Alveolite secca
Scritto da sabina / Pubblicato il
Salve, ho bisogno di un aiuto praticamente immediato. Il mio dentista a seguito di un'estrazione avvenuta giovedi 23 settembre mi ha diagnosticato alveolite secca. Non vi dico il dolore che sto sentendo. Sto facendo voltaren intramuscolare 3 volte al giorno da 4 giorni.Inizialmente mi sono aiutata con i classici antifiammatori ma con scarso risultato. Sto prendendo MACLADIN 500mg due volte al giorno (nota importante sono allergica alla penicillina) ed effettuo sciacqui con acqua e sale.Da lunedi il mio dentista mi sta pulendo gli alveoli quotidianamente ma il dolore non diminuisce. Il mio dentista vorrebbe cambiare terapia antibiotica ma non sa bene cosa prescrivermi visto la mia allergia alla pinicillina. Non ce la faccio più. Il dolore è insopportabile. Qualcuno può darmi qualche consiglio?? Grazie anticipatamente.
Pubblicato il 01-10-2010
Sig. Sabina,spero che lei non assuma o abbia assunto bifosfonati, tutti gli odontoiatri hanno studiato la farmacologia e conoscono tutte le classi di antibiotici, come e quando somministrarli, prescrivere dei nomi di farmaci a distanza non è lo scopo di questa rubrica. Consigli al suo odontoiatra di iscriversi a questo portale, qui troverà molti colleghi con cui comunicare per risolvere queste problematiche.
Pubblicato il 01-10-2010
Gentile Sabrina, innanzitutto eviterei assolutamente sciacqui con acqua e sale e li sostituirei con un colluttorio disinfettante alla clorexidina.Inoltre vorrei ricordare che purtroppo l'alveolite è una complicanza tardiva delle estrazioni che spesso può verificarsi ed è estremamente fastidiosa e di lunga durata. Non le resta che avere pazienza e continuare la terapia che sta assumendo. Cordialmente
Pubblicato il 01-10-2010
Cara Signora Sabina....il Voltaren nelle dosi e per il periodo temporale con cui lo sta assumendo è pericoloso per i reni in particolare oltre che per il resto dell'organismo. La terapia è chirurgica. Non basta pulire gli alveoli, bisogna fare una revisione chirurgica ben fatta dell'alveolo stesso......Esistono poi sostanze efficacissime locali da inserire nell'alveolo revisionato e soprattutto cruentato, ossia fatto sanguinare..........il consiglio è di rivolgersi ad un Dentista esperto in Chirurgia Orale, sia Egli un Parodontologo, che un Chirurgo Orale, che un Chirurgo Maxillo Facciale, che un Odontoiatra Generico...........Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 01-10-2010
Non posso che associarmi ai colleghi, la terapia è chirurgica in primo luogo, si effettua sotto un'ottimo blocco anestetico ed è risolutiva in generale in tempi abbastanza rapidi. Cordiali saluti
Pubblicato il 01-10-2010
L'unico consiglio che mi sento di darle è sostituire gli sciacqui con acqua e sale con un buon colluttorio alla clorexidina. L'alveolite è una eventualità contemplata in estrazioni indaginose, ma spesso non viene per ciò che è stato fatto dal dentista, ma da risciacqui eccessivi del paziente che così asporta quella "poltiglia" che è il primo coagulo di fibrina che invece lasciato in sede evolve nei vari tessuti a colmazione del difetto. Non posso che associarmi al parere dei colleghi, se non passa in un tempo ragionevolmente breve (4-6-8 giorni) l'alveolo va anestetizzato e ricruentato per ottenere guarigione primaria. In bocca al lupo.
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Pubblicato il 01-10-2010
Domanda, l'estrazione è stata effettuata con ausili particolari? In particolare sono stati usati strumenti piezoelettrici (per intenderci quello strumento che utilizza gli ultrasuoni per rimuovere l'osso attorno al dente) ?
