Scrivo per esporvi il mio e caso e cercare di trovare una soluzione
Scritto da Giovanni / Pubblicato il
Gent.ssimi professionisti. Scrivo per esporvi il mio e caso e cercare di trovare una soluzione. Sono un ragazzo di 31 anni della provincia di Torino. Circa 4 anni fa, dopo aver valutato diversi studi, ho deciso di affidarmi alle cure di una nota catena di cliniche odontoiatriche, in provincia di Torino. Quella che mi aveva trasmesso maggior fiducia e competenza ma, ad oggi devo ricredermi. Non sono rimasto soddisfatto del risultato ottenuto, in particolare per quel che riguarda il trattamento ortodontico al quale mi sono sottoposto. Comunque cerco di narrare in sintesi come si sono svolti i fatti. Dopo la prima visita, effettuata dal titolare della struttura (che in seguito non ho mai più visto), è stato stilato, in quattro e quattr'otto, il piano di trattamento. Mi è stato detto che avrei dovuto indossare un apparecchio invisibile per correggere il disallineamento dei miei denti, oltre a dover subire 2 interventi su molari e 2 su premolari di endodonzia e soluzione protesica con corone in zirconio. Sono stati eseguiti i lavori di endodonzia previsti (non tutti, solo quelli a rischio, per rinviare a dopo il trattamento ortodontico gli altri) e cementate delle corone provvisorie. A seguito di questo sono state prese le impronte per l'apparecchio invisibile ed iniziato il trattamento (con una durata prevista di circa 1). Dopo 1 anno, terminato il ciclo, sono stati eseguiti i lavori residui (endodonzia e incapsulmaneto di 1 molare ed 1 premolare). In questo frattempo, avendo modificato il profilo dei denti, le mascherine non calzavano più. Non potendo indossare la mascherina, risultato: i denti hanno perso il loro nuovo riposizionamento. Sono trascorse le settimane e, nonostante le mie perplessità in merito, nessun provvedimento. Finchè, a seguito delle mie insistenze, è stato ammesso che i denti si fossero spostati. Allora si procede con la prima rifinitura. Altre impronte, altre foto (per altro effettuate da una giovane novizia, non dal medico che ha sempre seguito il mio caso, che ha impiegato 3 ore di orologio per fare queste impronte; 3 ore infernali, dove credo di aver inghiottito 2-3 etti di silicone e rischiato il soffocamento più volte). Comunque, andiamo avanti. Attendo 1 mese l'arrivo delle nuove mascherine. Una volta arrivate, non calzavano perfettamente, ovviamente era passato 1 mese dalle impronte. Ma vabbè, a forza sono entrate. Quindi trattamento di qualche altro mese. Una volta terminato (siamo arrivati alla soglia dei 2 anni, tra una storia e l'altra) mi vengono rimosse le corone provvisorie e cementate le definitive. La mascherina è stata tagliata poichè così com'era, ovviamente, non calzava più. Ma così facendo è andata perduta la posizione ottenuta, e quindi ...indovinate un po'...altra rifinitura, altre impronte, altre foto, altri mesi. Alla fine di questo ulteriore trattamento, si decide che va bene così, anche se alcuni denti sono ancora disallineati. Si procede a prender le impronte per le mascherine di contenzione. Dopo un mese arrivano, ovviamente sempre non perfettamente calzanti. Indosso come sempre seguendo le prescrizione del medico queste mascherine, i primi mesi per 22 ore al dì e, dopo 1 anno, solamente la notte. Purtroppo, però, questa mascherina a quanto pare non ha svolto correttamente il proprio lavoro, tant'è che progressivamente i denti sono peggiorati nel posizionamento e continuano a peggiorare, nonostante tutt'ora la indossi, anzichè consolidarsi nella posizione come mi era stato prefigurato. La gravità della vicenda attuale si rintraccia nei problemi che progressivamente sono sorti. Nonostante in questi mesi abbia indossato le mascherine di contenzione come prescritto, mi ritrovo con i denti in posizione significativamente peggiorata rispetto al periodo pre-contenzione. Tant'è che sono emerse le seguenti problematiche. Gli incisivi frontali anteriori si sono nettamente disallineati e sovrapposti. Gli altri denti, soprattutto dell'arcata superiore, si sono spostati, chiudendosi verso l'interno ed esponendo una parte rilevante del colletto sottogengivale esterno (nel caso dei molari incapsulati è emersa parte dei monconi). Per giunta, provo fastidio sulla parte esterna dell'osso, in concomitanza di un molare incapsulato dove è emerso il profilo della radice (proprio per il movimento verso l'interno del dente, di cui sopra). La masticazione è mutata in peggio, ha perso l'efficienza e l'efficacia di qualche mese fa, perchè ovviamente, le