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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 8

Possibile che a distanza di un anno si sia ripresentato il solito problema?

Scritto da Antonio / Pubblicato il
Buongiorno a tutti i gentili dottori, vi prego di leggere con attenzione, sto male. Un anno fa a seguito di una estrazione di una radice del terzultimo dente in basso a sinistra mi iniziarono dolori a svariati denti di tutte le arcate e pulsazioni. A dicembre 2012 ho subito due apicectomie retrograde nelle arcate superiori, una dal primario di Pisa, un altra da uno dei più validi dentisti sempre di Pisa. Tutti a dirmi, bravo, sei forte, nell' arco di 10 giorni due interventi. Fui letteralmente bombardato di antibiotici, ma senza effetto, finchè a gennaio mi venne una bronchite che i normali antibiotici non contrastavano e dovetti utilizzare il cortisone. Poi i fastidi alle gengive si fermarono, ma continuavano fitte ai due denti apicectomizzati e a marzo nuova apicectomia all'arcata superiore sinistra sempre dal primario e durante la fine dell'intervento chirurgico una pulsazione forte nel punto operato. Alla mia richiesta di spiegazioni il dotto medico mi disse è "normale sto cucendo". Invece da quel 9 marzo scorso ho sempre un fastidio sopra il canino, mi sento tirare e ho paura che si sia riformato un granuloma o peggio una ciste. Sono stato bene luglio agosto e settembre, dai primi di ottobre mi sono riscoppiati i fastidi come lo scorso anno con pulsazioni all' arcata superiore sinistra, freddo ai denti incisivi se bevo acqua. Se mi chino mi arriva qualche fitta ai denti. Ho notato che se sto a bocca chiusa da seduto con la schiena dritta e da sdraiato il fastidio si attenua, così come mangiando, eccezion fatta per l' ultimo molare sinistro che al freddo mi da noia. So già che dovrò toglierlo e spesso lo sento che mi tira la mandibola. Infatti i fastidi sono simmetrici. Ieri mattina il dentista mi ha detto che trattasi di sensibilità dentinale, ma un anno fa per lo stesso problema mi dicevano che era gengivite e giù con gli antibiotici, adesso vai di colluttorio. Io mi lavo i denti tutti i giorni, faccio il filo, uso il colluttorio, mangio frutta e verdura, pochi dolci, possibile che a distanza di un anno si sia ripresentato il solito problema? Vi chiedo con tutta la modestia del caso potrebbe essere un problema della colonna, visto che da quando mi sono ritornati i fastidi ho noie al collo? Oppure è quell'ultimo molare che mi causa nevralgie diffuse? Mi sta scoppiando la testa dal fastidio, piango per la disperazione perchè mi sembra di essere un innocente condannato al carcere. Vi prego di indicarmi in toscana un bravo dentista esperto in posturologia? Vi ringrazio e porgo i migliori saluti. E scusate a prolissità.
Signor Antonio caro, buongiorno, mi dispiace che stia male. A parte che il posturologo deve agire in accordo con il Dentista Gnatologo che, tra le altre valutazioni, deve studiare i coinvolgimenti eventuali di neuromediatori e del sistema nervoso centrale e periferico dal punto di vista fisio-neurologico e tanto altro. deve metter solo nelle mani di un buon Gnatologo, esperto ed eventualmente avere una diagnosi con valutazione cefaometrica ortodontica! Se vuole affrontare seriamente il problema, bisogna valutare il "discorso miofunzionale e di postura dell lingua" e sappia che le valutazioni da fare sono molto più complesse di quanto creda.Oggi esistono esami elettromiografici di superficie per l'analisi funzionale e non solo morfologica che misurano le attività elettromiografiche in occlusione centrica con contrazione di gruppi muscolari specifici in paticolari e diverse situazioni contrattili e registrando degli indici O a seconda della situazione clinica, se avesse patologie gnatologiche tali da dover stabilire alcuni parametri quali Angolo di Bennet o meglio Movimento di Bennet delle teste dei condili e /o rapporti spaziali tra arcate e base cranica e tra base cranica e colonna vertebrale