A mia figlia di 10 anni hanno diagnosticato una malocclusione di seconda classe
Scritto da Paolo / Pubblicato il
Salve, a mia figlia di 10 anni hanno diagnosticato una malocclusione di seconda classe. Per alcuni mesi è andata dalla logopedista per correggere l'uso della lingua e si è avuto un leggero miglioramento dell'overjet che ora è di circa 5mm. Le diagnosi sono state fatte dopo visita e con radiografia alla mano ma senza cefalometria (di cui ho letto qui.) Ora due diversi specialisti ci propongono due strade diverse: - il primo l'adozione di un apparecchio funzionale ad uso prevalentemente notturno - il secondo dice di attendere la dentizione definitiva e tra circa 2 anni adottare l'apparecchio fisso. La scelta è difficile e non fare nulla per due anni non mi pare la scelta migliore. Avete dei consigli da darmi? Quali altri elementi devo considerare per fare la scelta più giusta? Grazie
Pubblicato il 06-02-2012
Gentile Paolo, l'esame cefalometrico è importante per stabilire se la malocclusione di II^ classe, cui è affetta sua figlia, è determinata da un iposviluppo della mandibola o da un'accresciuto sviluppo dell'osso mascellare perchè solo dopo aver valutato ciò è possibile instaurare la terapia più congrua e che comunque sarebbe bene intraprendere sin da adesso e non aspettare ulteriori 2 anni. Cordiali saluti
Pubblicato il 06-02-2012
Caro Paolo, la sua bambina possiede ancora una dentizione mista ed uno sviluppo osseo di natura genetica in via di completamento. La logopedia può essere utilissima ma a condizione di essere in presenza di anomalie della deglutizione come appunto la deglutizione infantile che a 10 anni dovrebbe non essere più presente. Noi utilizziamo in tale fase degli apparecchi mobili da portarsi la notte ed un tempo limitato durante la giornata, eseguendo degli opportuni esercizi, che sono propedeutici ad una eventuale futura ortodonzia che riconosce in specifici tests computerizzati la base di partenza diagnostica per la corretta interpretazione e cura delle seconde classi che rappresentano indiscutibilmente la forma disgnatica più foriera di futuri danni articolari e disfunzionali legate alla occlusione dentale.
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Pubblicato il 06-02-2012
Caro Signor Paolo, come lei stesso dice di aver5 letto qui, diffidi di chi propone terapie ortodontiche senza una visita Ortodontica e un ceck up ortodontico con foto, modelli di studio ortodontici e Cefalometria, ossia misurazione di semirette ed angoli di punti di repere ben precisi. Solo dopo questa fase, piuttosto lunga, si può fare Diagnosi ed impostare la terapia. Ad occhio non si fa niente!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 06-02-2012
Gentile Sig. Paolo, non si può presentare una terapia senza aver eseguito una cefalometria. E' un passaggio fondamentale. A prescindere da questo non mi sembra corretto aspettare 2 anni. Cordiali saluti
Pubblicato il 06-02-2012
Preg.mo sig. Paolo, tralasciamo l'appropriatezza degli strumenti diagnostici e la necessità di vedere direttamente la situazione per darle un parere utile. La risposta alla sua domanda, dando per scontata la correttezza della diagnosi, è molto difficile. E' sia giusto intervenire subito con l'utilizzo di apparecchi ortopedici per cercare di guidare la crescita, ma tenga presente che il peso della terapia potrebbe essere rilevante per la bambina. E' altresì giusto attendere la fine della crescita per fare un trattamento ortodontico. molto dipende dalle caratteristiche di sua figlia e queste, purtroppo, non si possono valutare per posta elettronica. Cordialmente
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Pubblicato il 06-02-2012
Gentile sig. Paolo dai pochi dati forniti le consiglio prima la terapia funzionale e poi quella per allineare
Pubblicato il 06-02-2012
Gentile Paolo, una corretta terapia ortodontica è impostabile solo previo un adeguato studio del caso, che prevede anche la cefalometria. Man mano che si va avanti con l'età, molti fattori positivi per la riuscita di un terapia ortodontica vengono meno: per esempio, la crescita, la collaborazione del paziente, la capacità di adottare una corretta deglitizione cambiando i propri schemi mentali. Cordiali saluti.
Pubblicato il 06-02-2012
Gent. sig. Paolo il momento ideale per un trattamento ortodontico è identificato nel picco di crescita, che nelle bambine è intorno ai 10/11anni. Vieni confermato con il grado di maturazione ossea delle vertebre cervicali, visibile nella teleradiografia laterale del cranio, che come ormai saprà è indispensabile per una cefalometria e per l'mpostazione di in corretto approccio terapeutico. Non esiste un trattamento unico per lle seconde classi. Lo specialista in ortodonzia non avrà problemi a trattare il suo caso. Cordiali saluti
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Pubblicato il 06-02-2012
Gentile Sig. Paolo, per definire la gravita' di una malocclusione dentale e quindi anche il timing delle cure ortodontiche è indispensabile eseguire un tracciato cefalometrico su teleradiografia del cranio, detto questo solo dopo un attenta analisi ortodontica completa (che si puo' fare solo con fotografie intraorali e del viso, tracciatio cefalometrico studio dell' ortopanoramica e dei modelli in gesso)si puo' stabilire che tipo di terapia è necessaria, se effettivamente ci sono abitudini viziate ed è quindi utile l' aiuto della logopedista e se è meglio cominciare a permuta ultimata oppure in dentizione mista. Si affidi ad un serio ortodonzista e vedra' che andra' tutto per il meglio!
