Soffro di dolore alle gengive
Scritto da MARIA / Pubblicato il
Buongiorno, vi scrivo perché da qualche tempo soffro di dolore alle gengive più precisamente vi descrivo di seguito la mia situazione: la mattina quando lavavo i denti vedevo che mi usciva molto sangue dalle gengive...Poi mi sono iniziati dei dolori alle stesse gengive che mi facevano partire dei mal di testa quasi tutte le mattine...Ho fatto una visita odontoiatrica: il medico non mi ha riscontrato alcun problema gengivale, ma ho i denti molto "consumati". Mi ha praticato una pulizia dei denti e da allora le gengive non sanguinano più. Il dolore alle gengive mi è rimasto, in particolare avverto una certa sensibilità nella parte interna dell'arcata superiore...Inoltre ultimamente ho notato che ho anche delle fitte alle orecchie....Cosa mi consigliate? Devo preoccuparmi? Volevo fare una panoramica e una TAC alla testa a causa dei mal di testa che spesso si verificano....Inoltre a volte, assumendo un antidolorifico, mi accorgo che il dolore ai denti non va via, il mal di testa però si! Aspetto un vostro parere, grazie e buona serata!
Pubblicato il 23-06-2014
Cara Signora Maria, buongiorno, purtroppo è necessario fare una visita Clinica dell'unità dentale, ossia dei denti e delle gengive e dei loro rapporti tra di loro e con le unità dentali antagoniste! Bisogna fare una accurata Anamnesi locale e sistemica! Anamnesi significa fare tante domande ed avere risposte da lei su cose paricolari mediche ed odontoiatriche. Per esempio lei parla di dolore ma non ne spiega le caratteristiche, il modo di insorgenza, la durata, la provocabilità, cosa lo scatena e per quanto tempo, le caratteristiche e tanto altro. Non dice se sia stato fatto un sondaggio parodontale, se siano stati palpati i punti Trigger del volto per valutare, ossia punti specifici che, se toccati, in presenza di precise e particolari patologie del massiccio facciale, si scatenano o no i dolori alla testa, all'orecchio etc! Parla di denti "consumati". Potrebbe forse intendere con erosioni e si spiegherebbero i dolori ai denti ed alle gengive. Insomma bisogna valutare se ci sono erosioni dello smalto, carie, patologie pulpari di iperemia attiva o di iperemia passiva, di pulpite acuta o cronicizzata, di sindromi radicolari della polpa, di necrosi dentali, di gengiviti, di tasche parodontali. Sappia, anzitutto, che sono descritti sintomi che possono riconoscersi in Sinalgie ossia dolori a partenza da altre zone della metà omolaterale della bocca o del massiccio facciale e quindi di altri organi, dolori che si chiamano appunto Sinalgie , ossia una serie di Sintomi che sembra che ora partano da un punto ora da un altri e così via. Le Sinalgie sono sintomi che, praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca e del massiccio cranio-facciale, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano o da altri organi. Ha bisogno di due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente!Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltrea valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. E' sempre più prudente che la visiti un Dentista, meglio se Parodontologo. valutare la Vitalità dei denti e se c'è una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Le spiego meglio:il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata,si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta,o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi,e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certa che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Legga, ripeto, nel mio Profilo "Visita Parodontale" che poi è la Visita Odontoiatrica che io Parodontologo ma anche Odontoiatra ed anche Medico faccio sempre, così come mia figlia Claudia, per qualsiasi motivo un paziente venga da noi! Le lascio un Poster che le mostra una gengivite così può confrontare le foto e la spiegazioni in esso contenuto con le sue gengive e capire se ha una gengivite! Cari saluti ed in bocca al Lupo.
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Pubblicato il 23-06-2014
Dal quadro clinico che descrive mi sento di consigliarle una visita clinica estremamente approfondita del suo cavo orale, dell'unità dento - gengivale nella sua interezza, con particolare attenzione allo Status Parodontale (cioè dei tessuti di sostegno del dente, gengive comprese). Potrebbe avere erosioni dentali con interessamento della polpa dentaria, così come soffrire di una patologia parodontale, ed anche disturbi articolari che possono portare anche a cefalee. Quindi, prima di fare esami radiografici, è bene che si rivolga ad un Dentista preparato che possa fare una diagnosi precisa del suo caso e prescriverle gli esami necessari per arrivarne a capo.
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Pubblicato il 23-06-2014
Gent. sig.ra, lei necessita di una visita accurata, meglio da un parodontologo. Lasci che sia lui a prescriverle gli esami radiografici più adatti.
Pubblicato il 23-06-2014
Conviene vedere che non ci siano carie con le radiografie, oppure altre situazioni patologiche a carico dei denti o delle gengive e dei tessuti di sostegno dei denti. Se il fastidio è dato da fenomeni come serrare o bruxare etc, (che portano alla usura precoce dei denti, vista la giovane età) associate o meno a malocclusione, ci vuole un dentista che sia aperto in ortognatologia per un trattamento adeguato (byte o ortodonzia)
Pubblicato il 23-06-2014
Questi problemi dovrebbero poter essere risolti da un Odontoiatra, magari con una certa esperienza. Se il suo Dentista di fiducia non ha più la sua fiducia (scusi il gioco di parole), si rivolga a qualcuno più competente.
Pubblicato il 23-06-2014
Gentile Sig.ra Maria, se le gengive sanguinavano ci sono dei problemi parodontali. Però i denti consumati e il mal di testa suggeriscono che soffra anche di Bruxismo. Pertanto la visita da un bravo gnatologo è consigliata. Cordiali saluti
Pubblicato il 23-06-2014
Sig. Maria, dovrebbe ritornare dal suo odontoiatra per una revisione del caso.
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