E' vero che l'apparecchio può influire sulla spina dorsale?
Scritto da Ginevra / Pubblicato il
Salve a tutti, sono una ragazza di sedici anni. Avrei dovuto mettere l'apparecchio più di tre anni fa ma il mio osteopata, poiché avevo ed ho la scoliosi me lo aveva sconsigliato perché mettendolo, non mi avrebbe dato la possibilità di migliorare la mia scoliosi per la quale indossavo ed indosso anche ora il busto. E' vero che l'apparecchio può influire sulla spina dorsale? Grazie in anticipo
Pubblicato il 24-07-2012
Che osteopata strano questo... In genere sono preparati e la loro scienza è preziosa. Ma il nostro Professore ci disse tanti anni fa di diffidare da quelli di dubbia preparazione come il tuo.. Il concetto è che è la malocclusione a creare in alcuni casi, una scoliosi, e quindi curando la malocclusione si sistema la scoliosi. L'apparecchio quindi, se ben progettato, è benefico. Certo, forse il tuo osteopata si riferisce che alcuni tipi di trattamento ortodontico non sono benefici e non rispettano la postura. Ha ragione. E' vero. ma altri SI, e se nelle mani giuste, raddrizzare i denti può farti solo che bene..
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Pubblicato il 24-07-2012
Cara Signora Ginevra, l'Osteopata avrebbe avuto il dovere di parlare col suo Ortodontista ed il suo Ortodontista avrebbe dovuto parlare col suo Osteopata. Detto questo e specificato che le malocclusioni possono creare patologie discendenti con alterazione della postura che possono portare a deviazioni della colonna vertebrale e al contrario, queste ultime, se fossero primarie, ossia ascendenti, possono portare ad una malocclusione e che quindi ci può essere interferenza in senso sia positivo che negativo in una terapia della colonna vertebrale deviata nei confronti di una malocclusione e viceversa è innegabile che vadano curate entrambe e ci debba essere collaborazione tra i due specialisti tenendo presente tuttavia che mentre lo Gnatologo o l'Ortodontista sono Medici Dentisti specialisti od Odontoiatri specialisti, l'Osteopata, con tutto ilo rispetto, non è un Medico. Medico è il Fisiatra, l'Ortopedico, ma non l'Osteopata, la cui figura in ogni caso rispetto moltissimo e spesso e risolutiva in queste patologie vertebrali!Bisogna fare un ceck up ortodontico e Cefalometria su teleradiografia e con foto del profilo e di fronte in rapporto 1:1 e modelli di studio Ortodontici ed un esame Gnatologico!MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 35 anni e, mi creda, occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e/o diagnostica,per dirle qualcosa di certo…ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA,bisognerebbe vederla Clinicamente,questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata…è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA!Si devono rilevare elle impronte per costruire i modelli di studio e presa dell’Arco Facciale di Trasferimento i due punti di repere posteriori si ottengono inserendo i terminali dell'arco nei meati acustici esterni; il terzo punto di repere anteriore e individuato dal supporto glabellare, che definisce la posizione verticale anteriore dell'arco stesso. In questo modo si definisce il piano di riferimento asse cerniera-piano orbitale. Una forchetta a ferro di cavallo consente di mettere in rapporto l'arcata superiore con l'arco facciale. In conclusione, trasferiti in tal modo i modelli maestri su un articolatore, possiamo orientare i modelli delle arcate rispetto al cranio e studiare l'inclinazione dei tragitti condilari e dell'angolo di Bennet meglio detto movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. Tenga presente che è importante sapere inoltre che la La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide. Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile, perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura sia che essa sia discendente …ossia a partenza da una malocclusione …sia che essa sia ascendente ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. ha Bisogno di UN ECCELLENTE GNATOLOGO e di un altrettanto ECCELLENTE Posturologo che sia anche osteopata e fisiatra e collabori con lo Gnatologo ( Questo le dico perchè è mia prassi fare così in Gnatologia!!!) Ovviamente oltre che lo Gnatologo occorre la collaborazione attiva dell'Ortodontista!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 24-07-2012
Gentile Sig.ra Ginevra, sono molto perplesso dalle affermazioni del suo osteopata. Ci sono delle eccezioni, ma generalmente è vero il contrario, cioè risolvendo la malocclusione si migliora la scoliosi. Cordiali saluti
Pubblicato il 24-07-2012
Gentile signora, mi auguro che il suo osteopata sia specializzato in questa branca con un corso di specializzazione che dura sei anni e non con quei corsetti di pochi mesi......lei riferisce di avere una scoliosi importante che sta trattando regolarmente anche con l'ausilio di un busto. E' vero e sacrosanto che una malocclusione influisce sulla postura, come e' pur vero che patologie della colonna di altra natura poco risentano di terapie gnatologiche. Questo suo problema si deve affrontare multidisciplanarmente, per cui come dice il collega Petti necessita di comunicazione tra i vari professionisti che la seguono.
