Ho un grave problema di malocclusione e di parodontite
Scritto da annamaria / Pubblicato il
salve sono Annamaria ho 29 anni e ho un grave problema, purtroppo ho la malocclusione e in più anche la parodontite (peggiorata durante le gravidanze). L'anno scorso sono andata dal dentista dopo che si era spostata la mandibola, già non riuscivo più a masticare da entrambi i lati che subito mi veniva mal di denti. Mi ha riferito il dentista che il problema della malocclusione si poteva risolvere solo con l'apparecchio, ma dato che ho la parodontite con il peso dell'apparecchio i denti possono cadere. Non sono più andata da nessuna parte. Volevo sapere se c'è una soluzione e dove posso risolvere il mio problema. Grazie
Pubblicato il 17-01-2013
Cara Signora Annamaria, buongiorno, in linea di massima potrebbe essere anche così se la Parodontite fosse medio-grave, non certamente se è iniziale. In ogni caso il problema non sussisterebbe comunque, perché basta curare prima la Parodontite e poi si fa la terapia Ortodontica durante la quale si attuerebbe una terapia parodontale di mantenimento e infine a cura ortodontica terminata, si valuterebbe se rifare una terapia Parodontale definitiva post ortodontica. Personalmente mi comporto così da oltre 35 anni e le garantisco che ho potuto curare parodontiti aggressive diffuse molto gravi ce praticare ortodonzia seria! Si faccia visitare da un Parodontologo che collabori con o sia anche, un Ortodontista.Ovvio che tutto deve essere confermato da una visita Parodontale e da un Ceck up Ortodontico completo con Valutazione Cefalometrica teleradiografica.La Parodontite, anche se non grave (che poi visto il livello culturale dei suoi Dentisti che non l'hanno neanche presa in considerazione, dubito molto sulla Diagnosi e gravità) è una malattia importante e deve e può essere curata. Poi la Diagnosi di Parodontite si può fare solo dopo una Visita Parodontale con misurazione delle tasche parodontalòi in sei punti di ogni dente di tutti i denti, una preparazione iniziale parodontale con Rx complete endorali in proiezione Parodontale, modelli di studio, analisi gnatologica ed Odontoiatrica completa, Igiene orale Professionale, Curettage e Scaling e Root Planing per eliminare il tessuto di granulazione che falsifica la misurazione delle tasche stesse ed infine una seconda visita Parodontali con seconda misurazione delle tasche Parodontali che ora sarà non più falsata ma vera e reale e solo ora si può fare una corretta Diagnosi, Prognosi e impostazione Terapeutica Fare Odontoiatria seria richiede capacità professionale e serietà! Non si fa Odontoiatria alla "trallallera", specie in presenza di malocclusione ECCO LA SPIEGAZIONE CHE FACCIO AI MIEI PAZIENTI IN STUDIO PER FARMI CAPIRE:SPIEGAZIONE DI COSA SIA UNA PARODONTITE E DEL PERCHé SI DEVE FARE UNA PREPARAZIONE INIZIALE PARODONTALE CON CURETTAGE E SCALING " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si occupa di Parodontologia (cosa molto diversa) quindi è importante che lei la legga Mio Sito Web di Parodontologia, POI sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale, questa sconosciuta!' poi TRA I MIEI CASI CLINICI, i seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti a Pag 2 Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente, POI La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta. Le lascio un Poster chirurgico di interventi ossei ricostruttivi e rigenerativi parodontali per la terapia delle Parodontiti! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia, Endodontia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Pubblicato il 17-01-2013
Sig. Annamaria, effettivamente non è corretto fare cure ortodontiche alla presenza di parodontite, le consiglio sempre la visita semestrale e di ritornare dal suo odontoiatra.
