Mia figlia di 10 anni non ha il secondo incisivo destro superiore
Scritto da CRISTINA / Pubblicato il
Buongiorno chiedo scusa se mi esprimerò in maniera non tecnica, cercherò comunque di farmi capire. Mia figlia di 10 anni non ha il secondo incisivo destro superiore, aveva il dente da latte ma quando è caduto, si è visto, anche con rx che non c'è il dente definitivo. Il medico che la segue mi ha fatto due proposte. Vorrei chiedere un parere in merito. 1) con apposito apparecchio ricreare e mantenere lo spazio per il dente mancante e verso la maturità scheletrica provvedere con impianto. Contestualmente provvedere ad impianto per l'arcata inferiore dove i denti risultano molto in disordine anche a causa di un sovraffollamento. Proposta numero 2) Avvicinare i denti dell'arcata superiore destra in modo che il canino prenda il posto dell'incisivo mancante; successivamente con una tecnica di camouflage rendere il canino simile all'incisivo; togliere un dente dall'arcata inferiore destra in modo da creare una cerca simmetria tra le arcate. Ho molte perplessità sia riguardo alla prima (un impianto a 18 anni da manuntenere per tutta la vita) che alla seconda proposta (togliere un dente mi sembra in controtendenza rispetto alla necessità di conservare quello che c'è) per questo chiedo cortesemente pareri di esperti. Grazie Cristina B.
Pubblicato il 21-09-2011
Direi che se non vi sono controindicazioni locali o sistemiche, l'atteggiamento che proporrei io è quello che fa ricorso all'implantologia. Il secondo è talmente strano che lo terrei di riserva estrema. Si tratta di una tecnica abbastanza frequente, ben descritta in letteratura e dai risultati eccellenti sia a medio che a lungo termine. Certo, deve essere eseguita a regola d'arte, ma come ho già detto non è un intervento di estrema complessità. Cordiali saluti.
Pubblicato il 21-09-2011
Gentile Signora Cristina, il problema delle agenesie dentarie è piuttosto frequente, e riguarda spesso la mancanza dell'incisivo laterale superiore, talvolta accompagnata da un controlaterale di forma anomala (conoide). L'affollamento degli inferiori e la malocclusione rappresentano le conseguenze più evidenti. La soluzione ideale consiste nel riprodurre la normale architettura dentaria, perfetta nella sua concezione creativa, ricorrendo all'aiuto della moderna tecnologia medica dell'ortodonzia e della protesi su impianti (nell'attesa: un ponte adesivo). Personalmente quindi protendo per la "proposta numero 1". Cordiali saluti.
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Pubblicato il 21-09-2011
Gentile Sig.ra Cristina, direi che la prima proposta è quella da percorrere. Se un impianto a 18 anni le sembra eccessivo (si ricordi che però la cosa più importante non sono i 18 anni, ma la fine crescita, non si mettono impianti quando la crescita è ancora in atto) può momentaneamente ricorrere a un meryland bridge, cioè una protesi fissa che si incolla ai denti tramite una cementazione adesiva e poi ad una età più adulta mettere un impianto. Cordiali saluti
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Pubblicato il 21-09-2011
Cara Signora Cristina, prenderei solo una parte della prima soluzione, ossia ricreare e mantenere lo spazio per il dente mancante e verso la maturità scheletrica provvedere con impianto. Mentre invece non farei impianti nell'arcata inferiore 'perchè bisogna risolvere l'affollamento ortodonticamente contestualmente alla creazione dello spazio superiore'. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 21-09-2011
Gentile sig.ra Cristina la natura ama la simmetria per cui la soluzione 1 è quella più fisiologica. Va naturalmente prima valutato il tipo scheletrico di sua figlia. L'implantologia è ormai pratica matura - dopo molti anni di esperienza - e ci sono ormai impianti in uso da molti decenni senza particolare manutenzione se non quella dell'igiene accurata. Il problema è semmai mantenere lo spazio ottenuto fino all'età matura ( che può essere anche dopo i 18 anni)ma anche per questo problema ci sono ottime soluzioni temporanee estetiche. Cordialmente dott. Piero Angi studio associato Ortodontico Angi-Turco - Padova
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Pubblicato il 21-09-2011
Gentma Sigra Cristina, le agenesie dentali non sono infrequenti e generano problemi di varia complessità. Nel caso di sua figlia mi pare di soluzione relativamente semplice e, prenderei in considerazione l'ipotesi di mantenere lo spazio da protesizzare mediante un impianto a fine crescita. Cordiali saluti.