capsule non sono state 'disegnate' per questa diversa posizione e non coincidono in modo corretto, come prima. Si sono evidenziati diversi precontatti. Inoltre, in contemporanea con questo progressivo riposizionamento, ho cominciato ad avvertire fastidio ad alcune gengive, con ogni probabilità effetto diretto della malocclusione. Altra cosa, da qualche periodo, avverto dolore ed indolenzimento della mandibola (sul lato dove mastico maggiormente) ed un fastidio alla testa. Preoccupatissimo per questa situazione, ho chiamato la clinica che ha svolto il lavoro. In sede di controllo, effettuato qualche settimana fa, inizialmente sono stato liquidato con un: "se la mascherina entra, va tutto bene". Ma non è così, non è sufficiente che la mascherina calzi ancora o la si faccia entrare a forza, per suffragare la propria tesi (dopo anni 3 anni me ne intendo un po'!). Se fossi andato per la prima volta nelle cliniche, nella situazione attuale, con ogni probabilità mi sarebbe stato proposto un trattamento con mascherine invisibili. La mascherina calzava in tutt'altro modo 1 anno e mezzo fa e adesso, a causa della sua inadeguatezza, ho riscontrato anche dell'erosione dello smalto sui bordi laterali degli incisivi e lo schiacciamento di alcuni margini gengivali, causato dalla pressione dei bordi della mascherina fuori posto. Sinceramente non mi sta proprio più bene che mi si liquidi con un "se entra la mascherina, va tutto bene", soprattutto quando non si valutano con attenzione i problemi che espongo e si conclude in modo sbrigativo la visita, poichè la gente in coda scalpita (mi è stato detto questo!). Una persona che ha riposto fiducia e speso denaro merita una soluzione, ponderata, con calma, valutata come la dottrina impone, anche se il conto è già stato saldato. Non è mai stata presa nessuna misurazione, mai fatto nessun test per stabilire tipo di masticazione, o i vari esami che leggo spesso qui: come l'encefalometria, la visita clinica particolareggiata per studiare la dolorabilità dei muscoli masticatori, auscultazione dei movimenti articolari, la valutazione mediana, radiografie delle ATM o Risonanza Magnetica Dinamica, elettromiografia. Così sono capace anch'io di fare l'ortodonzista, nonostante abbia una formazione universitaria di tutt'altro genere. Comunque sia, durante la visita, all'incalzare delle mie obiezioni, è stato riconosciuto lo spostamento di alcuni denti; però va "abbastanza bene così", mi sono sentito dire. La deduzione logica elementare è che la mascherina non può più essere così adeguata rispetto alla nuova posizione. Gradirei si comprendessero le cause e si implementasse la soluzione migliore ad ogni problema sollevato. Ho scelto questa clinica, mettendo in secondo piano i tanti chilometri di distanza dalla mia zona e rinunciando ai tanti dentisti qui presenti, per ottenere il meglio e soprattutto una soluzione DEFINITVA alle mie problematiche odontoiatriche. Ho compiuti notevoli sacrifici, sia economici sia in termini di impegno per raggiungere i risultati che mi sono stati prefigurati. Mi sono attenuto scrupolosamente alle prescrizioni che ho ricevuto nel corso del trattamento al fine di ottenere il meglio. Nonostante continui ad indossare la mascherina tutt'ora nei tempi consigliati, i denti continuano inesorabilmente a peggiorare la posizione; non oso prefigurarmi la situazione a cui assisterei tra qualche mese! E' una situazione frustrante ed angosciante sotto certi aspetti: assistere a questo peggioramento senza poter far nulla, provare fastidi, occlusioni errate (ho il terrore che si spezzi un dente), soffrire di una cattiva masticazione (quando mi avvicino all'orario dei pasti, durante la giornata, invece di pregustare il buon cibo, avverto quasi un senso di tristezza ed inadeguatezza). Secondo voi, come mi devo comportare? Io avrei voluto un professionista o più d'uno in possesso di competenza, scrupolosità verso ogni aspetto (anche i più piccoli), esperienza ed empatia, in grado di prendere in mano la mia situazione con autorevolezza, valutarla e risolverla in modo definitivo, con un progetto serio, accorto e compiuto. Ma come si può sapere a priori se tutte queste qualità sono presenti? Sicuramente ci sono molti bravi professionisti ma altrettanti incompetenti, e ritengo che l'iscrizione all'albo dei medici non sia un elemento che garantisca pienamente una buona scelta. Mi scuso per la lungaggine. Ho scritto un po' di getto, sono abbastanza adirato. Sono stufo di esser lasciato a me stesso e in queste condizioni. Spero comprendiate il mio stato d'animo.
