Mio figlio di 10 anni e da circa 1 anno che porta un apparecchio mobile
Scritto da alessandro / Pubblicato il
Buon giorno, mio figlio di 10 anni e da circa 1 anno e qualche mese che porta un apparecchio mobile, solo di notte in quanto scuola, catechismo + altri impegni, a mio modesto parere con scarsi risultati, ora l'ortodonzista mi dice che bisogna passare a quello fisso, (cosa della quale non si era parlato), per il mobile mi è stato chiesto € tot. per 2 anni e si sarebbero visti i risultati, ora mi chiede un'altro esborso di € ok, ma con quali risultati, in quanto non ripongo + tanta fiducia in questa persona, ad ogni controllo ripete che i risultati sono minimi in quanto viene portato poche ore al giorno, mi sento preso per il naso, mia moglie e di parere diverso. Ancora una cosa, l'altro figlio di anni 18 due anni di apparecchio fisso e ad ogni controllo mensile le dice al prossimo lo togliamo e non lo toglie, anche in questo caso era stato detto che in due anni sarebbe andato tutto a posto. Mi rivolgo ad altri? Grazie per la vostra disponibilità
Pubblicato il 21-04-2011
Direi che un parere da altro collega specialista in ortodonzia o comunque esperto con professionalità specifica in ortodonzia sia indispensabile, anche a conferma o meno dell'adeguatezza delle terapie proposte. Il rapporto fiduciario è indispensabile, cordiali saluti
Pubblicato il 21-04-2011
Gentile Sig. Alessandro, un apparecchio mobile si porta tutto il giorno, non solo di notte, meno si porta , meno sono i risultati. Non vedo impedimenti nel portarlo a scuola e a catechismo. Personalmente consiglio di toglierlo solo quando si mangia e nel fare sport. Pertanto il suo dentista ha ragione nel dire che i risultati sono minimi perché l'apparecchio viene portato troppo poco. Per quanto riguarda il passaggio al fisso è impossibile darle un suggerimento non sapendo quale problema ortodontico deve correggere suo figlio. Cordiali saluti
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Pubblicato il 21-04-2011
Gentile Alessandro, se nutre dei seri dubbi sull'operato del suo dentista è legittimo da parte sua richiedere una consulenza presso un altro collega esperto di ortodonzia. Ad ogni modo, mi permetto di suggerirle che è buona norma avere fiducia nel professionista ove ha iniziato le cure ed eventualmente migliorarne i rapporti di comunicazione e solo per ragioni fondate cambiarlo. Cordiali saluti
Pubblicato il 21-04-2011
La scelta fra fisso e mobile non dipende dai nostri gusti, desideri o dal.. Catechismo. Dipende da quello che va corretto. Io quindi prescriverò una tachipirina per un raffreddore oppure iniezioni di antibiotico per una polmonite. Se faccio il contrario, faccio un disastro. E le cose non sono intercambiabili: quindi se il pargolo non vuole fare le iniezioni, io non gli posso dare una aspirina pensando che guarisca. In altre parole se la prescrizione del dottore era di portare un apparecchio mobile 24 ore al giorno e non è stato fatto, difficilmente potremo risolvere con un fisso. La collaborazione, nell'era del tutto e subito, e della mancanza di impegno, è educativa e doverosa se ci si vuole curare e si vuole guarire. Io non conosco il caso, ma immagino che se il ragazzino non ha collaborato, ed ora metterà un fisso senza che il mobile abbia fatto la sua azione, ci sarà la mancata soluzione della malocclusione con recidiva rapida. Cioè un caos. Ma tutto questo, ed anche i comportamenti, fanno pensare ad alcune domande: il dentista è stato in grado di motivare adeguatamente il ragazzo?? Ha spiegato con chiarezza e incoraggiato famiglia e bambino alla collaborazione, comprese le maestre di scuola e le nonne? E' un laureato in odontoiatria o è il solito maledetto abusivo odontotecnico, ospite di un medico sedicente che fabbrica macchinette per i denti?? Viste mai le Iene o Striscia??