Pubblicato il 21-09-2011
Gentile sigra Cristina, ambedue le tecniche sono attuabili, ma da scegliersi in base alla presenza o no del dente del giudizio della stessa emiarcata (18). Ripeto: se è presente il 18 è meglio stringere lo spazio e mettere il canino nella posizione del laterale, ecc ma assolutamente non fare estrazione nell'arcata inferiore di destra; mentre se anche il 18 fosse mancante, cioè agenesico, creare uno spazio per 12 da impiantare a fine crescita. Cordialmente
Pubblicato il 21-09-2011
Buonasera sig.ra Cristina, le parlo alla luce della mia quasi trentennale esperienza in campo ortodontico. Ho nel tempo sperimentato entrambe le possibilità in presenza di agenesia del laterale superiore, e l' ipotesi di ricorrere all' impianto di sostituzione a fine crescita rimane l' opzione a mio avviso da preferire in quanto consente di rispettare la simmetria nell' ingranaggio delle arcate. Ad oggi l' implantologia è una scienza più che ben sperimentata ed affidabile, ancor di più lo sarà quando sua figlia avrà completato la crescita delle ossa mascellari. In ogni caso, dovesse lei optare per la seconda opzione, cioè di chiusura dello spazio con migrazione verso la linea mediana di canini e premolari, ritengo inutilmente dannoso estrarre un dente ( ma quale poi e a che scopo ?) nell' arcata inferiore. Cordialmente
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Pubblicato il 21-09-2011
Gentile signora, prenderei in considerazione l'ipotesi numero 1, ma deve affidarsi al suo medico che conosce meglio di noi la situazione clinica di sua figlia. Cordialmente
Pubblicato il 21-09-2011
Gentile sig.ra Cristina, è ovvio che la soluzione migliore è mantenere lo spazio fino all’età matura per un impianto!!! Ma quasi mai è così semplice…. Spessissimo ( o sempre??) a una agenesia di un laterale anche a fine crescita residua un osso molto sottile che rende arduo l’inserimento di un impianto nel modo ottimale senza ricorrere a procedure chirurgiche aggiuntive , intendendo per ottimale la garanzia di un buon risultato non solo funzionale ma anche estetico (cosa che sicuramente e giustamente sua figlia pretenderà!!!) ; le assicuro che la zona in questione è tra le più “carogne” da trattare in tal senso ,almeno per me. Pertanto come già suggerito da altri colleghi mantenere lo spazio fino all'età matura con soluzioni temporanee estetiche (ce ne sono molte) e poi si valuterà al momento. Grazie per l’attenzione e buonasera
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Pubblicato il 21-09-2011
Sig.Cristina, non sono pochi i casi di agenesia dei laterali in cui manca osso e si ha difficoltà a inserire impianti ottenendo una corretta estetica, per cui se è presente il terzo molare destro, dopo visita clinica, forse opterei per la seconda soluzione.
Pubblicato il 22-09-2011
La seconda soluzione è a dir poco assurda. Ma ci rendiamo conto di quali gravissime asimmetrie si creerebbero fra dx e sx, con la massima possibilità di sviluppo dei disturbi craniomandibolari?? Le soluzioni in ortodonzia devono sempre essere simmetriche. Le asimmetrie creano gravi disfunzioni della ATM e di conseguenza, specie in una femmina, i DCM. In ogni caso, la scelta terapeutica va fatta tenendo conto della totalità dei rapporti occlusali e della forma della base ossea. Quindi queste scelte non si prendono ad occhio, ma bisogna fare prima una cefalometria, e in questo caso anche una cefalom postero ant. Chi giudica ad occhio è un fattucchiere della ortodonzia perchè non sa quello che è il rapporto scheletrico di base. Su tutto questo ho riempito il sito di articoli..
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Pubblicato il 22-09-2011
Cara Signora mi sento di consigliarle la prima soluzione molto più equilibrata. Dopo il trattamento ortodontico e prima dell'inserimento dell'impianto si potrà mantenere lo spazio e l'estetica con un dente provvisorio incollato ai due denti vicini. Cordialmente.
