Agenesia degli incisivi laterali superiori
Scritto da Ramona / Pubblicato il
Salve, sono una ragazza di 25 anni, vi racconto la mia terribile storia per chiedervi un aiuto. Per un'agenesia degli incisivi laterali superiori mi è stato inserito un apparecchio ortodontico con la finalità di creare lo spazio necessario per l'inserimento di due impianti. Il lavoro chirurgico è stato eseguito - febbraio 2010 - in clinica odontoiatrica a Bologna;ho avuto un'infezione in seguito alla quale l'1 marzo uno dei due impianti è stato rimosso. Ho eseguito una tac dalla quale si evince una totale distruzione ossea (non è presente neanche una sottile lamina di osso). Sembra non sia possibile neanche fare un innesto di osso autologo, mi è stato consigliato di non "farmi toccare più da nessuno" che non ne sia all'altezza. Vorrei che qualcuno mi indicasse i migliori chirurghi in Italia. Non ammetto più fallimenti poichè, dopo aver speso 4000 € e aver patito tanto (ho ancora l'apparecchio in bocca da ben 4 anni che non può esser tolto poichè cadrebbero i denti vicini!)sono anche terrorizzata. Mi affido alla sensibilità e al buon cuore di tutti voi. Grazie
Pubblicato il 17-05-2010
Sig. Ramona, purtroppo non conosco il suo caso clinico e spero che i denti non siano stati spostati dove non ci fosse osso. Difficilmente troverà un professionista che possa darle delle garanzie implantologiche, sicuramente sarà sempre possibile una protesi fissa tradizionale.
Pubblicato il 17-05-2010
Cara Ramona, la tua storia mi rattrista considerata la tua giovane età e l'insuccesso della terapia implantologica. Poterti indicare un bravo chirurgo maxillo-facciale che possa effettuare un intervento di rigenerazione con un innesto tale da permettere l'inserimento dell'impianto mi è difficile perchè non vorrei avere la responsabilità di un ulteriore fallimento. Ti consiglio di farTi guidare dal tuo buon senso tramite ricerche approfondite e di referenze che possano darti soprattutto serenità e tranquillità in quanto ritengo che la possibilità di un innesto che aumenti l'osso in spessore ed in altezza in mani esperte possa esserci. Tanti auguri.
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Pubblicato il 17-05-2010
Con tecniche un po' sperimentali, ma che sembra aprano nuove vie alla ricostruzione delle atrofie ossee, è possibile ricostruire parti del nostro scheletro. Con l'ausilio di tecnologia cad cam, partendo da un dentascan, è possibile creare un frammento di biomateriale (quasi sempre idrossiapatite di origine animale o artificiale) identico alla parte ossea mancante. Questo "pezzo" viene poi arricchito con fattori di crescita, per stimolare l'integrazione con l'osso circostante e infine viene innestato nella zona interessata. Dopo qualche tempo (tra i 4 e i 6 mesi)si possono reinserire gli impianti. Nella sua regione ci sono centri di assoluto livello e credo che lei si possa rivolgere al Rizzoli, dove stanno già facendo cose di questo genere, per l'osso arricchito, oppure rivolgersi all'università di Modena. Cordiali saluti
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Pubblicato il 17-05-2010
Cara Signora Ramona...sono veramente addolorato per l'esperienza terribile da lei vissuta...e nello stesso tempo sono "arrabbiato" per il danno provocato alla nostra Professione .... infatti lei giustamente dice:"Non ammetto più fallimenti" ... ed io potrei dirle:"così crea tanti problemi a chi, incolpevole, la prenderà in cura per assumersi la responsabilità di una non semplice terapia di chirurgia estetica"...questo professionista che vorrà prenderla in cura, dovrà ringraziarlo, non "minacciarlo".... perchè mettere le mani e risolvere disastri (se poi così fosse) provocati da altri problemi è complesso e si parte già con una marcia in meno per i problemi creati da altri...quindi, per favore, cambi la sua frase con "Non ammetto fallimenti da parte di una clinica odontoiatrica" ... CHIARO?...ciò detto la Chirurgia Estetica Parodontale può fare moltissimo oggi giorno: legga la mia pubblicazione "Chirurgia parodontale estetica Grave inestetismo" ...di cui le lascio anche una foto dimostrativa e poi il mio Articolo "La chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale"...cliccando sul mio nome per entrare nella mia Home page di presentazione ... vuole un nome di un Professionista che si occupi di queste patologie? = il mio, prenda pure un appuntamento...visto che non vuole fallimenti...le consiglio caldamente di venire da me...ha bisogno di un Parodontologo...l'impianto lo ha perso per una perimplantite che è per così dire la parodontite dell'impianto...Chiaro?........legga poi le altre pubblicazioni LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali (a cui ne seguono altre tre)...poi....Terapia chirurgica delle lesioni di I, II, III classe delle bi/triforcazioni (3^ parte)...poi....RIABILITAZIORE PARODONTALE E PROTESICA COMPLETA...poi....Riabilitazione Protesica Fissa Totale e Chirurgia Preprotesica....poi.....Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria.....POI....Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente....etc.........Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Gnatologia, Implantologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 17-05-2010
