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Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 12

Soluzioni per un problema di terza classe

Scritto da LAURO / Pubblicato il
Scusate, ho una bambina di 11 anni, per problema genetico ha una terza classe, la mascella superiore non cresce come dovrebbe. Da anni portiamo ogni tipo di apparecchio, soprattutto maschera di Daeler, per stimolare la crescita, seguita da apparecchi di contenimento. Posso fare cose diverse? Possibilità di centri specializzati? Mi dicono che per il maxillo facciale è prematuro, ho paura di sbagliare o di non fare tutto il possibile, anche perchè ora entriamo in un'età particolare in cui le difficoltà aumentano. Se avete suggerimenti fatemi sapere. Grazie
Gentile sig. chi ha valutato gli esami radiografici ha sicuramente fatto delle previsioni di crescita e l'attesa per un eventuale intervento chirurgico è corretta. La scuola di Siena è molto preparata e sicuramente è in buone mani.

Scritto da Dott. Andrea Bartelloni
Pisa (PI)

Gentile signore, va bene la maschera di Delaire, soprattutto se la malformazione di 3a classe è dovuta ad un deficit di sviluppo del mascellare superiore. A 11 anni sarà bene fare, se non ancora fatta, la rieducazione della deglutizione. Il fattore lingua è predominante anche nelle anomalie genetiche ed a 18 anni, se dovesse essere operata, non potrà farlo se la lingua non è ben posizionata, pena la recidiva. Un particolare: quando mette la maschera di Delaire l'inclinazione degli elastici deve essere grande quasi a sfiorare il labbro inferiore (senza ferirlo). Cordialmente
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Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Gent. Sig. Lauro, se non l'ha già fatto, può rivolgersi alla scuola di ortognatodonzia di Siena, il Prof. Roberto Giorgetti, di competenza indiscussa, le darà i consigli più opportuni. Cordialità

Scritto da Dott. Gustavo De Felice
Sapri (SA)

Gentile signore, come le hanno indicato i miei colleghi si rivolga al Policlinico di Siena con piena serenita'. Conosco personalmente il Prof. Annunziata Cozzolino e sono convinto che sara' in buone mani. Cordialmente

Scritto da Dott. Francesco Sacco
Salerno (SA)

Caro sig Lauro, le do una diversa risposta rispetto ai miei colleghi. Da diversi anni con l'approccio diagnostico e terapeutico del Prof Sadao Sato è possibile in diversi casi considerati un tempo solo chirurgici poter intervenire solo ortodonticamente. Chiaramente bisogna valutare la gravità della discrepanza scheletrica. se è in possesso di una teleradiografia recente posso essere in grado di fare una prima valutazione se può rientrare in questi casi. Spero di esserle stata utile. Buone feste.
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Scritto da Dott.ssa Monica Casadei
Ravenna (RA)

Sig.Lauro, le terapie che lei descrive, sono quelle che ritroviamo in letteratura, adatte alla patologia di sua figlia. Non si arrenda, collabori costantemente il più possibile con sua figlia e il curante, il tempo a disposizione termina dopo il periodo di crescita della bambina. Come ultima spiaggia esiste sempre la chirurgia.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Concordo con le risposte dei colleghi, ma mi preme sottolineare la risposta del Dr. Spagnoli. Da anni mi occupo della funzionalità linguale ed ancora oggi, nonostante l'acquisizione di una casistica ingente ed il raggiungimento di risultati a volte straordinari, fatico non poco a diffonderne la rilevanza nel determinismo di malocclusioni ed alterazioni nell'equilibrio e nella crescita del sistema stomato-gnatico. Sua figlia ha davanti a sè ancora circa 2 anni di crescita "utile" dei suoi mascellari (dopo i 13 la crescita si riduce drasticamete) ed è fondamentale esplorarne a fondo la fisiologia per determinare se esistono problemi disfunzionali. Una lingua più grande della norma, con una postura bassa, che deglutisca spingendo sugli incisivi inferiori è frequentemente alla base della discrepanza ossea dei mascellari (eccessiva stimolazione della crescita mandibolare e contemporanea ipostimolazione del mascellare); se il malfunzionamento s'inserisce su base genetica lo squilibrio può essere rilevante. Ma, come dice giustamente il collega Spagnoli, se coesiste un problema linguale, l'eventuale correzione chirurgica non sarà sufficiente. Può darsi che il problema di sua figlia sia di origine prevalentemente genetico, ed in tal caso prosegua con Delaire e con le comuni tecniche ortodontiche, ma le consiglio vivamente di accertarlo in fretta e seriamente. Il professionista di riferimento per le disfunzioni linguali in Italia è il Dr. Antonio Ferrante. Cordialmente
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Scritto da Dott. Lorenzo Alberti
Roma (RM)

