Si tratta di abrasione dei colletti o di retrazione gengivale?
Scritto da Silagna / Pubblicato il
Vi ringrazio anticipatamente per l’opportunità che date a noi internauti di avere delle consulenze approfondite e competenti. Faccio una premessa, per l’igiene orale, utilizzo regolarmente uno spazzolino medio (oltre a filo e collutorio la sera), ma sicuramente sino ad ora spazzolavo i denti in modo non appropriato (spesso orizzontalmente e alcune volte energicamente). Ho notato che alcuni denti si sono consumati al colletto, soprattutto quelli dell’arcata superiore sx e dx e inizio ad avere sensibilità a cibi contenenti zuccheri. Le gengive non mi sanguinano e sembrano sane. In particolare sono in linea con quelle degli altri denti non abrasi. Per comprendere al meglio la situazione vi allego le foto delle due arcate in posizione di normale chiusura. Preciso di soffrire di reflusso gastroesosageo e di utilizzare lo spazzolino almeno tre volte al giorno e per almeno 1 / 2 minuti. La mia domanda è questa si tratta di abrasione dei colletti o di retrazione gengivale ?. Qual è la terapia da seguire ?. Cordiali saluti Luca.
Pubblicato il 02-12-2010
Gentile Paziente, si tratta di entrambe le cose:sia retrazione gengivale sia abrasione del colletto dovuta,come lei già accennato, a uno spazzolamento troppo energico e con mezzi non idonei. La terapia è quella conservativa di riempimento dei difetti dentali con compositi estetici ed eventualmente di piccoli interventi di chirurgia muco-gengivale per le recessioni. Cordialmente
Pubblicato il 02-12-2010
Il confine tra le due cose è spesso sfumato. Quello che è invece certo è che ha bisogno di un intervento del suo dentista. Cordiali saluti.
Pubblicato il 02-12-2010
Cara Signora Silagna, come dice giustamente il collega Dr.Savino, ha sia delle erosioni che delle piccole recessioni gengivali, la cui importanza non si può vedere dalla foto che ha mandato perchè il labbro non scopre la linea di giunzione muco gengivale, fondamentale per la diagnosi di recessione con insifficienza di gengiva aderente o con sufficienza di gengiva aderente che prevedono due tipi di terapie diverse: la prima si cura con la chirurgia Mucogengivale e la seconda con quella Gengivale. Altra raccomandazione è che prima si devono curare le recessioni e solo dopo le erosioni, altrimenti la gengiva riposizionata se incontrasse l'otturazione cervicale, non potrebbe attaccarsi al dente ma si formerebbe uno scollamento, ossia una tasca parodontale iatrogema che porterebbe ad una parodontite con lesioni profonde ossee!Le recessioni sono anarchiche nel loro manifestarsi: possono interessare un unico dente o più denti adiacenti e non adiacenti. La morfologia è varia: possono assumere l’aspetto di fessure verticali che attraversano la banda di gengiva aderente (fessure di Stilman), oppure di perdita parziale o totale della gengiva aderente che ricopre la radice. La classificazione più comune è quella di MILLER, che prende in considerazione l’aspetto clinico e lo stato osseo interprossimale, in particolare delle piramidi ossee sottopapillari: prima classe ; recessioni che non si estendono fino alla giunzione mucogengivale e nelle quali non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali. seconda classe ; recessioni che raggiungono o superano la giunzione mucogengivale, non vi è perdita di osso e di tessuti molli interprossimali terza classe ; recessioni che superano o raggiungono la giunzione mucogengivale con perdita di osso o tessuto molle apicalmente alla giunzione amelocementizia, ma coronale all’estremità apicale della recessione quarta classe ; recessioni che superano la giunzione mucogengivale con perdita ossea interprossimale fino ad un livello apicale rispetto alla base della recessione. La scelta del trattamento Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo) .....il dolore agli stimoli termici o chimici lo da una carie o se no un denudamento della radice o per una recessione gengivale o per una tasca parodontale...si faccia visitare da un Parodontologo...le lascio una foto di recessioni gengivali curate con innesti liberi.........legga nel mio profilo sotto pubblicazioni ....Recessioni Gengivali : Lembo semilunare, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo Riposizionato Lateralmente,POI RECESSIONI GENGIVALI: LEMBO CON DOPPIA PAPILLA (Bipapillare secondo tecnica di Goldman), in una grave terza classe di Miller, POI RECESSIONI GENGIVALI : Lembo peduncolato ruotato, POI RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva con tessuto connettivo autogeno e protezione della zona donatrice con lembo a spessore parziale, POI RECESSIONI GENGIVALI: Trattamento chirurgico con lembo a riposizionamento coronale e innesto libero di gengiva, POIRECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva, POI. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia,Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 02-12-2010
Caro Luca, probabilmente entrambe le cose, anche se l'ingrandimento proposto dalla foto lascia più spazio all'intuizione che all'asserzione. La retrazione gengivale, oltre che essere un fatto fisiologico relativamente ai 40 anni - come per tutti - risente anche dello spazzolamento indebito, perché il monostrato cellulare della gengiva al colletto è veramente molto sensibile ai newton esercitati dai 32 muscoli dell'avambraccio. "Energicamente" non indica maggiore pulizia. Posso indicare in merito lo spazzolino elettrico che opportunamente coadiuvato da un buon movimento circolare su ogni elemento dentario, il filo non cerato e l'acqua abbondante dopo ogni pasto, può aiutarla a non approfondire il problema. Qualora si trattasse di retrazioni senza abrasione non è necessario procedere a cure particolari -a meno che non intenda intervenirte con interventi parodontali -. Se esiste invece abrasione, delle semplici otturazioni potranno risolvere il problema, compreso quello della possibile sensibilità. Cordiali saluti, e contini a leggerci !