Pubblicato il 01-10-2010
Gentile signora, con opportune medicazioni locali eseguite si può toglierle il dolore in pochi minuti. Queste vanno ripetute ogni 2 giorni e dopo circa 1 settimana il problema si risolve. Inviti il suo dentista a contattarmi e gli spiegherò come agire. Cordialmente
Pubblicato il 01-10-2010
L’ ALVEOLITE SECCA, definita anche osteite alveolare, è un’infezione postestrattiva dell’osso alveolare (l’osso che circonda la radice del dente) che può verificarsi a seguito di un’estrazione dentaria. La maggior parte dei casi di alveolite secca si osserva dopo l’estrazione dei terzi molari inclusi (1-3% dei casi). Tale patologia ha un’incidenza superiore nella donna e sembra dovuta ad una fibrinolisi ("rottura") precoce del coagulo, probabilmente conseguente alla sua contaminazione batterica. L’alveolite secca si manifesta in genere dopo 3-4 giorni l’estrazione dentaria con: dolore intenso e persistente soprattutto nel periodo notturno, alito cattivo e talvolta tumefazione facciale e linfoadenopatia. L’ alveolo che ha subito il processo estrattivo appare vuoto e grigiastro generalmente con le pareti ossee esposte ed eventualmente occupato da residui alimentari. Le cause principali che sono alla base dello sviluppo di tale patologia sono: - estrazioni traumatiche e difficoltose; - età superiore ai 4o anni; - l’uso di contraccettivi orali; - il ciclo mestruale; - il fumo di sigaretta; - scarso livello di igiene orale. Per prevenire il rischio di questa fastidiosa complicanza e ridurre la carica batterica nella zona dell’estrazione è buona norma l’utilizzo di colluttori (2 sciacqui al dì) o l’applicazione topica di gel contenenti clorexidina in associazione ad una corretta igiene orale domiciliare. L’eliminazione o riduzione del fumo di sigaretta nel periodo postoperatorio immediato e l’estrazione tra il 23° e il 28° giorno del ciclo nelle donne che assumono contraccetivi orali, sono ulteriori manovre preventive nei confronti di tale patologia. Il decorso dell’alveolite secca varia dalle 2 alle 6 settimane e il suo trattamento consiste nel curettage e nel lavaggio della cavità alveolare residua e nella somministrazione di antibiotici (Avalox 400mg 1 al giorno per 5gg) e antidolorifici.
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Pubblicato il 01-10-2010
Come già detto da altri colleghi, la terapia è squisitamente chirurgica. Sotto anestesia bisogna ricruentare l'osso e farlo sanguinare nuovamente, poi farà sciacqui con clorexidina e terapia antibiotica. Se è allergico può assumere tetracicline (ad es. Bassado 1g) e disinfettare l'alveolo con prodotti fatti per la bisogna. Anche la garza iodoformica può esserle d'aiuto. Saluti
Pubblicato il 01-10-2010
D'accordo con i colleghi, sciacqui con collutorio a base di clorexidina e, se nei prossimi giorni il dolore non si attenua, sarà necessario ricorrere ad una revisione chirurgica dell'alveolo. Cordialmente
Pubblicato il 02-10-2010
Cara Sig.ra Sabina ALVEOLITE SECCA, definita anche osteite alveolare, è un’infezione postestrattiva dell’osso alveolare (l’osso che circonda la radice del dente) che può verificarsi a seguito di un’estrazione dentaria. La maggior parte dei casi di alveolite secca si osserva dopo l’estrazione dei terzi molari inclusi (1-3% dei casi). Tale patologia ha un’incidenza superiore nella donna e sembra dovuta ad una fibrinolisi ("rottura") precoce del coagulo, probabilmente conseguente alla sua contaminazione batterica. L’alveolite secca si manifesta in genere dopo 3-4 giorni l’estrazione dentaria con: dolore intenso e persistente soprattutto nel periodo notturno, alito cattivo e talvolta tumefazione facciale e linfoadenopatia. L’ alveolo che ha subito il processo estrattivo appare