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Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 8

SEGUITO ALLA DOMANDA: Mia figlia di sedici anni ha ancora un dente da latte

Scritto da piera / Pubblicato il

Innanzitutto vorrei ringraziarvi per le vostre risposte, quello che evinco, in modo unanime mi sembra, è che questa tac sia indispensabile. Proprio questo mi premeva capire perchè in effetti la motivazione datami dal dottore, in contraddizione a quanto asseritomi precedentemente, mi era sembrata un pò un'arrampicatura sugli specchi. A chi di voi, rispettabilissimi professionisti, si sia sentito offeso per la poca fiducia che ho avuto nel dentista a cui mi sono rivolta, io chiedo scusa, ma tante sono oggi, purtroppo, le esperienze negative nella sanità, tante ne leggo anche in questo forum e tanta è la precauzione di un genitore quando si tratta dei propri figli. A tal proposito vorrei dire all'egregio dott.Passaretti che è vero che io non mi sono accorta dell'anomalia di mia figlia, non so come sia potuto succedere perchè ora ad occhio si nota chiaramente un dente diverso dagli altri, ma forse non avevo prestato molta attenzione cullandomi del fatto che a undici anni mia figlia era stata controllata da un dentista e un ortodontista(diversi da coloro a cui mi sono rivolta adesso naturalmente) e ha tenuto per un anno un bite per rialzare il morso profondo, con controlli mensili come si suol fare. In un anno non mi hanno mai sollevato questo possibile problema cosa fatta anche con una mia amica la cui figlia aveva, addirittura, due canini inclusi di cui si sono accorti a diciotto anni. Quindi se mi dite che sono prevenuta, vi rispondo di si. In tutto ciò vi dico anche che il medico curante di mia figlia, oltre a medico di base anche oncologa, mi ha sconsigliato la tac a una ragazzina per ovvi motivi dicendomi anche che lo stesso dottore avrebbe praticato lo stesso procedimento per lo stesso problema a suo figlio con successo e senza necessità della suddetta tac. Quindi ecco venir fuori i miei dubbi a cui, comunque, ho voluto dare la possibilità di essere fugati confrontandomi con i pareri di più professionisti. Scusatemi della lunga spiegazione ma avevo letto delle risposte un po dure. Cordiali saluti.

 

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http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/ortodonzia/7176_mia-figlia-di-sedici-anni-ha-ancora-un-dente-da-la.html

