Durante la pulizia canalare per una devitalizzazione lo strumentino si è rotto...
Scritto da MIHAELA / Pubblicato il
Salve, durante la pulizia canalare per una devitalizzazione lo strumentino si è rotto in fondo al canale, il mio dentista ha provato a rimuoverlo senza successo, purtroppo ha superato la gengive e si e spostato nell 'osso, mi ha rassicurato dicendomi che non è un problema. Vi scrivo per sapere se può recarmi fastidi in futuro ed eventualmente se esiste qualche metodo per rimuoverlo senza dover estrarre il dente. Cordiali saluti.
Pubblicato il 12-06-2013
Cara Signora Mihaela, lo strumento lo si rimuove con un po' di fatica e tempo ma di regola lo si rimuove o per via ortograda o per via chirurgica retrograda se fosse fuori apice e in zona chirurgicamente aggredibile. In caso contrario, se tutto fosse stato fatto "sterilmente", esistono tecniche per baipassarlo e terminare la terapia endodontica. Di per se, lo strumento non costituirebbe un problema, quindi stia tranquilla, l'importante è terminare la strumentazione del canale e attuare il sigillo dell'apice relativo! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 12-06-2013
Gentile Signora, lo strumento fratturato, di solito, si può rimuovere con un piccolo interventino di chirurgia orale. Nessuno può prevedere se col tempo possa dare dei problemi ma se il suo dentista si è assunto la responsabilità della assoluta innocuità credo che potrà tranquillizzarsi perchè ovviamente solo lui sa realmente come stanno le cose. Cordialmente
Pubblicato il 12-06-2013
Sig. MIHAELA, sono complicanze che in endodonzia possono capitare, soprattutto con strumenti non manuali che accellerano il procedimento, ma non sempre lo semplificano. Lo strumento potrebbe rimanere inerte per anni o dare reazioni a sorpresa, per cui deve sempre essere monitorato con RX
Pubblicato il 12-06-2013
Si dovrebbe conoscere la localizzazione del frammento fratturato e se l'apice è sigillato...
Pubblicato il 12-06-2013
Gentile paziente una lastrina sarebbe gradita per capire meglio il problema, comunque l'importante e che la devitalizzazione sia eseguita correttamente sino alla fine della radice, per il frammento nel momento in cui darà dei problemi si potrà intervenire chirurgicamente per estrarlo. Cordiali saluti
Pubblicato il 12-06-2013
Gent.le Sig.ra Mihaela l'inconveniente da lei riferito è una possibile complicanza di ogni terapia canalare (devitalizzazione). Proprio per questo motivo l'approccio a questa terapia richiede tempo, calma, attrezzature adeguate (ormai alla portata anche dei "non specialisti" ). In ogni caso l'importante è che la sua devitalizzazione sia avvenuta in ambiente "microbicamente controllato", ossia con l'uso della diga (quel foglio di gomma che le copre quasi tutta la bocca e che lascia esposti solo i denti da curare). Se tutta la terapia è avvenuta senza altre complicanze ed il canale è stato sigillato fino all'apice, prima di fare ogni altro intervento aspetterei gli esiti. Se nel piano cure era prevista la ricopertura successiva del dente con una corona, probabilmente il suo dentista le proporrà una soluzione provvisoria, proprio per essere ragionevolmente certi dell'assenza di ulteriori motivi per intervenire sul dente (compromettendo così l'integrità della corona definitiva nuova e rendendo perciò necessario un intervento chirurgico sull'apice radicolare ). Questo è quello che posso dirle in assenza di altre informazioni. Cordiali saluti
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Pubblicato il 12-06-2013
Gentile Sig. ra Mihaela, solo il tempo può dire se vi saranno problemi. Se la devitalizzazione è stata fatta sotto diga e lo strumento lavorava in canali irrigati con ipoclorito di sodio è possibile che non compaiono problemi. Il dente va controllato periodicamente e se vi sono infezioni si procede con una chirurgia (in ogni caso il dente non va estratto). Cordiali saluti
Pubblicato il 12-06-2013
Cara Mihaela, per una risposta più esaustiva dovrebbe inviare una RX del dente, per valutare la posizione dello strumento fratturato e porre una diagnosi corretta. La via chirurgica eventuale propostale deve comunque essere decisa dopo la non impossibile rimozione dello strumento fratturato mediante l'uso di microscopio operatorio, adatti strumenti ad ultrasuoni ed appositi dispositivi intracanalari di ricattura . Ovviamente il tutto eseguito da capace ed attrezzato operatore. Michele Lasagna
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