C'è qualcosa che io possa fare per migliorare la situazione e cercare di evitare una possibile devitalizzazione?
Scritto da Alessia / Pubblicato il
Gentili Dottori, quattro mesi fa in vacanza ho preso una botta violenta sul dente incisivo centrale. Si è fratturato senza spezzarsi lo smalto nell'angolo inferiore. Dalla radiografia non è risultato nulla. Circa un mese fa però ha iniziato a darmi fastidio. Un bruciore costante, giorno e notte, alla narice e qualche fitta nel dente. Ho rifatto la radiografia: ancora nulla. Il dentista ha picchiettato il dente, nulla. Getto d'aria, nulla. Caldo e freddo, nulla. Solo dopo aver mangiato dolci avvertivo un piccolo fastidio. Il dentista mi ha fatto anche le prove di vitalità. Ho sentito il freddo con la stessa intensità degli altri denti, è andato via subito come per gli altri, ma mi è rimasto per qualche minuto un leggerissimo fastidio. Il dentista mi ha detto che devo solo aspettare l'evoluzione. Secondo lui, se il dente sta morendo, lo sta facendo in campo asettico, solo in seguito al trauma. In tutti questo tempo ho preso un Brufen al giorno per 15 giorni circa. Da circa una settimana il bruciore non lo sento più. Il dente non mi dà fastidio. Ma se lo spingo con il dito dal basso verso l'alto sento ancora un leggerissimo bruciore alla narice. Ho preso brufen per 15 giorni circa. C'è qualcosa che io possa fare per migliorare la situazione e cercare di evitare una possibile devitalizzazione? E' utile continuare con gli antinfiammatori? E' utile prendere un farmaco di sostegno ai nervi periferici tipo Nicetile? O cosa? Grazie. Alessia
Pubblicato il 20-11-2013
Sig. Alessia, attendere come dice il suo odontoiatra è la via meno invasiva e anche meno tossica, per cui ritengo corretto il suo approccio. Nel Web troverà di tutto ma nessuna certezza per cui attenda tranquillamente.
Pubblicato il 20-11-2013
Cara Signora Alessia, diciamo intanto per esattezza culturale che il Dente non muore ma perde la sua Vitalità! Per spiegarmi meglio, i denti sani e normali sono Vivi e Vitali ed i denti cosiddetti "Morti" sono Vivi e Non Vitali. Questo perchè è essenziale sapere che gli scambi biologici di un dente vitale o non vitale avvengono comunque e quindi è Vivo comunque! Detto questo, noto una incongruebza narrata da Lei e riporto: lei scrive "Caldo e freddo, nulla" poi "prove di vitalità. Ho sentito il freddo con la stessa intensità degli altri denti, è andato via subito come per gli altri, ma mi è rimasto per qualche minuto un leggerissimo fastidio." Allora, innanzitutto il "fastidio" non deve rimanere per tanti minuti e mi domando e le domando se sia stata fatta la prova termica al caldo, con guttaperca scaldata alla fiamma e come abbia risposto il dente! Di regola, una sensibilità quasi normale allo stimolo al freddo che però persiste molti minuti, unita ad una variabilità della sensibilità allo stimolo con guttaperca calda alla "fiamma", è propria di una sintomatologia detta "Radicolare della Polpa" che indica che il Dente è in necrosi parziale o di altre patologie della stessa e del parodonto che circonda la radice, come endoparodontiti e la terapia è una sola: la terapia endodontica unita o no a quella parodontale! Ossia la cosiddetta, impropriamente, devitalizzazione, unita ad una terapia chirurgica parodontale o semplicemente ad un curettage e scaling e root planing a seconda della profondità di concomitanti tasche parodontali! Spero, proprio per questo, che sia stato attuato anche un sondaggio parodontale della gengiva intorno al dente, esteso per completezza a tutti i denti della bocca in sei punti per ogni dente. Questo perchè i sintomi da lei descritti possono essere comuni anche alla presenza di tasche parodontali, espressione di Parodontite in atto o di endoparodontite! E' il Dentista che deve fare una Diagnosi differenziale e se non si procede così, non la si può ovviamente fare! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Estetica Dentale e del Sorriso e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 20-11-2013
Gentile Signora Alessia, l'approccio del Collega risulta corretto. Trovo inutile e anche dannoso assumere così tanti antiinfiammatori. Il fatto che il vitality test abbia dato esito positivo, ma abbia residuato una leggera dolenzia, potrebbe deporre per la necessità di devitalizzare il dente in oggetto. Solo l'attesa potrà dare risposte più certe.
Pubblicato il 20-11-2013
Anche io, come il suo dentista.. aspetterei l'evolversi della situazione e farei la terapia endodontica solo se lei non sopportasse piu i sintomi riferiti..
Pubblicato il 20-11-2013
Gentile Sig.ra Alessia, lei non può fare nulla per evitare una eventuale necrosi. Gli antinfiammatori servono ad allevia una sintomatologia dolorosa, ma non influiscono sulla evoluzione della situazione, ancor meno il Nicetile. Deve semplicemente monitorare il dente ed intervenire al primo problema. Cordiali saluti
Pubblicato il 20-11-2013
Cara Alessia, per la paura di dover devitalizzare il dente si stá procurando una intossicazione da farmaci . Dia retta al suo dentista e attenda possibili esiti della cosa. Le prove di vitalità dei denti, caldo, freddo, pulp test e quant'altro non hanno molto spesso esiti esaustivi. Più indicativa la percussione. Se anche questa ha esito negativo non resta che aspettare. Michele Lasagna
Pubblicato il 20-11-2013
Cara Alessia, l'approccio terapeutico attendista del suo odontoiatra è corretto. Cordialmente
Pubblicato il 21-11-2013
Ha ragione il suo dentista: l'unica cosa da fare è di aspettare l'evolversi della situazione; il tempo chiarirà la diagnosi. Probabilmente il dente perderà la vitalità e bisognerà effettuare la cura canalare. L'importante è monitorarlo in modo da intervenire al momento giusto e non trovarsi improvvisamente con un ascesso.
Pubblicato il 21-11-2013
Lei non può nulla. Se la vitalità non dovesse essere più presente ai test o improvvisamente cambiare il colore del dente allora sarà necessaria la devitalizzazione. Il tempo comunque gioca a suo favore. Cordiali saluti
Pubblicato il 22-11-2013
Gentile paziente, purtroppo non può far nulla. Solo aspettare . Generalmente entro sei mesi dall'evento traumatico saprà se il dente è rimasto vitale o no. Non faccia antinfiammatori sono inutili oltre che dannosi per lo stomaco. Cordiali saluti
Dentista Lazio, Roma
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