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Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 12

Mia figlia ha i 2 premolari superiori che non sono ancora scesi

Scritto da marina / Pubblicato il
Mia figlia di 11 anni ha i 2 premolari superiori che non sono ancora scesi e non hanno spazio. Uno di questi sta crescendo nel palato. La bambina è stata visitata da 3 ortodonzisti: - il primo ha detto che il caso può essere risolto impiantando un apparecchio espansore che va regolato quotidianamente con una chiavetta, poi con un apparecchio fisso che sposta i molari indietro per fare spazio ai premolari. - il secondo ha detto che è sufficiente impiantare un apparecchio fisso per mandare indietro i molari, ma mia figlia ha un altro problema il "morso incapsulato?": vale a dire che mancando i 2 premolari, l'arcata superiore è più stretta, quindi avrà problemi alla mandibola del tipo "scrocchio della mandibola", premetto che la bambina attualmente non accusa questo disturbo. - il terzo ha detto che prima di intervenire con l'apparecchio, preferisce aspettare che crescano gli ultimi 2 molari superiori(13 o 14 anni) e che non presenta alcuna anomalia del morso, anzi quando si sarà fatto spazio ai 2 premolari, l'arcata superiore sarà anche troppo larga. Le mie domande sono: se i premolari scendono (come già stanno cercando di fare) possono dare problemi alle radici dei denti già esistenti? A quale dei tre devo dare ascolto, visto che ognuno di loro ha fatto una diagnosi diversa? Cortesemente ringrazio Marina
Le diagnosi sono probabilmente tutte e 3 uguali; è il piano di trattamento che cambia. Non conoscendo il caso non posso rispondere alla sua domanda. Posso però tranquillizzarla perchè a 11 anni la crescita dei mascellari è in pieno svolgimento e -a occhio- il caso da lei descritto mi sembra piuttosto semplice e quindi facilmente risolvibile da ognuno dei colleghi citati. Io, forse ( ma sottolineo il forse, perchè ogni caso va "visto" ) avrei agito come il primo.
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Scritto da Dott. Lorenzo Alberti
Roma (RM)

Salve signora Marina. I primi due ortodontisti hanno detto sostanzialmente la stessa cosa.. creare lo spazio per dare modo ai due premolare di erompere normalmente. L'apparecchio fisso serve invece per l'allineamento di tutti i denti dell'arcata inferiore. Il terzo ortodontista ha poi deciso di attendere ma non di non intervenire! Rispondo alla sua perplessità sempre che il suo quesito sia così come lo ha descritto: i denti hanno una capacità autonoma di erompere in arcata e per un periodo biologico ben definito. Dopo questo periodo perdono la "forza eruttiva".. e dovranno essere aiutati mediante presidi ortodontici. Visto che sua figlia ha la giusta età, perchè aspettare? cordialmente, Gianluigi Renda.
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Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)

Gentile Sig.ra, il primo ortodonzista le ha dato il consiglio che mi sembra il più corretto e immediato. Tenga presente che in ortodonzia gli avvisi possono essere diversi date le molte scuole al proposito, tuttavia mi sembra saggio trovare uno spazio e poi intervenire con un apparecchio fisso, l'età della bambina lo consente, cordiali saluti

Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)

Cara Signora Marina, male ha fatto a chiedere tre pareri diversi, ne chieda solo uno presso un Ortodontista in cui abbia fiducia e si affidi completamente a lui! I pareri sono apparentemente diversi perchè le modalità di approccio Ortodontico ad una Disgnazia può avvenire in modi diversi, ma portano tutte allo stesso risultato! Dipende dalla scuola di appartenenza, dalle proprie preferenze personali culturali e Professionali e da tanto altro! Vorrei risponderle ma non è possibile senza visitare e sottoporre sua figlia ad un Ceck Up Ortodontico e non sarebbe Professionale parlare "a vanvera" di ipotesi fatte sull'aria fritta! La diagnosi Ortodontica è cosa seria e dipende da una infinità di problemi da valutare con accurato check up ortodontico e cefalometria che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere. La Diagnosi Ortodontica e la progettazione terapeutica sono come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati e chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta che le può dire solo un Ortodontista dopo le visite suddette. Non posso quindi esprimere giudizi, senza vederla! Non solo non sarebbe corretto, ma non sarebbe professionale. SI FIDI DI UN SOLO ORTODONTISTA IN CUI LEI ABBIA VERA FIDUCIA. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Cara Marina la questione è seria e c'è bisogno di un parere autorevole. Quello che lei riferisce sono i piani di trattamento non le diagnosi. Le diagnosi di sua figlia potrebbero essere: affollamento solo dovuto a malposizione dentaria affollamento dovuto a eccessiva ristrettezza ossea. Nel primo caso l'intervento correttivo è quasi esclusivamente di ortodonzia fissa e può essere fatto a qualunque età, nel secondo caso invece si tratta di un problema di crescita ossea in cui si deve intervenire tra i 9 e i 12 anni perchè a questa età si può eseguire un trattamento non solo ortodontico (spostamento denti) ma anche ortopedico (modifica delle basi ossee) cosa che dopo questa età è fattibile solo chirurgicamente. Il morso incapsulato non esiste forse incrociato.... per quello che riguarda i problemi gnatologici non è detto che si sviluppino, possono svilupparsi anche in chi ha denti perfetti come possono non svilupparsi mai in persone con denti stortissimi. Il mio consiglio è andare da un ortodontista iscritto all'albo e specializzato (trova tutto sul sito fnomceo.it) Distinti saluti
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Scritto da Dott. Domenico Aiello
Catanzaro (CZ)

