Forte dolore dopo un mese dall'estrazione di due molari.
Scritto da Marco / Pubblicato il
Gentili Dottori, vi chiedo urgentemente dei consigli sul mio dolore che sta aumentando, purtroppo, giorno dopo giorno: - circa un mese e mezzo fa, ho subito l'estrazione del settimo ed ottavo dente inferiore lato sinistro (il settimo era combinato davvero male a causa di un dentista che in precedenza aveva effettuato una devitalizzazione usando una pasta devitalizzante che mi ha provocato dei dolori pazzeschi ed una grossa infiammazione al settimo dente emersa da una lastra). - Ad ogni modo, dopo l'estrazione dei due denti, è andato tutto benissimo per il primo mese ma, da circa 15 giorni, è iniziato un debolissimo bruciore-dolore tipo mal di gola nella zona della gengiva dove era presente in precedenza il settimo dente inferiore sinistro. Poi, pian piano, il bruciore si è irradiato nella zona del sesto e quinto dente inferiore ed ora il dolore, che sembra aumentare con il passare dei giorni, si è irradiato pure all'arcata superiore sinistra ed all'orecchio sinistro. Altra caratteristica di questo dolore è che agli inizi la notte, stranamente, diminuiva parecchio e la mattina il dolore era quasi assente per poi aumentare nell'arco della giornata. Attualmente il dolore si mantiene forte anche la notte e fino ad ora, un giorno sono ho passato la notte in bianco. Nelle suo forme più acute il dolore/bruciore mi fa addormentare la parte sinistra del viso. - Sono tornato dal mio dentista il quale ha rilevato una piccola estroflessione ossea cresciuta in prossimità dell'osso corticale interno dov'era presente il settimo molare sinistro inferiore che ha provveduto, ieri pomeriggio, a rimodellare ed a pulire il canale alveolare che comunque risultava già perfetto. - è stata effettuata pure una radiografia per rilevare l'eventuale presenza di infiammazioni nelle zone di estrazione, ma niente è emerso ed ha quindi visto che la zona dei denti estratta è perfettamente guarita: non ha riscontrato nemmeno la presenza di afte. - dopo l'eliminazione dello spuntone osseo, avvenuta in data 01/09/2010, il fortissimo bruciore che accusavo in particolar modo alla gengiva dove c'era in precedenza il settimo dente, sembrava essersi ridotta ma da ieri il dolore sta aumentando di nuovo costringendomi a prendere una oky bustine anche se non ha un grande effetto. Come cura mi è stato prescritto, a scopo precauzionale, 2 augmentin al dì per 5 giorni anche se il mio dentista mi ha detto che potevo anche non farla visto che ha provveduto a controllare il canale alveolare ed era perfettamente pulito (ad ogni modo, la cura antibiotica l'ho iniziata ieri). - oggi pomeriggio effettuerò un dentalscan su consiglio del chirurgo maxillo facciale per vedere com'è la situazione dopo l'estrazione. La mia paura è, se non dovesse risultare nulla come nelle radiografie al dente, come posso combattere questo forte dolore di cui non conosco la causa? Spero in qualche vostro consiglio e grazie in anticipo.
Pubblicato il 03-09-2010
Caro Marco, il suo problema potrebbe essere provocato da una alveolite post-estrattiva che è una complicazione tardiva delle estrazioni per giunta complicate; ma senza alcun dato oggettivo è impossibile dare risposte confortanti. Sicuramente dei maggiori elementi di valutazione potranno risultare dall'esame dentalscan poichè mi sembra che il suo curante abbia agito correttamente effettuando anche un successivo courettage alveolare.Spero e le auguro fortemente che possa risolvere al più presto il suo problema. Cordialmente
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Pubblicato il 03-09-2010
Caro Signor Marco....dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e stia certo che si arriva ad una diagnosi...Devo fare un piccolo preambolo anatomico : sappia che dal nervo alveolare inferiore, prima che entri nel canale della mandibola, si diparte verso l'interno il nervo linguale che innerva la metà corrispondente della lingua ...da questo nervo ... a ritroso c'è un nervo ...detto "la Corda del timpano" a forma di "arco" che lo unisce al Nervo Facciale (importante come dice il nome per l'innervazione degli organi della faccia), passando per gli organi dell'orecchio...non solo ma lo stesso nervo linguale come ho già detto, è un ramo del nervo Mandibolare che nasce dal Ganglio del Famoso Trigemino e passa sotto o vicino al dente del giudizio nel Canale Mandibolare. Perchè le dico questo?... per farle capire che un "risentimento a livello della bocca" può dare i sintomi che ha lei....POI ...bisogna valutare accuratamente gli altri denti vicini ed antagonisti a quelli estratti...per i motivi di cui sopra....fare DIAGNOSI si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato......POI....bisopgna valutare accuratamente lo stato del nervo alveolare inferiore, del linguale e del canale mandibolare che non siano stati danneggiati durante le manovre di avulsione.......INSOMMA LE OCCORRE LA VISITA DA UN BUON DENTISTA......................................... Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 03-09-2010
Sig. Marco non capisco il numero di professionisti coinvolti nel suo caso? Uno prescrive antibiotico l'altro dice non assumerlo, il maxillo prescrive la dentalscan e intanto lei si auto-medica con l'OKI. Forse qualcosa non è chiaro, per cui le consiglio da questo momento di farsi refertare sempre per iscritto la diagnosi e le cure che le vengono effettuate, con relativa prescrizione farmacologica, solo così potrà far chiarezza tra i vari professionisti e arrivare ai trattamenti più idonei. Senza alcuna documentazione, lei non potrà rendere responsabile nessun operatore che sia intervenuto nel suo caso, compreso il primo.
