Ho appena perso un ponte nell'arcata inferiore sinistra
Scritto da LAURA / Pubblicato il
Buonasera, mi chiamo Laura e vorrei chiedere alcune informazioni e, non so se inutilmente, premetto che ho 58 e ho avuto un linfoma mantellare con asportazione della milza, trattamento chemioterapico ad alte dosi e 2 autotrapianti con cellule staminali. Questo per spiegare un po il perchè, nella situazione in cui mi trovo pongo, delle seguenti domande. Ho appena perso un ponte nell'arcata inferiore sinistra in oro e ceramica che sostituiva un dente appoggiandosi su altri due devitalizzati un molare ed un premolare, il molare si è rotto lasciando la radice da estrarre ed il premolare è ancora in buono stato per poter essere usato per un'altro ponte fisso o incapsulato per un mobile. Io non mi sento disposta ad impianti fissi ed uno dei due dentisti da cui mi sono fatta vedere giudica che in effetti l'osso non è molto e sconsiglia l'impianto, l'altro dice che anche lui opterebbe per evitare qualsiasi complicazione e trovare un'altra soluzione. Ora il primo propone un ponte in cromo cobalto e molibteno che prenderebbe l'ultimo molare limandolo ma non devitalizzandolo e il premolare rimasto creando così 4 elementi , l'altro un mobile in "flexite " anche perche' per due molari mancanti nell'arcata superiore rispettivamente a destra e sinistra porto già da anni due ragnetti in naylon con i quali mi sono trova bene e dicono che la flexite è ancora meglio più aderente e morbida antiallergica e ribasabile. Riguardo alle prima scelta del ponte in metallo mi preoccupa un po' il fatto delle possibili allergie che questi metalli possono dare ( inspiegabilmente ho sviluppato allergia respiratorie a qualsiasi vernice o simile, colori per pittura, cere e detersivi... ) e il fatto che facendo spesso tac e rx avere tutto quel metallo in bocca mi allarmerebbe. Riguardo la seconda ipotesi mi sento più tranquilla ma non conosco la validità del materiale che in Italia è abbastanza nuovo. Sono certa che potrete aiutarmi ad avere maggiori informazioni per trovare la soluzione giusta per me. Ringraziandovi anticipatamente vi saluto. Laura
Pubblicato il 12-03-2013
Cara Signora Laura buongiorno, siamo sicuri che la radice del molare non sia salvabile allungandone chirurgicamente la corona clinica, devitalizzandolo se non lo fosse già e realizzando un pernomoncone che possa sostenere poi una corona di un ponte fisso inferiore tipo quello che aveva? Se alla visita clinica e alla Rx endorale le radici sono "buone" e l'osso anche, le radici dovrebbero essere salvabili! Poi se invece lo si dovesse estrarre, ricordando il principio basilare che un ponte deve avere almeno tanti pilastri quanti sono gli elementi di ponte o meglio di più trattandosi di due molari, quindi in posizione critica, farei un allungamento della corona clinica dell'ultimo molare per avere l'appoggio più resistente possibile ed estenderei mesialmente (in avanti) la protesi fissa coinvolgendo anche altri pilastri fino al canino che è il dente più resistente con la radice più lunga e circondato da osso più sano possibile! Ovviamente bisogna escludere che abbia tasche parodontali, parodontiti, gengiviti ed una Gnatologia equilibrata! Farei comunque il ponte in oroporcellana con la corona sull'ottavo solo in oro fuso senza porcellana per avere più resistenza alla torsione essendo un pilastro terminale singolo molto critico perchè vicinissimo al fulcro fisico d'azione gnatologico-occlusale! Se invece optasse per la protesi in nylon (Flexite), sappia che non è ribasabile bene e che in ogni caso esiste da diversi anni! Non è vero che è "nuova" in Italia! Ricordi che l'Italia in Odontoiatria è la Prima al mondo! Almeno in questo abbiamo il primato! Non farei impianti! Se potesse postare una foto macro della radice da estrarre ed una Rx endorale della stessa potrei essere più preciso! Cari saluti, le lascio una foto con radici "impossibili" salvate invece ed in bocca da decine e decine di anni!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia,Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 12-03-2013
Sig. Laura, le pregevoli parole del Dott. Petti sarebbero la soluzione migliore, poi a distanza è difficilissimo stabilire se per il suo caso è meglio un fisso o un mobile, ma sicuramente entrambe le soluzioni sono realizzabili.
Pubblicato il 12-03-2013
L'unica cosa che mi sento di dire è che i pregiudizi relativi alla parola "cobalto" presente nella lega "cromo cobalto" sono inutili. Si tratta di leghe ad altissimo valore di biocompatibilità e dalle eccezionali caratteristiche fisiche. Il difficile semmai è la lavorazione, ma da almeno 60 anni sono lavorate con successo nella protesi mobile e da 20 nella protesi fissa. Per cui scelga non scelga in base al materiale, ma alla tipologia di lavoro. Fisso in un caso e mobile nell'altro. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 12-03-2013
Gentile Sig. Laura, come sempre il Dott. Petti ha risposto correttamente alla sua domanda. Comunque il ponte non andrebbe fatto in cromo cobalto e molibdeno, ma con leghe molto più nobili e prive di rischi dal punto di vista allergie. Cordiali saluti
Dentista Lazio, Roma
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