Ho 30 anni e mi sto preparando ad affrontare una terapia ortodontica
Scritto da Laura / Pubblicato il
Ho 30 anni e mi sto preparando ad affrontare una terapia ortodontica. Ho un palato molto stretto, affollamento dentale su entrambe le arcate, cross bite unilaterale destro (da canino a premolare) ed una tendenza alla terza classe (sono in prima a tutti gli effetti ma gli incisivi inferiori sono quasi in testa a testa). Mi sono state proposte due terapie differenti: la prima è un quad helix superiore e successivo bandaggio con damon system sempre solo superiore poichè il medico ha paura che andando a risolvere l'affollamento inferiore gli incisivi si vestibolarizzerebbero rischiando un morso inverso. Il secondo dentista invece mi ha proposto un damon system superiore per espandere l'arcata e successivamente ritiene indipensabile anche allargare l'arcata inferiore poichè a suo avviso non facendolo i contatti tra le arcate non sarebbero piu corretti e rischieremmo una recidiva. Sono un pò confusa e non vorrei certo crearmi problemi seri, vi sarò grata se poteste darmi un parere in merito.
Pubblicato il 30-11-2012
Cara Signora Laura, il Primo Dentista, il Secondo Dentista, il nostro parere. E' su una strada Sbagliata! Perchè questo bisogno di sentire tanti pareri? E come sono state impostate le terapie Ortodontiche? Spero non ad occhio! Le piace "buttare via i soldi in Parcelle Odontoiatriche? Perchè le Visite Ortodontiche sono composte da più Visite e Rilievi per arrivare ad una Diagnosi e ad un Piano di cura e tutto questo costa! A meno che non sia andata in centri Low Cost dove non fanno pagare le Visite ed arrivano ad una diagnosi così "per sport"! Oddio anche Dentisti non fanno pagare la Visita o le visite ed i risultati sono questi:" distribuire incertezze"! Le spiego:non credo che alla prima visita il Dentista abbia fatto Diagnosi e Piano Terapeutico Ortodontico, perchè la diagnosi Ortodontica è cosa seria e dipende da una infinità di problemi da valutare con accurato check up ortodontico e cefalometria che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere. La Diagnosi Ortodontica e la progettazione terapeutica sono come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati e chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta che le può dire solo un Ortodontista dopo le visite suddette. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Pubblicato il 30-11-2012
Una premessa importante: senza una diagnosi seria non si può e non si deve impostare un piano di trattamento; e una diagnosi virtuale, in questa sede, non è ovviamente possibile. Detto questo posso limitarmi a darle delle informazioni generiche. Lei ha sicuramente una malocclusione ma il suo sistema neuromuscolare la gestisce e la porta avanti da 16/17 anni ed in questo periodo ha messo in atto tutta una serie di strategie e di adattamenti per consentire al sistema di funzionare riducendo al minimo la sintomatologia; in un adulto maloccluso la prima cosa da fare è quotare proprio la sintomatologia perchè se le sue motivazioni sono soltanto di carattere estetico il trattamento ortodontico rischia di interferire con l'equilibrio - sia pure instabile- nel quale si trova il sistema. Nel caso specifico trattare soltanto un'arcata aumenta tali rischi. Come dice giustamente il collega Petti la diagnosi ortodontica è una cosa seria e il trattamento dell'adulto ancora più complesso, aggiungo io. Damon System è soltanto una meccanica come tante altre, quello che conta è affidarsi ad un ortodontista serio
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Pubblicato il 30-11-2012
Gentile paziente concordo con i colleghi di eseguire una visita con un medico specializzato in ortodonzia che farà una diagnosi precisa e una terapia adeguata. Cordiali saluti
Pubblicato il 30-11-2012
Gentile signora, si affidi all'ortodontista che e da più fiducia e segua fedelmente quanto le richiede. Noi da lontano non possiamo fare molto. Cordialmente
Pubblicato il 30-11-2012
Sig. Laura, l'ortodonzia non è una tal marca, ma sono i neuroni di un professionista che applica al meglio dei precisi protocolli. In questa sede non sappiamo nulla del suo caso e dei compromessi che possono nascere tra lei e l'odontoiatra, per cui non si aspetti di risolvere la problematica via WEB. Le consiglio un professionista che le metta per iscritto il suo studio del caso, basato sull’attuale letteratura, senza vantare inutili marche al paziente, che purtroppo è un profano della materia che apprende la marca e poco i concetti.
