Mia figlia di 10 anni è in cura da quando ne aveva 8 per il problema dell'arcata superiore pronunciata
Scritto da Luca / Pubblicato il
Buongiorno, mia figlia di 10 anni è in cura da quando ne aveva 8 per il problema dell'arcata superiore pronunciata, sicuramente congenita in quanto in casa mia sia mia sorella che mio padre hanno questo difetto. Subito eravamo andati da un primo ortodontista il quale oltre al problema appena descritto ci segnalava che dato il palato piccolo ci sarebbe stato in futuro un problema di sovraffollamento e consigliava un apparecchio superiore e inferiore per allargate il palato. In seguito su suggerimento di amici siamo andati da un altro (l'attuale) il quale è contrario agli apparecchi che allargano il palato e ha iniziato ad estrarre in più sedute i molari e gli incisivi da latte questo in 2 anni di cure, ipotizzando di installare il baffo. Ora non ne è più convinto e dice di aspettare l'eruzione di alcuni definitivi per vedere lo spazio e come spingono. Sinceramente sono un po'perplesso. Allego qualche foto. Grazie
Pubblicato il 27-11-2012
Caro Signor Luca, anche io sono perplesso perchè in Medicina ed in Odontoiatria non si fanno tentativi! Si fa una Diagnosi e poi una Prognosi e quindi la terapia!la diagnosi Ortodontica è cosa seria e dipende da una infinità di problemi da valutare con accurato check up ortodontico e cefalometria che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere. La Diagnosi Ortodontica e la progettazione terapeutica sono come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati e chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta che le può dire solo un Ortodontista dopo le visite suddette. Non posso quindi esprimere giudizi, senza vederla! Non solo non sarebbe corretto, ma non sarebbe professionale.Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 27-11-2012
Mamma mia che racconto allucinante. E' come se io facessi fare una casa ad uno e questo un giorno mi dice che qui ci va un muro, ed un altro mi dice che qui ci va una scala o una stanza. E poi, le sposta ogni tanto, senza un piano, senza un architetto, senza un disegno, ma secondo un suo capriccio del momento, vediamo un po', oggi mi alzo con la voglia di metterci una cantina invece della sala, provo, ma domani semmai chiamo tutti gli operai e cambio. Questo gli permette di fare con la sua bambina?? L'ortodonzia è una scienza matematica esatta con variabili biologiche umane ed individuali che parte da uno studio scientifico diagnostico-prognostico chiamato cefalometria (legga nel mio sito che cosa è) il quale permette di sapere che con l'apparecchio x fatto nel modo y e regolato nel modo zeta, si arriva dalla situazione a alla situazione b in tot tempo salvo le variabili di cui prima. Viceversa, come sembra dalle sue parole, si procede alla cieca, per tentativi, a tastoni nel buio (la cefalometria ci dice quali sono le basi ossee dove deve agire l'apparecchio, e questo solo con visita o impronte non si vede di certo, e chi non vede è cieco e va a tentoni). Il guaio principale è uno solo, sdoppiato in due: si sfrutta inutilmente la collaborazione della bambina facendole portare apparecchiature incongrue o sbagliate, e soprattutto si perde il treno: un trattamento è come un treno che attraversa tutto il Paese, si deve prendere quello giusto che va nel posto giusto, e all'ora giusta. Cioè, a parte danni da mancata diagnosi, e perdita della collaborazione incipiente, c'è che poi ad un certo punto della crescita, non si riesce piu a fare niente. E la sua bambina è decisamente grande per i disturbi segnalati: se non si affretta a fare le cose giuste, poi non si riesce più a correggere (se lo ricordi fra x anni se sarà stato di nuovo sfortunato ed avrà ancora sbagliato professionista).. Due consigli fondamentali glieli posso dare anche se non conosco nulla della situazione: controlli che chi la cura non sia un maledetto abusivo, che mette un'"apparecchietto" ma che sia uno specialista laureato che effettua un trattamento ortognatodontico. E scelga chi (dopo aver effettuato le due cefalometrie necessarie laterale e postero anteriore, da quello che vedo) le parla di funzione, ovvero di funzione linguale, logopedia, funzione neuromuscolare, osteopatia, postura. Dal poco che si capisce, nel caso della sua bimba c'è di mezzo tutto ciò..
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Pubblicato il 27-11-2012
Ho imparato che in odontoiatria non si deve fare una cosa: procedere per tentativi. Potrebbe anche darsi che il caso della bimba sia particolarmente difficile, dalle foto non riesco a rendermene conto, ma procedere per tentativi può dare buoni risultati solo se si è fortunati. Credo sia meglio che lei parli approfonditamente con il suo dentista. Magari è bravissimo ma io non lo posso sapere. Cordiali saluti.
Pubblicato il 27-11-2012
Sono senza parole. Quello che si poteva dire lo hanno già detto i Colleghi che mi hanno preceduto. Non posso fare altro che consigliarle un Collega Ortodontista di provata esperienza. Cordialmente Gustavo de Felice gusfelix@libero.it.
