Ho un molare superiore sinistro che ha un pezzo di radice scoperta
Scritto da Gianna / Pubblicato il
Io sono Italiana ma per questioni di lavoro ora mi trovo in Thailandia. Sono andata da uno dei migliori dentisti della zona dove mio fratello ha fatto 16 impianti , ed e' andato tutto bene. Il mio problema e' questo: ho un molare superiore sinistro ( quello vicino al dente del giudizio, il penultimo dente in pratica )che ha un pezzo di radice scoperta diciamo circa 1 cm e 3 millimetri, mi e' stato detto da questo dentista e mi e' stato consigliato, visto il dolore atroce e soprattutto difficile da placare anche con antidolorifici fortissimi, di fare immediatamente l'estrazione del dente ( essendo anche leggermente traballante ) per un successivo impianto del dente. Quando mi ha fatto l'anestesia continuavo a sentire freddo al dente , deducendo che non stava ancora dormendo , ha rifatto ancora anestesia per ben 7 volte e non c'e' stato nulla da fare , dormiva tutto intorno ma non il mio molare che continuavo a sentire freddo e dolore anche forte. Quindi gli ho detto di smettere e me ne sono andata. Prima di andarmene mi ha detto che in 30 anni di sua esperienza non gli e' mai successo un cliente che dopo 7 anestesie non riuscisse a dormire il dente, e che lui pensa che sia la mia mente per la paura ( come se fossi pazza in un certo qual modo ). Ho continuato a sentire dolore per tutto il tempo del risveglio delle parti che dormivano nella Bocca e anche dopo naturalmente , poi ho preso 4 pasticche di antidolorifico ( se ne dovrebbe prendere una ) per farlo passare in fretta altrimenti svenivo dal dolore. Avendo avuto una personale male impressione di questo dentista , e trovandomi purtroppo all'estero , ho iniziato a cercare online ho trovato info in riguardo e ho deciso di sfiammare il dente con amoxillina 1000 tavolette antibiotico 2 al giorno , fino a quando non sentivo freddo al dente, significava che era sfiammato. Successivamente sarei dovuta ritornare a riprovare l'estrazione , ma non ci sono andata , per paura , e malfiducia , e di conseguenza dopo 2 mesi mi ritrovo ancora con lo stesso dolore , e stessa infiammazione , ho reiniziato il trattamento e questa volta e' piu' dura , della prima volta. Ora vorrei qualche consiglio da voi , e' normale che un dente con radice scoperta come la mia non prenda anestesia ? o e' successo perche' era infiammato ? oppure e' fatta male l'anestesia ? in Italia il mio dentista me la faceva nella gengiva e sotto al dente , questo me le faceva sulla guancia interna e qualche d'una solo nel canale tra guancia e dente , ma e' corretto cosi ? mai in Italia mi hanno fatto dormire un dente cosi ... Forse e' errata l'anestesia . Premetto che anche una mia amica si e' fatta devitalizzare un dente da questo qui in Thailandia , e il suo dente ha dormito bene e gli ha fatto un bel lavoro. So bene che ci vorrebbe una lastra per darmi dei corretti consigli , io non la ho qui non me l'ha data, solo che so bene che il dente va tolto oltre a essere leggermente instabile ovvero si muove leggermente, e' scoperto l'ho visto io e non c'e' antidolorifico che tenga quando e' infiammato, devo arrivare al punto di andare quasi in coma da quanti antidolorifici prendo , per far cessare quel dolore che stordisce e anomalo che arriva fino al collo davanti e dietro quasi fino all'inizio della schiena , ovvero mi da anche un torcicollo non solo tutta la mezza desta sinistra ho dolore. Ringrazio in anticipo di ogni vostro prezioso consiglio Gianna
Pubblicato il 12-03-2012
Cara Signora Gianna, no non è "normale" e, a mio modesto parere, non è neanche "normale" decidere di estrarlo, così, intanto ci sono gli impianti. L'impianto personalmente almeno, lo f accio quando è necessario. L'impianto è il risultato di un insuccesso terapeutico. In altre parole è la conseguenza di una cura non riuscita ed in questo caso neanche fatta perchè l'estrazione non è certo una cura! Suo fratello ha fatto 14 impianti. Evidentemente è capitata da un Dentista solo ed unicamente Implantologo che anzichè curare i denti, li estrae per fare impianti! I denti cara Signora Gianna, si curano. Ora dalla descizione del dolore dovrebbe trattarsi di una banalissima pulpite acuta magari i9n un dente che ha anche una possibile patologia parodontale o una sintomatologia radicolare della polpa per cui sta andando in necrosi con edema periapicale e dello spazio parodontale. Riflessione: se il dente o i tessuti intorno al dente erano infiammati non bisognava neanche estrarre il dente, ma sfiammarlo prima e provvedere nel caso con le mille terapie a disposizione a risolvere l'urgenza dolore se ci fosse stata! E' allucinante sentire di 7 anestesie che non hanno sortito il loro effetto, ma è sicura di essere andato da un Medico Dentista Specialista o da un Odontoiatra? Per i diversi distretti della bocca esistono diversi tipi di anestesia proprio perchè si incontrano situazioni anatomiche o patologiche diverse. Si può dire che ogni dente ed ogni patologia ha la sua anestesia, dalle anestesie per contatto, alle plessiche, alle peripress, alle tronculari, alle regionali per la grossa chirurgia!INSOMMA DAL DENTISTA NON SI SOFFRE! Salvo eccezioni dovute a trascuratezza come per esempio le pulpiti acute! Ma questione di un