L'eventuale danno sulle ATM potrebbe essere la prima causa di acufeni e cervicalgia?
Scritto da Salvatore / Pubblicato il
Salve, lo scorso Dicembre mi sono recato da un dentista a Milano a causa di una rottura del 7dx inferiore. Mi viene effettuata la panoramica (in allegato) e la causa del problema viene imputata ai molari del giudizio. Fra Febbraio e Marzo mi vengono estratti entrambi, il 14 Marzo a causa dell'incessante dolore al dente rotto mi reco dal dentista per la devitalizzazione, nel mio caso molto dolorosa e lunga (più di tre ore). Il 7dx viene ricoperto e ricostruito prima della seconda fase per l'inserimento di un perno moncone e poi di una capsula in oro ceramica. Lo scorso 6 Maggio, mentre mangiavo una mela sento partire un ronzio/fischio che da allora non si è più fermato. Qualche giorno dopo mi reco in pronto soccorso, dove mi viene rimosso un tappo di cerume all'orecchio destro e dove effettuo esame audiometrico e abr (tutti a norma, nessun danno). Mi viene prescritto del Trental 400 per 20 giorni circa e mi viene consigliato di effettuare poi nuovamente l'esame audiometrico. Lo scorso Lunedì mi reco da un altro otorinolaringoiatra, raccontandogli il tutto. Tramite OROFARINGOSCOPIA mi diagnostica una "evidente sublussazione delle atm, senza grandi asimmetrie". Effettua anche l'esame impedenziometrico e anche questo risulta ok. Mi cambia la cura, prescrivendomi del muscoril per una settimana e dell'acufen plus per due, dicendomi che molto probabilmente si tratta di un problema muscolotensivo. Negli ultimi giorni però, rispetto all'inizio in cui sentivo il ronzio fisso dietro la nuca, sento degli spostamenti verso l'orecchio sinistro, avverto anche una specie di vibrazione interna. Inoltre, da inizio mese, avverso anche un affaticamento del collo, non so quanto imputabile a cervicalgia. Da quello che sto passando (notti insonni e conseguente crollo durante la giornata) non riesco a non collegare quanto effettuato con le cure dentistiche e quanto successo con gli acufeni. Chiudo con due domande: 1) L'eventuale danno sulle ATM potrebbe essere la prima causa di acufeni e cervicalgia? 2) Nella seconda panoramica, il 7dx curato, presenta nel lato anteriore una specie di sacca... potrebbe essere causa di un forte dolore che avverto da diversi giorni? Grazie in anticipo per la risposta.
Pubblicato il 28-05-2012
Gentile Sig. Salvatore, non comprendo come mai non sia stato avulso anche il terzo molare superiore di sn che, a mio parere andrebbe effettuata, e, cmq, la risposta alla prima domanda è affermativa mentre per la seconda occorrerebbe una visita con esame Rx endorale. Le consiglio di rivolgersi al suo dentista di fiducia perchè molto probabilmente i suoi fastidi originano da una occlusione non armonica delle arcate dentarie. Cordiali saluti
Pubblicato il 28-05-2012
Gentile Sig. Salvatore non credo si possa diagnosticare una sublussazione dell' atm con una orofaringoscopia. Pertanto nessuno ha saputo fare ancora una diagnosi. Cordiali saluti
Pubblicato il 28-05-2012
Caro Signor Salvatore, orofaringoscopia sia quella diretta che quella posteriore indiretta, sono metodiche diagnostiche strumentali per le patologie dell'orofaringe. La ATM ha tutt'altra metoldologia diagnostica! Ossia Clinica, di palpazione di rilievo dei rumori, scrosci e click, di palpazione dei muscoli ptrigoidei che vanno in contrattura ossia in contrazione dolorosa se c'è una seria sofferenza della ATM e RM oltre che TAC! Le cause dell'Acufone sono molto discusse ma si possono far risalire a diverse etiopatogenesi: il trauma acustico:esposizioni a suoni oltre i 95 dB per esempio. La perdita delle cellule ciliate della coclea per Apoptosi o necrosi o degenerazione delle stesse che può portare ad una degenerazione del Nervo Acustico. Sindrome di Ménièr per idrope delle membrane cocleari e patologie dell'endolinfa cocleare. Ototossicità per abuso di alcuni farmaci. Danni vascolari dell'orecchio interno e della coclea, patologie metaboliche e sistemiche. Variazioni brusche di Pressione, Ormonali e patologie organiche e tanto altro. Come vede rispondo alla sua domanda. La