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Pubblicato il 21-04-2011
Caro Signor Alessandro, come posso dirle se deve rivolgersi ad altri o no? Dovrei giudicare l'operato del collega senza neanche aver visitato i suoi figli. E' una decisione che deve "sentire dentro di se" e che mi sembra che abbia già preso vista la sfiducia "evidentissima ma molto discutibile" nei confronti del suo Dentista. L'ortodonzia la si deve valutare con un check up ortodontico con cefalometria e in nessun altro modo. Li porti nel mio studio e le potrò rispondere o meglio potrà risponderle mia figlia che è Ortodontista. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 21-04-2011
Sig. Alessandro, premetto che se viene meno la fiducia in chi ti sta curando è difficile gestire la terapia ed il rapporto, perchè ogni cosa viene "processata" o passata "sotto la lente d'ingrandimento"...non conoscendo il caso di suo figlio è impossibile dirle qualcosa, di sicuro un trattamento ortodontico mobile necessita di una totale collaborazione del paziente frutto di una forte motivazione e di una chiara comunicazione da parte del curante.
Pubblicato il 21-04-2011
Egr. signore, mi sembra che ci siano due grossi problemi da risolvere: I) la non collaborazione di suo figlio con l' assenso della famiglia a portare l' apparecchio tutto il giorno: diciamo 8 ore contro 18...il risultato è peggio della tela di Penelope, assolutamente negativo. II) a parere dell' ortodontista e, su questo non posso interloquire non conoscendo il caso, il problema si può risolvere con il fisso per cui suo figlio sarà obbligato a tenerlo a scuola, a catechismo. L' ortodonzia mobile è un impegno per tutta la famiglia, la scuola, gli amici (bullismo)ecc. Sinceramente ogni qualvolta ho potuto ho consigliato il fisso per i motivi che lei enumera Comunque se il rapporto fiduciario con l'attuale non esiste più, consulti qualcun altro facendo presenti le esigenze sociali di suo figlio..
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Pubblicato il 21-04-2011
Salve, la sua domanda è legittima. Concordo con i colleghi che la collaborazione di suo figlio risulta essenziale per ottenere dei risultati. Consideri che se porta un apparecchio solo 8 ore su 24 i risultati potranno avvenire esclusivamente muovendo i denti per un terzo delle ore della giornata. Non escludo che talvolta i risultati si ottengano lo stesso... più faticosamente ma ad un "compromesso" si arrivi ugualmente. Se l'ortodontista continua a dire a suo figlio grande che il mese prossimo toglierà l'apparecchio e poi questo non avviene cerchi di capirne il motivo... le assicuro che talvolta anche io sono costretto a prolungare di qualche mese la terapia per rifiniture, talvolta banali, ma che alla fine risultano essere quello che rende il risultato non buono ma ottimo. La comunicazione, che sembra mancare in questo caso, secondo il mio modesto parere, potrebbe essere la soluzione al suo disappunto. cordialmente
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Pubblicato il 21-04-2011
Un apparecchio ortodontico portato solo di notte credo che non serve a niente. Chieda all'ortodontista che segue suo figlio di dirle l'orario preciso durante il quale dev'essere indossato l'apparecchio, e sia scrupoloso affinchè ciò sia fatto. In alternativa segua l'indicazione del dottore di passare all'apparecchio fisso. Altrimenti, se suo figlio non segue le direttive del dottore e se lei non ha più fiducia in questo ortodontista, si rivolga ad un altro. Sappia però che un altro dottore dovrà iniziare daccapo sia col piano di trattamento che con un nuovo onorario. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 21-04-2011
Buondì, temo proprio che il dispositivo rimovibile , già di per se capace di risultati contenuti , diventi praticamente inutile se indossato solo nelle ore notturne . Ovviamente tutto dipende dalla diagnosi effettuata dal collega e dagli obbiettivi da lui preposti. Consultare un altro Specialista ? Ma perchè no ! Anzi , lo faccia . Cordialmente e con molti Auguri
Pubblicato il 21-04-2011
Gentile signore, chiarisca con il suo ortodontista le cause di questo suo scontento. E' indispensabile una piena collaborazione e fiducia; dovesse mancare o se non possibile cambi. Cordialmente
Pubblicato il 21-04-2011
Caro Signor Alessandro,i miei colleghi hanno già risposto ai suoi quesiti. IO vorrei solo sottolineare il fatto che se il dispositivo Mobile non viene portato il più possibile ottiene pochi risultati e un tipo di terapia che necessita di un'alta collaborazione da parte del paziente. Per quanto riguarda le tempistiche di un trattamento ,non abbiamo la sfera di cristallo ,il tempo presunto di terapia è solo indicativo poi può leggermente variare.Il fatto che il suo dentista non tolga il fisso al ragazzo è sicuramente un fatto positivo e infatti indice di professionalità perchè vuole essere sicuro di ottenere il risultato ottimale. Detto ciò parli con lui dei suoi dubbi e vedrà che avrà tutte le risposte che cerca. Cordiali Saluti.
