Pubblicato il 24-10-2011
Cara Signora Giovanna, allora le cose cambiano! La sedazione cosciente la può fare tranquillamente presso Dentisti Privati! Però il problema sembra essere l'anestesia locale, problema evidentemente legato a patologie locali non diagnosticate, se è vero che si è formato una ascesso!Non vorrei prendere neanche in considerazione la mancanza di Igiene se è andata da un Dentista abilitato all'esercizio Professionale, ossia iscritto all'albo dei Medici e degli Odontoiatri! Quindi più che ad una sedazione Cosciente, penserei a reperire un Dentista Cosciente :) che sappia il fatto suo! I due metodi principali di sedazione cosciente sono la sedazione inalatoria ed endovenosa. In Italia è maggiormente diffusa la sedazione inalatoria con protossido d'azoto perché non c’è la competenza necessaria, in genere, per poter effettuare la sedazione endovenosa. Qui sembra che la Sedazione Cosciente sia la "panacea" di tutti i problemi e sia assolutamente scevra da rischi! Invece non è così. I rischi di complicazioni anche gravi, sia pur rari, esistono e si verificano! La consapevolezza dell'esistenza di complicazioni, deve essere pienamente conosciuto dall'intero team Odontoiatrico affinchè sappia agire di conseguenza! Il Team intero deve essere formato ed abile in tutte le procedure mediche e di rianimazione d'urgenza! In particolare, deve essere esperto in protezione delle vie aeree, apporto di ossigeno e farmaci per uso d'emergenza. Il paziente sotto sedazione cosciente deve essere monitorato continuamente nei valori di pulsemetria, pressione sistolica e diastolica ed ECG che ovviamente lo si deve saper interpretare.(quest'ultimo monitoraggio non è da tutti ritenuto per la verità importante ma da molti e da me per primo, si!). Il Medico deve essere in grado di somministrare ossigeno con intermittente ventilazione a pressione positiva in caso di complicazione cardiopolmonare. Protossido di azoto e bombole di ossigeno, devono essere sotto costante manutenzione e si deve avere una perfetta conoscenza dei due gas e delle giuste proporzioni. Bisogna avere conoscenza della giusta pressione a cui vanno usate! Bisogna avere una conoscenza clinico-internistico-medica non indifferente perchè non tutti i pazienti e soprattutto non tutte le patologie sistemiche possono sopportare una sedazione cosciente! Per farle capire che le variabili da affrontare sono talmente tante, come ha visto, che si deve guardare, da parte di voi pazienti con più "rispetto", meno superficialità e più consapevolezza ed informazione (questo è il tanto importante consenso informato), alla tanto ricercata Sedazione Cosciente! Questa è ovviamente una opinione mia personale supportata però da tanta letteratura scientifica! Quindi non era mia intenzione di spaventarla ma solo di renderla consapevolmente edotta che esistono rischi! Ora, quando vale la pena di correre questi rischi? Quando non esiste nessuna altra possibilità di curare in altro modo patologie importanti dell'apparato stomato-gnatico! Lei, o meglio, sua figlia ha veramente questo bisogno e necessità? Per me no! Ripeto, un corretto approccio al paziente ed una corretta anestesia locale o regionale risolvono tutto e sono preferibili, a mio avviso naturalmente!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
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