Non c'è nessuna alternativa all'estrazione?
Scritto da Carla / Pubblicato il
Salve! ho un problema col primo molare della corona in alto a sinistra. Ho devitalizzato questo dente proprio l'anno scorso a causa di una carie. Già dopo poche settimane cominciai ad avere doloretti dalla parte esterna. Ho sempre evitato il dentista , vista la mia paura recondita, ma sono arrivata alla scorsa settimana che mi si è gonfiata la guancia e mi è uscita una bolla sul dente. Il mio dentista mi ha detto che c'è un'infezione e che si deve rimuovere e poi procedere con un ponte o con un impianto. Quando facemmo la devitalizzazione lo stesso dentista ebbe problemi a causa del fatto che i canali fossero molto molto stretti. Ora, io che ho una paura tremenda degli interventi odontoiatrici, anche se banali, mi chiedo: non c'è nessuna alternativa all'estrazione? (già mi ha detto che procedere con una nuova terapia canalare potrebbe a breve riportarmi allo stesso punto di ora). Grazie mille. Carla
Pubblicato il 09-06-2014
Cara Signora Carla, c'è una infezione periapicale a quanto capisco. Per questo la soluzione non è certo l'estrazione del dente ma la sua cura. Questa è Terapia e questo deve fare un Dentista. Salvo casi eccezionali! I canali stretti non sono un problema valido per estrarre e poi a 29 anni è difficile se non impossibile che siano atresici, questo il linea di massima perchè non la vedo! Quindi li faccia curare. Se potesse postare le relative Rx endorali. Potrei dirle di più! Mi scuso per il ripetermi ma è importante che capisca. Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Le spiego. Bisogna valutare la Vitalità dei denti e se c'è una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Le spiego meglio:il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata,si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta,o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono = necrosi,e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti, che in pratica è la sua patologia! Le lascio un Poster di una Retrograda! E veniamo alle malattie focali: le malattie focali che sono malattie di organi sistemici a distanza come Cuore con Endocarditi batteriche, I Reni con Glomerulonefriti, l'occhio con Uveiti o altre Flogosi etc e possono, se trascurate essere gravi perchè diventano autoimmuni e quindi automantenentesi se non le si diagnosticano in tempo! Ma, per completezza dirò che la etiopatogenesi delle malattie focali prende origine da "Qualsiasi cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", ossia da retto, intestino, apparato gastroenterico, vie biliari, fegato, pancreas, faringe stomaco, orecchio esterno, medio ed interno, seni paranasali, vie respiratorie come faringe, laringe, trachea, bronchi, polmoni etc. Tra queste cavità comunicanti con l'esterno c'è la cavità orale con le sue infezioni, in particolare tasche parodontali e osteolisi periapicali trascurate e non curate adeguatamente! Però sono malattie rarissime e hanno sintomi prodromici molto particolari e ben precisi che qualsiasi Dentista o Medico o Specialista Internista conosce! Non li dico perchè se no si suggestiona e potrebbe falsare i sintomi inconsapevolmente! Ne parli col suo Dentista che valuterà tutto clinicamente! Rimanere con una infezione in bocca "che è appunto una cavità comunicante con l'esterno", può esporla alle malattie Focali come descritto. Questo a prescindere dalla patologia locale! Cari saluti e si faccia curare! I denti sono un "Patrimonio prezioso che non bisogna perdere in un modo così banale e superficiale, me lo lasci dire, visto che chiede!"
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Pubblicato il 09-06-2014
Sig. Carla, un odontoiatra fa sempre di tutto per conservale un suo dente, ma a volte per certi malati terminali è meglio passare all'avulsione.
Pubblicato il 09-06-2014
Assolutamente va curato, se possibile postare le rx per una valutazione più accurata
Pubblicato il 09-06-2014
La valutazione è difficile da fare da qui. Se ci mandasse una rx potremmo dire di piu'. Ma la primissima scelta è la conservazione del dente. Un ritrattamento canalare in questi casi può risolvere se in mani esperte.
Pubblicato il 09-06-2014
Senza alcuna radiografia, qualsiasi riposta non può essere esaustiva. Ovviamente, come le hanno consigliato i miei colleghi, la prima scelta è sempre rappresentata dal tentativo di salvare il dente e non estrarlo. Sicuramente da quello che descrive c'è un infezione peri-apicale cronica con tragitto fistoloso (la bolla che descrive), tramite cui sfoga l'infezione stessa. Anche se i canali radicolari fossero molto stretti o molto curvi, conviene sempre tentare un ritrattamento canalare (possibilmente ortogrado, cioè per via tradizionale) finalizzato a risolvere il problema ottenendo un buon sigillo apicale, piuttosto che estrarre il dente.
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Pubblicato il 09-06-2014
Una radiografie endorale permetterebbe una nostra valutazione, in mancanza di questa e inopportuno esprimere giudizi sul caso...comunque l'estrazione del dente e sempre l'ultima opzione da prendere in considerazione
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