Pubblicato il 30-11-2012
Sig. Giovanni, lei per questo studio era diventato un bel costo mangiandosi 2 o 3 etti di silicone, scherzi a parte la sua domanda fa veramente meditare, mi chiedo, perché questi casi trattati con mascherine sono poi nascosti in un cassetto, anziché responsabilizzare i produttori che li pubblicizzano, se entriamo su questi siti, troviamo tutti contenti con i denti diritti e perfetti e delle problematiche come le sue neanche l'ombra. Le consiglio di richiedere un colloquio con il titolare della struttura, che dovrebbe essere un odontoiatra poiché aveva svolto la prima visita e portarle le sue conclusioni scritte come ha fatto con noi e pretendere una sua risposta scritta alle sue lamentele, poi le posso confermare che non esiste una soluzione definiva per sempre alle problematiche odontoiatriche, ma esiste una prevenzione attraverso la visita semestrale che porta al mantenimento delle problematiche odontoiatriche. Ora cerchi di stare tranquillo e di non ingrandire il problema più di quello che è, vedrà che troverà sicuramente un accordo tra lei e la struttura.
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Pubblicato il 30-11-2012
Caro Signor Giovanni, incominciamo col mettere dei "paletti importanti":Anzitutto " Spero comprendiate il mio stato d'animo.", poi 1-"affidarmi alle cure di una nota catena di cliniche odontoiatriche",1bis-"Io avrei voluto un professionista o più d'uno in possesso di competenza, scrupolosità verso ogni aspetto (anche i più piccoli), esperienza ed empatia, in grado di prendere in mano la mia situazione con autorevolezza", 2-"titolare della struttura (che in seguito non ho mai più visto)", 3-"stilato, in quattro e quattr'otto, il piano di trattamento.",4- "l'apparecchio invisibile e le mascherine non calzavano più e Attendo 1 mese l'arrivo delle nuove mascherine. Una volta arrivate, non calzavano perfettamente",5-" ho cominciato ad avvertire fastidio ad alcune gengive",6-"va "abbastanza bene così",7- "Gradirei si comprendessero le cause e si implementasse la soluzione migliore ad ogni problema sollevato.". Certo che comprendo il suo stato d'animo, ma anche lei scusi perchè e vedi n°1 e 1bis, è finito in una struttura come quella che ha scelto? Struttura Low Cost che non può certo dare la Qualità in senso lato e specifico di un Professionista proprietario del suo Studio Dentistico? Si è lasciato attirare dai bassi costi e poi si lamenta? Davvero crede che un basso costo di una catena di "Fabbrica soldi sul numero di prestazioni e non certo sulla qualità, possa darle Professionalità e Qualità? E' stato ingenuo! Se lo lasci dire! La riprova di quanto dico è nei "paletti" n°2 e 3 ! Se pensa che per esempio dal sottoscritto, una Visita Odontoiatrica che sia Generica o Parodontale è un evento fondamentale, complesso e lungo! Ora le spiego e ogni volta che leggerà Parodontale putrà sostituire benissimo la parola con Odontoiatrica Plurispecialistica Generale!Purtroppo spesso manca la capacità di fare una visita completa Odontoiatrica che "spazi " su tutte le varie Specialità e che valuti il Dente non come dente a se stante, ma come "UNITA' DENTALE" ossia come Dente e il suo Parodonto e i rapporti Gnatologici coi denti e le unità dentali prossimali ed antagoniste! Il Parodontologo ha questa mentalità! Ma non solo Lui! Anche un qualsiasi Dentista Generico che però sappia fare il Dentista. Il Parodontologo o il Dentista quindi, deve avere una "Cultura Odontoiatrica completa con conoscenze altissime di tutte le altre specialità dell’Odontoiatria, supervisionate da questa Mentalità Parodontale" Ecco che la Visita Parodontale, diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un’ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente, seguita da una Preparazione Iniziale dell’apparato Stomatognatico, un rilievo di dati ed eventualmente analisi cliniche, che richiedono almeno ulteriori due/quattro ore ed infine una seconda visita detta Visita di Rivalutazione Parodontale, che richiede due/tre ore in cui si emette una Diagnosi, una Prognosi, un Piano Terapeutico non solo Parodontale ma Totale di tutti i problemi e Patologie presenti! Questo è essenziale per arrivare ad una corretta Diagnosi ed emettere una altrettanto corretta Prognosi. Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo".ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi, possibilità di recidive etc.) la "terapia parodontale", spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l’Odontoiatria. Tenga presente poi che esistono dei sintomi detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e stia certa che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale.Questa plurispecialità, ripeto e non mi stancherò mai di ripeterlo, della visita che comprenda anche un sondaggio parodontale totale e completo, deve essere parte costante in qualsiasi Visita anche solo Generica Odontoiatrica per qualsiasi motivo sia stata fatta e che in genere non viene mai fatta, invece, purtroppo, specie nei centri Low Cost! Non si procede per tentativi ma una terapia la si imposta solo dopo una Diagnosi ed una Diagnosi ci deve essere per forza!Ha descritto sintomi che possono essere parodontali o stomatologici di patologie orali, se quanto segue come la doppia visita parodontale intervallata dalla preparazione parodontale iniziale con Igiene Orale, Curettage e Scaling e Root planing, Serie completa di Rx endorali, modelli di studio Gnatologici e Parodontali e soprattutto doppio sondaggio parodontali in prima e seconda visita di rivalutazione, allora manca qualcosa di estremamente importante per la Diagnosi! Così come mancherebbe se non fosse stata fatta una accurata anamnesi clinica sistemica oltre che odonmtostomatologica totale! E veniamo ai paletti n°4,6 e 7!!! a parte il fatto che "invisibile" è una utopia perchè si vede. Molto meno perchè trasparente-grigio ma non si aspetti che non si veda! Quindi invisibile si dice per attirare pazienti! Poi certo, esiste e ce ne sono di vari tipi, ma le mascherine vanno cambiate comunque se no non può ottenere lo spostamento desiderato, forse intende dire una contenzione per l'arcata inferiore. Quella è una sola! In ogni caso le spiego come funziona l'Invisalign e gli altri sono similari e perchè personalmente non li gradisco, il concetto è pressocché lo stesso! sappia che la diagnosi Ortodontica è cosa seria e dipende da una infinità di problemi da valutare con accurato check up ortodontico e cefalometria che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere; è come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati e, chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia, sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta. Vede, siamo entrati in concetti complessi!Visto che però chiede un parere e cita l'invisalign, le devo dire per correttezza come la penso personalmente, pur ritenendo la tecnica con l'invisalign eccellente e che da risultati eccellenti: l'INVISALIGN usa delle mascherine trasparenti, il caso viene studiato negli Stati Uniti e non dal suo Dentista che si limita a raccogliere i dati (impronte con particolari portaimpronta trasparenti ai raggi X, forniti dalla Invisalign stessa, fotografie intraorali frontali e laterali dell’occlusione statica, fotografie extraorali del sorriso, profilo , frontale e a riposo ,Teleradiografia con tracciato cefalometrico e OPT) che invia negli USA alla Società inventrice di questa tecnologia, Align Technology, Inc. che si trova a Santa Clara, California. Qui avviene la acquisizione dei dati inviati, la scannerizzazione delle impronte che permettono la creazione con un sofisticato software di un modello a 3 D (tre dimensioni spaziali) e la creazione di un filmato detto Clin-Check, nel Computer del centro USA e sempre un software sposta i denti in tempo reale sul modello fino ad avere la correzione finale (CORREZIONE CHE AVVIENE NEGLI USA) e le varie fasi intermedie. A questo punto un sofisticato Robot Computerizzato fresa le mascherine per adattarle in modo preciso agli spostamenti che si devono ottenere e vengono inviate in Italia al Dentista che le ha richieste e così via con cambi e sostituzioni delle stesse fino ad ottenimento del risultato. Per onestà e serietà professionale confermo, come già detto, che la tecnica della Società ALIGN è veramente fantascientifica ed eccellente … che il Dentista oltre a raccogliere i dati fa anche una diagnosi cefalometrica…ma, e questo è IL CUORE CENTRALE DI TUTTO, GLI SPOSTAMENTI LI DECIDONO NEGLI USA, ed io , ripeto, per la mia "forma mentis", non "gradisco" che altri interferiscano e decidano per me! e trovo giusto esprimere liberamente la mia opinione personale,il fatto è che una tecnica che non dipenda da me, che non sia frutto della mia alta capacità decisionale e professionale, NON può appartenermi! IO sono un medico che non cura semplicemente per curare, per vagliare delle tecniche, per esercitare competenze! IO curo nel senso alto del termine: MI PRENDO CURA del paziente e voglio avere di lui la responsabilità piena, mi sento responsabile, ossia, ABILE nel RISPONDERE! Non voglio qualcuno che lo faccia per me, nel bene e nel male!!! Questo è ovviamente una mia personale "visione" dell'Odontoiatria in generale ed anche dell'Ortodonzia, oltre che uno "stile di vita". Detto questo un Maestro nell'uso di questo Invisalign è il Dr. Spagnoli di Lecco al quale può rivolgersi con fiducia sicura! Poi abbiamo il "paletto n°5, le Gengive!rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia…ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l’osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all’osso e l’Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". Ma torniamo alle Gengive. Sappia che il concetto fondamentale è che tutti in Natura e Forma e Forma signofi8ca Funzione. Massima espressione di Forma che svolge una funzione è proprio l'apparato stomatognatico, ossia la bocca e le sue unità dentali.Le spiego i concetti basilari di forma deidenti, gengive ed osso e quindi corone gengive ed osso, che devono esere armoniosi e giusti perchè dipendenti l'uno dall'altro, quindi