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Pubblicato il 24-07-2012
Cara Ginevra, quando é presente una scoliosi, facilmente è presente anche una malocclusione, e quando c'é una malocclusione, spesso c'é anche la scoliosi. Le due cose sono correlate tra loro attraverso la catena ossea dello scheletro con le sue articolazioni, ed attraverso le catene muscolari. Generalmente è la malocclusione che causa la scoliosi o l'atteggiamento scoliotico (più propriamente "pseudoscoliosi", perché la scoliosi "vera" è data da una anomalia anatomica delle vertebre), mentre quest'ultima rappresenta una forma di accomodamento del rachide alla malocclusione. Tante cose il tuo Osteopata non le sa perché non è un medico ma un fisioterapista che pratica trattamenti in base ad una diagnosi e ad un indirizzo terapeutico fatti da un medico (Gnatologo, Fisiatra, Ortopedico, ecc.). Quindi, cara Ginevra, la risposta alla tua precisa domanda è si: l'apparecchio ortodontico influisce sulla spina dorsale! Se la terapia ortodontica é corretta ed è stata pianificata tenendo conto della postura di tutto il tuo corpo, ne avrai grande giovamento. Altrimenti potrebbe anche causarti dei danni. Viceversa, la cura della tua scoliosi, in presenza di una malocclusione non curata, sarà solo una cura palliativa, che non può portare a guarigione! L'ideale sarebbe che, il tuo medico di riferimento, Ortopedico o Fisiatra che sia, abbia buone cognizioni di gnatologia, o che comunichi con lo Gnatologo o con l'Ortodontista che sia, e che insieme valutino il piano di terapia riguardo la tua malocclusione ed la tua scoliosi, nonché il trattamento posturale che ti praticherà l'Osteopata. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 24-07-2012
Gentile Ginevra, come al solito la verità sta nel mezzo, e che solitamente è la scoliosi primaria a portare ad un occlusione patologica, che comunque può essere un compenso allo problema legato alla colonna, ma è anche vero che un trattamento ortodontico fatto da chi è veramente in grado di farlo, porta spesso ad una diminuzione dell' angolo scoliotico o comunque una terapia col bite in collaborazione con il suo osteopata non può che migliorare la sua situazione, le consiglio quindi di farsi visitare da un ortognatodontista, che pratichi o quanto meno conosca, le tecniche di planas e solier-besombes
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Pubblicato il 24-07-2012
Gent.ma Ginevra, l'occlusione, la vista, e il rachide, sono tutti collegati in una sola catena. L'una influisce l'altra. Quindi è proprio vero che ci possono essere problemi scoliotici, il discorso è capire se è iniziata la scoliosi o la malaocclusione. Trovi un buon gnatologo. Auguri Dott Fausto Perrone / Catanzaro
Pubblicato il 24-07-2012
Gentile paziente ritengo che un trattamento ortognatodontico ben condotto possa influire solo positivamente su problemi relativi alla colonna vertebrale. Le suggerisco un consulto con uno specialista in ortognatodonzia. Cordialmente Prof. Dott. Russo Ciro Odontoiatra Specialista in Ortognatodonzia.
Pubblicato il 24-07-2012
Sig. Ginevra, si faccia mettere tutto per iscritto, poi ne riparliamo, forse c‘è stata qualche incomprensione.
Pubblicato il 25-07-2012
La correzione di una malocclusione non può che far bene alla colonna vertebrale. Diversamente in presenza di patologia attiva meglio trovare un buon equilibrio prima di iniziare una cura ortodontica ma di certo meglio farla, cordiali saluti
Pubblicato il 25-07-2012
Cara Ginevra, sull'utilità del ripristino di una corretta occlusione nei riguardi dell'aspetto postulare generale hanno ampiamente risposto i colleghi precedenti. Il problema e' che tale atto terapeutico, se vuole essere utile e non magari ulteriormente dannoso, deve essere affrontato per primo atto mediante un espletamento diagnostico eseguito mediante opportuni tests computerizzati in grado di comprendere precisamente la componente neuromuscolare che domina completamente il complesso sistema che si vuole funzionalizzare. Comuni bites di uso notturno, articolatori di vario genere e tipo, esami radiografici eseguiti con tecniche diverse e fantasiose non servono a nulla. Cordiali auguri Michele Lasagna.
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Pubblicato il 22-08-2012
L'ortodonzia mal fatta può creare danni, se ben fatta NO. Chiarisca il fatto col suo osteopata, che se mantiene la sua posizione negativa è assolutamente da cambiare. Cordialmente
Dentista Sardegna, Cagliari
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