E' normale che un dente che va devitalizzato non faccia per niente male?
Scritto da Pamela / Pubblicato il
Buongiorno! Vorrei sottoporvi il mio caso. Per alcuni mesi ho avvertito un dolore molto forte al lato destro della mandibola, con conseguente rigonfiamento dei linfonodi. Ho pensato fosse dovuto al 7° dente dell'arcata destra inferiore, essendo stato otturato alcuni anni fa (anche se finivo per andare dal dentista di volta in volta perchè l'otturazione cadeva sempre). Così sono andata dal mio dentista, che mi ha detto che non si trattava del dente ma delle gengive e che il dolore che provavo era probabilmente dovuto all'afta (di cui soffro da quando ero bambina) e a quella parte di gengiva gonfia che circonda l'ottavo (che si trova sempre nell'arcata destra inferiore). Dopo vari trattamenti con alovex, aftamed etc, sono tornata e, dato che il dolore persisteva, il mio dentista, su mia richiesta, ha battuto sul dente otturato con uno strumento, a cui ho reagito gridando. Nonostante ciò, ha stabilito ancora una volta che fosse la gengiva a procurarmi dolore ma allo stesso tempo mi ha anche detto che poteva trattarsi del dente. A quel punto, ho perso un pò di fiducia e, portando con me una radiografia fatta di recente con tanto di referto che riportava una rarefazione periapicale al settimo inferiore destro, mi sono rivolta ad un altro dentista, il quale mi ha diagnosticato un ascesso al dente otturato e mi ha detto che andava pertanto devitalizzato. Me l'ha aperto e messo una medicazione per adesso. Non potendo andare all'appuntamento successivo per problemi personali, sono stata ben due settimane con la sola medicazione e non ho avvertito più dolore, solo qualche lieve pulsazione. Allora il mio quesito è il seguente: è normale che un dente che va devitalizzato non faccia per niente male ( anche quando mangio)? Va devitalizzato o è ancora possibile procedere con la sola otturazione? Inoltre, è necessario incapsulare il dente per evitare che si fratturi? Quante sono le probabilità che una frattura possa verificarsi e da cosa dipende? Grazie! p.s. : avrei voluto allegare la radiografia ma al momento è nelle mani del dentista.
Pubblicato il 12-06-2012
Cara Signora Pamela, è normale se il dente in necrosi come il suo fosse stato lasciato aperto o con una medicazione parzialmente aperta. Questo farebbe si che uscisse la pressione dovuta al formarsi del gas del catabolismo microbico,. che è la causa del dolore per compressione delle terminazioni nervose. Se questo gas esce, non si crea pressione e non si crea dolore! Però entrano altri microbi nel dente che aggravano l'infezione! Per questo, personalmente uso chiudere il dente in una seduta o se in più sedute, chiudere provvisoriamente con una sorta di membrana simil osmotica che fa uscire il gas e non fa entrare i microbi! Ma questa è alta Odontoiatria!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 12-06-2012
Lei ha iniziato, ma non finito una cura importante su di un dente. E' normale che vi sia ancora della sintomatologia, che dovrebbe tendere a scomparire dopo qualche giorno dopo aver terminato la cura. Cordiali saluti.
Pubblicato il 12-06-2012
Gentile Pamela, innanzitutto devo dirle che ha fatto bene a cambiare dentista, ammesso che quello dal quale si recava prima lo fosse davvero! In tal caso andrebbe denunciato quale finto dentista e lei dovrebbe recuperare almeno le spese sostenute nel tempo e quelle che dovrà affrontare adesso, oltre al danno ricevuto. Dico così perché non la visitava ma guardava direttamente quello che lei indicava; non sapeva fare un'otturazione valida perché cadeva sempre; non sapeva riconoscere una patologia dentaria rispetto a patologie di altra natura; non si accorgeva che il dente andava in necrosi; non sapeva riconoscere i sintomi di una necrosi purulenta in atto, con complicanze ai tessuti circostanti. Così almeno stando al suo dettagliato racconto! Adesso il dente è a polpa necrotica, presenta una lesione intorno alle sue radici (rarefazione periapicale) ed è insensibile a qualsiasi stimolo, quindi non può più causare dolore! Giustamente il suo dentista le ha detto che bisogna procedere alla "devitalizzazione", cioè alla rimozione della polpa necrotica, che è la causa dell'infezione, per poi ricostruire il dente ed incapsularlo, per evitare che in futuro si fratturi. La probabilità che si verifichi col tempo una frattura è molto alta e dipende dal fatto che un dente devitalizzato si disidrata e diventa molto fragile, tanto da non sopportare le forze masticatorie, e soggetto quindi a rompersi. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 12-06-2012
Gentile Signora Pamela, il collega dovrebbe già averle devitalizzato il dente ma non sigillato, e denoti non ha dolore è solo questione di fortuna.Pertanto deve provvedere urgentemente a terminare l'intervento. Quanto alla capsula il protocollo operativo non la prevede; si tratta piuttosto di una precauzione in denti che sono abbastanza demoliti perchè con il tempo se devitalizzati diventano più fragili. Cordiali saluti, Dr. Stefano Squillante
Pubblicato il 12-06-2012
Gent.ma Pamela è normalissimo che un dente ormai in necrosi non facci più male! Si è, per così dire “devitalizzato da solo” ! ovviamente, il canale/i devono essere puliti, disinfettati e otturati. Penso che il 2° collega sia stato leggermente più fortunato, è più difficile ( ma non impossibile), fare una accurata diagnosi, all’esordio di un dolore o di un fastidio . Per il secondo quesito, è regola che il dente devitalizzato debba essere incapsulato. Buona fortuna. Dott . Fausto Perrone / Catanzaro .
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Pubblicato il 12-06-2012
Gentile Sig.ra Pamela, è possibile che il nuovo dentista abbia aperto la camera pulpare, pulito e messo una medicazione. In questo caso la devitalizzazione è già iniziata e non si può far a meno di terminarla. Cordiali saluti
Pubblicato il 12-06-2012
Sig. Pamela, con il secondo odontoiatra sembra in buone mani. Quando non ci si può presentare a un appuntamento oltre risarcire l'odontoiatra, per il tempo a lei riservato è bene chiedere come ci si deve comportare. Se vuole delle corrette risposte, le sue domande andrebbero poste al suo odontoiatra che conosce il caso clinico.
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