Pubblicato il 27-11-2012
Caro Signor Luca, il resoconto che Lei ci fornisce è alquanto approssimativo e condito da proprie considerazioni che forse potrebbero fuorviare le nostre valutazioni. Possibile che nessuno dei due colleghi abbia effettuato e/o prescritto ulteriori indagini radiodiagnostiche e non abbia analizzato il caso di sua figlia sotto tutti gli aspetti clinici con tutto ciò che ne consegue? Cordiali saluti
Pubblicato il 27-11-2012
Gentile sig. Luca, premesso che la bambina andrebbe visitata, per esempio riguardo alla chiusura della prima foto, non sono sicura se sia in protrusione- a volte è un meccanismo di difesa quando si invita il paziente a chiudere al bocca-, tuttavia le ribadisco che i dispositivi per allargare il palato sono la norma quando il bambino arriva ad avere un palato "alto" per via della suzione o del biberon, evenienza molto diffusa, specie se a questa si somma una malocclusione familiare. Dalla prima foto infatti si evince una differenza di diametri tra il mascellare e il mandibolare, ma le ripeto che è tutto da verificare. Mi stupisce che Lei abbia avuto remore a mettere un allarga-palato e non abbia avuto remore a far estrarre i denti, misteri dei genitori, di solito i genitori tutto vogliono tranne che l'estrazione dei denti dei loro figli. Premetto però che il dispositivo per allargare il palato ha bisogno solo dei molari di riferimento per la cementazione, quindi può ancora farlo mettere. Il mio consiglio è rivolgersi ad un ortodonzista specialista, perché il fatto che il collega abbia avuto dei dubbi dopo aver eseguito le estrazioni mi suggerisce la non esistenza di un piano terapeutico a lungo termine, e sono anche in dubbio circa l'esistenza di una teleradiografia in proiezione laterale, esame classico che orienta l'ortodonzista nello studio del caso. Molti auguri
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Pubblicato il 27-11-2012
Gentile paziente ho pochi elementi per valutare correttamente il caso, il consiglio ad oggi e quello di aspettare l'eruzione dei denti definitivi per poi eventualmente intervenire con una ortodonzia fissa che sarà risolutiva, a volte il corpo risolve molte situazioni complesse, inoltre sua figlia avrà un periodo di tempo per non pensare al dentista. Cordiali saluti
Pubblicato il 27-11-2012
Signor Luca, il suo racconto ha lasciato perplesso anche me! Praticare estrazioni dentarie dei decidui é addirittura allucinante! Si é assicurato di aver affidato la sua bambina ad un vero Dentista?
Pubblicato il 27-11-2012
Cosa aspetta a portare sua figlia in uno studio dove vengano fatte le indagini diagnostiche serie e pianificate con tanto di previsioni di crescita, set-up iniziale, tracciati cefalometrici, e garanzia di risultati non solo a breve, poiché in ogni caso la terapia di sua figlia si annunciava come un lungo percorso a più stadi di sviluppo terapeutico, della durata di diversi anni, probabilmente fino a pubertà inoltrata. Non perda ulteriore tempo, quello favorevole dell'accrescimento osseo, perché è un prezioso alleato, ma poi finisce. Saluti
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Pubblicato il 27-11-2012
Salve mi dispiace leggere certe cose, l'Odontoiatria non è questa cosa qui. I miei Colleghi hanno già esaurientemente detto tutto! Si faccia fare un piano di trattamento SERIO e dettagliato da un ORTODONZISTA e non da un improvvisato! Temo che togliere i denti decidui prematuramente possa causare seri problemi che in futuro saranno ancora più difficili da risolvere. Saluti
Pubblicato il 27-11-2012
Gentile signora, purtroppo non esiste nessuna evidenza scientifica circa l'utilità delle estrazioni seriate (quelle che ha fatto la sua bambina). Non è assolutamente possibile darle consigli circa quale sia il trattamento idoneo senza visitare la bimba e le sue foto sono suggestive ma non utili al fine diagnostico. Se ha piacere sarò lieto di vistare la sua bambina e darle il mio parere
Pubblicato il 27-11-2012
Gentile Sigra, per una diagnosi precisa, dovrei visitare sua figlia. Se può me la può portare a Verona con le sue radiografie e potrò risponderle con precisione. Cordialità
Pubblicato il 27-11-2012
Sig. Luca, questa è la sua versione, bisognerebbe conoscere anche quella del collega, per cui ritorni e si faccia mettere tutto per iscritto e vedrà che forse c'è stato qualche malinteso.
Pubblicato il 27-11-2012
Ma il collega e' contrario ad ogni espansore del palato o e' contrario nel suo caso? Nel primo caso e' una follia e nel secondo dovrebbe dire il perche'
Pubblicato il 28-11-2012
Caro sig Luca, ma perchè ha dovuto proprio cambiare il primo dentista? La diagnosi del primo è condivisibilissima. Le consiglio di ritornarci. Auguri Dott . Fausto Perrone -- Catanzaro
Pubblicato il 29-11-2012
Caro Luca, la scelta di allargare il palato sarebbe stata certamente la migliore. Purtroppo ancora oggi molti "ortodonzisti" aspettano "per vedere cosa succede", e poi intervengono quando il danno si è già consolidato. Ad 8 anni, visto che le ossa sono in fase di crescita, è certamente meglio sfruttare questa possibilità finchè si è in tempo. Comunque non è ancora troppo tardi. Auguri
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