Menu

Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 8

Possibile che non ci sia modo di curare localmente l'infiltrazione?

Scritto da marco / Pubblicato il
Buongiorno. Sarei grato per un parere di massima su un problema sorto pochi giorni fa su una vecchia capsula (1° molare superiore), che non era ben saldata e ha rivelato un'infiltrazione, confermata anche dall'ortopanoramica. Il professionista da cui sono andato ha prospettato l'estrazione di quanto resta del dente incapsulato (una radice alla volta, perché parte del dente superstite se n'è andata con la vecchia capsula), la bonifica locale, e successivamente: 1) la costruzione di un ponte (incapsulando i 2 denti vicini), oppure 2) la sostituzione della capsula, da agganciare ai denti vicini con gancio a vista. La 3a opzione (impianto) è a suo avviso poco consigliabile, data la configurazione dell'osso mascellare in quel punto. Anche la 4a opzione (lasciare il vuoto dopo aver estratto il dente) sembra avere delle controindicazioni, visto che si tratta del 1° molare. Lo svantaggio dell'opzione 1 (che mi lascia molto insoddisfatto) è che per colpa di una banale infiltrazione mi troverei a dover incapsulare i 2 denti vicini (3° premolare e 2° molare). Scarterei anche l'opzione 2 per ragioni estetiche. Prima di procedere con l'estrazione mi piacerebbe sapere: possibile che non ci sia modo di curare localmente l'infiltrazione, o che le opzioni 3 e 4 di cui sopra siano proprio sconsigliabili? Dico questo non certo per sfiducia nel professionista cui mi sono rivolto per la prima volta, ma perché, come tutti sappiamo, i problemi complessi non hanno quasi mai una soluzione univoca - e anche perché, con tutto il rispetto, un eventuale errore (come quello della capsula difettosa!) finirebbe per andare solo a mio discapito, quindi intendo fare di tutto per evitarlo. Purtroppo non posso allegare l'ortopanoramica perché in questo momento è presso lo studio. Grazie davvero per l'attenzione.
Sig. Marco, qui troverà altre versioni e avrà probabilmente ancor più confusione, perché non lascia tutte le responsabilità del caso all'odontoiatra, solo così, in caso di complicanze, non si sentirà dire se avesse fatto X, ma lei a scelto Y. Lui è l’esperto e lui conosce la corretta soluzione per il suo caso.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile Paziente, senza una visita clinica diretta e una radiografia non è possibile fare una diagnosi corretta ma solo delle ipotesi. Da quello che scrive la carie che si è sviluppata sotto la corona protesica potrebbe aver compromesso in modo irreparabile la struttura dentale ed allora l'estrazione può rendersi necessaria. Potrebbe però esserci una compromissione solo parziale del dente e se, ad esempio, la radice palatale fosse integra si potrebbe recuperare tale radice estraendo le altre due ed utilizzando la radice indenne per eseguire una corona protesica, unita eventualmente ad un dente adiacente, evitando così di coinvolgere entrambi i denti vicini. L'ipotesi dell'impianto può essere presa in considerazione in base alla quantità e qualità ossea residua dopo l'estrazione ed anche in base all'esperienza dell'operatore! Molto spesso la soluzione implantare è possibile se il paziente non è affetto da malattia parodontale (piorrea), che eventualmente va trattata e prevenuta prima (!) dell'intervento. La soluzione di non sostituire il dente mancante è certamente controindicata perchè questo comporterebbe una alterazione della sua occlusione (come appoggiano i denti tra loro) tale da avere ripercussioni sulla sua masticazione con problematiche che in questi casi è meglio cercare di prevenire. Cordialmente
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Paolo De Carli
Majano (UD)

Caro Signor Marco, non si " distrugga il cervello con tante supposizioni e domande", si affidi al suo Dentista che è il Professionista che ha fatto Diagnosi, Prognosi e impostato la Terapia più idonea in base alla situazione Clinica! Dispiace, come ha sottolineato giustamente il Dr. Ruffoni, caro Amico e Collega Capace, constatare quanta poca fiducia e stima lei abbia nel suo Dentista! C'è qualche motivo particolare per il quale non lo stima? Mi domando perchè allora si rivolga a Lui!!! Il rapporto di Stima e Fiducia Reciproca Medico-Paziente è Fondamentale, dovrebbe capirlo e se io sapessi che un mio paziente va a cercare risposte altrove e addirittura sul Web a terapie già spiegate da me, beh, io quel paziente lo "caccerei" dal mio studio e non lo curerei più perchè indegno delle mie attenzioni Cliniche terapeutiche e della mia Cultura e del mio tempo che dedicherei invece a chi sa apprezzarmi!Ci rifletta su quanto le dico! Vedrà le cose i9n un'altra prospettiva più utile a Lei!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Caro Marco, come ben hanno risposto i miei colleghi, la soluzione più valida la può individuare bene il suo dentista. Altro non possiamo fare in un caso che è completamente clinico e che avrebbe bisogno di una valutazione diretta sia della ex che della situazione orale. Cordialmente Antonio Scura- Perugia

Scritto da Dott. Antonio Scura
Perugia (PG)
San Venanzo (TR)

Gentile paziente deve avere fiducia del suo medico oppure trovarne un altro che le dia più fiducia e rassicurazioni, per quanto riguarda il suo caso servirebbe almeno una ortopanoramica per valutarlo al meglio, nel caso il dente va estratto le consiglio vivamente di eseguire un impianto in quanto oggi le tecniche si sono evolute ed è la terapia più idonea per la sostituzione di un dente. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Stefano Salaris
Roma (RM)

Gentile Sig. Marco, come dare un consiglio senza conoscere la situazione. Se il dente è molto compromesso, spesso non rimane che estrarre. Poi sarà il suo dentista che l’aiuterà a scegliere la riabilitazione protesica migliore. L’unica cosa da escludere è la 4 soluzione. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Egregio paziente, lei definisce banale infiltrazione, la causa che costerà la perdita di un dente..... Direi che tanto banale non è, intanto le chiedo: - quanto tempo fa le fu applicata la ''capsula''? - a quante visite di controllo lei si è sottoposto nel frattempo? Quanto al suo giudizio sulla incongruità della capsula esso lascia il tempo che trova perché il suo giudizio non è professionale e questo può essere affermato solo da un dentista. Mi spiego con un esempio: la sua ''capsula'' fu fatta per la sua situazione di quel momento, dopodiché lei è cambiato nel tempo: il tempo è passato ed è divenuta non più congrua: come l' oro degli etruschi che ritroviamo intatto mentre gli etruschi....non ci sono più....
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott.ssa Emma Castagnari
Torino (TO)