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Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 7

Mi sono stati trovati alcuni colletti esposti con recessioni gengivali

Scritto da Chiara / Pubblicato il
Buongiorno, da recente visita mi sono stati trovati alcuni colletti esposti con recessioni gengivali soprattutto nelle zone laterali della bocca, per cui abbiamo gia' programmato una terapia paradontale. Sia per motivi estetici che anche funzionali (vorrei evitare di sottopormi all'intervento della ricostruzione della gengiva se la recessione deriva anche da un problema di masticazione), abbiamo valutato di ricorrere a una terapia ortodontica prima di quella paradontale. In tale sede, questa la diagnosi "paziente presenta tutti gli elementi dentari tranne ottavi inferiori, gli ottavi superiori sono inclusi. Compenso di III classe con affollamento superiore e inferiore. gli incisivi inferiori si presentano lingualizzati al fine di garantire un compenso alla III classe scheletrica presente dal punto di vista estetico e funzionale". La proposta di trattamento e' la seguente "la paziente desidera allineamento dentale superiore e inferiore ed e' consapevole della III classe scheletrica. e' altresi consapevole che tale malocclusione non e' correggibile in eta' adulta se non tramite chirurgia maxillo facciale. Richiede allineamento dentale a fini estetici. Si programma terapia ortodontica di 1,5 anni cui segue contenzione finale. Si spiega alla paziente che gli incisivi inferiori rimarranno comunque molto linguoinclinati e che dovra' fare molto stripping per conservare l'overjet nonostante la III classe basale. Si informa anche che le recessioni gengivali potrebbero peggiorare durante la terapia ortodontica." Per tale correzione mi e' stato proposto l'apparecchio fisso "classico" o in alternativa un invisalign full. Ovviamente per un puro fattore estetico preferirei la tecnica invisalign ma non mi e' chiarissimo se, rispetto al fisso, ci possono essere piu' rischi sia sulla recessione gengivale sia sulla malocclusione (che da quel che ho capito non va corretta). Mi sapete aiutare? una vale l'altra? grazie mille Chiara
Il collega le ha scritto tutto correttamente, specificando molto bene fattori funzionali e fattori estetici, in maniera chiara ed esauriente. In linea di massima non ci sono grandi differenze (se non temporali, nel senso che con gli allineatori invisibili i tempi si dilatano un pò) su rischi e possibili complicanze, quindi è bene valutare sempre insieme al collega quale terapia risulti più indicata per correggere il problema.

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Sig. Chiara, ma qui non le danno alcuna garanzia sul problema Parodontale, anzi potrebbe peggiorare. Personalmente prediligo curare la malattia parodontale, poi si potrà passare all'ortodonzia. Il suo caso è chirurgico, non vedo motivo di un compromesso ricco di possibili complicanze.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile Signora Chiara, personalmente, faccio farei così: prima si curerebbe il Parodonto sia come eventuale Parodontite con tasche parodontali e difetti ossei, sia per aumentare la gengiva aderente, con la chirurgia parodontale muco-gengivale in corrispondenza delle recessioni gengivali più severe (ossia, per semplificare, quelle che raggiungessero od oltrepassassero la linea di giunzione mucogengivale che separa la gengiva aderente rosa che circonda il dente e la mucosa alveolare, violacea, elastica, estensibile, che forma il fornice e si riflette sulle labbra e sulle guance; poi si farebbe l'ortodonzia ed infine si rivaluterebbe il tutto e si procederebbe a nuova terapia parodontale ossea e/o mucogengivale se necessaria (ma in genere sarebbe necessaria!).

Deve sapere che la "saldatura" delle suture ossee pterigo-mascellari è un processo che avviene intorno ai 7 anni circa e anche prima e la sutura palatina media si chiude solitamente intorno ai 12, 13 anni nelle bambine e ai 13, 14 anni nei bambini. Quindi prima si inizia la terapia Ortodontica e meglio è. Anche intorno ai 5 anni. Certo, Esistono dei Compromessi, per cui si può intervenire anche da adulti ma legga bene quanto le dico ora: E' importante perché si tratta di una Disgnazia Dento Scheletrica e non Dento Dentale e lo spostamento dei denti sarebbe non "Corporale" ma "Rotatorio" e questo sarebbe un "Compromesso" che però, in presenza di un Tavolato osseo Sottile, potrebbe portare alla formazione di pericolose deiscenze ossee con gravissime recessioni, oltre che decapitazione delle papille interprossimali e danni il parodonto profondo.spesso affrontabili terapeuticamente sia funzionalmente che esteticamente in modo molto complesso e con plurinterventi per evitare la formazione di gravi inestetismi, visti troppo spesso, da me Parodontologo, in questo tipo di terapie, per non metterle in rilievo ed in ogni caso da decidere solo dopo un eventuale esame cefalometrico completo, non tralasciando l'importante valutazione fisiopatologica della lingua e dei suoi movimenti e disarmonie anche logopedistiche e soprattutto una Visita Parodontale come ho descritto sopra.