se una corona fosse fatta male come forma e il cibo si "impigliasse per questo", sarebbe "sbagliata" con compromissione di forma gengivale ed ossea.La Gengiva ha una forma a festone, che ripete la forma a festone dell’osso sottostante e replica la forma del Dente che circonda a livello della linea di giunzione amelocementizia (che unisce lo Smalto alla radice). Addirittura il piano inclinato formato dai versanti cuspidali dei denti, formano con la linea ideale del piano occlusale, masticatorio, un angolo che è uguale all’angolo formato in un movimento particolare, dalla Testa del Condilo e un punto preciso della Cavità Glenoide della ATM (Articolazione Temporo Mandibolare). Questi quattro Organi Stomatognatici, Gengiva, Osso, Dente e ATM, sono quindi in un rapporto talmente stretto di forma e funzione che è sufficiente che cambi la forma uno solo di essi per farla cambiare anche agli altri… creando patologie anche gravi, oltre che inestetismi spesso molto seri. Ecco perché è semplicistico fare paragoni tra una Otturazione od una Corona Protesica o qualsiasi altra terapia Odontoiatrica, di un Dentista anziché di un Altro, con costi che possono essere anche 10-20 volte maggiori o minori tra l’uno e l’altro. Quindi dubitate altamente delle "prestazioni" Low Cost = a basso costo!!! Basta non modellare una otturazione con i giusti piani inclinati dei versanti cuspidali per causare una alterazione della forma del Condilo della Mandibola o dell’intera ATM, con deviazione della Mandibola, formazione di Precontatti, spostamento dei denti, Instaurarsi di una Patologia Occlusale Gnatologica. Stesse considerazioni per la forma delle otturazioni e/o delle corone protesiche su monconi naturali o su impianti, legga nel mio profilo:"La chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale". Deve sapere che la Gengiva aderente sana intorno al dente ha un'aspetto a buccia d'arancio, dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate della buccia d'arancio corrispondono alle proiezioni del connettivo, le depressioni o concavità della buccia d'arancio corrispondono alle proiezioni epiteliali. Orbene....nella Parodontite (ma anche nella perimplantite = la parodontite degli impianti) le prime fibre che si distruggono sono quelle connettivali = in questo modo l'aspetto a buccia d'arancio non c'è più per la scomparsa dei rilievi e la gengiva assume un aspetto lucido, piatto, edematoso, rosa-rosso-violaceo 8nei casi più gravi) che è il primo segno della Parodontite! Se il suo Dentista sondasse le gengive con un sondino parodontale, troverebbe sicuramente delle tasche parodontali = secondo segno di Parodontite, anzi espressione di Parodontite in atto! L'architettura gengivale ideale consiste in margini convessi che abbiano lo spessore in senso vestibolo linguale di almeno un millimetro. In questo modo tra dente e gengiva viene a formarsi una leggera invaginazione o solco, ma la gengiva rimane in stretto contatto con la superficie dello smalto. Le papille hanno forma conico piramidale, riempiono gli spazi interdentali fino ai punti di contatto interprossimali dei denti. Esse presentano (ma non sempre) docce naturali; per il passaggio del cibo durante la masticazione. In corrispondenza di queste docce, sulla superficie esterna dei setti ossei si trovano dei solchi incavati, detti canali di scarico, che assolvono la funzione dello scorrimento del cibo. I margini convessi, il solco gengivale e le papille interdentali costituiscono la gengiva libera. Tra essa, in senso apicale, e la linea di giunzione mucogengivale, e la gengiva aderente. La linea di giunzione muco gengivale è ben riconoscibile (mettendo per esempio in trazione il labbro inferiore) aderente (ad essa coronale, rosa nel disegno) dalla mucosa alveolare (ad essa apicale, viola nel disegno). La gengiva aderente ha consistenza compatta, color rosa corallo ed ha una superficie punteggiata "a buccia di arancio". L'aspetto a buccia d'arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell'epitelio (dall'esterno all'interno) con il connettivo (dall'interno all'esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, e zone depresse a proiezioni epiteliali. Un altro concetto essenziale è che non possiamo più considerare il dente e la sua patologia"da solo",il parodonto e la sua patologia "da solo", ma dobbiamo abituarci a considerare il complesso dente-tessuto come un unico organo: parliamo infatti di "unita dentale" che è un organo formato dai denti e dai loro tessuti di sostegno molli e duri . Come abbiamo visto, quindi, c’è una strettissima relazione di forma ed armonia tra Denti, Gengive, Linea di Giunzione Mucogengivale ed osso sottostante. Tutti questi organi devono essere in equilibrio tra di loro per avere quello che gli "Statunitensi" chiamano "Natural smile", "Sorriso naturale", che è dovuto ad una proporzione tra "pink aesthetics" and "white aesthetics", ossia tra l’estetica rosa (dovuta alle gengive) e l’estetica bianca (dovuta ai denti). Se la proporzione tra queste due componenti viene meno e si ha il