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Pubblicato il 30-11-2012
Temo signora che la confusione non sia solo sua. Si rivolga ad un ortodontica competente ed avrà sicuramente le risposte alle sue domande. P.S. Il problema non sta nella tecnica da utilizzare ma nella diagnosi della sua malocclusione
Pubblicato il 30-11-2012
Salve Sig.ra Laura, nel nostro Studio Dentistico potrà, facendo una visita gratuita (se possiede rx è ancor meglio!) il più esauriente possibile. Non esiti a contattarci Dott.ssa S. La Volpe
Pubblicato il 02-12-2012
Cara signora, trattare una sola arcata non mi sembra una buona idea, come diceva il secondo medico da lei interpellato, e comunque in una persona di 30 anni con una malocclusione abbastanza complessa come la sua, andare a trattare la sola bocca può essere rischioso,nel senso che, come dice il collega Alberti,i suoi sistemi neurologico scheletrico e muscolare si sono ormai adattati a questa situazione, per cui andando ad alterare un elemento del sistema bisogna sapere bene cosa succede al resto del sistema stesso. In altre parole,indipendentemente dalla tecnica usata, può succedere che si metta perfettamente in ordine la bocca ma che compaia qualche problema da qualche altra parte; può darsi che il suo sistema tolleri, per esempio, una correzione al 50% del problema e non di più, per non creare altri scompensi.Ricordiamoci sempre che al sotto di ogni bocca c'è sempre una persona.
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Pubblicato il 02-12-2012
Alla base di cio' che descrive c'è sicurissimamente una disfuzione forte della postura linguale. Senza la correzione di questa, nessun apparecchio, specie fisso, può risolvere nulla, perchè non si posterà e recidiverà.. Va fatta una diagnosi cefalometrica ben precisa (diffidi di chi progetta un trattamento ortodontico ad occhio senza sapere come sta la struttura ossea, e questo si vede soo dalla cefalometria) che ci dirà innanzitutto SE si può ancora correggere (i casi come il suo reagiscono bene fino ai 10 anni di età) e come. Ma se la ligua poggia male, non può funzionare. Il dr. Alberti ha centrato molto bene la questione secondo me..
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Pubblicato il 04-12-2012
Gentile Laura, concordo per molti versi, su quello che le hanno risposto i colleghi, e premesso che senza uno studio accurato del caso non si và da nessuna parte, però qualche consiglio provo a darglielo lo stesso, innanzi tutto alla sua età, il problema più difficile da risolvere, è la stabilità dei risultati ed il contenimento delle recidive, quindi operare su di una sola arcata non garantisce un occlusione stabile, primo è più importante step per evitare recidive, il fatto che gli incisivi siano testa a testa è un ulteriore motivo per operare sia sopra che sotto, a meno che non sia già in una situazione di massimo compenso, poi per aumentare il diametro trasversale superiore è assolutamente necessario utilizzare ausili terapeutici, addirittura si può utilizzare un espansore rapido, ma in modalità ortodontica, in quanto il quad elix agisce poco sul diametro inter molare, ultima cosa purtroppo il nostro campo và avanti a mode, questo è il momento dell' invisalign e del damon sistem, ma il damon nel suo caso è sconsigliato in qunto non si può procedere ad una terapia segmentaria, tipo rikets, che conseta un avanzamento degli incisivi superiori, se possibile, ed in più è una tecnica che si, è abbastanza efficace sugli affollamenti, ma che poi và spesso incontro a recidive notevoli.
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