Mia figlia di 10 anni porta l'apparecchio quello mobile perché ha il morso inverso
Scritto da giuseppina / Pubblicato il
Salve sono Giuseppina e vorrei dissipare un mio dubbio, mia figlia di dieci anni porta l'apparecchio quello mobile perché ha il morso inverso, la mandibola sporge all'infuori rispetto alla mascella e il dentista tempo fa, ha consigliato l'apparecchio ma mi ha anche detto che siccome la bambina dorme con la bocca aperta e' stata la lingua a procurarle questo problema perche' spingeva in avanti durante il sonno; ma gli e' stato anche detto da parte della sottoscritta che la bambina soffriva di adenoidi e tonsille. Ora la mia domanda e' la seguente: prima di mettere l'apparecchio non sarebbe curare prime questi due problemi visto che sono stati questi a procurarle il problema dei denti Grazie .
Pubblicato il 08-06-2011
Gentile Sig.ra Giuseppina, se sua figlia ha una postura linguale viziata e soffre di adenoidi e tonsille queste patologie non vanno curate prima ma contemporaneamente. Infatti in questi casi la collaborazione del logopedista e dell'ortodontista sono fondamentali. Consideri anche che difficilmente l'apparecchio mobile risolverà il problema, ma appena possibile sarebbe indicato applicare la maschera di Delaire. Però senza una visita e un tracciato cefalometrico è difficile dare pareri sicuri. Le consiglio comunque di effettuare una visita dal logopedista e risolvere la cattiva postura della lingua al più presto. Cordiali saluti
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Pubblicato il 08-06-2011
Gentile Giuseppina, ai suoi dubbi si potranno dare risposte esaurienti solo dopo un accurato esame clinico da parte di un collega esperto di ortognatodonzia che agirà in collaborazione con il logopedista. Cordiali saluti
Pubblicato il 08-06-2011
Cara Signora Giuseppina, la disgnazia è scheletrica o dentale? In ogni caso tenga presente che purtroppo è in notevole ritardo, le disgnazie di terza classe scheletrica, ossia la terapia ortopedica di avanzamento del mascellare, è molto più efficace prima che avvenga la saldatura delle suture ossee pterigo mascellari processo che avviene intorno ai 7 anni circa e spesso anche prima. Quindi un progenismo va corretto di regola prima dei 5 anni con vari apparecchi tra cui la maschera di Delaire con cui si ottiene un avanzamento del mascellare superiore con trazioni elastiche posizionate tra un arco intraorale ed una apparecchiatura extraorale o con le SIM, ossia elastici interni tra arcate dentarie, ma stiamo filosofeggiando sul cosa si sarebbe dovuto fare. Ormai è possibile che la terapia dovrebbe essere solo chirurgica! Bisogna valutare bene l'età Scheletrica di sua figlia che non sempre corrisponde a quella anagrafica. Si deve procedere ad una radiografia del polso per accertare la maturità dei nuclei di ossificazione per conoscere l'età scheletrica in realtà utile intorno agli 11-12 anni, per la sua età bisogna valutare anche la presenza o assenza delle saldature diafiso-epifisarie e sapere di conseguenza se essa coincise con la sua età cronologica e quindi se l'accrescimento è terminato!Col metodo di Tanner e Whitehouse si prendono in considerazione 20 dei 30 nuclei di ossificazione del polso e della mana e si attribuisce un punteggio a seconda dello stadio di maturazione raggiunta e si ottengono tre punteggi fondamentali: il totale, il Carpale ed il RUS(radio-ulna-short bones), il punteggio finale dell'adulto che abbia completato la maturazione scheletrica è di 1000 punti. Tutti i punteggi inferiori indicano stadi diversi di maturazione ossea e diverse età scheletriche! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 08-06-2011
Sig. Giuseppina, una visita a parere di un otorino a chi soffre di adenoidi e tonsille prima di un trattamento ortodontico è consigliata. Controlli se chi opera su sua figlia, è iscritto all'ordine dei medici, poi riparli del problema all'odontoiatra e chieda i perchè non necessiti visita otorino prima della cura.
