Referto ortopanoramica
Scritto da aurora / Pubblicato il
Buongiorno ho ritirato recentemente la ortopanoramica arcate dentarie e questo è il referto:esame refertato in teleradiologia;area di rarefazione periapicale fra le radici di 46 (cosa vuol dire questo n.visto che abbiamo 32/36 denti?). Orletto di rarefazione periapicale su 43; Aree di rarefazione periapicale su 33 e 34; parodontopatia con riassorbimento osseo orizzontale a carico di entrambe le arcate. premetto che ho diverse protesi e malocclusione a entrambi le mandibole. In questa situazione si può praticare l'implantologia o è meglio continuare con le protesi???grazie per la consulenza. Aurora
Pubblicato il 16-07-2010
Salve sig.Aurora, dal referto si evincono delle aree di rarefazione ossea che sono il risultato di una infezione ai denti in questione. in questi casi bisogna trattare endodonticamente questi denti. I riassorbimenti orizzontali, se lievi sono "fisiologici" in pazienti non più giovanissimi..se invece hanno un'altezza considerevole sono da riferirsi ad una patologia parodontale cronica che va trattata con sedute di igiene e scaling radicolare. se ha problemi di occlusione è buona norma parlarne con uno gnatologo. solo dopo una attenta valutazione orto-parodontale può effettuare implantoprotesi. cordialmente, Gianluigi Renda.
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Pubblicato il 16-07-2010
Cara signora, il numero 46 è un modo per indicare il molare inferiore di destra;la cosiddetta formula dentaria.Le rarefazioni peri o apicali sono il segno di una infezione nata all'interno del dente e poi diffusasi all'alveolo osseo e che necessitano di devitalizzazione. Le parodontopatie possono essere di gravita diversa a seconda dello stadio e non in tutti i casi è preclusa l'implantologia, ma deve essere valutata attentamente. Cordialmente
Pubblicato il 16-07-2010
Cara Signora Aurora, parla prima di ortopanoramica, poi di referto di teleradiologia (termini entrambi non corretti e di significato comunque differente).....Immagino che la lastra le sia stata richiesta dal suo Dentista..e allora la porti a lui perchè è lui che deve leggerla... noi...io almeno...non riesco a leggere una lastra che non c'è e non mi baso mai sul referto del radiologo che 9 su 10 è sbagliato, tanto vero che non leggo mai il referto ma faccio io il referto di diagnosi guardando lastra e paziente ed in ogni caso la lastre più idonea è una serie di Rx endorali che sembra siano cadute in disuso...solo esse possono dare i dettagli per una diagnosi se unite all'osservazione ed esame clinico....in ogni caso il 43 è un termine specialistico che indica il canino inferiore dx...terzo dente del quarto quadrante.....e sembra che ci sia un granuloma o più correttamente (vede che i radiologi possono essere in errore) una zona di osteolisi periapicale che può essere un granuloma, ma può essere anche una cisti o una parodontite apicale o altro....in ogni casi le spiego come si affronta il problema della osteolisi periapicale con dente in necrosi...come lei sembra che abbia......................:.......................:......Per fare DIAGNOSI si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...........ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea........................DICEVO PULPITE = ECCO CASA E':....:....:il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti...o dal "picchiettarvi sopra"...o dagli stimoli termici...in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile...la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!......se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata...si ha pressione che può anche scatenare dolori forti...o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta..le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono= necrosi...e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti...IL DOLORE DA NECROSI O DA FRATTURA MICROSCOPICA DI UN DENTE DEVITALIZZATO è invece sordo profondo e non pulsante.......... quindi per concludere è mancata una congrua diagnosi!!!......il rischio con l'incappucciamento specie in un adulto è proprio la necrosi..........POI.....:.....ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea........................a questo punto mi permetto di spiegare come procedo io in caso di terapia di un Granuloma con fistola (che può esserci o non esserci…) e dente naturalmente in necrosi: si deve procedere così, almeno io procedo così (altri procedono in una unica seduta): 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì....la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari se ci sono(fatta prima la diagnosi però!!!) e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi DOLORE!..... E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile... 5-infine in terza seduta si chiude il dente....questo faccio io...poi ci sono altri dentisti che chiudono in una sola seduta...ognuno agisce come meglio crede...esistono delle linee guida dettate dalla società italiana di endodonzia...ma la creatività di ognuno è libera di agire come meglio ritiene per quella situazione e per quel paziente...io mi comporto così da 32 anni...con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene...e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana semipermeabile affinchè non avesse DOLORE...!..........Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di una corona (capsula)...difficile perchè di regola si può forare la corona per procedere alla terapia e poi chiuderla con amalgama d'argento lucidata.... o di impedimenti, tipo calcoli di dentina nella radice.... si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice agli apici con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: quindi il dente, in linea di massima, perché non la vedo clinicamente…ma il mio parlare è supportato dal fatto che il suo dentista avesse fatto la terapia e quindi ciò dimostrerebbe che il dente è stato giudicato salvabile…ecco perché le ho fatto tutto questo discorso. Inoltre guarire un granuloma (che è molto probabile che lei abbia...o possiamo chiamarla più genericamente area di osteolisi periapicale, espressione dell'infezione) è importante per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso la zona di osteolisi periapicale, granuloma o anche cisti che siano o parodontite acuta periapicale o tasche parodontali o altre infezioni presenti in bocca…appunto in una cavità del corpo umano, comunicante con l’esterno.... le lascio una foto di un caso di frattura, con sfondamento del pavimento della camera pulpare e difetti ossei complessi e misti a più pareti con gravi problemi parodontali ed endodontici......CURATO ed in bocca da 30 anni!!!.... legga tra le mie pubblicazioni cliccando il nome: Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente...........:.......Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 16-07-2010
Cara Aurora, il referto del radiologo fornisce una descrizione delle zone di diversa densità e colore delle ossa mascellari e dell'osso alveolare (quello che supporta i denti), ma non è possibile una diagnosi (e quindi stabilire di che cosa si tratti) senza una visione effettiva della panoramica, dell'aspetto di queste alterazioni dell'immagine radiografica contemporanemante ad una valutazione della sua bocca. Il dott. Savino le ha gia' ben spiegato cosa possono essere le rarefazioni apicali (che dal suo referto sono localizzate tutte attorno a denti dell'arcata inferiore destra), ma è segnalata anche una parodontopatia generalizzata. Quindi é fondamentale una visita da un dentista, che possa avere tutti gli elementi per una diagnosi ed un piano di trattamento adeguato: la parodontopatia non preclude necessariamente e in tutti i casi gli impianti, ma potrebbe essere necessaria prima una terapia parodontale. Un parere sulla sua malocclusione, preferibilmente da un Ortodontista, potrebbe essere molto utile prima di un trattamento di riabilitazione (con impianti, protesi). Cordiali saluti
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Pubblicato il 16-07-2010
Sig.Aurora, alcuni denti possono essere classificati anche con il numero 85, ma per lei non ha grande importanza, l'importante è conoscere il corretto nome dei denti, nell'articolo "SCOPRI QUANTI DENTI HAI IN BOCCA E COME SI CHIAMANO" troverà tutti gli esatti nomi. Solo il professionista che ha prescritto la radiografia è in grado di interpretare giustamente la risposta del radiologo.
Pubblicato il 16-07-2010
Cara signora, l'ortopantomografia è solo un primo esame di ausilio diagnostico, sicuramente importantissimo e da eseguire su tutti i pazienti, che però mostra la situazione generale del cavo orale e di altre strutture anatomiche. Deve necessariamente essere seguito, per un approfondimento diagnostico, da esami radiografici endorali (radiografie su uno o più denti). 46 o meglio 4.6 >>> 4 = quarto quadrante (denti inferiori di destra) 6 = sesto dente a partire dall' incisivo centrale di destra. Cordialmente
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Pubblicato il 18-07-2010
Gentile Signora, le rarefazioni sono infezioni periapicali e bisogna capire la causa che le ha generate. Per sua curiosità il 46 è primo molare inf. di dx : 43 canino inf. di dx; 33/34 canino e primo premolare di sn. La parondontopatia è la malattia dei tessuti di sostegno dei denti. Il mio consiglio è di trovare un buon Odontoiatra e affidarsi alle sue cure. Non aspetti. Buona serata
Pubblicato il 19-07-2010
Gentile signora, spero vorrà perdonare la mia curiosità: Chi le ha prescritto la lastra? perchè? Se un medico le ha consigliato di eseguire un esame invasivo come una radiografia dopo una visita (e cioè per avvalorare un sospetto diagnostico) allora la persona che le deve dare le risposte è quel medico. Cercare di fare diagnosi di possibilità o meno di implantologia dopo aver letto il referto di una panoramica è pura follia. Non è la procedura esatta. Il medico è l'unica persona che dopo una visita, e con ovviamente la visione della lastra, può decretare o meno un piano terapeutico e fare chiarezza sui tanti quesiti che pone. Cordialità.
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Pubblicato il 19-07-2010
Se il risultato delle cure alle quali si è sottoposta fino ad oggi ha dato questi risultati il miglior consiglio che posso darle è di rivolgersi ad un serio professionista che saprà risolvere completamente i suoi problemi e consigliarla sul tipo di soluzione protesica da adottare
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