stragrande maggioranza delle cause sono da ricercarsi in patologie dell'apparato cocleare ed acustico. Che poi ci possano essere, più raramente cause a partenza da una patologia della ATM o Occlusale, è vero, ma molto più rara!!!Come vede,il problema è molto più complesso di quanto pensi,mi sta descrivendo una sindrome ,ossia insieme di sintomi, abbastanza complessa da affrontare senza visitarla e complessa da spigare. Devo fare un piccolo preambolo anatomico: sappia che dal nervo alveolare inferiore, prima che entri nel canale della mandibola, si diparte verso l'interno il nervo linguale che innerva la metà corrispondente della lingua ,da questo nervo , a ritroso c'è un nervo ,detto "la Corda del timpano" a forma di "arco" che lo unisce al Nervo Facciale (importante come dice il nome per l'innervazione degli organi della faccia), passando per gli organi dell'orecchio,non solo ma lo stesso nervo linguale come ho già detto, è un ramo del nervo Mandibolare che nasce dal Ganglio del Famoso Trigemino e passa sotto o vicino al dente del giudizio nel Canale Mandibolare. Perchè le dico questo?, per farle capire che un "risentimento a livello della bocca" può dare i sintomi che ha lei,in particolare cause gnatologiche (cattivi rapporti tra le arcate dentarie) e delle Articolazioni Temporo Mandibolari,c'è un intera specialità dell'Odontoiatria che studia queste patologie: La GNATOLOGIA. Tenga presente che la GNATOLOGIA studia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione",precontatti nelle varie disclusioni delle arcate con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione,(tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura!!!): aggiungo solo che i fattori che determinano la Postura di una persona sia statica che dinamica e quindi anche nella corsa sono diversi: l'apparato Cocleare dell'Orecchio,(che determina la capacità di stare in equilibrio,ovviamente in relazione coi rispettivi centri cerebrali. Il sintomo è la vertigine e il senso di caduta.L’ACUFENE), gli occhi e il loro movimento e i rispettivi centri cerebrali, l'apparato stomatognatico in senso lato (Occlusione, ossia il modo di chiusura della bocca e dei rapporti statici e dinamici dei denti fra di loro e tra quelli dell'arcata opposta. le Articolazione Temporo Mandibolari e tutto il sistema neuro muscolare che "comanda" queste strutture).Oltre la Gnatologia di pertinenza del Dentista Gnatologo ma anche dell'Ortodonzista, ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide. Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile, perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura sia che essa sia discendente …ossia a partenza da una malocclusione …sia che essa sia ascendente ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. ha Bisogno di UN ECCELLENTE GNATOLOGO e di un altrettanto ECCELLENTE Posturologo che sia anche osteopata e fisiatra e collabori con lo Gnatologo ( Questo le dico perchè è mia prassi fare così in Gnatologia!!!) Le ho spiegato perchè...non entro nel merito delle terapie delle singole tre specialità perchè senza averla visitata non è possibile, infine, ci sono terapie di riabilitazione neuro muscolo-occlusale. Il trattamento delle disfunzioni masticatorie sia come concetto statico che soprattutto dinamico necessita un approccio diagnostico differente nelle varie patologie che ne possono essere causa! Il discorso è molto "sottile"che sfuma nella filosofia delle disfunzioni neuro muscolari , occlusali e della Articolazione Temporo Mandibolare e non lo si può spiegare in due parole, tra l’altro consigliandola su cosa sia meglio, senza averla visitata clinicamente, studiandone il caso, di persona. Sappia che in ogni caso tra le terapie occlusale c'è il Bite Plane, che deve essere ben realizzato da persona competente, sembra una "sciocchezza" ma non lo è anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica, ma a volte va posizionato sulla arcata inferiore, dipende dalla diagnosi e da quello che vogliamo ottenere poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo, ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite, così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari,il