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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 6

Quale può essere la causa del dolore che provo al dente devitalizzato?

Scritto da Pamela / Pubblicato il

Buongiorno! Tempo fa posi una domanda per quanto riguarda il settimo dente dell'arcata inferiore destra, che andava devitalizzato. Era il mese di maggio e solo da un mese circa il mio dentista l'ha chiuso, questo perchè, nonostante dalle periodiche radiografie non risultasse più niente, il dente mi ha sempre fatto male. Anche quando è stato chiuso, il dolore c'era seppure in maniera lieve, ma il mio dentista ha voluto comunque fare un tentativo (la ricostruzione infatti ancora dev'essere fatta, al momento ho una medicazione), perchè mi disse che un dente non può rimanere troppo a lungo aperto. All'appuntamento scorso, gli dissi che mi faceva male ma, oltre al dente devitalizzato, avvertivo dolore anche al dente vicino, per la precisione il sesto, anch'esso cariato, e allora il dentista ha superficialmente intaccato il dente per mettergli un antidolorifico, affinchè io potessi capire quale dei due denti fosse la causa del dolore che provavo. Infine, come se non bastasse, avvertivo dolore anche alla gengiva del dente del giudizio sopra (che non è emerso ed è quindi coperto dalla gengiva gonfia), sempre a destra. Ancora oggi ho questi dolori, in aggiunta ho anche le gengive arrossate e doloranti anche se quest'ultime si presentano così ormai da tempo e non so quale sia la causa (è possibile sia dovuto all'afta di cui soffro? Tra l'altro, l'afta non scompare più ormai da tempo mentre prima veniva periodicamente). Potreste per favore aiutarmi a capire quale possa essere la causa del dolore che provo al dente devitalizzato? Avere il parere di più specialisti mi conforta. Grazie in anticipo.

 

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http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/odontoiatria/5972_dente-da-devitalizzare.html

Gentile Pamela, senza una visita ed una radiografia è impossibile poterla aiutare. La sintomatologia da lei riferita potrebbe essere dovuta a svariate cause come ad esempio la presenza di un canale nascosto e perciò non trattato oppure da una insufficiente trattamento canalare oppure da una incrinatura del dente che è in fase di devitalizzazione. Solo con una visita accurata ed una radiografia endorale con centratore si può cercare con sicurezza la causa dei suoi problemi. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Cara Signora Pamela, il dente non deve assolutamente rimanere aperto, non a lungo aperto, ma per niente aperto! Evidentemente non ha m3editato sulla mia risposta precedente del 12-06-2012 , che le riporto:" è normale se il dente in necrosi come il suo fosse stato lasciato aperto o con una medicazione parzialmente aperta. Questo farebbe si che uscisse la pressione dovuta al formarsi del gas del catabolismo microbico,. che è la causa del dolore per compressione delle terminazioni nervose. Se questo gas esce, non si crea pressione e non si crea dolore! Però entrano altri microbi nel dente che aggravano l'infezione! Per questo, personalmente uso chiudere il dente in una seduta o se in più sedute, chiudere provvisoriamente con una sorta di membrana simil osmotica che fa uscire il gas e non fa entrare i microbi! Ma questa è alta Odontoiatria!" Fare tentativi come dice che sono stati fatti non ha senso se è stata fatta una corretta Diagnosi che abbia portato alla valutazione e pianificazione di una corretta terapia!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile paziente, concordo con il Dr. Savino, sulla necessità di eseguire e vedere almeno una lastra endorale, sulle cause possibili anche io concordo con cura insuffuciente, incrinatura del dente, canale nascosto o accessorio
Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Stefano Salaris
Roma (RM)

I sintomi che Lei ci racconta, fanno venire in mente una situazione clinica multifattoriale, cui il dente in questione partecipa con una valenza maldefinibile. Occorre pertanto valutare i singoli fattori e procedere al corretto inquadramento diagnostico, fatto con cura certosina. Inoltre tenga presente che le afte, pur ricorrenti, non durano un tempo indefinito e lei dovrebbe facilmente rendersi conto delle variazioni di decorso. Se così non fosse farebbe bene a sincerarsi che il quadro clinico non nasconda lesioni di altro tipo. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Massimo Scaramelli
Pisa (PI)

Sig. Pamela controlli se chi sta operando su di lei, è iscritto all'ordine dei medici.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)