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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 9

Ad Ottobre 2011 mi sono stati messi due impianti...

Scritto da VALERIA / Pubblicato il
Buongiorno Ad Ottobre 2011 mi sono stati messi due impianti nelle posizioni numero 35 e 37 oppure 45 e 47 (spero di aver correttamente interpretato i documenti a mie mani – trattasi dell’arcata inferiore sinistra) Ho eseguito, prima dell'intervento, la nuova panoramica e la Dentalscan di entrambi le arcate come richiestomi dal Medico. Due giorni dopo l’intervento ho telefonato al dentista ed ho chiesto se era cosa normale che l’anestesia fosse passata per un buon 40% ma per il restante 60% fossi ancora totalmente insensibile. Il Medico mi ha chiesto di passare in studio ed immediatamente mi ha visitata. Mi ha fatto una lastra ed ha segnalato di essersi avvicinato parecchio al nervo con uno dei due impianti (per capirci quello situato verso il centro dell’arcata). Mi ha però detto che molto lentamente la sensazione sarebbe sparita e tutto sarebbe tornato alla normalità. Nel frattempo ho fatto altri impianti e nessun problema è emerso. E’ trascorso poco meno di un anno da quell'intervento e posso dire che quella bruttissima sensazione é ancora evidente. Se mi tocco la metà labbro sx e la parte del viso sottostante fino ad arrivare sotto al mento sono coscente che sto toccando parte del mio corpo. Ma mio malgrado è come se tale parte fosse costantemente sotto una strana anestesia. Scrivo strana perché mentre tocco accuso un formicolio e talune volte arrivano anche delle scariche elettriche. soprattutto quando passo lo scovolino sotto ai denti ecco che la scarica elettrica sopraggiunge. Vorrei cercare di capire se il mio problema può essere risolto oppure se devo pensare di convivere tutto il resto della mia vita accompagnato dalle fastidiosissime sensazioni sul volto. Nessuno dall'esterno si accorge di questa anomalia. Questo mi rincuora perché, anche se io mi sento quasi gonfia, esteticamente significa che non eseguo movimenti strani e non ho impedimenti nei movimenti verso coloro che mi guardano. Però é davvero molto fastidioso!!! Ringrazio davvero tutti per una risposta. Non inserisco fotografie e/o rx perché tutto ciò che ho è antecedente l'intervento. Se avete bisogno chiedete.
Cara Signora Valeria, arcata inf. sin allora è 35-37. Quello che sente si chiama parestesia con iperestesia ed è il sintomo che c'è o c'è stata una sofferenza del nervo alveolare inferiore che transita nel canale alveolare inferiore della mandibola ed emerge a livello dell'apice del primo, secondo premolare, in genere tra i due tramite il forame mentoniero e si sfoga sulla metà corrispondente del labbro. Se il suo Dentista ha fatto una esatta diagnosi e non c'è motivo di dubitarne, le ha detto il vero! Non si deve preoccupare perchè la diminuzione della parestesia è lentissima e può durare anche anni!Esistono i ogni caso farmaci neurotropi che accelerano la guarigione e mi stupisco che non le siano stati prescritti. Però bisogna essere sicuri che la compressione sul canale mandibolare o addirittura sul nervo, non ci sia più perché, per esempio dovuto alla preparazione della sede dell'impianto! Perchè se la causa fosse l'impianto in sè e fosse stato lasciato a comprimere il nervo o schiacciare il canale e non fosse stato decompresso il nervo, la sofferenza del nervo non passerebbe mai, anzi si aggraverebbe! Sarebbe opportuno fare una CBCT, ossia Cone Beam Computer Tomography o anche CB3D, ossia Cone Beam tridimensionale. Ha il pregio di essere molto veloce e di dare una esposizione molto più bassa alle radiazioni in confronto alla normale vecchia TAC! Inoltre è una tac volumetrica in 3Dimensioni, quindi precisissima, perchè offre immagini diagnostiche sui tre piani dello spazio e Volume Rendering, cioè immagini volumetriche. Inoltre il FOV, Field of View, ossia l’ampiezza dell’area esposta ai raggi X, nella CB3D si limita alla sola area di interesse clinico, invece il FOV della TC tradizionale è ampio e più dannoso perchè include tutto il cranio del paziente. Dovrebbe farla leggere ad un Chirurgo Maxillo Facciale esperto in Implantologia per avere un consulto, visto che il suo Dentista non l'ha fatta, ma ha fatto solo una generica "lastra" che può non essere sufficiente! E' chiaro? Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Cara Signora, la risposta più ovvia alla sua email è che bisogna indagare su quale sia la causa di questa parestesia: se una lesione dell'osso corticale che riveste il nervo alveolare inferiore, se una compressione diretta dell'impianto sul nervo, se un edema a lento riassorbimento che comprime il nervo, o tante altre possibili cause legate all'intervento di Implantologia dell'ottobre scorso. Per la diagnosi servirà una TC cone bean, per indagare sull'esatta posizione dell'impianto incriminato e sulle eventuali alterazioni anatomiche al nervo alveolare inferiore. Stabilita la diagnosi, si decide per la terapia che può essere solo farmacologica, per aiutare ed accelerare la guarigione, che è comunque lenta per le parestesie, oppure chirurgica, con la rimozione dell'impianto. In entrambi i casi bisognerà eseguire una mappatura della zona parestetica (si pratica saggiando la parte insensibile delle labbra e del mento con uno strumento appuntito, per poi marcarla con una matita dermografica e fotografarla), ripetendola periodicamente per monitorarne l'evoluzione. Purtroppo una risposta così generica non credo che le sia di grande aiuto, perchè lei dice di essersi fatta inserire in seguito altri impianti e, probabilmente anche una protesi fissa ancorata su questi. La invito pertanto a parlarne col suo Dentista, che avrà la possibilità di valutare tutti quei fattori che noi, tramite web, non abbiamo la possibilità di fare. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Gentile Valeria, i colleghi le hanno spiegato ampiamente le possibili cause della parestesia che la disturba. Potrebbe trattarsi infatti di una sofferenza del nervo alveolare da compressione da parte dell'impianto ma questo non si può affermare con certezza senza avere eseguito esami fondamentali come ad esempio un dentalscan. Cordialmente