attimo e l'anestesia asgisce anche li.L'unico caso in cui l'effetto potrebbe essere invalidato parzialmente è quando è presente una forte infiammazione perchè il PH locali si abbassa acidificando l'ambiente e l'anestetico libera la sua base attiva in ambiente basico o almeno neutro, non in ambiente acido! Ma in queste situazioni basta risolvere prima l'infiammazione e poi procedere all'anestesia, oppure fare una anestesia regionale, nel senso di tronculare del tronco nervoso che innerva quella particolare "regione" della bocca, da trattare terapeuticamente, anzichè locale! Si potenzia la tronculare (che non è solo la nota tronculare del Nervo Alveolare inferiore) del nervo del distretto in questione, per esempio nel suo caso il Nervo Alveolare Superiore Posteriore, ramo del secondo tronco o Nervo Mascellare del Trigemino detto anche V Nervo Cranico, che innerva gli ultimi tre molari , con plessiche, subperiostee, introssee, intrapulpari e stia certa che non soffre! Come vede si trova sempre il modo di non fare sentire dolore, ci mancherebbe anche al giorno d'oggi!!! Poi in caso di pulpite presente, sarebbe bastata l'aggiunta eventuale di una peripress e l'apertura della camera pulpare con anestesia intrapulpare per scongiurare ogni dolore, e sono già andato "in eccesso di terapia", ma è solo per spiegarle le varie possibilità del suo caso!Le lascio una foto con diverse situazioni patologiche gravi di denti molto compromessi che eppure sono stati curati e salvati dal sottoscritto con le varie terapie delle varie specialità Odontoiatriche, in parole povere facendo semplicemente normalissima Odontoiatria che si rispetti. Preciso che i denti salvati sono in bocca da oltre 25 anni e più di media, lei cerchi di rendersi conto se il dente di cui è stata proposta la estrazione (avulsione) è in uno stato peggiore o migliore di quelli della mia foto. Precisavo la durata da 25 anni in bocca di questi denti, sani, se ci fosse bisogno per controprova che i denti si curano e non si estraggono. E poi un sondaggio parodontale corretto è stato fatto? Che diagnosi è stata fatta e come per arrivare a decidere di estrarlo e sostituirlo con un impianto? Non lo faccia estrarre, lo faccia curare anche provvisoriamente con una pulpotomia e chiusura provvisoria e poi in Italia lo fa curare. Altrimenti cerchi un bravo Parodontologo o un Dentista completo non un implantologo puro!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 12-03-2012
Dato per scontato che il dente sia da estrarre c'e' da dire che ogni tanto capita che un'anestesia non funzioni. Beato quel dentista tailandese che,raccontando una balla enorme, non gli e' mai successo. Purtroppo succede e si riprova ; lei avra' la polpa infiammata ma anche tutto il parodonto infetto quindi puo' succedere.
Pubblicato il 12-03-2012
Gentile Sig.ra Gianna, l'anestetico in un tessuto infiammato può non fare effetto. Dopo aver assunto l'antibiotico doveva estrarlo. Adesso può essere tutto più difficile. Cordiali saluti
Pubblicato il 12-03-2012
Bisogna prima farlo sfiammare con l'antibiotico, e dopo 4-6 giorni di cura antibiotica, il dente è recettivo all'anestesia e può essere tolto. Ogni volta che si tenta di estrarre un dente con infiammazione-infezione senza aver prima preso gli antibiotici si rischia proprio che l'anestesia non faccia effetto. Certo 7 sono davvero troppe, se sono tate 7 fiale. C'è rischio a queste dosi che l'anestetico sia tossico e dia fastidio. Se si interviene nel modo corretto basta una normale fiala e si deve addormentare. Se lei prende gli antibiotici e poi per timore (la capisco bene visto quello che le è successo) non procede alla estrazione, l'effetto dell'antibiotico può durare poco o tanto, ma poi l'infezione si ripresenta fatalmente e quindi bisogna ricominciare con i farmaci. Cioè quello che voglio dire è che dopo la cura antibiotica bisogna procedere all'estrazione, sennò poi ritorna tutto daccapo..
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Pubblicato il 12-03-2012
Gentile Gianna, il suo racconto ha del fantascientifico come lo è del resto il fatto che abbia assunto quattro pasticche di antidolorifico pur ammettendo che bisognerebbe prenderne una e, poichè, personalmente vivo nel reale come d'altronde il collega thailandese e che, a suo dire, ha un'esperienza consumata, considerando la sua domanda molto poco verosimile e poco credibile mi rifiuto di risponderLe in quanto l'anestesia per procedere all'avulsione di un dente parodontopatico e pure vacillante anche se fortemente infiammato è alla portata anche di uno studente in Odontoiatra a meno che sia stata iniettata acqua pura. Cordialmente
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Pubblicato il 12-03-2012
Sig. Gianna, a ciò che è passato ci metta una pietra sopra, ora, le consiglio di andare da un semplice odontoiatra per una visita e poi ci riscriva che sicuramente troveremo la soluzione al suo caso.
Pubblicato il 13-03-2012
Il paziente dovrebbe affidarsi al dentista avendo fiducia in lui. Se non ne ha in questo collega vada da un altro odontoiatra e vedrà che affidandosi completamente al nuovo operatore lui la guiderà a risolvere il suo problema che tutto sommato mi sembra di una banalità sconcertante.
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