Mio figlio di 7 anni e mezzo ha perso oggi il suo primo dentino
Scritto da Greta / Pubblicato il
Buongiorno. Mio figlio di 7 anni e mezzo ha perso oggi il suo primo dentino (81), lingualmente è già spuntato il 41 e pur essendo il solo permutato lo spazio lasciato dal suo deciduo è di circa 1/3 più piccolo! Al momento non vi sono altri elementi in fase di permuta e l'unico sesto che sta erompendo è il 36. Mi rendo conto che abbiamo un problema di carenza di spazio mica male, oltre che di ritardo nella permuta (ereditato da mamma e papà ). Quello che vorrei domandarvi è se sia possibile intervenire con un dispositivo come un espansore in mancanza quasi totale dei sesti, ancorandosi quindi ai quinti decidui o se conviene aspettare la loro eruzione. So che dovrò fargli fare una panoramica e farlo visitare da un odontoiatra ma nel frattempo speravo in qualche chiarimento in merito ai tempi giusti per intervenire. Grazie
Pubblicato il 02-09-2015
E' il tempo giusto che si rivolga ad un ortodontista di sua fiducia e che si faccia consigliare e guidare da lui. Lo spazio più piccolo del dentino da latte rispetto al permanente e assolutamente normale, i denti permanenti sono ovviamente molto più grandi dei decidui. Si affidi a lui e tutto va bene.
Pubblicato il 02-09-2015
Mi limiterei solo ad evitare che perda per motivi non naturali decidui posteriori troppo precocemente. Non penserei ad altre soluzioni prima di una diagnosi. Se ad esempio si trattasse di una ipomandibolia ( come e' facile che sia) eviterei l'uso di espansori....soprattutto a questa eta'.
Pubblicato il 02-09-2015
Buongiorno Greta, innanzitutto complimenti per la sua competenza e proprietà di linguaggio odontoiatrico! Qualsiasi risposta alle sue domande può essere data solo da una corretta visita ortodontica, dopo la quale , con un corretto studio del caso che prevede presa d' impronte, e tracciato cefalometrico su teleradiografia latero/laterale, si può procedere con una diagnosi e di conseguenza tempi , modi e costi del trattamento. Ogni bambino è diverso e diverso è l'approccio ortodontico, ma solo lo specialista può decidere come agire. Saluti
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Pubblicato il 02-09-2015
Buongiorno, Cara Signora Greta. Bene, l'incisivo centrale permanente erompe intorno ai 6-8 anni, quindi, se l'età scheletrica e quella cronologica corrispondessero, sarebbe nella "norma"! Per rispondere alla sua domanda mi sembra ovvio che si debba fare una visita Specialistica Odontoiatrica meglio se Pedodontica e Ortodontica, cosa che avrebbe già dovuto fare molto prima. Sappia infatti che la "saldatura" delle suture ossee pterigo-mascellari è un processo che avviene intorno ai 7 anni circa e anche prima e la sutura palatina media si chiude solitamente intorno ai 12, 13 anni nelle bambine e ai 13, 14 anni nei bambini. Quindi prima si inizia la terapia espansiva e meglio è. Anche intorno ai 5 anni. Ovviamente anche in un adulto è possibile espandere il palato attuando una frattura della sutura palatina.Dal punto di vista scheletrico è quindi necessario, nell'adulto, attuare un intervento chirurgico per espandere poi il palato.Ovvio che se ci si accontentasse di agire solo sui denti e non sullo scheletro, si potrebbe usare l'espansore senza intervento. Sarebbe però un compromesso spesso non accettabile ed in ogni caso da decidere solo dopo un esame cefalometrico completo, a tavolino e tanto altri accertamenti ortodontici. In particolare è necessaria un'anamnesi delle abitudini viziate come la presenza di respirazione orale o di adenoidi o il succhiamento del pollice o la posizione che assume la lingua durante la deglutizione o le proporzioni e i rapporti reciproci dei vari componenti del sistema scheletrico in particolare palato ogivale, over Jet ed Over Bite, Dimensione Verticale etc . Tutto questo lo si può eventualmente ed a seconda della Diagnosi, correggere con uno squeeze (letteralmente compressione, più in senso lato esercizi miofunzionali) mio funzionale