Di più senza visita Clinica non posso dirle. Il suo Dentista è stato molto corretto, Professionale e chiaro! Lei nonostante ciò chiede altri pareri on line. Sarebbe meglio che parlasse bene col suo Dentista e non on line. Se poi volesse un parere da un altro Professionista, ci vada perché occorre una visita Clinica o meglio una serie di Valutazioni Cliniche e semeiologiche e non un parere "strappato" dal Web! Cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Mi scusi ma non mi è chiaro il motivo della terapia ortodontica: l'ha richiesta lei o le è stata proposta (in modo corretto peraltro) dal collega? Se il problema è una sensibilità ai colletti è possibile fare altre terapie oltre quella parodontale o ortodontica, per esempio una semplice applicazione di sostanze desensibilizzanti. In ogni caso la valutazione non potrà mai essere sulla base di dati e situazioni riferite, ma esclusivamente basandosi su dati oggettivi: visita, modelli studio, eventuali radiografie, foto, ecc.
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Scritto da Dott. Johannes Schmitz
Milano (MI)

Buongiorno, penso che la dicitura dopo l'uso di un dispositivo ortodontico la malocclusione non venga risolta sia un pò a dir poco contraddittoria. E allora perchè le viene consigliato una ortodonzia se poi la malocclusone non viene risolta? Sono certo che non era questo il motivo ma ben altro, cioè il problema scheletrico non sarebbe stato risolto anche dopo l'ortodonzia visto che ci troviamo di fronte ad un terza classe scheletrica. L'ortodonzia risolve la malocclusione dentale ma non scheletrica a questa età come dice Lei. Per quanto riguarda l'uso di un dispositivo o dell'altro, la differenza è poca se non uguale. Sicuramente l'utilizzo di Invisalign è migliore dal punto di vista funzionale, igiene, e utilizzo rispetto a quello tradizionale fisso. Dato che ha problemi parodontali io utilizzerà Invisalign perché mi da maggiori garanzie di pulizia giornaliera da parte del paziente, mentre la difficoltà che avrebbe con quello fisso è veramente notevole, con probabili ripercussioni sul suo parodonto.

Mki auguro di essere stato di suo aiuto e colgo l'occasione per porgerLe distinti saluti

Vaja Dr Fabio
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Scritto da Dott. Fabio Vaja
Milano (MI)

Gentile signora, ha ricevuto delle risposte molto ben formulate ma credo difficili da seguire nella loro precisione e completezza. Quindi mi piacerebbe poterla visitare e consigliarla bene con conoscenza del problema. Se vuole mi telefoni. Cordialmente

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Gentile Signora, purtroppo risulta totalmente impossibile dare una risposta esaustiva senza poterla visitare. Sicuramente esiste uno stato di malocclusione che è probabilmente la causa delle forti erosioni al colletto e intraprendere un trattamento ortodontico senza una precisa diagnosi strumentale che fornisca precisi dati neuromuscolari sull'intero sistema stomatognatico rappresenta un grosso rischio in un paziente "a rischio" che potrebbe incorrere anche nell'esito di una severa patologia miofasciale o a livello della Articolazione Temporomandibolare.
Certamente la prima cosa da fare è realizzare con un apposito dispositivo (ortotico) quale sarà la fisiologica relazione craniomandibolare onde confermarla strumentalmente e clinicamente prima di procedere verso un eventuale trattamento ortodontico scevro da rischi anche gravi. Va inoltre esaminato con particolare attenzione lo stato di salute parodontale a livello osseo prima di indurre spostamenti dentali. L'utilizzo di una strumentalizzazione computerizzata (kinesiografia ed elettromiografia) rappresenta oggi l'ausilio indispensabile per la formulazione di diagnosi precise. 
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)