prevalere, rispettivamente, dell’una (Gummy smile, ossia Sorriso Gengivale), come nelle ipertrofie gengivali o dell’altra (White smile, ossia sorriso bianco) per eccesso della componente dentale come avviene per esempio nelle recessioni gengivali e nella Parodontiti. con riassorbimento osseo con grave componente orizzontale. Legga cliccando sul mio nome tra le pubblicazioni l'articolo "La chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale",vi troverà tutto ciò che occorre sapere per comprendere il problema e la sua terapia. Tutte queste cose le sarebbero dovute essere state spiegate dal Dentista. Ma crede veramente che in un centro Low-Cost perdano tempo in questo? Crede che diano importanza alla informazione (tra l'altro prevista dalla Legislazione Italiana per avere il cosiddetto Consenso Informato che le fanno Firmare prima della Terapia)? Che altro dirle, scelga con più accortezza il prossimo Dentista e si faccia curare da Persona Valida, nota! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia,Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 30-11-2012
La sua lettera merita una risposta appropriata, risposta che probabilmente nel suo subconscio lei si è già data da solo nel corso di questi anni in cui non solo dice di non aver apportato alcun miglioramento a carico della bocca, ma che definisce quasi peggiorata, sempre stando unicamente al testo scritto. E' ovviamente un parere di parte... di parte interessata, ma non riceviamo spesso lettere di questo tono da pazienti che provengono da uno studio privato monoprofessionale, ove vi è un unico responsabile che si prende a cuore la salute dei propri pazienti e si assume come si suole dire "l'onore e l'onere" di curare i propri simili. Cosa vuole che le dica, sono sicuro che un professionista che si prende la briga di aprire una clinica o un centro odontoiatrico mega sappia il fatto suo, e che richiedendo un consulto con lui ed esponendo le sue ragioni, facendosi rilasciare dei pareri scritti, verranno alla luce tanti fattori che le consentiranno di superare i problemi che ci ha descritto minuziosamente nella sua lettera. Comunque sia, nel bene o nel male, ha acquisito una esperienza. Ne faccia tesoro per il futuro. In bocca al lupo.
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Pubblicato il 30-11-2012
Caro sig. Giovanni, lei parla di una nota catena di cliniche...non so se e' il tipo che ho capito io, ma la prassi che le e' stata usata mi sembra proprio cosi'. In ogni caso da tutto il papiro che ci ha mandato si evince che il risultato non e' stato dei migliori. Il consiglio e' andare a consulto da un ortodontista serio e sentire quello che dice. La considerazione amara che mi viene in questo fine settimana piovoso e' che ai bei tempi chi era capace di lavorare aveva delle soddisfazioni, al giorno d'oggi si rischia proprio l'opposto; per fortuna che c'e' stata una mente lucida che ha inventato questo sito dove i pazienti possono avere consigli gratuiti da professionisti che ci provano tutti i giorni a non cadere nell'inganno dei prezzi bassi
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Pubblicato il 30-11-2012
Gentile Giovanni, credendo del tutto alle sue parole è stato considerato come un numero ed i risultati non sono stati buoni. Deve insistere affinchè siano perfetti (non buoni) perchè con Invisalign lo si può ottenere. Ne parli col titolare dello studio e se non lo soddisfa chieda tutti i soldi spesi indietro e ci comunichi anche il suo nome. Con i soldi ricevuti si rivolga ad un ortodontista come Garino ma ottimi ortodontisti a Torino non mancano. Cordialmente
Pubblicato il 30-11-2012
Quando si parla di ortodonzia dell'adulto capita talvolta di sentire che durante il trattamento è comparso dolore. Per spostare i denti si devono valutare cose che talvolta non lo sono a sufficienza. Sono proprio in quella posizione perché la lingua spinge in fuori, le labbra in dentro e i denti si posizionano li. Se si spostano e non si valutano queste cose alla fine del trattamento è li che ritornano. Spostando i denti nell'adulto si stressano i muscoli del cavo orale e talvolta può comparire malocclusione. Durante il trattamento ortodontico è indicato associare esercizi di ginnastica facciale per rilassare la muscolatura masticatoria. Provi a cercare "stretching mandibolare e benessere" su google e vedrà di cosa parlo. Ora...... cosa si può fare? Un buon bite, lasciando i denti in questa posizione (cosa succede se li accetta così?) valutando poi di ridisegnare la Sua masticazione senza limare i denti. Provi a cercare su google "allungare i denti" e vedrà di cosa parlo. Saluti
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Pubblicato il 30-11-2012