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Pubblicato il 06-02-2012
Buonasera sig. Paolo , cerco di darle dei consigli pur non avendo visitato sua figlia . Mi dice che la bambina ha 10 anni , forse 10 e qualche mese , dunque avrà già iniziato o starà per iniziare la seconda ed ultima fase della permuta , quella cioè a carico di canini e premolari ( se ha iniziato la prima dentizione a 6 mesi , è molto probabile che anche la seconda eromperà nei tempi regolari ).E' verosimile che nel giro dei prossimi 18 mesi avrà la sua dentatura definitiva di 28 denti permanenti . Bene, questo è il momento più opportuno per iniziare e completare il trattamento ortodontico definitivo che nella mia pratica prevede apparecchiature sia funzionali le quali,se usate con una frequenza non inferiore alle 20 ore quotidiane , saranno l' obbiettivo verso cui l' apparecchiatura fissa (coesistente!) dovrà portare la correzione dell' occlusione dentale . Così agendo la giovane paziente andrà in III media priva di dispositivi di uso diurno , impegnandosi solo nell' uso a quel punto solo notturno degli apparecchi rimovibili di mantenimento . Spero di esserle stata di una qualche utilità nella sua decisione . Cordialmente
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Pubblicato il 06-02-2012
Come hanno risposto giustamente i colleghi, bisogna intervenire subito, anzi, se alla base della malocclusione c'è la deglutizione infantile, è tardi. Tardissimo. L'idea di aspettare due anni e mettere un apparecchio fisso è assurda. Se io avessi una polmonite, non aspetterei due anni per curarla. La lingua è un muscolo motore potentissimo: ci vuole (dopo ovviamente cefalometria, sennò si va a tastoni, come quando ci si alza di notte senza corrente elettrica) probabilmente un apparecchio funzionale (che contribuisce in modo determinante, con l'uso, a rieducare la lingua esso stesso) da portare tutto il giorno e non solo di notte (sempre che la cefalometria dica questo) oppure una trazione extraorale apparecchiatura ortopedica (sempre da scegliere in base alle analisi) che va portata solo di notte e alcune ore a casa il pomeriggio. Bisogna insistere per anni con la logopedia (esercizi quotidiani per due minuti o poco più e visite periodiche trimestrali dalla logopedista): il fatto che il difetto sia parzialmente regredito già con la rieducazione della deglutizione è dimostrazione lampante della disfunzione che è alla base del problema. Probabilmente è questa la vera causa. e se vogliamo che dopo l'apparecchio, non torni il difetto, bisogna insistere. Tornando alla scelta della terapia, che dipende dalle analisi cefalometrica, le ricordo che comunque non dipende dalle inclinazioni della piccola paziente o della sua famiglia: se ci vuole un mobile, quello serve e va portato per tutte le ore necessarie. Ci sono tante scuole di ortodonzia, con idee diverse, ma è necessario affidarsi al professionista giusto, non a quello che pone soluzioni confortevoli (il fisso)
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Pubblicato il 06-02-2012
Gentile Paolo, il timing, ossia il periodo di crescita ideale per iniziare la terapia ortodontica, in special modo nelle II classi, si valuta con lo studio della maturazione delle vertebre cervicali (sul telecranio!), messo a disposizione di tutti noi ortodontisti dal compianto Dott. Tiziano Baccetti che troppo presto ci ha lasciato. Anticipare una terapia di II classe spesso è controproducente, ma attendere troppo può far perdere quel periodo ottimale durante il quale si sfrutta il picco di crescita. Le consiglio di affidarsi ad un bravo ortodontista che le consiglierà il meglio per sua figlia. Cordialmente
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Pubblicato il 06-02-2012
Caro Paolo ,la sua dettagliata domanda è priva di una parola chiave per capire come intervenire:la seconda classe è dentale o scheletrica?nel primo caso è sufficiente una terapia ortodontica classica, che può essere procrastinata, nel secondo invece si deve intervenire tempestivamente con apparecchi ortopedici che aiutino la crescita. Cordialmente
Pubblicato il 06-02-2012
Gentile sig. Paolo la seconda classe scheletrica in una bimba di 10 anni è da curare immediatamente, rivolgendosi ad un bravo ortodonzista.Se la ragazzina ha il palato cosidetto ogivale sarebbe il caso iniziare con un apparecchio mobile, il cosidetto "ragnetto", un espansore del palato, da portare per circa un annetto per poi passare all'apparecchio fisso. Saluti, Dott. Grandinetti, Siena
Pubblicato il 06-02-2012
Sig.Paolo, segua il suo intuito.
Pubblicato il 06-02-2012
Gen.mo sig. Paolo, la mia posizione è esattamente quella già espressa dal collega dott. Cappello. Cordiali saluti
Pubblicato il 07-02-2012
Caro sig. Paolo, e' il momento per eseguire terapia di una ii classe, dopo ovviamente le valutazioni del caso con studio cefalometrico, impronte, ecc. ecc. ecc. cordiali saluti
Pubblicato il 14-02-2012
Gentile sig.Paolo, ha capito dale risposte ricevute, che bisogna affidarsi ad un buon ortodontista, che dopo aver valutato bene tutti i parametri analizzati farà una diagnosi ed imposterà la giusta terapia. Meglio subito. Cordialmente
Dentista Abruzzo, L'Aquila
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