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Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 9

Ho subito in passato una frenulectomia all’arcata superiore per superare un diastema...

Scritto da Alessandro / Pubblicato il
Buongiorno. Premetto che so già che non è possibile effettuare una diagnosi ortodontica e offrire proposte terapeutiche solo sulla base di una descrizione senza vedere OPT ed RX latero-laterale e postero-anteriore, fare le misurazioni cefalometriche e soprattutto visitare il paziente. Ma partendo dal presupposto che la situazione è quella descritta e la diagnosi è corretta, vorrei sapere cosa pensano altro specialisti in ortodonzia del diverso approccio con cui 2 diversi ortodontisti vorrebbero trattare il mio caso. Io ho 32 anni e ho subito in passato una frenulectomia all’arcata superiore per superare un diastema, un’estrazione di 2.8 in sedazione completa con l’ausilio di un’anestesista, cure canalari su 1.4 e 1.7 con riduzione a perno-moncone e applicazione di corone, molaggio selettivo per migliorare l’occlusione (il mio odontoiatra non si occupava di ortodonzia, quindi ha fatto quello che poteva, visto che mi ha consigliato più volte di andare da ortodontisti, ma non ho mai colto l’invito) e interventi di rigenerazione ossea e riposizionamento apicale su tutti i quadranti (su alcuni ripetuti) per contrastare la tendenza al ritiro di osso e gengiva. Attualmente, sono affetto da bruxismo (nel passato mi è stata dato un bite fatto su misura sulla mia bocca e ritoccato più volte), da malattia parodontale (sotto controllo attraverso i ripetuti interventi di cui sopra e attraverso curettaggi, curettaggi a cielo aperto e sondaggi parodontali, con l’indicazione di ripetere i sondaggi ogni 6 mesi per valutare l’evoluzione della situazione) e forse ancora da deglutizione atipica (da bambino sono stato mandato da un logopedista che mi ha abbandonato a me stesso lasciandomi esercizi da fare per risolvere da solo il problema senza il bisogno di tornare per un controllo, quindi non so bene se io abbia risolto o no). Preciso che dagli ultimi sondaggi parodontali è emerso che il rischio di perdere i denti al momento non esiste assolutamente, anche perché l’osso tra dente e dente è molto alto, il che tiene incastrati (per così dire) i denti nell’osso, quindi nuovi interventi di innesto non sono necessari se non per ragioni puramente estetiche (un incisivo laterale superiore, un canino superiore e un canino inferiore sono un po’ scoperti). Detto questo, sono stato da 2 ortodontisti secondo me entrambi molto competenti. Il primo è un esperto funzionalista uscito dalla scuola di specializzazione in ortognatodonzia e ha la certificazione Invisalign, ma pochissima esperienza nel metodo e poca fiducia nelle sue possibilità di applicazione. Il secondo è un ortodontista di grande fama nella mia regione, con grande esperienza clinica in generale e grande esperienza nell’uso di Invisalign, dato che è uno dei massimi esperti in Italia. La diagnosi per entrambi è lieve malocclusione di III classe scheletrica (per lieve intendo che non sono uno di quei casi in cui la mandibola sporge oltre la mascella; è praticamente allo stesso livello, ma non la supera), lieve morso aperto a sinistra, leggero affollamento sui denti anteriori delle 2 arcate e leggera tendenza della mandibola verso sinistra. L’approccio terapeutico dei 2 è, però, completamente diverso. Il primo sconsiglia una terapia sia fissa sia con Invisalign perché teme che possa compromettere la salute del parodonto e consiglia un apparecchio mobile per correggere il disallineamento molto dolcemente (con movimenti molto leggeri) e igienicamente (senza ricettacoli di placca) in modo da non peggiorare la situazione parodontale e in modo da rieducare la lingua (quindi secondo lui il problema di deglutizione ancora esiste). Questo per un anno e mezzo, con rivalutazione del caso al termine del periodo per vedere se perfezionare l’allineamento con ortodonzia fissa o Invisalign (ma non mi ha spiegato perché tra 1 anno e mezzo si può fare, ora no) oppure continuare con apparecchio mobile. Il secondo dice che la terapia completamente risolutiva è ortodonzia fissa o Invisalign indifferentemente e poi chirurgia ortognatica per riposizionare la mandibola, ma dice che l’intervento è utile solo in caso di grande problema estetico o problemi nella masticazione, nessuno dei quali è presente nel mio caso. Altrimenti, se l’idea è di prevenire problemi futuri, è addirittura sconsigliato in quanto potrebbe esso stesso dare luogo a problemi prima non esistenti. Consiglia, quindi, se l’obiettivo è migliorare l’estetica del sorriso e l’occlusione, terapia ortodontica fissa o Invisalign indifferentemente (i risultati ottenuti sono gli stessi) per 1 anno e mezzo e poi molaggio selettivo. Per lui, quindi, non ci sono controindicazioni parodontali al trattamento standard fisso o con allineatori. Nota solo che, dato che la gengiva è sottile, per evitare che si ritiri, nella risoluzione dell’affollamento non si può contare sui soli movimenti dentali, ma bisogna aumentare lo spazio interprossimale tra i denti posteriori con il molaggio. Vorrei sapere cosa ne pensano altri esperti, soprattutto rispetto all’apparecchio mobile (quale potrebbe essere la sua utilità, visto che l’osso è ormai formato) e alla situazione parodontale (qual è l’incidenza delle diverse terapie su una malattia parodontale sotto controllo). Grazie anticipatamente
Gentile Paziente, nonostante la sua lunga e accurata descrizione, mancano sempre due cose fondamentali (!): la visita clinica diretta e l'analisi cefalometrica. Non sono due cose da poco, in particolare l'analisi cefalometrica è il progetto di tutto il trattamento ortognatodontico e senza questa non è possibile rispondere seriamente alle sue domande se non per ipotesi, che non potranno dirimere per nulla i suoi dubbi. Lei presenta un caso clinico complesso con bruxismo, malattia parodontale, deglutizione atipica, malocclusione: se tutto questo fosse confermato, sarebbe un cocktail micidiale! Un suggerimento: se è affetto da bruxismo (è il dentista che pone la diagnosi!) deve prima risolvere completamente questo aspetto, poi deve risolvere la deglutizione atipica, la parodontopatia e solo da ultimo pensare a quale trattamento ortognatodontico sottoporsi. A questo punto quello che le manca è una diagnosi corretta e completa del suo caso clinico e soprattutto la fiducia in un collega esperto e preparato. Cordialmente
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Scritto da Dott. Paolo De Carli
Majano (UD)