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Pubblicato il 03-09-2010
Gentile Sig. Marco, è impossibile fornirLe una risposta senza dati obbiettivi e Rx. Le consiglio di affidarsi alle cure di un professionista odontoiatrico esperto e responsabile. Cordialmente.
Pubblicato il 03-09-2010
La natura della guarigione ossea a seguito di un'estrazione è la tendenza alla chiusura dell'alveolo dentale. Questa cosa che è ovvia, mi pare non sia accaduta nei modi e nei tempi corretti. Dico questo perchè lei parla di una specie di estroflessione ossea all'interno dell'alveolo. Oggi ad un mese e mezzo l'alveolo dovrebbe essere chiuso e non visibile, se lo è o c'è stata un'infezione, o e cosa a mio parere più probabile, c'è un sequestro osseo. Ossia quella estroflessione di cui parlava. Essa è,forse,una porzione ossea che è andata in necrosi ed a distanza di tempo le da questa sintomatologia. Sul piano teorico se ho ragione la tc sarà dirimente. Cordiali saluti
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Pubblicato il 03-09-2010
Gentile sig Marco, siamo ovviamente nel campo delle ipotesi vista la mancanza di qualsiasi tipo di esame strumentale. Quando si eseguono estrazioni dentarie particolarmente indaginose, è spesso possibile repertare la frattura di spicole ossee che solo in alcuni casi esitano in guarigione. Il più delle volte a causa di una irrorazione sanguigna deficitaria, vanno in necrosi e generano una infiammazione che si va a sommare a quella dovuta all'estrazione stessa. La localizzazione della spicola ossea sul lato interno dell'arcata dentaria potrebbe far pensare a qualche tipo di offesa al nervo linguale, e questo giustificherebbe il tipo di risentimento sensoriale. Non dobbiamo dimenticare però che l'eventuale risentimento del nervo potrebbe essere dovuto non all'estrazione ma anche all'uso delle paste devitalizzanti di cui ha fatto menzione, rendendo così inevitabile il risultato dell'estrazione del secondo dentista, che di fatto si sarebbe comportato in modo ineccepibile. Buona idea la tac, e si faccia consigliare dal maxillo. Cordiali Saluti.
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Pubblicato il 03-09-2010
Caro sig marco, il dolore che descrive potrebbe non essere assolutamente associato alla zona dove ha subito le estrazioni, ma derivare da qualche altro dente, magari cariato, in un 'altra zona della bocca per effetto di sinalgie dolorose, se anche il dentalscan dovesse essere negativo, forse sarebbe meglio indagare con esame obiettivo ed rx endorali la salute di tutti gli elementi dentari. Cordiali saluti
Pubblicato il 03-09-2010
La corretta diagnosi del suo caso non è possibile senza un esame clinico;diverse potrebbero essere le cause dei sintomi da lei riferiti:alveolite secca post-estrattiva,lesioni all'osso alveolare intervenute in corso di estrazione;sequestro osseo e sua successiva necrosi;complicanze infettive non tempestivamente curate.Ha bisogno di un buon dentista. Cordialmente.
Pubblicato il 04-09-2010
Da ciò che lamenta potrebbe trattarsi di alveolite post estrattiva. Per il suo trattamento è prevista sia la terapia antibiotica che la pulizia dell'alveolo (sede dove prime era alloggiata la radice del suo dente), cercando di farlo sanguinare per far formare il coagulo il quale serve a protezione dell'osso. Appunto quello che non è successo nella sua guarigione, tant'è che, come lei stesso dice, si vedeva ancora una parte d'osso (estroflessione). Non capisco però il canale che risulta ben pulito. Ma il canale mandibolare non si vede e non si deve vedere. Saluti
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Pubblicato il 05-09-2010
Caro Marco comprendo senza dubbio la tua angoscia, tuttavia non credo sia un alveolite postestrattiva, ha impiegato troppo tempo a manifestarsi, certo senza radiografie esce difficile fare una corretta diagnosi, tuttavia dai sintomi che mi dici sembra più un problema gnatologico (muscolare e articolare) che non un problema chirurgico ora il punto è se con l'antibiotico è passato la causa è per forza da ricercarsi in una infezione batterica nel sito estrattivo, altrimenti l'orientamento è più su un problema gnatologico. A mio avviso è inutile stare a farti preamboli lunghissimi anatomici, credo che tu abbia bisogno di sapere cosa potrà accadere. a mio avviso la tc dental scan sarà chiarificatrice, infatti se non risulta su quel tipo di indagine il problema significa che effettivamente non vi è problema, in tal caso non c'è da angosciarsi, se il dolore permane io mi farei vedere da un bravo gnatoloco (non uno che senza esaminarti neppure ti prescrive il bite ma da uno serio) se invece il dolore non si presenta più successivamente all'utilizzo dell'antibiotico puoi stare tranquillissimo perchè l'infiammazione se ne è andata definitivamente distinti Saluti
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