Come mai a mio figlio nessun dentino da latte è mai caduto in modo naturale?
Scritto da Stefania / Pubblicato il
Mio figlio, che adesso ha 15 anni, ha dovuto estrarre tutti i denti da latte.. cominciando le estrazioni, all'età di 10 anni circa, infatti ogni dente estratto, che ..da latte sapeva veramente poco (avevano quasi tutti una radice lunga circa 3/4 cm. vedi foto allegata). Venerdì 18 brinderemo.. estrarrà l'ultimo (incisivo superiore) poichè il sopradente è praticamente un secondo dente ben visibile. Ma non ho mai ricevuto una risposta esaustiva, in merito alla mia domanda: "come mai neppure un dentino è caduto in modo naturale, è una specifica patologia, oppure semplicemente la natura non è stata "buona" con lui?" Spero, dal confronto con tanti specialisti, di trovare risposte al mio quesito. Cordialmente vi ringrazio, Stefania.
Pubblicato il 14-02-2011
Cara Signora Stefania e chi le ha detto che i dentini decidui devono "cadere tutti solo spontaneamente?" spesso ci sono affollamenti, rapporti coi sottostanti permanenti, conformazioni anatomiche o altre situazioni, che richiedono l'intervento del Pedodontista! Poi non confonda la lunghezza della radice con la lunghezza del dente intero! Come nel suo caso! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 14-02-2011
Gentile Stefania, non è un fatto assolutamente naturale che i denti decidui non vengano permutati da quelli permanenti in modo cronologicamente ordinato partendo dall'età di 6-7 anni e che all'età di 15 anni ne sia ancora presente uno nell'arcata superiore! L'evento, alquanto paradossale, talvolta si verifica solamente per gli incisivi per una discrepanza di sviluppo delle ossa mascellari e che cmq avrebbe dovuto spingerla a richiedere una visita già sin dall'età di sette anni. Ritengo che sia opportuna una consulenza da un dentista con competenza ortodontica per valutare il caso. Cordiali saluti
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Pubblicato il 14-02-2011
Gentile sig.ra Stefania, qui non si tratta se la natura sia stata più o meno "buona" con suo figlio, perché bontà e cattiveria non hanno senso in natura perché le leggi fisiche vanno secondo il rapporto causa-effetto.Bene e male sono rispettivamente valore o disvalore che si accordano con la natura umana razionale, cioé oggetto di scelta. Si tratta invece di disposizioni genetiche familiari, che riguardano la forma dei germi dentari decidui e di quelli corrispondenti definitivi, ma non solo la forma, anche la disposizione spaziale. Lei comprende che queste cose sono determinate geneticamente, intendo dire la disposizione spaziale, cioé la posizione dei germi nello spazio, posizione che si realizza quando il bambino ancora non ha visto la luce, cioé ancora in gravidanza. I denti decidui hanno la funzione di "preparare la strada" ai denti definitivi, e in questo senso questi ultimi erodono la radice. Il tutto si compie grazie all'accrescimento delle ossa mascellari. Quando questo non accade o accade con fatica o poco bisogna pensare a fattori familiari e a ritardo nella crescita, che a volte non ha significato patologico, visto che tutte le scuole pediatriche riconoscono che esiste un range di tempo che si può definire normale rispetto allo sviluppo corporeo. In sostanza, non è patologico il fatto che al bambino siano state necessarie le estrazioni invece che le cadute naturali ,almeno in questo caso, prova ne é che lei stessa giudica "lunghe" le radici dei denti decidui, e questo indica massimo ancoraggio nell'osso mascellare. Cordiali saluti
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Pubblicato il 14-02-2011
Cara Stefania sinceramente la sua è una evenienza piuttosto rara e significa che i denti permanenti non erano ben orientati rispetto ai definitivi per cui non è avvenuto il riassorbimento radicolare che consente la permuta. A mio avviso dovrebbe indagare perchè la situazione non è per nulla fisiologica vada in un centro di patologia orale a fare accertamenti, distinti saluti
Pubblicato il 14-02-2011
Sig. Stefania, quando il dente deciduo è mal posizionato rispetto al permanente, a volte provocato da avulsioni precoci, è possibile ritrovare radici complete di denti decidui. Lei ci scrive tutti i denti da latte, ma ne pubblica solo 3, si ricordi che i denti decidui sono 20.
Pubblicato il 14-02-2011
Gentile Stefania la sua domanda è ricorrente. I denti da latte non cadono poichè non avviene il riassorbimento delle loro radici per vari motivi tra cui: - scarsa stimolazione della masticazione; - componente eredo-familiare. Infatti l'uso di cibi duri aiuta la naturale stimolazione del riassorbimento radicolare dei denti da latte e la loro caduta.
Pubblicato il 14-02-2011
E' un caso piuttosto strano: può capitare che qualche dente da latte non cada spontaneamente perchè il corrispondente permanente non ne consuma la radice. Ma che TUTTI (cioè venti) i denti decidui non comincino a vacillare, ad una certa età, è francamente singolare. Presumo che sia stata fatta, a tempo debito, una radiografia delle arcate per stabilire la presenza dei denti permanenti all'interno dei mascellari, ed il loro rapporto con le radici dei decidui (quasi sempre il deciduo non cade per l'agenesia del corrispettivo permanente). E' una situazione che ci incuriosisce tutti, ci mandi più notizie!
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Pubblicato il 14-02-2011
Gent. Sig.ra, la natura non c'entra nulla con la permuta alterata di suo figlio.Non è assolutamente normale che a 15 anni ci siano ancora denti da latte in arcata.Sicuramente il dentista che lo segue non è un ortodontista dal momento che non riferisce di aver fatto indagini che avrebbero potuto chiarire il problema già all'età di 7-8 anni.Credo che una visita ortodontica potrebbe essere utile
Pubblicato il 15-02-2011
Probabilmente la signora fa un po' di confusione quando dice che all'età di 15 anni il figlio cambierà l'ultimo incisivo??? In riferimento alla possibilità che la mancata permuta spontanea possa essere espressione di una qualche forma di patologia mi sento di tranquillizzarla poiché il problema potrebbe dipendere solo dalle "abitudini alimentari" poco energiche e molti delicate del bambino. Con distinta cordialità.
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