cervello,per così dire,in questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così,la nuova posizione della mandibola,quella "buona","corretta",il bite infatti può essere terapeutico sintomatico e diagnostico una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia! MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 34 anni e, mi creda, occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e/o diagnostica per dirle qualcosa di certo, ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA, bisognerebbe vederla Clinicamente. Poi Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo" Impronte per costruire i modelli di studio e presa dell’Arco Facciale di Trasferimento i due punti di repere posteriori si ottengono inserendo i terminali dell'arco nei meati acustici esterni; il terzo punto di repere anteriore e individuato dal supporto glabellare, che definisce la posizione verticale anteriore dell'arco stesso. In questo modo si definisce il piano di riferimento asse cerniera-piano orbitale. Una forchetta a ferro di cavallo consente di mettere in rapporto l'arcata superiore con l'arco facciale. In conclusione, trasferiti in tal modo i modelli maestri su un articolatore, possiamo orientare i modelli delle arcate rispetto al cranio e studiare l'inclinazione dei tragitti condilari e dell'angolo di Bennet meglio detto movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. Questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 28-05-2012
L ATM può dare disturbi riferiti all orecchio ma per fare una corretta diagnosi sul funzionamento Dell'articolazione bisogna fare una RMN dinamica a bocca chiusa e a bocca aperta poi si può affrontare la situazione in modo adeguato e capire se e' possibile un collegamento con gli altri disturbi di cui soffre o se le cose sono indipendenti
Pubblicato il 28-05-2012
Certo che l'otorinoeccetera ha una capacita' di diagnosi eccelsa. Quello che non riesco a capire e' perche' e' sempre colpa dei denti quando non sanno cosa dire. A mio parere il dente devitalizzato non c'entra niente con gli acufeni e per le lesioni all'atm bisogna che siano state traumatizzate da una estrazione un po' violenta, ma magari se ne sarebbe accorta
Pubblicato il 28-05-2012
Buonasera sig. Salvatore, la risposta alla sua domanda è SI', i disturbi funzionali delle articolazioni temporo-mandibolari possono correlarsi a acufeni e cervicalgia. Può leggere per sua cultura generale il sito www.dentiebenessere.it , troverà molte risposte ai suoi dubbi e quesiti . La sua OPM mostra tra l' altro una inequivocabile asimmetria tra i 2 capi articolari, il sinistro è quello più sofferente e quindi anatomicamente più alterato. La sua città offre la professionalità dello studio del dott. Michele Lasagna dedito alla diagnosi e terapia dei suoi problemi. Cordialmente
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Pubblicato il 28-05-2012
Sig. Salvatore, l'orofaringoscopia, non è l'esame indicato per valutare l’ ATM, poi non comprendo perché parla di danni e non di conseguenze.
Pubblicato il 29-05-2012
Il mio pensiero è assolutamente in linea con quello espresso dal dott. Vergiati.
Pubblicato il 29-05-2012
Mi sbilancio: si, secondo me esiste un rapporto causa effetto tra le cure dentarie ed il corteo sintomatologico che lei descrive. Ciò, secondo me, è dovuto alla rottura dell'equilibrio ( sia pur precario, ma sempre equilibrio) che il suo sistema stomatognatico aveva trovato negli appoggi occlusali posteriori ( pur non corretti ) ; una volta venuti a mancare, un sistema ad equilibrio precario come il suo può cedere. A mio giudizio il futuro prossimo della sua bocca dovrebbe prevedere un "ricondizionamento" occlusale mediante ortotico di riposizionamento mandibolare ( bite, placca , la chiami come vuole), fino a quando non si ritrovi il bandolo della matassa, smarrito dopo le estrazioni degli ottavi inferiori. Il futuro remoto, con l'ausilio delle grandi capacità taumaturgiche della natura, sarà nel senso del progressivo miglioramento della sintomatologia.
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