Gentile Signore, il problema ortodontico di sua figlia può essere classificto fra quelli più lunghi e indaginosi. Per ottenere risultati soddisfacenti necessita l'inizio di terapia il prima possibile, addirittura fino dai quattro anni di età. Le consiglio di continuare le terapie ortodontiche anche presso l'università di Siena, che svolge questo servizio e di valutare solo in casi estremi la chirurgia maxillo facciale e non prima del completo sviluppo facciale, che si ottiene attorno ai venti anni circa. Rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
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Scritto da Dott. Antonio Marraffino
Lamporecchio (PT)

Gentile sig.re, innanzitutto bisognerebbe avere maggiori informazioni sulla problematica di sua figlia che lei definisce genetica in quanto essa può avere un protocollo diverso rispetto ai comuni deficit mascellari che in gran parte rappresentano problematiche di sviluppo e non genetiche. La maschera di delaire può rappresentare una possibilità per molti pazienti in caso di iposviluppo mascellare ma il suo utilizzo può essere indicato in soggetti che non hanno altri problemi di crescita (ad esempio di tipo verticale) perchè coloro i quali hanno un eccesso di allungamento verticale della faccia potrebbero peggiorare. Io personalmente in tali casi effettuo spesso una terapia con docce (che sono delle ricoperture in resina dell'arcata superiore ed inferiore) correggendo la malocclusione con elastici di classe III e con un controllo verticale della crescita della faccia, ma ci tengo a precisare che tutte le terapie sono o meno efficaci se partono da una diagnosi e da una pianificazione di terapia corrette. In tal caso l'ortodontista potrà scegliere l'approccio con il quale ritiene di avere più successi o che ritiene sia maggiormente validato dalla scienza ma il discorso non cambia. Inoltre le voglio dire che in Italia esistono molti centri specializzati ma anche molti bravi ortodontisti che possono trattare problematiche anche molto complesse, ma se ha fiducia dei colleghi che la seguono si affidi a loro e chieda senza remore i chiarimenti di cui necessita e stia sicura che se la terapia non dovesse essere praticabile presso di essi saranno i medici stessi ad indicarle dove e quando andare. Se vuole altre info noi siamo a disposizione. Saluti 
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Scritto da Dott. Paolo Manzo
Frattamaggiore (NA)

Egregio Lauro, senza nessuna rx o foto è difficile poterla consigliarla. Comnque sembra che fino adesso non si sta sbagliando nulla. Ne parli col suo dentista. Ultima possibilità, a crescita ultimata, la chirurgia. Cordiali saluti e auguri.

Scritto da Dott. Cristian Romano
Palermo (PA)

Gentile signora si tratta di una delle malocclusioni piu' difficili da affrontare anche perchè la prognosi è sempre abbastanza riservata. Mi rendo conto che con queste premesse non è facile condurre con fiducia una terapia lunga, impegnativa ed incerta, ma temo che non possa fare altro per ora. In futuro si potranno meglio valutare i risultati ottenuti e decidere se seguire la strada di un compromesso piu' o meno accettabile o, completata la crescita, eseguire una terapia piu' radicale di tipo chirurgico tenendo conto che si affacciano terapie innovative come quella a cui accenna la d.ssa Casadei che possono dare in molti casi ottimi risultati.
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Scritto da Dott. Costantino Volpe
Salerno (SA)