Il mio desiderio più grande è quello di avere un bellissimo sorriso
Scritto da anna maria / Pubblicato il
Salve mi chiamo Anna Maria e ho 23 anni. Non ho avuto rispetto dei miei denti sin da quando ero bambina. Mi sono ritrovata a 23 anni con i denti storti e con una malocclusione di seconda classe e il mio desiderio più grande è quello di avere un bellissimo sorriso mentre la malocclusione l'ho sempre considerata un problema secondario da risolvere prima o poi. Mi sono rivolta a uno specialista con il quale ho cominciato la seguente terapia: 1) Riallineamento dei denti ( i superiori andavano verso l'interno e bloccavano il movimento dell'arcata inferiore ) nella speranza che la parte inferiore scivolasse spontaneamente 2) Nel caso non fosse scivolata spontaneamente utilizzare un certo apparecchio di herbst. Ovviamente sono stata sfortunata e un paio di giorni fa ho messo l'apparecchio di herbst. Mi sono trovata subito malissimo e i problemi più evidenti sono stati la difficoltà a parlare correttamente, sopratutto per quanto riguarda la pronuncia delle lettere i t p d e grossi problemi di masticazione che mi limitano molto, oltre che all'arcata inferiore spostata di qualche millimetro verso sinistra. Intanto voglio chiedervi se questi effetti spariranno col tempo o meno visto che difficilmente sopporterò di parlare male per 6 mesi ( durata del trattamento ) . Poi volevo chiedervi se fosse possibile vivere una vita con una malocclusione di seconda classe. Questo herbst non fa per me e la mia vita sociale ne sta risentendo molto. Credo che rinuncerò a questo trattamento continuando col riallineamento delle arcate ( mi faccio raddrizzare i denti ) e poi successivamente quando troverò il coraggio operarmi chirurgicamente per risolvere definitivamente e in maniera più appropriata il problema della malocclusione ( almeno a quanto ho letto in giro ). Che ne dite ? ogni vostro parere è veramente gradito. Buona giornata. Anna maria
Pubblicato il 16-05-2012
Cara Signora Anna Maria, la Ranocchia (apparecchio di herbst) di regola si mette solo ai ragazzi che non riescono a tenere gli elastici, perchè i due bracci metallici che uniscono l'apparecchio superiore con quello inferiore, tendono a tagliare e lesionare la mucosa sia gengivale che della guancia interna. Non è certo il più adatto, ma è una mia opinione personale. Lei si preoccupa solo dell'estetica non capendo che ritrovando la funzione con l'armonia delle forme troverebbe anche l'estetica se si avesse l'abilità di guidare lo spostamento ortodontico in un certo modo e raggiungendo la perfezione poi, nel caso, con la chirurgia Parodontale Estetica che ristabilizzare il sorriso naturale. spiego: C’è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l’estetica rosa (dovuta alle gengive) e l’estetica bianca (dovuta ai denti). Se la proporzione tra queste due componenti viene meno e si ha il prevalere, rispettivamente, dell’una (Gummy smile, ossia Sorriso Gengivale), come nelle ipertrofie gengivali o dell’altra (White smile, ossia sorriso bianco) per eccesso della componente dentale come avviene per esempio nelle recessioni gengivali e nella Parodontiti con riassorbimento osseo con grave componente orizzontale. Legga cliccando sul mio nome tra le pubblicazioni l'articolo "La chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale", vi troverà tutto ciò che occorre sapere per comprendere il problema e la sua terapia. Per rispondere Professionalmente alla sua domanda bisogna fare un Ceck up ortodontico completo, cefalometria su teleradiografia, foto del profilo e di fronte e modelli di studio ortodontici. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 16-05-2012
Ci sono tante scuole di pensiero in ortodonzia, una vera torre di Babele, Annamaria. Cioè ci possono essere due, tre o anche più dentisti che di fronte allo stesso caso, propongono apparecchi molto molto diversi, e magari tutti e tre giungono alla stessa conclusione positiva. Oppure no, ci giungono solo per certi aspetti ma per altri no. Intanto uno dei criteri di selezione assoluti per sapere se chi ci cura sta facendo un lavoro preciso o approssimativo è verificare se il dentista effettua una analisi cefalometrica (veda bene cosa è in questo sito nei miei lunghi articoli). Se la fa, ha una valutazione della struttura ossea. Se non la fa, sta lavorando come se giocasse al superenalotto. Per tentativi alla cieca. Tornando all'apparecchio, secondo la mia scuola, in alcuni casi anche di adulti come lei, se le analisi cefalometriche lo suggeriscono (cioè se dalla cef. si capisce che ci vuole questo app e che ci sarà successo totale) io utilizzo un apparecchio mobile ortopedico da portare la notte e due ore al pomeriggio in casa. Questo, dal punto di vista della sua vita di relazione non è un gran sacrificio. Ma queste sono solo fantasie perchè non si sa quello che lei ha. Una cosa anche mi pare di notare: ci deve essere qualche disfunzione muscolare, tipo orbicolare forte, che va trattata logopedicamente, sennò nessun apparecchio può funzionare. Questo lo capiscono purtroppo pochissimi ortodontisti perchè i denti stanno dentro un contesto fatto di ossa muscolo articolazione cervello etc, che devono essere "d'accordo" con gli spostamenti desiderati, sennò tutto fallisce miseramente..