Pubblicato il 08-06-2011
La sua domanda è estremamente lecita e giustificata. Se a creare la malocclusione sono state due cosiddette abitudini viziate, cioè la respirazione orale e la postura anomala della lingua (che ne consegue), allora il trattamento ortodontico è destinato a non avere facilmente successo se permangono questi problemi. Ci vuole, oltre il lavoro dell'ortognatodontista, anche quello dell'otorino (che prescriverà le cure opportune per la respirazione) e della logopedista (che farà fare alla bimba gli esercizi per rieducare la deglutizione ed anche per la respirazione stessa). Il guaio è -come dice il dr.Petti- l'età della bimba che è decisamente avanzata per questo tipo di problematiche. L'età sconsiglia di rimandare comunque il trattamento ortodontico: ci vorrà l'azione graduale combinata e sinergica delle tre figure professionali indicate, se si vuole evitare di andare verso una opzione chirurgica.. Ma non tutto è perduto perchè esiste una categoria di apparecchi mobili funzionalizzanti, che sono in grado di correggere essi stessi da soli (ma sempre nell'ambito di una terapia congiunta fra le tre specialità) sia la deglutizione che la respirazione. Cioè questi apparecchi lavorano anche su queste funzioni anomale in sinergia con il resto e quindi con questo tipo di terapia non c'è una successione di eventi, ovvero prima questo e poi quest'altro. Perchè il tempo.. stringe davvero! Tutto ciò deve necessariamente essere preceduto da una diagnosi precisa, come già accennato dai colleghi, la cefalometria (veda se vuole i miei numerosi articoli in proposito e su tutto quello di cui stiamo parlando, sia su questo sito, sia sul mio sito personale). Si ricordi che nessun dentista può impostare una terapia corretta senza questo esame (che si ottiene con tre radiografie e impronte e foto etc, non solo con la visita e basta). Infatti bisogna avere informazioni precise per poter progettare correttamente l'apparecchio sulla struttura ossea. E queste informazioni, "ad occhio" non si possono avere. Insomma, siamo, con la sua bimba, davanti ad un treno che non passa più: o si sale sulla carrozza giusta, o passa il tempo e la crescita consolida i difetti invece delle correzioni..
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Pubblicato il 08-06-2011
Gentile Signora, il problema del "morso inverso" può dipendere da 2 cause: 1) la bambina ha un vizio di postura; 2) la mandibola è più grande del mascellare. La contemporanea presenza di una funzione non corretta della lingua influenza poco la crescita, ma solo un problema di postura. Da ciò ne consegue che se vi è un vizio di postura si può cercare di intervenire correggendo la para funzione mentre se la mandibola è già più grande del mascellare il problema sarà di competenza dell'ortodontista e del chirugo maxillo facciale quando sarà terminata la crescita intorno ai 14-16 anni dipende dall'età in cui la bimba avrà il menarca)
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Pubblicato il 12-06-2011
Capirà bene che non è possibile rispondere alla sua domanda senza sapere che tipo di malocclusione ovvero di disgnazia presenta sua figlia e che tipo di apperacchiatura sta utilizzando in questa fase terapeutica. Le posso soltanto dire che la possibilità ovvero necessità di un'adenectomia deve essere attentamente valutata inquadrandola in un attento e accurato piano di trattamento. Consulti uno specialista in Ortognatodonzia che dirimerà i suoi dubbi. Cordialmente Prof, Dott. Russo Ciro Specialista in ortognatodonzia
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Pubblicato il 12-06-2011
Gent.le s.ra Giuseppina, è ovvio che non possiamo consigliare o giudicare a distanza, però la collaborazione contemporanea del logogopedista, otorino ed ortodonzista è fondamentale in questo caso. Cordialmente, Dr. Saverio Leone
Pubblicato il 13-06-2011
Gentile sigra Giuseppina, le sue domande, legittime, deve condividerle col suo ortodontista. Sarà contento anche lui di far visitare sua figlia dall'otorino. Si ricordi che non si potrà avere un buon risultato senza eliminare le cause del problema. Ci sono però anche altri fattori che non si potranno correggere, se non in parte, come quelli genetici. Il suo ortodontista avrà anche rilevato dalla cefalometria i cosiddetti segni d'allarme della 3a classe e saprà quante possibilità ci sono per una buona riuscita del trattamento. Cordialmente
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Pubblicato il 13-06-2011
Le due cose non si possono scindere. L'apparecchio ortodontico agisce su molti livelli terapeutici. Devo solo fidarsi del suo dentista altrimenti ne consulti un altro. Cordiali saluti
Dentista Lombardia, Milano
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