Seguito domanda del 12/11/08: Quali sono gli elementi di legge per definire con precisione una capsula come oro-ceramica?
Cari Dottori, vi ringrazio delle risposte. Non c'è natura legale nelle mie domande né "stranezze" particolari se non quelle legate al fatto di voler conoscere esattamente di quali informazioni e certificazioni un paziente ha diritto per capire di quale qualità sia il lavoro fornito. Il fine è dunque quello di sapere, non approssimativamente o per semplici ragionamenti, se ha ottenuto, e dunque pagato, ciò che il medico dice a voce (la differenza di prezzo e qualità tra leghe vili e leghe più nobili mi sembra acclarata). Ritengo che le certificazioni e le indicazioni in esse contenute debbano servire (sbaglio?) proprio a dissipare eventuali ombre ed a dare trasparenza, coerenza e consistenza al lavoro eseguito, ai materiali forniti e dunque al rapporto medico/paziente. Dal canto mio sono invece in possesso di una certificazione "vaga", firmata con uno scarabocchio privo di timbro che non è la firma del medico, priva dei dati sul laboratorio, priva di % sul titolo aureo... insomma tale da non darmi la minima sicurezza in tal senso ma anzi da alimentare un certo fastidio. Queste incompletezze le trovate normali? Vi ringrazio nell''attesa di leggervi ancora.
Domanda a cui fa seguito la presente:
Dentista Campania, Salerno
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Dentista Puglia, Foggia
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Dentista Trentino Alto Adige, Trento
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Dentista Campania, Napoli
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Dentista Liguria, Savona
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