e Logopedistico o con uno “squeeze” ortodontico con archi multi T loopse con l'applicazione di elastici verticali in doppio a coadiuvamento di ulteriori esercizi funzionali. Questo per accontentarla parzialmente cara Signora! La diagnosi Ortodontica è cosa seria e dipende da una infinità di problemi da valutare con accurato check up ortodontico e cefalometria che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere; è come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati e, chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia, sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta. Vede, siamo entrati in concetti complessi! Come posso risponderle, Professionalmente, quindi? questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata, è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La bocca nel suo intero) sono complesse e richiedono Cultura, Intelligenza e Capacità Clinica oltre che Terapeutica! Bisogna valutare il "discorso miofunzionale e di postura della lingua" e sappia che le valutazioni da fare sono molto più complesse di quanto creda. Oggi esistono esami elettromiografici di superficie per l'analisi funzionale e non solo morfologica che misurano le attività elettromiografiche in occlusione centrica con contrazione di gruppi muscolari specifici in particolari e diverse situazioni contrattili e registrando degli indici ben precisi. Ora esistono anche teleradiografie particolari che permettono di sovrapporre lo scheletro e il profilo fotografico per meglio fare queste valutazioni (stereofotografia che sincronizza il viso del paziente co il volume osseo, quindi, volumetrica). Banalmente forse, per lei, le dico : "Senza tutto questo che le ho spiegato, non posso rispondere, in modo professionale, deontologico e corretto"!!! Cari saluti
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Pubblicato il 02-09-2015
Sig. Greta, mi meraviglio che una mamma che utilizza questo linguaggio in campo dentale non abbia fatto visitare semestralmente il suo bimbo dai 3 anni in poi. Porti il bimbo da un semplice odontoiatra al più e stia alle sue indicazioni, senza mai dimenticare la visita semestrale.
Pubblicato il 02-09-2015
Buongiorno Senza vedere suo figlio le direi di non preoccuparsi, da come lei asserisce ritengo che aspettare la crescita di suo figlio sia la cosa migliore. Avendo sette anni è nel primo periodo di crescita e quindi è possibile che lo sviluppo migliori lo spazio nel cavo orale. Certamente queste mie affermazioni vanno sempre avvalorate dopo una visita del suo bambino, presso uno studio odontoiatrico di sua fiducia. Buona giornata
Pubblicato il 02-09-2015
Grandi anomalie, da quello che descrive, non ce ne sono. In ogni caso il consiglio, già espresso dai colleghi, è quello di far visitare suo figlio da un collega specializzato in Ortodonzia ed effettuare così una prima visita clinica e relativa ortopantomografia (panoramica dentale) ed eventualmente impronte dentali, per valutare se intervenire precocemente con un trattamento ortodontico intercettivo (espansione palatina) o attendere.
Pubblicato il 02-09-2015
Concordo con quello che dicono tutti i colleghi. Aggiungo che la cosa migliore secondo me è far valutare la postura linguale da parte di una logopedista specializzata in miofunzionale. Questa è la cosa più urgente per prevenire malformazioni ed è in relazione con la carenza di spazio.
Pubblicato il 04-09-2015
Gentile signora, stia tranquilla perchè siamo nei tempi normali. Se volesse mi occupo da 40 anni di ortodonzia, sono gnatologo e lavoro a Milano in c.Venezia 35, potrei quindi visitare suo figlio. Cordialmente
Dentista Calabria, Cosenza
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Dentista Liguria, Savona
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Dentista Puglia, Bari
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Dentista Campania, Napoli
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Dentista Lazio, Roma
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