Da 3 giorni ho un male atroce ad un molare...
Scritto da Anna / Pubblicato il
Buongiorno, da 3 giorni ho un male atroce (termine molto tecnico...) ad un molare. Purtroppo ho stupidamente sottovalutato una carie ed ora il dente si è rotto a metà a causa della stessa carie che ha "lavorato" silente dentro al dente per chissà quanto tempo. Il mio medico mi ha detto di prendere augmentin ed OKI al bisogno. Ho già preso 6 compresse di antibiotico ma non vedo cambiamenti. La gengiva non ha ascesso ma ho i linfonodi sotto mandibolari molto gonfi e parecchio doloranti. Non riesco ad aprire la bocca, a parlare (per la gioia di mio marito) e tantomeno a deglutire anche solo la saliva. Durante la giornata sembra che vada meglio, ma di notte mi sembra di impazzire e la mattina mi sveglio di nuovo super gonfia e dolorante. Ho appuntamento dal dentista giovedì mattina ed ho paura che non potrà estrarre il dente a causa del gonfiore. Quanto ci metterà l'augmentin a fare effetto? Grazie mille
Pubblicato il 02-07-2013
Cara signora Anna, al di là della battuta riferita al marito, le consiglio di prendere appuntamento con un dentista della sua bella città. La regola è che solitamente si ottiene una pressochè totale remissione dei sintomi in prima seduta, sebbene probabilmente ne serviranno altre. Ne approfitti per un controllo generale della bocca per fare in modo che questo episodio rimanga isolato.
Pubblicato il 02-07-2013
Sig. Anna, l'effetto del farmaco arriverà presto e giovedì risolverà tutti i suoi problemi, si ricordi che la puntualità oraria nell'assunzione dell'antibiotico è importantissima.
Pubblicato il 02-07-2013
Cara Signora Anna, buongiorno, come estrarre il dente!? Io non vedo la situazione clinica ma l'esperienza di 36 anni di onorata professione per permette di dire che l'eventualità di dover procedere alla avulsione del dente per una frattura è piccolissima. Le lascio un poster di foto di denti e radici giudicate insalvabili e che ho salvato curandole con la chirurgia parodontale, endodontica, endodonzia, allungamenti della corona clinica, perni moncone, protesi, conservativa etc e che sono salvi e sani in bocca da 20-35 anni a dimostrazione che i denti si curano e non si estraggono!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 02-07-2013
Mi auguro che il suo molare sia recuperabile e non da estrarre...prenda questa spiacevole esperienza come lezione per avere una "frequentazione" periodica e regolare con il suo dentista.
Pubblicato il 02-07-2013
Gentile Signora Anna, mi dispiace davvero molto per quanto sta passando...! Mi permetto di evidenziare due suoi errori: 1- Quando si presenta un dolore per un dente guasto, bisogna rivolgersi al dentista, non al medico generico: il dentista sa come eliminare il dolore anche in una sola seduta e le avrebbe evitato tante sofferenze. 2- Un dente non si toglie perché causa infiammazione e dolore; il dentista decide per l'avulsione dentaria solo quando il dente non è più curabile e "ricostruibile" sulle sue radici. Questo suo comportamento errato è un retaggio di antica mentalità, "via il dente, via il dolore", che la espone a periodiche sofferenze (più si estraggono denti, più si cariano quelli superstiti) ed a ingenti spese economiche. Cordiali saluti ed auguri per il futuro.
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Pubblicato il 02-07-2013
Gentile Sig.ra Anna, possibile non possa anticipare la visita dal suo dentista? Personalmente questi casi li vedo dopo poche ore. Sicuramente un bravo dentista saprebbe risolvere la situazione (possibilmente senza estrazione). Cordiali saluti
Pubblicato il 02-07-2013
Cara sig.ra Anna, se l'antibiotico e stato assunto in maniera corretta, rispettando gli orari, dopo il terzo giorno avrebbe gia dovuto constatarne i benefici, se, da cio che scrive, non si evidenziano risultati, dovrebbe passare ad una terapia iniettiva. Vada dal suo dentista di fiducia il più presto possibile, non sottovaluti la presenza di linfonodi potrebbero preannunciare un'ascesso. In bocca al lupo.
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