vuoto e grigiastro generalmente con le pareti ossee esposte ed eventualmente occupato da residui alimentari. Le cause principali che sono alla base dello sviluppo di tale patologia sono: - estrazioni traumatiche e difficoltose; - età superiore ai 4o anni; - l’uso di contraccettivi orali; - il ciclo mestruale; - il fumo di sigaretta; - scarso livello di igiene orale. Per prevenire il rischio di questa fastidiosa complicanza e ridurre la carica batterica nella zona dell’estrazione è buona norma l’utilizzo di colluttori (2 sciacqui al dì) o l’applicazione topica di gel contenenti clorexidina in associazione ad una corretta igiene orale domiciliare. L’eliminazione o riduzione del fumo di sigaretta nel periodo postoperatorio immediato e l’estrazione tra il 23° e il 28° giorno del ciclo nelle donne che assumono contraccettivi orali, sono ulteriori manovre preventive nei confronti di tale patologia. Il decorso dell’alveolite secca varia dalle 2 alle 6 settimane e il suo trattamento consiste nel curettage e nel lavaggio della cavità alveolare residua e nella DOTT. POLITO VINCENZO ODONTOIATRA- ARIANO IRPINO- AVELLINO
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Pubblicato il 02-10-2010
Gentile Sabina, l'alveolite secca è una patologia post-estrattiva che non è risolvibile con l'antibiotico. Questo per arrivare all'alveolo infetto deve essere veicolato dal sangue che nella alveolite secca non c'è. Cioè la ferita non è irrorata e quindi l'antibiotico non può agire. Dunque non è questione di tipo di antibiotico da usare. Invece lei può avere un beneficio immediato da una revisione chirurgica dell'alveolo che procurerà nuovo sanguinamento e quindi la formazione di un nuovo coagulo che è ciò che renderà possibile la guarigione. Inoltre il suo dolore passerà rapidissimamente con l'apposizione di sostanze specifiche all'interno dell'alveolo. Quindi smetta di assumere quantità esagerate di antidolorifici e si rechi da un dentista in grado di gestire la sua situazione. Cordialità.
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Pubblicato il 02-10-2010
Cara Sabina, in caso di alveolite secca la pulizia degli alveoli non è sufficiente. Successivamente all'estrazione dei denti, i siti vanno curettati sotto anestesia in modo da asportare lo strato superficiale non irrorato delle pareti ossee e farli risanguinare. Questo trattamento, unito all'applicazione di gel o sciacqui con clorexidina allo 0,2% dopo tutti i pasti porta alla risoluzione dell'alveolite secca. Auguri. Dott. Roberto Robba Cagliari
Pubblicato il 04-10-2010
Cara Sabrina L'alveolite secca è un'infiammazione dovuta all'infiltrazione dei batteri nel sito estrattivo, se vuole un repentino sollievo può passare dal dentista ad applicare un po' di eugenolo , deve fare antibiotico per 5 giorni almeno , il gel alla clorexidina allo 0,5 ogni volta dopo le misure di igiene orale evitare di fumare e assumere sostanze calde e piccanti distinti saluti
Pubblicato il 06-10-2010
Cara signora, in questo caso la terapia antibiotica è importante, ma non risolutiva.Comunque nei pazienti allergici alla penicillina esistono una serie di antibiotici ugualmente efficaci, anche idonei ad essere usati per via intramuscolare. Però la caratteristica peculiare dell'alveolite secca è la mancanza all'interno dell'alveolo di un sufficiente coagulo sanguigno, che è la base di partenza per assicurare una corretta guarigione della ferita da estrazione.Perciò il problema si risolve nel più breve tempo possibile curettando le pareti alveolari e facendo formare un adeguato coagulo che riempia l'alveolo.Il tutto ovviamente sotto anestesia e con adeguata copertura antibiotica. Cordialmente
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