etc, occorrerebbe una analisi con un arco facciale gnatologico di trasferimento ed uno studio su un articolatore a valore medio o addirittura a valore individuale. Oppure se si trovassero reali affinità tra postura e patologia occlusale, per stabilire se questa patologia fosse ascendente o discendente ci sarebbe bisogno oltre che dello studio suddetto con arco facciale di trasferimento, anche di valutare proprio la sua postura con pedana podometrica computerizzata e tanto altro! E' necessario integrare meglio le valutazioni cliniche suddette, gnatologiche di disclusione e protezione reciproca in protrusiva (incisiva), in lateralità (canine) ed in Relazione Centrica e Centrica abituale e Long centric ( posizioni di massima retrusione, abituale retrusione e spazio di retrusione) e dopo uno studio accurato posturale e spesso podometrico. MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 35 anni e, mi creda, occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Precisato questo, bisogna "indagare la sua sindrome" allargando gli orizzonti delle "indagini" con una visita Odontoiatrica completa. nel mio Profilo "Visita Parodontale" che pi non è altro che una visita Odontoiatrica completa che io e mia figlia facciamo sempre in Studio su tutti i pazienti per qualsiasi motivo e patologia fossero venuto da noi! La Visita Odontoiatrica è la massima espressione della Cultura Odontoiatrica. Non è banale. E' complessa e richiede Conoscenza Medico-Odontoiatrica, capacità e tanto tempo. Quindi una doppia visita parodontale intervallata da una preparazione iniziale anche con curettage e scaling è probabilmente indicata!Sono state sondate le sue gengive in sei punti di ogni denti di tutti i denti dal punto di vista Parodontale? I sintomi che descrive, così vari, migranti, in cui nessuno ci "capisce niente" sono spesso l'espressione di patologie Parodontali in atto. Le lascio un Poster mio e di mia Figlia sulle Gengiviti (il primo passo della Parodontite) e sul Curettage e Scaling. Si faccia visitare quindi prima da un Parodontologo, poi da uno Gnatologo. Meglio se nella stessa persona si "raccolgono" entrambe queste specialità! In bocca al Lupo. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia,Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Antonio in questo portale troverà il professionista della sua zona che desidera, un semplicissimo odontoiatra con mani esperte a cui lei deve affidarsi ciecamente senza interferire, evitando di depistandolo con sintomatologie non chiare, senza pretendere cure di sua scelta che sicuramente sono sbagliate perché non conosce la materia, eviti di ricercare grandi empirici stregoni con soluzioni olistiche che non danno risultati scientifici.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile sig. Antonio, dalla sua accorata descrizione mi sembra che si tratti di due problemi diversi, quello del terzo molare inferiore e i molari superiori. Lei non parla di devitalizzazione dei denti, immagino che sia stata eseguita, perché l'apicectomia si realizza solo dopo aver devitalizzato i denti. In questo caso dovrebbe essere sufficiente il ritrattamento degli elementi, specie se chi esegue il lavoro usa il microscopio. Questi dolori sono espressioni a mio parere di una nevralgia del trigemino o comunque di più nervi cranici associati, è utile una terapia per i disordini del V paio 8 un neurologo potrà aiutarla). Infine, molto utile la visita posturale, che realizza il terzo elemento di questa vicenda, anche perché per trovare una posizione congrua Lei certamente sperimenta le più svariate posture. Per quanto riguarda il terzo molare inferiore, mi limito a suggerirle una assunzione regolare di vitamine, in compresse, che non le devono sembrare palliativi, ma corollari di disturbi anche del nervo facciale. Sono dell'idea che nel tempo si può affievolire la sintomatologia. Cordiali saluti
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Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)