In effetti, lei ha ragione di diffidare della nostra categoria..! Infatti non stava a lei accorgersi che il canino era da latte, ma al dentista che la seguiva, addirittura in trattamento ortodontico. Questa sembra una netta omissione. I genitori devono solo sapere che i figli vanno portati dal dentista ogni 6 mesi nella fase di crescita. Se poi ci sono fatti che non vengono intercettati e diagnosticati dal dentista di fiducia, non è allora certo responsabilità della mamma. A meno di non aver scelto abusivi, low cost, dentisti all'estero etc, ovvero gente non qualificata. Proprio ieri si è letto nei giornali che in un centro Vitaldent di Torino, a praticare le cure era una signora abusiva non laureata che schiaffava le sue manacce dentro le bocche delle persone che incautamente le si rivolgevano, nella vana speranza di spendere di meno. Quindi se vogliamo proprio fare filosofia, la seconda cura del genitore è quella, se possibile, nei limiti del possibile, con gli strumenti a disposizione, scegliere un dentista abile, di valore, per questi controlli e terapie. Ma comunque le garantisco che (anche se non ho nessuna documentazione) questa storia del canino incluso non è un dramma. Ma se vogliamo andare nel tecnico-scientifico, c'è da vedere in maniera estremamente accurata la CAUSA della inclusione. Con tutta probabilità si tratta di quanto segue (o almeno bisogna essere attenti a diagnosticare quanto segue): la causa forse dipende dal palato stretto, ovvero da un mancato sviluppo del palato, che a sua volta è stato determinato dalla postura linguale errata (c'è in atto una vera epidemia di questo disturbo, anche se di epidemia non si può parlare perchè non è certo una malattia infettiva). Quindi, anche se il nuovo ortodontista ha detto che c'è spazio nella arcata per il canino, questo va diagnosticato NON ad occhio ma con cefalometria postero anteriore e laterale, ovvero con degli accurati e precisi esami diagnostici PRELIMINARI (prima di toccare la bimba). E se vi sono abiturini viziate come quella, citata, della postura linguale, o, peggio, della respirazione orale, allora bisogna intervenire anche contemporaneamente, anzi preliminarmente sulle CAUSE della malocclusione e correggerle (logopedia, terapie otorino etc), pena la RECIDIVA, ovvero il fallimento del trattamento. Quanto alle rx, la dottoressa oncologa ha ragione: no c'è dose minima di rx che possa essere considerata del tutto innocua. C'è da mettere sui due piatti della bilancia l'importanza che può rappresentare la rx per il chirurgo che farà la operazione di dis inclusione per sapere bene dove mette le mani, e la dose di rx e i suoi peraltro limitati pericoli, anche se presenti.. Le faccio un esempio: se mi dovessero operare alle coronarie, io non mi preoccuperei della dose di raggi necessaria per la coronarografia che servirà a chi farà i bypass per .. salvarmi la vita! Giusto?? E lei?? Bisogna vedere quanto valore diamo alla bocca, alla occlusione, alla estetica, alla masticazione, alla schiena e alla sua postura, ai mal di schiena per tutta la vita, ai problemi psicologici che possono derivare da una estetica senza un canino, altamente imperfetta, o alle difficilissime manovre di sostituzione del canino (impianti chirurgia dove osso non ce ne sarà etc) se non lo si aggancia ora e subito, etc etc. Ma in definitiva è più alla fine un problema del chirurgo orale che della mamma: se lui si prende la responsabilità di far bene un intervento (peraltro facilissimo) senza dental scan, allora ben venga perchè sa quello che fa. Ma se ha dubbi di dove mette le mani in zonne delicate con strutture fragili, etc, allora alla fine un po' di raggi non creeranno tutti questi danni..!! E se lei ha letto la mia risposta come dura, mi scuso moltissimo!!!!
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Cara Signora Piera, noi rispondiamo via Web a domande presentate via Web e deve capire che questo implica dei grossissimi limiti che non ci sarebbero se potessimo visitare sua figlia clinicamente e cefalometricamente etc! Poi per la Cone Beam Tonography, sa, ogni specialista è un po' "limitato" dalle sue "spicializzazioni" ed un Oncologo è portato a sconsigliare una Tac che per lui, che non capisce nulla, giustamente, non essendo la sua specializzazione, di Odontoiatria e soprattutto di problematiche Ortodontiche o Chirurgiche orali non sapendo così di creare "paure" e di "sputar sentenze " su metodiche diagnostiche di altri specialisti, in modo, devo dire, pur se comprensibile dal suo punto di vista, del tutto poco professionale come tutte le ingerenze nell'operato di altri specialisti che esercitano altre specializzazioni! Dire poi che sua figlia ha avuto lo stesso problema di un canino incluso, portato in sede senza studio prechirurgico e magari anche teleradiografico cegalometrico,beh, non significa nulla! Potrei farle l'esempio di Colleghi che franno terapie canalari o estrazioni o curettage e scalimg parodontali senza fare prima uno studio tadiologico competo con Rx endorali! Sono dentisti che non sanno fare la loro professione e basta! Che poi alcune cose vadano loro bene lo stesso è pura fortuna, ma questo è un altro discorso! Sappia che di fronte ad un canino incluso bisogna anzitutto stabilirne la posizione rispetto alla arcata dentale, ossia se palatale o vestibolare. Non basta certo una Radiografia! Ci sono regole come quella di Clark o tecnica dello spostamento del tubo, con più Rx endorali, per stabilire questo. Si vede come si sposta l'immagine del canino incluso in base allo spostamento della cuffia (tubo radiogeno). Se il canino si sposta nella stessa direzione del tubo radiogeno, la diagnosi è quella di inclusione palatale. Se il canino si sposta in direzione contraria a quella del tubo radiogeno è in inclusione vestibolare. Infine, se il canino non cambia posizione, è in posizione intermedia, in senso vestibolo-palatale. A volte però è necessaria una indagine radiologica prechirurgica più completa come una Cone Beam Tomography e le spiego l'intervento che faccio io perchè qui sembra che ripèosizionare un canino sia molto semplice ed in un senso senso lo è dato che tuitto è semplice se lo si sa fare, ma a volte può essere complesso, non difficile perchè esiste solo ciò che si sa fare e ciò che non si sa fare, non il facili ed il difficile ma il semplice ed il complesso! Personalmente pratico una alveolectomia conduttrice di Chatelier, che facilita il riposizionamento chirurgico-ortodontico del canino (in pratica faccio un canale osseo in cui guidare il canino in posizione) La legatura che preferisco è quella fatta con un filo di acciaio inossidabile sotto al cingolo del canino incluso o se l’equatore fosse poco pronunciato o assente, faccio una banda, o un intarsio o un perno nella corona del canino! Cosa ne sa di queste problematiche la sua amica oncologa? Riguardo la sua amica oncologa che usa certamente farmaci potentissimi e lesivi per diversi organi ed apparati, sarebbe come se io mi permetessi da Dentista di criticare o sconsigliare l'uso di quel dato farmaco per terapia oncologica perchè lesivo per, per esempio, il rane e necrotizzante il rene stesso o metessi "il naso" in chemioterapie o Radio terapie che danneggiano altri apparati e sistemi! Come la prenderebbe la sua amica oncologa una simile ingerenza? Che non ingerisca allora Lei nell'operato di altri Specialisti!Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Salve signora capisco le sue perplessità ma non può fermarsi davanti a una TAC, l'obbiettivo principale è quello di risolvere il problema di sua figlia affidandola nelle mani di un ORTOGNATODONZISTA "CON FIDUCIA"altrimenti vive male tutto il periodo del trattamento e lo fa vivere male alla bimba cordiali saluti dott. Angelo Di Mauro