Pubblicato il 17-01-2013
Gentile paziente per darle un consiglio certo, servirebbe vedere una ortopanoramica per valutare il grado e il tipo di parodontite in modo che una volta curata si può eventualmente eseguire la cura ortodontica, cordiali saluti
Pubblicato il 17-01-2013
Cara signora iniziamo dal principio nel suo caso si lavora in team quindi un bravo parodontologo uno gnatologo e se serve ortodonzista e protesista. Uno studio odontoiatrico serio è in grado di offrire tutto questo. Non credo che sia difficile trovarne uno dalle sue parti. Cordialmente
Pubblicato il 17-01-2013
Cara Annamaria, segui le indicazioni perfette dell'illustre prof.Petti e si sistemerà. Cordialità
Pubblicato il 17-01-2013
Gentile Sig. Annamaria posso darle solo qualche consiglio valido almeno in linea di principio. 1)Fare accurata visita parodontale con compilazione dello "Status" riportato in cartella, completo di tutti i dati inerenti i denti ed i tessuti parodontali rilevati dal clinico (sondaggi a 6 punti,indici di placca e sanguinamento,eventuali gemizi, livello della gengiva ecc.), radiografie seriali e quanto altro ( foto, impronte sviluppate in gesso); 2)Fare l'igiene orale professionale ed iniziare un programma di igiene domiciliare che preveda richiami periodici 3)Procedere parallelamente a trattare le eventuali emergenze ( es, estrazioni di elementi "persi" o distrutti, trattare carie, devitalizzare ove necessario )ed iniziare appena possibile il trattamento parodontale non chirurgico dei siti parodontitici ( es, curettage, levigatura radicolare ) 4)Fare rivalutazione parodontale in modo simile alla prima visita. 5)Pianificare il trattamento chirurgico ove necessario ed attendere la risposta clinica. 6)Solo a questo punto si può prendere in considerazione un trattamento ortodontico di lunga portata che mediamente coinvolge tutta la bocca per lunghi periodi e che presuppone per avere successo la assoluta salute dei tessuti parodontali. D'altronde l'ortodontista solo dopo aver viste le condizioni del parodonto residuo ( guarito o quantomeno sanato) può scegliere quali forze può applicare sui denti e per quanto tempo e in quale direzione. Perchè anche un'ortodonzia normalmente ben congegnata in una bocca indenne da patologie può rivelarsi inopportuna o dannosa in una situazione di danno parodontale preesistente, tanto più se non risolto. 7)Continuare le sedute di igiene programmate specie se è in corso la terapia ortodontica, che vanno protratte anche dopo finalizzazione del caso. 8)Rivalutazione periodica sia dei risultati della terapia parodontale che di quella ortodontica. Spero di essere stato utile a fornire qualche chiarimento, ma si rechi con fiducia dal suo dentista sottoponendole i suoi bisogni e le sue perplessità. Saluti
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Pubblicato il 18-01-2013
La terapia ortodontica è possibile anche in pazienti affetti da parodo tinte anzi talvolta può essere addirittura consigliabile intraprendere un trattamento. Si rivolga ad un odontoiatra esperto e sicuramente saprà consigliarle ciò che è più corretto. Dott. Giovanni Pentangelo
Pubblicato il 18-01-2013
Se hai questi problemi dormi riversa sulla mandibola a faccia sotto se non correggi la posizione a faccia verso l'alto perderai i denti per malattia parodontale. Devi andare dal dentista per riparare i danni parodontali e fare igiene accurata. Il corretto decubito e la deglutizione spontanea farà il resto
Pubblicato il 18-01-2013
Quindi se ho ben capito adesso si è abbandonata alla piorrea e attende che tutto si risolva da solo? Continuando così è possibile che nel giro di pochi anni si ritrovi a dover mettere due protesi complete. E' una alternativa, certo, ma i portatori di protesi non sono tutti contenti. Tenti invece di salvare il salvabile mediante le cure di un buon dentista, forse non riuscirà a salvare tutti i denti, ma migliorerà sicuramente parecchia della sua funzione masticatoria. Cordiali saluti.
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Pubblicato il 18-01-2013
Per prima cosa dovrebbe valutare la sua situazione gnatologica, in quanto molto spesso malocclusione e problemi parodontali si influenzano reciprocamente, a differenza di quanto dicano alcuni illustri odontoiatri, e poi seguire un iter rabilitativo corretto. dott. Gino Perna Roma
Pubblicato il 18-01-2013
Gentile Signora Annamaria, il suo dentista non le ha spiegato che la malocclusione e la parodontite sono correlate tra loro e che l'una é causa dell'altra? Le consiglio di affidarsi ad un professionista che le renda chiare le profonde interconnessioni tra queste due differenti patologie della bocca, in modo che, una volta curate entrambe, non avrà recidive. Cordiali saluti.
Pubblicato il 18-01-2013
Gentile sig.ra, faccio ortodonzia da trenta anni, ed ho fatto tante terapie a pazienti parodontosici, anche gravi, e sono sempre migliorati anche di molto, è chiaro che prima di montare l' apparecchio è necessario fare un adeguata terapia parodontale, l'unica vera discriminazione è solo per quei pazienti che non si lavano bene i denti, perchè in quel caso è chiaro che l' accumulo di placca peggiora, poi è necessario che l' ortodontista sia bravo ed utilizzi solo forze molto leggere e che si estrisichino gradatamente.
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Pubblicato il 18-01-2013
Deve prima risolvere la parodontite rivolgendosi ad un dentista parodontologo, poi la malocclusione, eventualmente con un'ortodonzia delicata.
Pubblicato il 21-01-2013
Anche io concordo col fatto che malocclusione e paradontite sono correlate. Un trattamento con apparecchiature funzionali potrebbe risolvere il problema
Dentista Sicilia, Enna
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