Potrebbe esserci un approccio diverso per risolvere questa malocclusione?
Scritto da daniela / Pubblicato il
Egregi odontoiatri salve sono la mamma di un bambino di 11 aa, dopo una visita ortodontica gli è stato diagnosticato una seconda classe dento-scheletrica caratterizzata sia dalla protrusione dei denti dell'arcata superiore, sia dalla retrusione della mandibola. Questo problema su base genetica è peggiorato dall'abitudine a respirare a bocca aperta e deglutire interponendo la lingua tra gli incisivi e anche una lieve contrazione del mascellare superiore. C'è un affollamento in entrambe le arcate dentarie dovuto alla discrepanza tra lo spazio disponibile e il diametro dei denti. Inoltre ha l'abitudine a serrare i denti. Il medico vorrebbe applicare apparecchiature ortodontiche fisse per espandere il mascellare superiore e poi a fine permuta dentaria applicare delle apparecchiature per stimolarela la crescita della mandibola, risolvere l'affollamento e ridare un corretto ingranaggio dentale. La mia perplessità è la seguente: il medico vuole ricorrere all'utilizzo di microviti per evitare l'eccessiva inclinazione degli incisivi inferiori, ma se questo non dovesse funzionare, dovrebbe ricorrere all'estrazione di due denti permanenti per arcata. Potrebbe esserci un approccio diverso per risolvere questa malocclusione? Porgo distinti saluti e vi ringrazio.
Pubblicato il 21-05-2013
Difficile darle un parere senza poter visitare suo figlio. Personalmente sono contrario a programmare estrazioni per motivi ortodontici ad un bambino di 11 anni, ma tutto dipende dalla gravità della malocclusione e dalla valutazione conclusiva fatta dal medico dopo l'iter diagnostico. Iniziare a preoccuparsi per una seconda classe dento-scheletrica grave, quando il bambino ha già 11 anni ed una permuta dentaria quasi ultimata, è un pò troppo tardi. Però sembra che il suo Ortodontista sappia il fatto suo e non si limita a raddrizzare i denti, ma interviene anche sulla causa della malocclusione (disfunzione linguale e respiratoria), per cui gli darei fiducia! Cordiali saluti..
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Pubblicato il 21-05-2013
Cara mamma, esistono altre metodiche oltre a quella da lei descritta, i denti si possono spostare senza le miniviti. Saluti
Pubblicato il 21-05-2013
Si possono avere vari metodi di trattamento. Io userei un'apparecchio funzionale per avanzare la mandibola ed allargare il palato assieme alla rieducazione della deglutizione. Bisogna anche farlo vedere dall'otorino per essere sicuri che possa respirare col naso. Cordialmente
Pubblicato il 21-05-2013
L'approccio da lei descritto è tecnicamente perfetto! Abbia fiducia
Pubblicato il 21-05-2013
Sembra un caso classico di deglutizione scorretta. Eviterei le estrazioni come la peste ( si ridurrebbe lo spazio funzionale per la lingua aumentando tensioni muscolari e serramenti ). Faccia fare un esame posturale a suo figlio e poi si affidi ad un trattamento logopedico in mani esperte ( Terapia miofunzionale !! ) contemporaneamente al trattamento palatale e dell'arretramento della mandibola che io farei con apparecchiature funzionali: a 11 anni ci sono ancora margini di crescita! La respirazione orale è probabilmente dovuta alla postura linguale bassa (sindrome tubarica) e all'ipoplasia palatale : non appena aperta la sutura palatale suo figlio comincerà a respirare molto meglio.
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Pubblicato il 21-05-2013
Cara Signora Daniela, premesso che non si può "trattare Ortodonzia" senza un ceck up Ortodontico e analisi Cefalometrico di una teleradiografia con misurazione di angoli e segmenti di retta che uniscono precisi punti di repere e lo studio di fotografie in rapporto 1:1 del profilo sin e dx e di fronte, dello studio di modelli ortodontici in gesso particolare e su articolatore e tanto altro, trovo molto stimolante la soluzione proposta da Collega Dottor Spagnoli. E aggiungo che bisogna porre molta cura e sapienza nell'affrontare il "discorso miofunzionale e di postura dell lingua" e sappia che le valutazioni da fare sono molto più complesse di quanto creda. Bisogna studiare i coinvolgimenti eventuali di neromediatori e del sistema nervoso centrale e periferico dal punto di vista fisio-neurologico e tanto altro! Il trattamento delle disfunzioni masticatorie sia come concetto statico che soprattutto dinamico necessita un approccio diagnostico differente nelle varie patologie che ne possono essere causa! Il discorso è molto "sottile"che sfuma nella filosofia delle disfunzioni neuro muscolari, occlusali e della Articolazione Temporo Mandibolare e non lo si può spiegare in due parole, tra l’altro consigliandola su cosa sia meglio, senza averla visitata clinicamente, studiandone il caso, di persona. Questo se vuole affrontare seriamente il problema! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 21-05-2013
Gentile signora Daniela, da quanto ha descritto in maniera abbastanza chiara si può desumere che il suo dentista è un professionista serio di cui fidarsi senza remore. Posso aggiungere, da quanto ho capito, che si tratta di una seconda classe "Open", cioè con viso tendenzialmente "allungato", tipico dei respiratori orali con abitudini viziate come suo figlio, ed essendoci anche affollamento, per discrepanza dento-alveolare, posso tranquillizzarla riguardo alle estrazioni dentarie che dovessero rendersi necessarie, in quanto esse potrebbero in parte migliorare, o comunque non peggiorare il problema del viso "allungato". Distinti saluti.