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Pubblicato il 21-04-2011
In base alla filosofia del nostro studio consideriamo l'ortodonzia fissa molto più efficace dell'ortodonzia mobile che però alcune volte potrebbe essere propedeutica alla prima. Il collega ha ragione a sostenere che per ottenere migliori risultati si debba passare all'ortodonzia fissa; questo passaggio avrebbe però dovuto metterlo in preventivo sin dall'inizio in modo da non minare la sua fiducia. Se si tarda a concludere la terapia per l'altro figlio ci saranno delle ragioni ma che non dovrebbero comportare alcun aggravio di costi. Cordiali saluti
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Pubblicato il 21-04-2011
Gentile paziente, con l'apparecchio mobile si correggono alcuni difetti PRIMA della pubertà, con quello fisso altri difetti DOPO la pubertà. E' una semplificazione grossolana, ma può renderle l'idea. Non è una questione di tipo di apparecchio che funziona meglio o peggio. L'apparecchio mobile va portato 24 ore su 24, eccettuato quando mangia o si lava i denti. La scuola e catechismo, o lezioni varie non rappresentano, a mio avviso, una giustificazione per non indossare il dispositivo. Gli scarsi risultati sono ASSOLUTAMENTE PREVEDIBILI NEL MOMENTO IN CUI NON VENGONO SEGUITE LE ISTRUZIONI DELL'ORTODONZISTA. ------------------------------------------------ Data la NON collaborazione del ragazzo e della famiglia, che ne disincentiva l'uso, non resta altra strada terapeutica del dispositivo fisso che, ovviamente, dovrà essere contabilizzato a parte. ------------------------------------------------ L'alternativa è la sospensione di ogni terapia, strada che, personalmente scelgo in situazioni del genere quando viene a mancare la collaborazione. Non ha nessun motivo, sulla base del suo racconto, a sentirsi "preso per il naso", dato che non sono state seguite le indispensabili PRESCRIZIONI terapeutiche.
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Pubblicato il 21-04-2011
Sig. Alessandro, sicuramente lei avrà firmato un consenso informato, dove verbalmente è stato informato di tutto prima di accettare le cure. Ora le consiglio, prima di iniziare una nuova cura, di farsi mettere per iscritto tutte le informazioni verbali, vedrà che la frase la prossima volta smontiamo tutto, non esiste.
Pubblicato il 23-04-2011
Valuti attentamente la possibilità di un secondo consulto con professionista esperto ovvero specialista in ortognatodonzia. Saluti
Pubblicato il 13-05-2011
Caro Alessandro un apparecchio mobile che porta solo di notte non ha nessun risultato secondo me è stato preso in giro dovrebbe andare da un dentista specializzato in ortognatodonzia e intraprendere un piano terapeutico più serio, distinti saluti
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