Se mi contatta via mail le indico dei nominativi.... cordiali saluti
Pubblicato il 17-05-2010
Gentilissima Ramona, l'ospedale Riuniti di Ancona, centro di elevata affidabilita'; reparto di chirurgia maxillo facciale diretta dal prof. Paolo Balercia. Saluti
Pubblicato il 17-05-2010
Non disperi perchè esiste la possibilità di recuperare, stia calma e valuti attentamente quanto i vari professionisti che contatterà le indicheranno. Tenga presente che gli innesti ossei con prelievo intraorale sono se possibili da preferire a quelli di siti extraorali, che la tecnica descritta dallo stimato amico dott.Cirotti è una cosa estremamente interessante e le consentirebbe di ridurre la morbidità dell'intervento eliminando la necessità di un sito donatore, che esisterebbe pure la possibilità di inserire osso di banca, a tal proposito a Castel Franco Veneto c'è il prof Franco che gestisce il reparto chirurgia maxillo facciale dell'ospedale che è centro pilota in Italia insieme ad alcuni altri per l'uso di tali tessuti. Cordiali saluti
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Pubblicato il 17-05-2010
Sig Ramona, sono rammaricato per la sua situazione. Penso che la soluzione per quanto possibile sia quella di affidarsi ad un team di chirurgia maxillo facciale con consulenza odontoiatrica. Sia Parma che il Sant'Orsola di Bologna so che lavorano molto bene come anche l'equipe del proff. Ubilia di Pisa. Tantissimi auguri.
Pubblicato il 18-05-2010
Gentile Ramona, mi dispiace molto per la sua sfortunata storia. Se non sbaglio, vi è anche un problema di mobilità e di rischio di recidiva in seguito alla cura con l'apparecchio ortodontico. Il mio consiglio, per risolvere in modo definitivo sia la parte dell'agenesia che della possibile recidiva nonchè la chirurgica preimplantologica, è di valutare con attenzione, affidandosi ad un bravo protesista, la possibilità di un ponte su denti naturali del gruppo frontale. Oggi vi sono materiali e tecniche che possono ridarle un sorriso valido ed evitarle sedute chirurgiche che alla fine non le possono garantire un risultato pienamente soddisfacente. Cordialità.
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Pubblicato il 18-05-2010
Si può risolvere senza impianti in attesa di trovare la persona giusta (qui in questo sito ce ne sono tanti di implantologi del tutto sicuri, come ad esempio il dr. Maurizio Serafini di Chieti, ma sta un po' lontano). Puoi fare un Maryland Bridge, che è un sistema protesico non implantare molto estetico e pochissimo invasivo. La causa è da ricercare nel trattamento ortodontico che da quello che intuisco è stato effettuato tardissimo, cioè ora e non in età infantile. Questo probabilmente ha fatto si che l'osso in sede implantare fosse insufficiente, con conseguente fallimento dell'impianto che se non c'era osso non andava fatto. Ma questo lo dico solo per fantasia perchè non posso sapere bene come è andata
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Pubblicato il 18-05-2010
Salve Ramona, se c'è la possibilità di effettuare una ricostruzione ossea e gengivale, non abbia alcun timore.. potrà tranquillamente inserire l'impianto che sfortunatamente, ma non rarissimamente, può andare incontro a fallimento..nel suo caso, il tutto risulta aggravato da uno spessore osseo già di per se esiguo (la zona del laterale agenetico è quasi sempre così..). Le ricostruzioni ossee dichiedono tempo.. nel frattempo potrebbe ricorrere al ponte maryland che citava il dott. Passaretti. Cordialmente, Gianluigi Renda.
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Pubblicato il 18-05-2010
Gentilissima paziente se mi contatta via email le do il nominativo di chi può occuparsi del suo caso. Cordiali saluti Dott. D. Cianci.
Pubblicato il 18-05-2010
Credo che la soluzione non sia nel rivolgersi ad un chirurgo, ma piuttosto risolvere come prima cosa la situazione ortodontica. L'apparecchio in queste situazioni DEVE essere eliminato quanto prima. Poi per la sostituzione del dente mancante esistono anche vie alternative all'implantologia quando questa non sia possibile...
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