Buonasera Leggendo la risposta del Dr. Petti avrei qualcosa da dissentire a suo dire sulla tecnica Invisalign in quanto è il clinico sotto la propria responsabilità che decide l'allineamento (movimento di tipping)dei denti e non i tecnici Invisalign e ripeto TECNICI, loro eseguono quello che il clinico decide e ordina. E' una tecnica validissima ma non sostituisce in toto l'ortodonzia tradizionale fissa. Comunque ritornando alla sua problematica non capisco come mai se lei ha portato sempre come dice la contenzione non deve assolutamente muoversi nulla, riferendomi agli elementi dentari. Le catene cliniche odontoiatriche hanno dei vantaggi (LOW COST) ma obbligano il clinico a lavorare controllando più il costo che sostiene la società che non la cura e il rispetto del paziente, io non avrei scelto una clinica del genere mi scusi se mi permetto, affidarsi a Medici con propri studi privati a mio parere da maggiori garanzie di tutela del paziente la sua problematica va affrontata diversamente a mio avviso, con radiografia e foto delle sue arcate, visita odontoiatrica, in questo ambito (on line ) è veramente difficile fornirLe una valida risposta, in quanto la sua problematica come anche la più piccola ha sempre bisogno di una visita medica dove dopo aver visionato tutti i dati in possesso si è in grado di fare una diagnosi corretta perchè se non si fà diagnosi corretta non si fà una ottima medicina ma anzi... so di essere lontano da Lei ma se volesse nel mio sito potrà trovare i miei dati per magari un incontro. Grazie. Ps. scusatemi colleghi se mi sono permesso di dissentire, grazie Vaja Fabio
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Pubblicato il 30-11-2012
Gentile sig. Giovanni, leggo con tristezza le sue parole, però le faccio notare che lei stesso si è accorto di "una certa inadeguatezza" e "lungaggini di tre ore" nel fare le fotografie, e di"gente che scalpita" quasi che le persone fossero cavalli..tutto questo non le suggerisce che l'ambiente in cui si trova sia molto poco professionale, lasciato alla poca competenza di gente improvvisata, sottopagata..che che quindi in "queste cliniche odontoiatriche" sparse in tutta Italia in realtà si cerca sotto il no profit di fare tanto profitto? Mi stupisco un pò della sua ingenuità, dietro una buona apparenza e tante parole si può nascondere un franco affare, quello che l'odontoiatria per qualcuno rappresenta. Io credo che dovrebbe smettere di recarsi in quella clinica, ha i margini per un contenzioso, credo che varrebbe la pena dare una lezione a gente poco onesta, troppo affrettata, poco rispettosa delle persone. Ma non perda la fiducia. Si ricordi che ci sono tanti bravi professionisti, con il solo passaparola può rendersene conto da solo. E' vero che non basta la laurea per essere bravi (essere coscienziosi è un fatto di natura onesta), ma guardi i titoli e ascolti le persone prima di avventurarsi per farsi visitare e dare la sua bocca in mani estranee. Comunque, si faccia visitare. Una buona OPT dovrebbe bastare. Non ho poi capito il motivo delle corone in zirconio e delle devitalizzazioni, ma vista la situazione non mi stupirei che fosse solo un modo per fare un lavoro in più. Mi auguro però che Lei abbia una OPT ante cura. Buona fortuna
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Pubblicato il 30-11-2012
Carissimo Giovanni, devo dire che la tua esposizione mi ha turbato... in effetti credo che questo tipo di soluzioni proposte senza ascoltare adeguatamente il paziente durante tutto il trattamento siano purtroppo frequenti. L'iscrizione all'albo non e' purtroppo sufficiente, come anche la specializzazione in ambito medico non lo e'..e' necessaria l'empatia, il "disinteresse" economico e l'adeguata competenza da parte del professionista che dovrebbe capire fin dove puo' arrivare e dove dovrebbe fermarsi e inviare il paziente al collega che e' piu' preparato.. purtroppo e' un mondo che va in senso contrario a come sarebbe giusto andasse... Colleghi in gamba ce ne sono, questo e' certo-.-- purtroppo non molti... un abbraccio
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Pubblicato il 01-12-2012
Gentile Sig. Giovanni, lei parla di "catena" di cliniche odontoiatriche e che chi ha stilato il piano di cura non si è mai più curato di lei. Questo è il problema. Non posso immaginare di abbandonare un mio paziente ad un collaboratore senza personalmente preoccuparmi del proseguimento della terapia e controllarla di persona. Non siamo una catena di montaggio. Scusi il mio sfogo, ma tutto questo mi avvilisce. Cordiali saluti
Pubblicato il 01-12-2012
Gent. Giovanni, queste catene di centri odontoiatrici sono famose per offrire ai pazienti ciò che essi vorrebbero e da cui sono attratti grazie alla pubblicità e che a loro rende di più: apparecchi invisibili, denti bianchissimi ecc. Il problema è che tutte queste cose, oltre a non essere sempre indicate, hanno spesso dei costi alti, tutt'altro che "low cost" specialmente perchè il paziente è costretto a fare "o tutto o niente". Non c'è il rapporto che si può creare con un bravo dentista "di famiglia", l' unico criterio che viene perseguito è il profitto, per cui c'è un manager, un direttore e tutta un'organizzazione finalizzata a questo scopo. I dentisti che lavorano a stipendio in questi centri sono spesso dei neolaureati con poca esperienza e questo già può spiegare tutto quello che le è successo.
