una persona sia statica che dinamica e quindi anche nella corsa sono diversi: l'apparato Cocleare dell'Orecchio...(che determina la capacità di stare in equilibrio...ovviamente in relazione coi rispettivi centri cerebrali …. Il sintomo è la vertigine e il senso di caduta…..L’ACUFENE), gli occhi e il loro movimento e i rispettivi centri cerebrali, l'apparato stomatognatico in senso lato (Occlusione ...ossia il modo di chiusura della bocca e dei rapporti statici e dinamici dei denti fra di loro e tra quelli dell'arcata opposta. le Articolazione Temporo Mandibolari e tutto il sistema neuro muscolare che "comanda" queste strutture)...Oltre la Gnatologia di pertinenza del Dentista Gnatologo ma anche dell'Ortodonzista, ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide .... Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile..perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura…sia che essa sia discendente …ossia a partenza da una malocclusione …sia che essa sia ascendente…ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. ha Bisogno di UN ECCELLENTE GNATOLOGO e di un altrettanto ECCELLENTE Posturologo che sia anche osteopata e fisiatra e collabori con lo Gnatologo ( Questo le dico perchè è mia prassi fare così in Gnatologia!!!) Le ho spiegato perchè...non entro nel merito delle terapie delle singole tre specialità...perchè senza averla visitata non è possibile ...infine …ci sono terapie…... di riabilitazione neuro muscolo-occlusale. Il trattamento delle disfunzioni masticatorie sia come concetto statico che soprattutto dinamico necessita un approccio diagnostico differente nelle varie patologie che ne possono essere causa! Il discorso è molto "sottile"…sfuma nella filosofia delle disfunzioni neuro muscolari , occlusali e della Articolazione Temporo Mandibolare…e non lo si può spiegare in due parole…tra l’altro consigliandola su cosa sia meglio…senza averla visitata clinicamente …studiandone il caso…di persona. Sappia che in ogni caso... il Bite Plane…deve essere ben realizzato da persona competente….... sembra una "sciocchezza" ma non lo è...anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica...poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo ...ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore...è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite...così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari... il cervello...per così dire...in questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così...la nuova posizione della mandibola...quella "buona"..."corretta"...il bite infatti può essere terapeutico sintomatico...e diagnostico...una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia !!! MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 32 anni...mi creda occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e/o diagnostica….per dirle qualcosa di certo…ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA…bisognerebbe vederla Clinicamente…questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata…è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA!!! .......:.......DEVO RIBADIRE CHE......la diagnosi Ortodontica è cosa seria e dipende da una infinità di problemi da valutare con accurato check up ortodontico e cefalometria che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica ... e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere........è come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati...e chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta.........che le può dire solo un dentista dopo le visite suddette ...non posso quindi esprimere giudizi...senza vederla! Non solo non sarebbe corretto, ma non sarebbe professionale..............Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 12-07-2010
Caro Giacinto, in primis non estragga i denti del giudizio che non possono essere la causa del consumo dei denti anteriori. Secondariamente potrebbe essere utile una visita gnatologica. Però lei cominci a controllarsi e cerchi di non toccare più i denti fra di loro. Cordialmente E.Spagnoli
Pubblicato il 12-07-2010
Gentile signore, il digrignamento dei denti o bruxismo è una patologia che se trascurata può dare dei seri problemi a carico dei denti, delle ossa mascellari e delle articolazioni. Le cause sono molteplici e spesso ve ne è più d'una concomitante. Da ciò che scrive sembrerebbe una componente emotiva la causa predominante, ma via mail tutto lascia il tempo che trova. Si affidi alle cure di un professionista capace e ne trarrà giovamento. Personalmente, ove sia possibile, preferisco un bite ad un molaggio selettivo. Valida l'ipotesi dei terzi molari, che vanno estratti, nel caso, tutti. Ritengo comunque opportuno se non vi sono controindicazioni, anche per un discorso di tipo medico-legale, eseguire sempre una panoramica. Cortesi saluti
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Pubblicato il 12-07-2010
Sig. Giacinto, non conosco il suo caso clinico, ma lei parla di fastidi che regrediscono con la somministrazione di benzodiazepine, forse è interessata la sfera neurologica oltre quella funzionale stomatognatica. Le consiglio di parlare del problema con il suo medico di base, valutando un’eventuale possibilità di visita neurologica.
Pubblicato il 12-07-2010
....Nulla da dire ne'da aggiungere.....concordo con il collega..
Pubblicato il 12-07-2010
Consiglio di approfondire il problema con due visite specialistiche: gnatologica e neurologica. Fatti segnare le visite dal medico di base e rivolgiti anche ad una struttura ospedaliera se puoi. Certo la figura del dentista dovrebbe rimanere come riferimento, potrebbe essere utile consultare un dentista-gnatologo. E. Macchiarulo
Pubblicato il 14-07-2010
La bocca può essere in alcuni casi l'organo bersaglio di ansie e stress (che peraltro TUTTI noi abbiamo, nessuno escluso) al posto di cuore (palpitazioni) stomaco (gastrite) o intestino (colite nervosa) etc etc. Legga se vuole il mio piccolo articolo su questo sito riguardo questi fenomeni. Forse nel suo caso c'è questa componente. Difficile fare una diagnosi precisa a distanza, ma questi sintomi possono essere prodotti da una malocclusione (complicata o meno da parodontopatia) o da uno stato emotivo particolare. O da altri fattori che in questo momento mi è impossibile individuare con chiarezza. La terapia può variare molto a seconda dell'origine del disturbo. ma trovo strano che il byte, se ben fatto, non abbia dato sollievo. nella mia pratica quotidiana, i pazienti si adattano immediatamente ai benefici del byte e ne diventano appassionati portatori
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Pubblicato il 14-07-2010
Caro Sig. Giacinto il bruxismo è un atto parafunzonale di origine neuro muscolare che è SEMPRE dovuto ad una incongruenza occlusale. Lo stress psicofisico può aggravarlo mo non ne è la causa principale. Il timore che i denti del giudizio possano ,in un adulto,provocare delle spinte sugli alti denti è una antica ed errata favola alla quale credono ancora molti dentisti. Per risolvere i suoi problemi bisogna procedere al ritrovamento di una occlusione corretta (Miocentrica) nella quale i muscoli masticatori possano permanere in uno stato di tono muscolare bilanciato e non perennemente contratti. Ciò si ottiene attraverso una serie di test e di manovre che abbiano alla base la decontrazione della sua muscolatura,confermata elettromiograficamente. L'utilizzo di bites che altro non sono che il prodotto di una personale interpretazione del dentista che agisce senza una apposita strumentazione,ottiene solo l'effetto di digrignare sulla resina anzichè sui denti.
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