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 02-12-2010
Le chiami come vuole, per me sono lesioni cuneiformi da malocclusione (evidentissima anche in foto, dove si vede l'inversione di morso a livello canino con alterazione di guida!). L'ambiente acido (dovuto al reflusso) e lo spazzolamento inappropriato fanno il resto, cioè facilitano lo sfaldamento e l'abrasione dei denti. La noxa patogena resta dovuta alla malocclusione ed alla torsione del dente in serramento, che provocano il microtraumatismo continuo e l'erosione dentaria. La terapia è inizialmente ortognatologica, dopo aver protetto la lesione con una ricostruzione. A guarigione avvenuta, cioè dopo aver rimosso la causa, anche l'aspetto della gengiva migliorerà, per il cessato microtraumatismo. Solo allora si potrà fare, se serve, un intervento a lembo che, se fatto invece prima del giusto tempo, tornerebbe inevitabilmente a recedere! Purtroppo, ad affrontare solo dal piano parodontale questo tipo di lesioni, si rischia di spendere tanti soldi e ritrovarsi dopo un po' come prima. La Medicina ci insegna che le cure delle manifestazioni di una malattia, senza aver prima fatto una buona diagnosi e rimosso la causa, sono solo cure palliative. Cordiali saluti.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 02-12-2010
C'è una lieve componente di recessione e poi ci sono le "erosioni cuneiformi" dei colletti. In America le chiamano "abfractions", e sono piccole fratture dello smalto nella zona di maggior tensione del dente, tra corona e radice, spesso dovute a malocclusione. Visto che la componente recessione è minima, può decidere se fare solo delle semplici otturazioni adesive oppure fare prima l' intervento di ricopertura per poi otturare solo la parte che dovesse rimanere scoperta. Saluti
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 02-12-2010
Gentile paziente, concordo pienamente col collega De Fazio che si tratta di erosioni originate dalla malaocclusione. Appare evidentissimo alla fotografia la presenza di una occlusione patologica con linguoversione del canino con probabile interferenze nei movimenti eccentrici delle cuspidi palatali dei due premolari e del molare mesioinclinato oltre ad una guida di gruppo sui due premolari. Essendo i premolari i denti più deboli sono quelli che soffrono di più. Credo che per prima cosa deve sistemare ortodonticamente questo problema.E' chiaro che anche l'acidità e lo spazzolamento influiscono, ma probabilmente si tratta di semplici concause. Cordiali saluti.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 02-12-2010
Sig. Silagna, concordo con i colleghi che ci sono recessioni, presenza di abrasione e carie con possibile origine da malaocclusione. Lei si alimenta quotidianamente con limoni, arance, pompelmi o spremute di questo tipo? Bibite con zucchero?
Pubblicato il 05-12-2010
A vedere dalle immagini direi che almeno per un certo periodo di tempo ha usato energicamente lo spazzolino in maniera non corretta. Se cambierà abitudini non dovrà fare nulla. In alternativa la chirurgia e la conservativa permettono di ristabilire delle situazioni ideali. Se però non c'è sintomatologia (ipersensibilità) mi limiterei ad un controllo nel tempo.
Pubblicato il 13-12-2010
Caro Silagna sicuramente superiormente esistono delle abrasioni dovute allo spazzolamento eccessivo e non corretto, tuttavia questo traumatismo cronico ha provocato senza ombra di dubbio una retrazione della gengiva distinti saluti
Dentista Piemonte, Torino
Vedi la scheda
Dentista Umbria, Terni
Vedi la scheda
Dentista Sardegna, Cagliari
Vedi la scheda
Dentista Puglia, Foggia
Vedi la scheda
Dentista Campania, Napoli
Vedi la scheda