Pubblicato il 22-09-2011
Gentile sig.ra Cristina, dal punto di vista teorico la soluzione che prevede di ricreare lo spazio per l'incisivo mancante è la più corretta. tenga presente tuttavia che data la giovane età della bambina la terapia implantare non potrà essere eseguita prima di aver raggiunto i 16 anni. Per una valutazione estetica significativa che possa aiutarla a scegliere, bisogna però valutare la bocca e la faccia di sua figlia eventualmente realizzando dei modelli sui quali simulare con la cera il risultato finale. Cordialmente
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Pubblicato il 22-09-2011
Prima ortodonzia e poi impianto dopo
Pubblicato il 22-09-2011
Gentile Sig.ra Cristina, è utile sottolineare che per dare un parere, è doveroso eseguire una visita accurata con relativi esami radiografici e tracciato cefalometrico. E' sicurmente da preferire la prima ipotesi perchè solo in questo modo sarà possibile ripristinare l'anatomia originaria. Per quanto riguarda il mantenitore di spazio, è possibile,in certe condizioni, eseguire dei ponti provvisori incollati ai denti " mariland bridge " che rimpiazzano provvisoriamente il dente mancante E' implcito che la paziente deve essere seguita nella fase di accrescimento fino al momento dell'implantologia,in modo tale da mantenere lo spazio adeguato. Cordiali saluti
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Pubblicato il 23-09-2011
Cara signora, premesso che bisogna valutare il caso specifico (e cioè conoscere i rapporti interarcata, esami rx, foto, modelli ecc.) le dico che in un caso simile io ho lasciato il canino da latte, perchè il canino permanente è nato al posto del laterale senza danneggiare la radice, seppur più corta, del canino da latte. Poi abbiamo eseguito l' odontoplastica del canino permanente per farlo somigliare all'incisivo che ha rimpiazzato. E' probabile che il canino da latte non le duri tutta la vita ma può durare decenni:adesso la permuta è completa e il canino da latte è là. Certo la mia paziente si è risparmiata anni di ortodonzia e un prossimo e sicuro intervento di implantologia in zona anteriore che, a detta anche dei colleghi non è il più semplice. Va valutato il caso specifico.... altra opzione: Un insigne ortodontista nei casi di agenesia mono o bilaterale dei laterali in cui è necessario per ragioni estetiche aggiungere il dente preferisce chiudere gli spazi anteriormente e creare lo spazio in zona premolare: il vantaggio? Avere un dente naturale davanti (il canino camouflato) e in zona 4-5 che è una zona meno visibile l'impianto. sono delle idee. In bocca al lupo
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Pubblicato il 24-09-2011
La scelta terapeutica migliore varia da caso a caso in quanto dipende da numerose variabili, sia scheletriche (Relazione sagittale; Tipologia di crescita facciale ; Divergenza scheletrica dei mascellari) che dentali (Rapporto di classe molare;Relazione incisiva;Sovraocclusione incisiva; Eventuale sorriso gengivale). Esistono dei parametri di riferimento ortognatodontici che indirizzano verso la scelta più idonea ad ogni singolo caso.In linea di massima eviterei l'avulsione nell'arcata antagonista per non creare delle asimmetrie che comporterebbero inoltre, la deviazione delle mediane incisive rispetto alla mediana del viso.Si affidi ad un collega specialista in ortognatodonzia che saprà sicuramente trovare le risposte terapeutiche più adeguate per sua figlia. Cordialmente Prof. Dott. Russo Ciro Odontoiatra Specialista in Ortognatodonzia.
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Pubblicato il 24-09-2011
Gent.le Sig.ra Cristina, la tendenza attuale in questi casi è quella di avanzare tutta la mezza arcata dove è presente l' agenesia del laterale chiudendo lo spazio andando contro a quello che è l' approccio classico di mantenere lo spazio, eviterei invece l'estrazione di un dente inferiore. Due le principali motivazioni di tale scelta: 1)l' evidenza scientifica ha dimostrato come la maturità scheletrica sia un concetto alquanto astratto visto che praticamente cresciamo per tutta la vita e in maniera significativa; questo fa si che mentre tutta la bocca continua a muoversi l' impianto no, generando nella maggior parte dei casi una sorta di infraocclusione (dente e gengiva corti) che ne inficia l' estetica. 2)l' approccio soltanto ortodontico risolve sia il problema suddetto sia il fastidio , e il pensiero, di dover risolvere il problema in due stadi. Per contro questa soluzione,che è a mio avviso assolutamente da prediligere, sottopone ad un intervento di camuffage non soltanto del canino ma anche del premolare che sarà messo al posto del canino, intervento che come è comprensibile deve essere eseguito da un ottimo conservatorista. Cordialmente
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