Caro Signor Alessandro, anzitutto dire che la malattia parodontale sia sotto controllo, vuol dire tutto e niente. Tutto, se la Parodontite è stata curata rocostruendo o meglio rigenerando chirurgicamente ciò che la malattia ha distrutto, osso e gengiva, ligamento parodontale e cemento radicolare ed ora, durante la terapia ortodontoca viene controllata con una terapia di mantenimento. Niente se non fosse stata curata e fosse stata affrontata solo con la terapia cosiddetta di mantenimento che però allora non sarebbe più di mantenimento, ma "fumo negli occhi! Spiegherò più avanti. Deve sapere che le disgnazie di terza classe scheletrica, terapia ortopedica di avanzamento del mascellare è molto più efficace prima che avvenga la "saldatura" delle suture ossee pterigo-mascellari processo che avviene intorno ai 7 anni circa e anche prima,quindi un progenismo va corretto di regola prima dei 5 anni, con vari apparecchi tra cui la maschera di Delaire con cui si ottiene un avanzamento del mascellare superiore con trazioni elastiche posizionate tra un arco intraorale ed una apparecchiatura extraorale o con le SIM (Elastici interni tra arcate dentarie),ma stiamo "filosofeggiando",sul cosa si sarebbe dovuto fare.Ormai la terapia dovrebbe essere solo chirurgica, a meno che non ci si accontenti di un compromesso regolarizzando di più i rapporti dento dentali, valutazione che è solo clinica e dopo come ha detto all'inizio ceck up e cefalometria ortodontica! Inutile fare ipotesi, visto che soffre anche di Bruxismo e soprattutto di Parodontite che da quanto dice , si evince che non sia stata curata per niente ma solo tenuta in osservazione senza nessun scopo ma solo con trattamenti di mantenimento e non di cura e non capisco a che titolo perchè la Parodontite la si deve curare, anzi è la prima patologia da curare. Poi viene tutto il resto, ma solo poi! Quindi il consiglio è di lasciar perdere tutto il resto per ora e di farsi visitare da un Parodontologo con doppia visita parodontale e doppia misurazione di tutte le tasche intervallata dalla preparazione iniziale, RTx endorali, Modelli di studio, Valutazioni Gnatologiche etc per arrivare ad una diagnosi parodontale corretta e a programmarne la terapia! Poi si affronterebbero gli altri problemi! Le lascio una serie di foto su cosa siano i difetti ossei parodontali con tasche parodontali in parodontiti! Mi stupisco che chieda certe informazioni via web, lei deve essere visitato ed anche bene per poter esprimere un parere, non c'è alternativa a questo! Cerchi un Buon Parodontologo per incominciare! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Alessandro, premetto che la certificazione Invisalign è puramente commerciale e non corrisponde a nessun titolo universitario, per cui anche l'odontoiatra che non possiede questa certificazione può essere un ottimo professionista dell'ortodonzia. Da quello che lei descrive, la sua è una bocca vissuta con problematiche parodontali, per cui una cura ortodontica, non ben studiata potrebbe dare complicanze non indifferenti, per cui ora si devono prendere in considerazione le sue esigenze, valutando accuratamente il caso; mettendo sul piatto della bilancia, il tempo di cura, l'eventuale danno parodontale e gli obiettivi da raggiungere, poi entrambe le strade proposte conducono allo stesso risultato.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile Sig. Alessandro, come lei ha sottolineato senza un tracciato è difficile dare un giudizio. Posso dirle che l’apparecchio mobile se costruito ad arte può aiutare la lingua ad assumere una posizione corretta e può essere messo anche nelle persone adulte (ovviamente se vi è indicazione). Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Se lei deglutisce scorrettamente la conseguente dissinergia muscolare ( ogni atto deglutitorio aziona 56 muscoli che si muovono sinergicamente) è probabilmente alla base della distonia dei muscoli elevatori della mandibola che a sua volta è responsabile del bruxismo, dell'eventuale deviazione mandibolare ed anche della IIIa classe se la parte anteriore della lingua si appoggia sugli incisivi inferiori all'inizio della spinta deglutitoria. Se così è - e per questo le consiglio di approfondire la questione presso gente veramente competente in questo settore- QUALSIASI intervento lei faccia è destinato a recidivare in percentuali più o meno importanti. Persino l'intervento di chirurgia ortognatica ha la sua quota di recidiva: se lei spinge con la lingua sui denti inferiori si creerà un ipercontatto incisale responsabile di artropatie atm fastidiosissime ( se non dolorose) e tensioni muscolari a livello dei paravertebrali cervicali pressochè costanti. Prima di curare i sintomi bisogna individuarne la causa! Per cui le rinnovo l'invito ad approfondire la questione linguale prima di sottoporsi a qualsiasi intervento terapeutico rivolto soltanto alla cura dei sintomi.
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Scritto da Dott. Lorenzo Alberti
Roma (RM)