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Pubblicato il 02-12-2012
Caro paziente, la sua disavventura avvalora sempre di più che non bisogna fidarsi delle cliniche con più professionisti che cambiano spesso nel corso del tempo ma è meglio affidarsi ad un professionista alla volta e farsi seguire nel tempo, purtroppo l'ortodonzia non è un trattamento che dura un anno perché la fase della contenzione potrebbe essere molto lunga, se il professionista che la segue commette un errore, di sicuro vorrà ovviare al più presto ma se nella clinica sono più persone che errano, l'ortodonzista, il protesista, il direttore sanitario, allora può succedere quello che è successo a lei. Personalmente non mi fido tanto delle mascherine termostampate come contenzione a lungo termine perché tendono a deformarsi, meglio cambiarle periodicamente per esempio ogni 6 mesi oppure quando ai controlli si nota una leggera deformazione rispetto ai propri denti.
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Pubblicato il 04-12-2012
Gentile paziente il problema penso sia stato proprio la scelta di una clinica pensando di trovare la soluzione migliore. Purtroppo quello che manca nelle grandi o piccole cliniche è il rapporto umano che è alla base dello studio dentistico anche con più specialisti, dove al centro dell'attenzione c'è il paziente è non il cliente si deve affidare ad uno studio dove a seguirla sarà il titolare dello studio. Cordiali saluti
Pubblicato il 04-12-2012
Salve, chiaramente ciò che le hanno già esposto i miei colleghi è fondamentale, se lei non è soddisfatto... anzi ritiene peggiorata la sua situazione deve farlo assolutamente presente al centro che le ha eseguito le terapie, non ad una segretaria, ma al titolare del centro, di modo da ottenere risposte, chiarimenti ed una soluzione certa al problema da lei presentato su questo portale. Gli allineatori invisibili (ne esistono di molte marche ormai) hanno capacità di muovere i denti e di ottenere risultati veritieri solo però quando sono utilizzati da un operatore che ne conosca bene la metodica. Come già le è stato anticipato i movimenti vengono eseguiti virtualmente attraverso un software che trasferirà alle mascherine le informazioni impostate da un tecnico del computer californiano. Ma anche questa è ortodonzia... molti si improvvisano ortodontisti seguendo le indicazioni di un tecnico del computer... ma non deve essere così! Il tecnico va guidato per ogni movimento, per la velocità e sequenza di spostamento... se così non avviene il piano di terapia potrebbe essere non raggiungibile non tanto per incapacità dell'apparecchiatura quanto perchè si chiede a questa un movimento virtuale ma non reale e dunque non realizzabile in bocca! Al computer si potrebbe chiedere, ipoteticamente parlando, anche di invertire i suoi denti di sotto con quelli di sopra... ed il software eseguirebbe dunque delle mascherine per movimenti "assolutamente impossibili"... dunque il risultato del clin-check non verrebbe raggiunto neanche dopo 30 rifiniture! Mi fa pensare che in questo centro non siano tanto esperti di questa tecnica... perchè cambiare la morfologia di denti con una terapia invisalign in bocca è veramente da principianti... ovviamente le mascherine non sarebbero più entrate! Se volesse un consulto specialistico gratuito e senza impegno, mi contatti pure sarei felice di darlo. rimango a disposizione per eventuali ed ulteriori chiarimenti.
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