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Quale che sia la causa, ad un anno circa temo che la situazione sia arrivata al massimo del recupero. Una eventuale terapia farmacologica so essere abbastanza efficace solo se attuata nelle primissime fasi dal generarsi del problema. Non credo si possa nemmeno parlare di errata pianificazione perchè gli esami di rito scrive che sono stati eseguiti. Forse è sopraggiunto qualche fattore durante l'intervento.

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Gentile paziente, Come ben descritto dai miei illustri colleghi prima di me, il problema potrebbe essere, o meglio è di sicuro una compressione di qualche fibra nervosa da parte dell'impianto che a mio avviso andava allentato se non addirittura rimosso subito. Comunque le posso consigliare di fare una TAC, o meglio una Cone Beam Tomography, e di farsi controllare da un Chirurgo Maxillo facciale esperto. Cordialmente

Scritto da Dott. Gerardo Cafaro
Campagna (SA)

Gentile paziente, probabile che la sua condizione sia oramai di tipo cronico. Possono essere utili terapie farmacologiche previa visita col neurologo o con un centro del dolore. La sensazione che lei riferisce è codificata come 'allodinia' ed è del tutto simile ad una nevralgia trigeminale.

Scritto da Dott. Armando Ponzi
Roma (RM)

Se la sua domanda è rivolta ad un'azione medico-legale, devo dirle che, purtroppo, ci sono i presupposti per un'azione risarcitoria. Se invece le interessa guarire, allora sarebbe bene che, prima di porre il quesito, ci facesse vedere un dentascan di controllo che dirimesse la questione che altri colleghi hanno già sollevato. E' l'impianto che ancora comprime il canale alveolare o è stato solo un accidente intraoperatorio? E le sono state già fatte delle terapie farmacologiche (se sì, quali)e per quanto tempo? E' vero che a volte il reintegro della sensibilità richiede tempi lunghi, ma più tempo passa e minori sono le possibilità di recupero. E se la causa fosse l'impianto che meccanicamente comprime il nervo, dovrebbe affrettarsi a rimuoverlo, per avere ancora un barlume di speranza di guarire. Capisce da sola che le questioni sono totalmente differenti, così come le soluzioni. Sia più esauriente e si faccia risentire. Cordialmente
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Scritto da Dott. Bruno Cirotti
Roma (RM)

Gentile Sig.ra Valeria faccia una Cone Beam tridimensionale e si faccia visitare da uno specialista. Non credo che i farmaci, ovvero i complessi vitaminici di tipo B, possano a questo punto servire. Probabilmente se la causa di questo formicolio è deputata all'impianto, dovuto al contatto di quest'ultimo con il nervo alveolare inferiore, l'unico modo per risolvere il problema è togliere l'impianto. Cordiali Saluti

Scritto da Dott. Diego D'Amico
Napoli (NA)

Sig. Valeria, perché il suo odontoiatra a protesizzato il tutto, vista la complicanza? È forse stata una sua decisione quella di convivere con il problema? É stata eseguita una visita neurologica?

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)