Questa soluzione con il cortisone serve solo per disinfiammare la zona e verrà ridrenata al prossimo appuntamento?
Scritto da marco / Pubblicato il
Gentilissimi, cerco di porvi il mio quesito nel modo più sintetico e chiaro possibile. Qualche anno fa ho avuto un ascesso all'altezza degli incisivi superiori ( 11-21) e a causa di questo ho avuto un trattamento alle radici ( credo si chiami apicectomia ? )...Dolore passato, tutto ok, da anni mai più un dolore. Qualche giorno fa mi sono deciso e sono ritornato dalla dentista ( non lo stesso che l'operazione qualche tempo fa) perché vorrei curare anche dall'aspetto estetico i due incisivi. La dentista ha effettuato una radiografia e stabilito che dove ho avuto l'ascesso, c'è un'infezione in corso ( per me ansiomatica!) e oggi ha ripulito i canali, ha detto che è riuscita a "togliere tutto fuori" e inalato su per i canali una soluzione con il cortisone e qualcos'altro ( antibiotici ?) che dovrebbero disinfiammare la zona interessata. Lei si è ritenuta soddisfatta e mi è sembrata ottimista...però mi chiedo: questa soluzione con il cortisone serve solo per disinfiammare la zona e verrà ridrenata al prossimo appuntamento? normalmente le possibilità di riuscita dell'intervento sono alte e la zona di disinfiamma ? vi sono dei cibi che nell'attesa devo evitare ed eventualmente vi sono cibi favorevoli utili e che servono da ausilio per esempio per disinfiammare la zona infiammata ? Grazie mille! Marco
Pubblicato il 25-01-2013
Caro Marco. Se è vero che il dente o i denti hanno avuto una apicectomia, ho qualche dubbio che il ritrattamento del canale possa aver ora successo nella risoluzione della infezione. Se lei avesse subito la apicectomia, se lo dovrebbe ben ricordare perchè si tratta di un piccolo intervento chirurgico con punti etc. Ma diciamo schematicamente così: se c'è stata apicect. forse ora solo una nuova apicectomia può risolvere. Se non era l'intervento retrogrado (apicect.) allora ora un ritrattamento può funzionare, si. Quanto agli accorgimenti da parte sua, nulla di particolare è necessario! Solo pazienza e fiducia nell'ottimismo della d.ssa
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Pubblicato il 25-01-2013
Caro Signor Marco, le è stato praticato evidentemente un ritrattamento canalare! In questi casi con pregresse apicectomie (e sorvolo sulla differenza sostanziale tra apicectomia e retrograda in cui si sigilla l'apice appunto per via retrograda, che è la metodica corretta, non l'apicectomia senza sigillatura che non è corretta)se la nuova terapia endodontica riesce a sigillare bene dall'interno l'apice del canale, ha successo! Altrimenti bisogna ricorrere ad una retrograda di cui le lascio un poster chirurgico di una mia retrograda! Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso che si fa strada tra le fasce muscolari dove trovano meno resistenza, ecco che un ascesso può "emergere" anche abbastanza lontano dal dente di origine, tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 25-01-2013
Sig. Marco, lei possiede una responsabile dei suoi denti, la sua odontoiatra, perché si preoccupa sul tipo di terapia? Le consiglio di non creare confusione, lasci eseguire tutte le cure che occorrono, senza interferire, segua solo le sue indicazioni, la sua odontoiatra è l'unica che conosce realmente il caso e che sa come gestirlo.
Pubblicato il 25-01-2013
Gentile Marco, non si ponga tanti quesiti e lasci operare con serenità e professionalità la sua dentista e tenga presente che gli effetti di qualsivoglia terapia sono soggettivi e dipendono soprattutto dalle capacità di risposta individuali. Cordiali saluti
Pubblicato il 25-01-2013
Gentile paziente, se lei come primo, e mi sembra risolutivo intervento, abbia fatto un'apicectomia, che significa asportare chirurgicamente l'apice ovvero la parte finale delle radici, i denti apicectomizzati dovevano già essere devitalizzati, altrimenti lei è stato sicuramente fortunato in questi anni a non accusare alcuna sintomatologia, ma in natura tutto può succedere, se invece fossero già stati devitalizzati e ci fosse una recidiva, cioè il ripresentarsi di una lesione infiammatoria all'apice delle radici, (evento non impossibile anche se eseguite in maniera corretta)la dentista a cui si e' rivolto potrà tentare di rifare una nuova otturazione dei canali, con meno sedute intermedie possibili, al fine di non fare entrare ulteriori batteri, ma se questa soluzione fosse per vari motivi impossibile, visto che lei e' asintomatico le conviene monitorare i denti radiograficamente per evitare che non si formino lesioni importanti, se non ci sono gia, di tipo cistico a livello osseo, oppure estrarli. Non esistono farmaci miracolosi per "disinfiammare". Cordiali saluti
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Pubblicato il 25-01-2013
Probabilmente la dentista ha usato la "Cortisonchemicetina", che contiene anche un antibiotico. Sicuramente, dopo questa (o altre) medicazioni, effettuerà l'otturazione canalare definitiva con cui riempirà ermeticamente il lume canalare sigillando le eventuali comunicazioni col parodonto all'esterno della radice. C'è da augurarsi che, dopo l'apicectomia con otturazione retrograda, questo intervento risolva i problemi.
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