Scritto da Dott. Angelo Di Mauro
Sant'Agata li Battiati (CT)

Gentile paziente se vuole eseguire una diagnosi certa deve eseguire una tac come bean, Nel campo della diagnostica c'è ne sono molti modelli diversi soprattutto per entità di radiazioni emesse, calcoli che alcuni modelli hanno dosi di radiazioni talmente basse equivalenti a circa 15 -30gg di radiazioni solari cioè quelle che normalmente d'estate si prendono al mare. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Stefano Salaris
Roma (RM)

Sig. Piera, i suoi ringraziamenti sono graditi, è vero siamo stati un po' duri nelle risposte, ma la TAC è stata prescritta da un medico con scienza e coscienza per cui esistono anche le indicazioni, ora lei è libera di far operare sua figlia anche da chi scende a compromessi e non richiede la TAC, ma i rischi di complicanze aumentano e forse superano il costo biologico di una Dentalscan. Mi permetto di consigliare un’alternativa lievemente meno invasiva che da buoni risultati si tratta della Cone Beam. Il suo medico di base non è uno specialista della materia, non conosce il caso, per cui la risposta è da interpretare come battuta, se non fosse così, si faccia mettere per iscritto, che s'impegna ad assumersi le responsabilità degli eventuali danni chirurgici da mancato accertamento preoperatorio. Buona fortuna.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Signora ha tutte le ragioni, stia tranquilla, d'altra parte è normale che lei faccia un altro lavoro, cordiali saluti

Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)

Il modernizzarsi delle tecniche diagnostiche prima e operative poi è talmente rapido e repentino che personalmente, quando prescrivo una tac spesso vedo volti perplessi perchè nell' immaginario collettivo, la tac si prescrive in caso di sospetto di malattie neoplastiche. Il suo stato d'animo poi è altresì comprensibile per la modalità con cui il tutto è avvenuto. Non so se il canino di sua figlia eromperà in arcata, ma tentarci al buio, sarebbe un errore e un risultato parziale o completamente sbagliato ottenuto senza aver visionato prima gli esami di rito sarebbe sicuramente censurabile sia da parte sua che da una commissione disciplinare. Grazie comunque per i suoi apprezzamenti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Gentile sig.ra, io pratico ortodonzia da trent'anni e non mi ricordo nemmeno più, quanti canini inclusi ho riportato in arcata, ma comunque tanti, e non ho mai chiesto una tac, perchè mi è sempre bastata la panoramica e due endorali con la tecnica di clarke, per individuare l'esatta posizione del canino nell' osso, ciò non toglie, che in un paio di occasioni mi sono trovato a mal partito ed il canino non mi scendeva, ecco in quel paio di casi in cui avevo dei dubbi sul tragitto da far fare al canino, mi sono pentito di non aver fatto indagini più approfondite, sprecando così due anni a tirare dalla parte sbagliata, quindi se il collega ha chiesto questa indagine, la faccia.
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Scritto da Dott. Gianluca Pucci
Roma (RM)