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Pubblicato il 16-05-2012
Come non essere d'accordo con il collega Dr. Petti. aggiungo che bisogna stabilire con una giusta diagnosi il da farsi. Si può provare con gli elastici oppure con il forsus (simile all'herbst ma più confortevole). In ogni caso credo che il collega non sia sprovveduto. Per ulteriori chiarimenti rimango a sua disposizione.
Pubblicato il 16-05-2012
Cara Anna Maria, spero che adesso lei abbia considerato che l'estetica ("bellissimo sorriso") e la funzione (risoluzione della "malocclusione"), sono cose che vanno insieme, e che non si può avere l'uno senza l'altro! Abbia il coraggio e la forza di perseverare nella terapia della "seconda classe" ed otterrà entrambi i risultati: funzionale ed estetico. Per quanto riguarda l'apparecchio di Herbst, cosa dirle... Si è affidata ad un professionista e deve seguirlo fino in fondo, per raccogliere con soddisfazione i risultati derivanti dai sacrifici affrontati. L'idea che le ha prospettato il suo ortodontista curante è semplice e funzionale: allineare ed espandere le arcate, specie quella superiore che appare più stretta della inferiore, per consentire lo "scivolamento" anteriore della mandibola. Personalmente utilizzo molto e con grande gratificazione mia e dei miei pazienti, in questi casi di seconde classi negli adulti, la tecnica Invisalign (cerchi sul web) e, nei casi più difficili, la combino a tecniche o presidi tradizionali. Il suo caso però lo conosco solo per quanto ci ha raccontato, e questo non basta per darle dei consigli mirati ma solo per dirle che ci sono anche possibilità terapeutiche che si avvalgono di apparecchi più comodi ed efficaci di quelli tradizionali, se utilizzati da professionisti capaci ed esperti. I miei consigli: 1)- Vada avanti! Non si scoraggi, ha solo 23 anni! Vivere con una malocclusione di seconda classe è brutto, sotto tutti i profili di qualità di vita. 2)- Per la sua "seconda classe" non prenda assolutamente in considerazione la chirurgia, se non dopo che le viene fortemente consigliata dal suo ortodontista di fiducia. 3)- "Raddrizzare i denti" significa risolvere la malocclusione, non raggiungere un risultato solamente estetico: il risultato estetico per un paziente con seconda classe (profilo del viso, armonia naso/denti-labbra/mento, posizione del capo ed atteggiamento posturale globale) lo raggiungerà in proporzione col risultato funzionale e non indipendente da questo! Cordiali saluti.
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Pubblicato il 16-05-2012
Cara Anna Maria ha chiesto informazioni per l'invisalign? oggi si riescono a risolvere anche casi molto complessi con l'apparecchio invisibile. Auguri
Pubblicato il 16-05-2012
Gentile Sig.ra Anna Maria, purtroppo non può pensare di avere un bel sorriso senza correggere la malocclusione. Le due cose vanno a braccetto. Cordiali saluti
Pubblicato il 17-05-2012
Sig. Annamaria, per ottenere e mantenere un bel sorriso occorre un impegno costante tra odontoiatra e paziente, i compromessi possono ottenere qualche temporaneo miglioramento. È lei che deve capire, dove vuole arrivare, perchè milioni di persone conducono una vita normale, con una malocclusione.
Pubblicato il 17-05-2012
Herbst è un buon apparecchio, a volte difficile da sopportare. Più agevole è il Forsus. La seconda classe, seconda divisione è una malocclusione che è meglio correggere. Quello che ha ottenuto sinora lo perderà se cessa la cura. Certo che in generale si può vivere con una seconda classe; ce ne sono in circolazione milioni di persone. Più della metà dei nostri pazienti sono seconde classi. Forse è meglio sopportare ed ottenere un buon risultato. Cordialmente
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Pubblicato il 17-05-2012
Gent. ma Anna Maria, é bene farsi formulare una diagnosi corretta. Essa viene eseguita basandosi su un esame clinico approfondito e degli esami radiografici (telecranio laterale, frontale, ortopantomografia e la stratigrafia dell'articolazione temporo-mandibolare a bocca aperta e a bocca chiusa di entrambe le articolazioni). Personalmente non sono d'accordo nell'utilizzo di apparecchi tipo herbst a fine crescita. Non sono neanche d'accordo ad eseguire l'allineamento senza la correzione della classe II. L'alternativa chirurgica, a mio avviso, non è un'alternativa ma è un'indicazione e viene eseguita se la discrepanza è scheletrica. Tutto, ripeto, dipende dalla diagnosi! Grazie per averci contattato. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Dott. Sergio Sambataro
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Pubblicato il 20-05-2012
Sono daccordo col collega Passaretti. Penso che un trattamento con apparecchiature cosiddette funzionali sia da consigliare. Consideri che questi apparecchi, che sono rimovibili, non a caso si definiscono funzionali, in quanto stimolano il ripristino di una funzione, in questo caso della bocca con tutto il corredo dei muscoli che gli appartengono. Se la bocca non funziona secondo dei canoni che possiamo considerare "normali", le strutture che vi si trovano, denti ed ossa per esempio, non potranno collocarsi nella posizione ottimale per svolgere la loro funzione.
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