Buongiorno sig. Antonio, dalla descrizione che ci ha fornito non è ovviamente possibile fare un attenta valutazione del suo caso senza poterla visitare. Rimangono comunque una serie di dubbi sul corretto inquadramento iniziale del caso e sicuramente delle certezze legate al suo stato di salute attuale. I sintomi nevralgici e posturali che ci riferisce sono probabilmente complicazioni dei suoi problemi iniziali. Credo che il consiglio migliore sia di rivolgersi ad un buon clinico che le possa inquadrare da capo il suo caso ed aiutarla ad uscire da questa angoscia. Cordiali saluti
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Scritto da Prof. Giovanni Battista Menchini Fabris
Pisa (PI)

Gentile Sig. Antonio, mi pare che i problemi sono vari. E' possibile che tutto questo possa avere delle ripercussioni gnatologiche, però senza una visita non possiamo dirlo. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

I pazienti con disordini temporomandibolari mostrano spesso i segni e sintomi legati ai disturbi della colonna cervicale. Pazienti con disturbi del rachide cervicale possono mostrare segni e sintomi relativi a disordini temporomandibolari. Molti autori hanno sottolineato l'esistenza di correlazioni neuroanatomiche e biomeccaniche. Per vedere quanti studi su riviste odontoiatriche riprendono l’argomento, basta cercare su un qualsiasi motore di ricerca “Temporomandibular Disease and cervical spine disorders”. Nonostante il problema sia stato sollevato da lungo tempo, mancano tuttavia dati definitivi su quest’approccio terapeutico, anche se secondo quanto descritto dalla letteratura un consiglio si può dare. I soggetti con dolore cervicale devono recarsi da uno specialista ortopedico, per farsi prescrivere un’eventuale terapia fisica o di altro tipo. Nello stesso tempo è necessario fare una valutazione della correttezza della masticazione dentale presso uno specialista gnatologo, confezionando eventualmente un bite dentale. Per altri dolori a distanza come la lombalgia (mal di schiena) la gonalgia (dolore al ginocchio), la pubalgia, ecc. la correlazione con la malocclusione è argomento di discussione scientifica. L’opinione personale è che non tutte le lombalgie (o gli altri dolori suddetti) siano imputabili alla malocclusione, ma che la malocclusione non sia da escludere a priori. D’altra parte se è molto sospettata una correlazione tra malocclusione dentale e dolore al collo (cervicalgia), è difficile pensare che questo dolore rimanga limitato alla zona cervicale, senza estendersi ad es. in zona lombare. Nella mia esperienza personale i casi di risoluzione di dolore a distanza con bite sono stati parecchi. Naturalmente dopo aver escluso che ci sia un problema di devitalizzazione. Ieri un premolare che all'Rx non mostrava segni di sofferenza, è stato indagato dalla dottoressa con cui divido lo studio. Rarefazione ossea intorno alla radice vestibolare. In questo caso se non c'era la TAC (solo di quel dente) non si vedeva. Io come mi comporterei? Una TAC del dente con navigazione accorta intorno alle radici e all'apice e poi escluso il fattore endodontico terapie gnatologiche e posturali. Saluti
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Scritto da Dott. Daniele Tonlorenzi
Carrara (MS)

Caro Antonio, molto complessa la storia clinica relativa alle cure endodontiche alla quali lei é stato sottoposto ma posso pensare che i suoi disturbi provengano da un disordine occlusale di cui potrebbe essere spia un sintomo prevalente in tali in tale patologia: la cervicalgia. Anche le forme nevralgiche atipiche del comparto facciale e alcune forme di algia dentale sono riconducibili in molti casi ad alterazioni neuromuscolari indotte da una malocclusione. Nella sua regione le suggerisco, per confermare il mio punto di vista, una visita a Firenze presso la dottoressa Castellucci che si occupa da anni di occlusione neuromuscolare e che troverà su questo sito. Michele Lasagna
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)