Non capisco l'uso di un apparecchio mobile. E' sufficiente Invisalign oppure una tecnica tradizionale. Ma non potrebbe inviarci qualche buona foto della sua occlusione? Cordialità

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Lei ha la fortuna di stare a TO dove c'è la massima scuola di uno dei massimi esponente di ortognatodonzia a livello mondiale, il Prof. Pietro Bracco (il mio maestro), quindi può andare, per affogare, dove l'acqua è veramente alta.. Legga bene più volte la risposta del dr. Alberti che contiene la profonda verità del suo caso. Un apparecchio MOBILE funzionalizzante, è con tutta probabilità, estremamente indicato nel suo caso (non quelli delle mode commerciali) perchè è in grado di riposizionare e riequilibrare tutto il sistema neuromuscolare che è in tilt. Solo questi apparecchi hanno questa capacità..
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Gentile paziente una foto del suo caso clinico è indispensabile per valutare al meglio i consigli terapeutici, comunque ad oggi in età adulta è impensabile utilizzare un apparecchio mobile per riallineare i denti, invece il trattamento invisalign è per certi versi equiparabile ad un trattamento fisso con il vantaggio che viene rimosso, per cui è una terapia ormai consolidata che io consiglio, in presenza di problemi parodontali il caso va attentamente studiato per evitare brutte sorprese, ovviamente gengivali. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Stefano Salaris
Roma (RM)