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Pubblicato il 21-05-2013
Sig. Daniela, "seconda classe dento-scheletrica" se questa diagnosi è supportata da Rx latero laterale con tracciato cefalometrico, lei è in buone mani, abbia fiducia e chieda a questo professionista le eventuali alternative.
Pubblicato il 21-05-2013
Queste risposte le dimostrano come l'ortodonzia sia una scienza inesatta. O meglio, come ci siano delle vere fazioni come Guelfi e Ghibellini: inconciliabili. Io faccio parte di quella fazione che come diversi colleghi le dice che è tutto sbagliato. E le dico anche che il ritardo è enorme e se non si interviene subito con un apparecchio funzionale + rieducazione logopedica, in poco tempo diventerà un caso incurabile, destinato a recidivare per sempre..
Pubblicato il 22-05-2013
Si! Potrebbe esserci un approccio diverso! Ci sono diverse tecniche ma la cosa più importante è capire quella migliore nel caso di suo figlio. Individuo unico ed irripetibile! Respirare a bocca aperta, russare, sviluppare allergie.. Può essere causa o conseguenza della malocclusione. Io approfondirei con visita otorino, logopedia ( la lingua va rieducata) e visita posturale.. Le potrà sembrare strano, eccessivo. In realtà ê tutto molto più semplice!! Si lavora su più versi contemporaneamente, approccio dolce completo ed efficace!! Andare all'origine! Lavorare in sinergia sulle diverse funzioni! Questo il mio umile consiglio. Un grande in bocca al lupo
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Pubblicato il 23-05-2013
Sono d'accordo con i colleghi Alberti e Passaretti. Microviti ed estrazioni in un adolescente, che quindi è ancora in fase di crescita, mi sembra un po' eccessivo. L'eccessiva inclinazione dei denti non si deve ottenere con l'aiuto di viti intraossee, ma dando alla bocca il giusto equilibrio dinamico, affinchè i denti possano restare in quella posizione grazie ai movimenti ed alle forze muscolari della bocca, (masticazione, lingua, labbra). Se otteniamo un risultato con delle viti, quindi in maniera forzata, cosa succederà quando queste viti verranno tolte?
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Pubblicato il 23-05-2013
Signora senza foto e rx è difficile poter dare un consiglio!! concordo coi colleghi che escludono l'estrazione dei premolari, trattandosi di un bimbo di 11aa, a questa età si possono distalizzare (portare indietro) i molari e di conseguenza gli altri denti con la trazione extraorale, e apparecchiatura fissa, se la mandibola è retrusa ci sono apparecchi che ne stimolano l'avanzamento, es saltamorso di sanders. Consiglierei la vista dall'ottorino x escludere problemi respiratori. Cordiali saluti Cristina Cortis
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Pubblicato il 24-05-2013
Cara signora Daniela, l'approccio del collega che segue suo figlio è senza dubbio corretto. Al di là delle diverse tecniche è giusto espandere il palato per consentire alla mandibola di crescere grazie alla terapia ortopedico-funzionale. Sarebbe stato possibile iniziare prima, ma il ragazzo non ha ancora raggiunto il "picco di crescita", quindi anche la tempistica può considerarsi corretta. Le miniviti sono degli ausili molto semplici che ci aiutano a risolvere problemi di ancoraggio, quindi se il collega deciderà di avvalersene stia tranquilla. Riguardo alle estrazioni sarà bene rivalutare la situazione dopo la terapia ortopedico-funzionale e scegliere l'opzione migliore che salvaguardi funzione, estetica e stabilità, valutando tutti i parametri diagnostici che si avranno a disposizione. Un caro saluto Dr.Roberto Del Rosso, Specialista in Ortognatodonzia, Terni
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