Trisma mandibolare con apertura 11mm
Scritto da bruna / Pubblicato il
Mio marito in seguito ad un carcinoma linguale recidivo, 2 interventi e ciclo chemioterapico è affetto da trisma mandibolare con apertura 11mm, questo comporta una situazione psicologica molto logorante che gli rende la vita davvero difficile , vorrei sapere se chirurgicamente è possibile migliorare ed avere cosi' la possibilita' di mangiare cibi solidi quindi di masticare. grazie
Pubblicato il 11-05-2011
Sig. Bruna, purtroppo questi sono gli esiti mutilanti di certe malattie, per questo oggi si tende a prevenire, mediante la diagnosi precoce, alcune di queste patologie. In questo portale può ritrovare l'articolo " QUESTO È UN TUMORE CONSIDERATO MALIGNO: ECCO L'IMPORTANZA DELLA VISITA SEMESTRALE ". Non conosco il suo caso clinico e non so quando siano stati eseguiti gli interventi, per cui non posso esprimermi sull'evolversi della funzionalità limitata data dalla malattia.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 11-05-2011
Gentile Signora Bruna, purtroppo il trisma dovuto ad irraggiamento per il trattamento di patologie neoplastiche rappresenta una delle situazioni più ostiche e difficili da trattare.Diversa,e più positiva, la prognosi nel caso in cui il danno possa essere intervenuto durante la fase operatoria per sovrapertura e conseguenti danni o stiramenti dei legamenti articolari.In tal caso il riposizionamento mandibolare attuato mediante l'uso di stimolazione transcutanea neuromuscolare (TENS) può rivelarsi assai efficace.Non conoscendo a fondo il caso non sono in grado di esprimere ulteriori giudizi. Cordiali saluti Michele Lasagna.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 11-05-2011
Cara Signora Bruna, il Trisma è una contrattura dei muscoli masseteri (contrattura significa contrazione dolorosa) per cui, come ha constatato, non si riesce ad aprire la bocca. La terapia è medica, con farmaci miorilassanti. Il problema è che il trisma è una manifestazione patologica di una patologia primaria ossia presenza come in questo caso di un carcinoma in zona e/o delle manovre chirurgiche ed incisioni per rimuoverlo. Quindi il miorilassante può aiutare ma per curarlo bisogna risalire alla fonte e curare questa, quindi malformazioni anatomiche del trigono retromolare dovute alla chirurgia di rimozione del carcinoma linguale o al diffondersi del carcinoma stesso a queste strutture. Solo il chirurgo che l'ha operato può rispondere alla sua domanda e provvedere se potesse! Vede, l'interessamento chirurgico o linfatico o di sola manipolazione o della malattia, per esempio della zona della giugulare interna, del collo, di quello spazio che sta al di sotto dell'angolo della mandibola può essere alla base del trisma, ma questo lo può valutare solo il chirurgo che ha in cura suo marito. Chieda a lui. Mi dispiace tanto, cara signora bruna, ma non posso rispondere esaustivamente alla sua domanda. Potrei fare solo supposizioni teoriche e teoricamente si potrebbe intervenire chirurgicamente sul muscolo massetere per allungarlo, o sul suo sistema nervoso per non farlo contrarre, ma poi se non si contraesse, perderebbe la funzione e non aprirebbe più la bocca, ma non avrebbe più il dolore. Insomma, come vede sto cercando di "ragionare apertamente con lei" ma chi 'può rispondere è solo il Chirurgo!Si potrebbe per esempio tentare con la tossina botulina un blocco degli afferenti o arrivare chirurgicamente ad una coronoidotomia in alcuni casi l'unico modo di ottenere chirurgicamente dei risultati per alleviare queste sofferenze insopportabili. Non dimentichi poi che il trisma può essere secondario alla radioterapia ed allora non penso che si potrebbe fare niente. Potrebbe essere anche un falso trisma dovuto alla formazione di tessuti cicatriziali e quindi valutare se si può arrivare alla loro rimozione o sbrigliamento con plastica chirurgica. Ma questo lo sanno i Medici che hanno in cura suo marito.Non posso che dirle che sono vicino sinceramente a lei e a suo marito, ma purtroppo non posso essere di aiuto per lenire le sue sofferenze, ma ne parli coi medici di suo marito, può essere che in mezzo a tutte queste ipotesi ci sia qualcosa da poter realizzare. Tanti auguri signora cara ed un gran in "bocca al lupo" a suo marito!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
CONTINUA A LEGGERE
Pubblicato il 11-05-2011
Cara Sig.ra Bruna, bisognerebbe sapere esattamente cosa provoca il trisma a suo marito. Ha provato a chiedere alla struttura in cui si è operato spiegazioni del trisma e se ci sono terapie? Sono sicuro che sapranno darle spiegazioni più corrette. Cordiali saluti
Pubblicato il 11-05-2011
Gentile Sig.ra Bruna, le consiglio di rivolgersi al centro che ha in cura suo marito se è possibile ridurre il trisma ricorrendo anche a terapie farmacologiche con miorilassanti. cordiali saluti
Pubblicato il 11-05-2011
Cara signora, se di trisma si tratta dovrebbe esserci una remissione con il ripristino di una situazione normale. Se la limitazione in apertura è legata agli esiti degli interventi chirurgici (aderenze, trasporto di lembi, ecc.) allora serve il consiglio di un buon otorino o chirurgo maxillo-facciale per capire se può essere eseguito un intervento correttivo. Senza dubbio, come prima cosa, dovrebbe rivolgersi a chi ha operato suo marito per fare a lui la stessa domanda.
Pubblicato il 14-05-2011
Cara Bruna trisma è un termine non più usato dovrebbe consultare uno gnatologo per verificare il suo problema e vedere quale soluzione attuare, distinti saluti
Dentista Campania, Napoli
Vedi la scheda
Dentista Lazio, Roma
Vedi la scheda
Dentista Abruzzo, Pescara
Vedi la scheda
Dentista Lazio, Viterbo
Vedi la scheda
Dentista Puglia, Taranto
Vedi la scheda