Gentile Sig. Marina, non è un caso difficile da risolvere con l'ortodonzia fissa, anche se non ho visitato sua figlia e non ho visionato le radiografie. Se va nel mio sito personale, tra i casi clinici troverà ortodonzia e legga disodontiasi. Cordiali saluti e Buon anno

Scritto da Dott. Maurizio Serafini
Chieti (CH)

Senza vedere sua figlia è impossibile darle un consiglio. Certo è che se c'è necessità di espandere il palato siamo al limite come età, quindi non si può attendere come indicato dall'ultimo ortodonzista. Se invece il palato è sufficientemente ampio e c'è necessità di fare solo un allineamento allora l'ultimo collega potrebbe aver ragione. La cosa che mi lascia dei dubbi è che se è stato eseguito un iter corretto con radiografie, tracciato cefalometrico e studio dei modelli i colleghi siano arrivati a piani di trattamento tanto diversi.
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Scritto da Dott. Luca Boschini
Rimini (RN)

La possibilità che i premolari erompendo arrechino danni alle radici degli altri denti è molto remota. I dati forniti non consentono una diagnosi precisa della malocclusione in oggetto. Nel caso in cui ci sia mancanza di spazio per l'eruzione dei premolari va attentamente considerata la possibilità di distalizzare (portare indietro) gli elementi dentari distali (posteriori) ai premolari. Tale terapia può essere condotta con apparecchiature inamovibili che non richiedono collaborazione da parte del paziente. Per ciò che concerne il morso "incapsulato" (probabilmente da riferire a morso coperto) va valutata con idoneo esame cefalometrico, da praticarsi su teleradiografia del cranio in proiezione latero-laterale, la convergenza delle basi scheletriche per stabilire se occorre una terapia ortopedica che miri a ridurre tale convergenza ovvero se è da preferirsi una terapia esclusivamente ortodontica che determini l'apertura del morso profondo mediante l'intrusione dei denti anteriori.
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Scritto da Prof. Ciro Russo
Frattamaggiore (NA)

Cara signora, come saggiamente le hanno spiegato i miei colleghi, probabilmente i tre specialisti che hanno visitato sua figlia hanno tutti fatto la stessa diagnosi ma divergono come terapia e momento di intervento. Personalmente cercherei ora di ottenere tutto lo spazio necessario per sistemare tutti i denti e possibilmente farei sin dall'inizio la correzione più precoce della malocclusione. Cordialmente E.Spagnoli

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

L'unico consiglio che posso darle, cara signora, è di non aspettare l'eruzione dei secondi molari per iniziare il trattamento. Cordialmente

Scritto da Dott. Gabriele Stirpe
Priverno (LT)

Sig. Marina, probabilmente lei non ha consultato 3 ortodontisti specialisti della materia, le consiglio di fidarsi del professionista che le rilascia sempre documentazione scritta di quello che dice.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Non avendo visto il caso posso solo fare delle ipotesi. La soluzione proposta dal primo collega sembra la più corretta e ripeto "sembra". Attendere mi sembra controproducente. La forza eruttiva dei denti ha un periodo in cui è attiva, poi cessa e va aiutata. Meglio non aspettare

Scritto da Dott. Riccardo Baucia
Castano Primo (MI)
Cavenago di Brianza (MB)